Space Battleship Yamato
La lettura di questo manga si è rivelata una vera delusione. Il primo volume riassume la prima stagione di "Yamato", il secondo e il terzo riassumono, invece, la seconda. Il risultato finale è stato davvero deludente. Tutto è riassunto, lasciato intendere, come se il lettore avesse già in testa la serie televisiva. O come se tutto fosse una prova generale, realizzata poi con l'anime originale. La grafica di Matsumoto é inconfondibile, ma non è malvagia come invece vedremo nel manga del Galaxy express. Sono evidenti l'impegno con cui l'autore ha lavorato, l'abilità nella regia delle tavole e un bianco e nero che dà davvero una marcia in più al fumetto, quindi, per certi versi, potrei dare otto. Per non parlare del fatto che lo spirito di Yamato si sente eccome. Ma per me, fan sfegatato della corazzata, tutto questo non basta , tutto è troppo compendioso, per cui come voto non posso dare che quattro, anche per il finale del terzo volume, una sorpresa imprevedibile e stonata. Con tutto il rispetto per il maestro Matsumoto, come voto finale, do' quattro.
Valutare un'opera di un grande maestro è difficile ed anche rischioso soprattutto se lo si fa senza tener conto di cosa ha rappresentato e cosa ha ispirato quell'opera per milioni di fans in tutto il mondo. Editi da Planet Manga, nel maggio del 2001 è uscita una raccolta in tre volumetti della Corazzata Yamato, così come l'aveva pensata e disegnata Leiji Matsumoto prima del suo approdo nel grande schermo. L'edizione tascabile con pubblicità sull'ultima di copertina è un pò imbarazzante ed un'opera simile, visto i contenuti datati (parliamo del 1975) forse avrebbe meritato una versione cofanetto o altra edizione. Infatti la storia che abbiamo per le mani e i suoi disegni nonostante in molti punti siano fatti molto bene, ed ancora attuali nonostante i quasi 40 anni, in alcuni passaggi è imbarazzante e se aggiungiamo che è incompiuta (ignoro se solo l'edizione italiana oppure proprio l'opera) non so quanto un giovane lettore possa apprezzarla. Forse puntare ad un pubblico di affezionati fans e collezionisti piuttosto che al grande pubblico gli avrebbe dato maggiore spessore ed importanza essendo una vera e propria opera miliare. La storia la conosciamo tutti o quasi tutti, partendo dal breve riassunto della scheda, la corazzata spaziale Yamato parte da una Terra contaminata e sull'orlo dell'estinzione a causa dell'attacco dei feroci e militaristi Gamilonesi per raggiungere Iscandar ed ottenere il Cosmo Cleaner, un potente dispositivo in grado di eliminare le radiazioni. Durante il suo viaggio L'equipaggio della Yamato dovrà affrontare numerose battaglie contro il supremo Deslar fino a scoprire che la meta del loro viaggio è il pianeta gemello della nazione che sta attaccando la terra. Il primo volumetto narra e raccoglie in estrema sintesi tutti i fatti narrati nell'anime (anzi nell'anime sono stati sviluppati, nel manga invece scappano via). Due curiosità, molte battaglie non vengono narrate e lasciate sotto intendere, uno stile davvero insolito che certe volte spiazza. La seconda curiosità è la presenta del "pirata tutto nero che per casa solo c'è", Capitan Harlock naturalmente qui in una delle sue tante incarnazioni o in fase di sviluppo embrionale del personaggio. Se nel primo volumetto la storia tra Deslar e la Yamato si conclude in fretta, non bastano i due volumetti successivi per raccontare lo scontro tra la Yamato e l'impero della cometa. Infatti l'opera rimane incompiuta lasciando un grande senso di vuoto e smarrimento. Il voto è basso a causa dell'edizione italiana che non rende assolutamente giustizia a quest'opera. Certo se fosse un manga contemporaneo il voto sarebbe più basso, ma non si possono usare i metri di misura odierni per valutare quest'opera.