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dawnraptor

Volumi letti: 1/1 --- Voto 4
Perché i porno servono ad una cosa sola? Perché al loro interno non si trova altro che quel che serve a soddisfare uno specifico bisogno.
Così è questo volume unico, formato da una storia che si dipana in alcuni capitoli, più un paio di storielle a parte, dimenticabili.
L'unica cosa apprezzabile di questo volume è il disegno, sostanzialmente focalizzato su dei bei ragazzini, sempre piacevoli a guardarsi, specie se senza abiti.
La storia in sé non è molto più articolata di quanto riassunto in scheda, e prosegue aggiungendo un'ingenuità ad una forzatura, in continuo loop. I dialoghi e le situazioni sono quanto di più trito e stereotipato si possa immaginare, sia nei momenti dell'amplesso che in quelli in cui, raramente, detto amplesso non c'è. In definitiva, abbiamo tante scene di letto e alcuni quadri che fungono da pretesto per introdurci nella prossima scena di letto, uguale alla precedente e noiosamente stereotipata come la precedente. Noioso e ripetitivo, tanto da far perdere perfino al porno il suo significato intrinseco: più che eccitare, la lettura di questo manga irrita. Bocciato.


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__HellGirl__

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Fra le molte serie ed albi "yaoi" che ho letto, "Haitoku no love sick" è uno dei più originali per quanto riguarda le sfumature sessuali che presenta in sé: piccante, intrigante e personaggi affascinanti per ogni storia. Il volume presenta un racconto di base, ma ve ne sono altri di mezzo, e nel loro insieme creano una piccante armonia che si sposa bene con la storia principale.
Fra le pagine ci vengono narrate delle vicende che presentano alcuni tipici cliché molto amati dai lettori del genere, quali i rapporti fra due studenti, oppure fra un capo ed il suo dipendente, ma l'autrice Haruka Minami è riuscita a stupirmi con la sua bravura nel gestire i personaggi, così da renderli innovativi anche nei loro ruoli triti e ritriti.

Un fattore mi ha colpita positivamente: la questione dell' "uke" e del "seme".
In una coppia gay, solitamente, vi è colui che presenta il lato "dominante" della relazione, e quello che "subisce", e come quasi in ogni "yaoi", questo fattore è ovviamente presente e in modo piuttosto lampante, ma in "Haitoku no love sick" vengono dati più aspetti ai personaggi, insomma, ci si distacca dalla solita solfa che a lungo andare può anche stufare.
Questa spiegazione era necessaria al fine di poter esporre le motivazioni legate al mio stupore, che penso raramente ho avuto il piacere di incontrare un personaggio seducente, dal carattere forte e sensuale, per poi chiaramente constatare che fosse l'"uke" della coppia. Ovviamente, il suo partner è invece il suo opposto, pertanto è stata una lettura molto interessante e fresca. Per quanto riguarda le altre storie, diciamo che sono più "classiche", e rispecchiano le due categorie di dominanza nell'atto fisico in maniera più nota.

La caratterizzazione dei personaggi non è molto presente, ma non era assolutamente necessaria poiché essi risultano degni d'attenzione e carismatici anche pur non essendo approfonditi troppo, infatti sono bastati pochi accenni ai loro sentimenti per conquistarmi. Solitamente, come penso quasi chiunque, trovo noiosi i dialoghi nelle storie incentrate sul sesso, ma invece "Haitoku no love sick" mi ha stupita anche perché si dimostra interessante dal punto di vista narrativo, e mi ha incuriosita nel seguire la storia pagina dopo pagina, ed è molto difficile che ciò avvenga in una storia "yaoi".

Il tratto è delizioso, veramente raffinato e curato, ma non viene data molta importanza agli sfondi però in questo caso non erano neanche necessariamente rilevanti, in fondo; è stata data un'ampia attenzione ai volti e ai corpi dei personaggi che ha contribuito a nascondere le pecche in questione. Ho trovato divertente le idee immesse all'interno della storia per i rapporti sessuali, che ripeto, vanno dagli atti più classici ai più stuzzicanti e fantasiosi.
Voto: 8