Suzumiya Haruhi no Yuuutsu (Makoto Mizuno)
Dopo aver visto l'anime e essendo nel bel mezzo della lettura del manga scopro questo volumetto girando su Internet, "La Malinconia di Haruhi Suzumiya" del 2004, e decido di leggerlo in lingua originale, dato che è l'unica versione, o quasi, disponibile sul web. Il volume è un primo, e a mio modo di vedere, molto sommario e confusionario adattamento alla novel.
Il volumetto in questione è uno shounen, scritto da Nagaru Tanigawa e disegnato da Mizumo Makoto, che si presenta come una summa delle parti salienti della novel e del successivo anime. Infatti, è composto da soli cinque capitoli che sembrano quasi storie autoconlusive che sono completamente diverse e in comune hanno soltanto i personaggi principali.
3 alla storia, in quanto prende le parti salienti della novel e le accosta quasi senza senso. La storia è confusionaria e di difficile lettura e interpretazione per chi non sa e non conosce la trama reale dell'anime/manga. I personaggi sono poco caratterizzati psicologicamente e hanno pochissimo spazio. I dialoghi sono troppo poco scorrevoli e troppo diversi saltando di capitolo in capitolo.
4 ai disegni che sono molto, troppo abbozzati e soprattutto pochissimo particolareggiati e dettagliati. I personaggi sono adattati in modo blando, senza un vero studio, e le ambientazioni sono superficiali e in alcuni punti quasi inesistenti. Le tavole non sempre sono legate in modo ottimale e anche questo rende di difficile lettura grafica del volume. L'unica cosa positiva è il posizionamento dei retini, che è davvero ottimo, ma a questi livelli non riesco a dare nemmeno la mediocrità.
Voto globale: 3,5
Leggendo questo volume si può capire in modo estremamente chiaro perché il tutto è stato sospeso soltanto dopo il primo volume, anzi, dopo solo i primi cinque capitoli. Non c'è nulla in questo manga, mancano le basi e non riuscirei a consigliarlo a nessuno, nemmeno agli amanti di Haruhi perché credetemi, è davvero penoso.
L'unica cosa che posso augurarvi e di non imbattervi mai in questo obrorio, fatevi anche passare la voglia se siete curiosi ma sicuramente ne rimarrete delussimi, anche se a dire il vero già me lo aspettavo prima di iniziare a leggerlo...
Il volumetto in questione è uno shounen, scritto da Nagaru Tanigawa e disegnato da Mizumo Makoto, che si presenta come una summa delle parti salienti della novel e del successivo anime. Infatti, è composto da soli cinque capitoli che sembrano quasi storie autoconlusive che sono completamente diverse e in comune hanno soltanto i personaggi principali.
3 alla storia, in quanto prende le parti salienti della novel e le accosta quasi senza senso. La storia è confusionaria e di difficile lettura e interpretazione per chi non sa e non conosce la trama reale dell'anime/manga. I personaggi sono poco caratterizzati psicologicamente e hanno pochissimo spazio. I dialoghi sono troppo poco scorrevoli e troppo diversi saltando di capitolo in capitolo.
4 ai disegni che sono molto, troppo abbozzati e soprattutto pochissimo particolareggiati e dettagliati. I personaggi sono adattati in modo blando, senza un vero studio, e le ambientazioni sono superficiali e in alcuni punti quasi inesistenti. Le tavole non sempre sono legate in modo ottimale e anche questo rende di difficile lettura grafica del volume. L'unica cosa positiva è il posizionamento dei retini, che è davvero ottimo, ma a questi livelli non riesco a dare nemmeno la mediocrità.
Voto globale: 3,5
Leggendo questo volume si può capire in modo estremamente chiaro perché il tutto è stato sospeso soltanto dopo il primo volume, anzi, dopo solo i primi cinque capitoli. Non c'è nulla in questo manga, mancano le basi e non riuscirei a consigliarlo a nessuno, nemmeno agli amanti di Haruhi perché credetemi, è davvero penoso.
L'unica cosa che posso augurarvi e di non imbattervi mai in questo obrorio, fatevi anche passare la voglia se siete curiosi ma sicuramente ne rimarrete delussimi, anche se a dire il vero già me lo aspettavo prima di iniziare a leggerlo...
Provo a scrivere questa recensione non sapendo se possa essere accettata o meno, in quanto non ho davvero letto il volume in questione, ma ho visionato le pagine in giapponese, e mi sono aiutato con una pagina di internet dove un tizio aveva fatto una traduzione sommaria dei dialoghi, perché a suo dire il manga era talmente brutto che nessuno lo avrebbe tradotto, nemmeno lui appunto. Orbene.
Il manga è stato creato come primo adattamento delle novel, prima ancora dell’anime, e con soli due volumi di novel a cui attingere per la storia. Storia che nelle novel non segue neanche un filo temporale logico.
Di conseguenza, nel manga si sono prese le parti più importanti e si è cercato di collegarle l’una all’altra, ma la realtà è che appaiono cinque capitoli autoconclusivi che in comune hanno solo i personaggi. La narrazione è molto veloce, mancano molte parti, e avendo letto sia le novel, sia il manga successivo a questo e visto anche l’anime, la cosa si nota immediatamente.
I personaggi sono abbozzati caratterialmente, tranne Haruhi che già dall’inizio è sempre la solita. Gli altri personaggi come Nagato o Mikuru, mantengono le loro caratteristiche principali, silenziosa e misteriosa la prima, timida e piagnucolona la seconda. Invece manca uno dei punti fondamentali che hanno fatto il successo della serie: il pensiero narrante di Kyon.
I disegni sono quelli che si possono vedere nelle immagini a lato, non dico che siano brutti, perché per me non lo sono, disegnare così per me sarebbe un traguardo, ma di certo paragonandolo ad altri manga, il livello è insufficiente.
E questo è tutto. Il manga è stato cancellato dopo il primo volume, e al suo posto ne è iniziato un altro che continua tuttora.
Pochi al di fuori del Giappone sanno dell’esistenza di questo volume, e probabilmente, anzi sicuramente non varcherà mai i confini del paese d’origine.
Riuscire a trovare la versione giapponese, e la pure scarsa traduzione è stato impegnativo.
Forse la cosa non valeva neanche lo sforzo. Forse solo i collezionisti, e i fan sfegatati della serie potranno trovarci qualcosa di positivo.
Il manga è stato creato come primo adattamento delle novel, prima ancora dell’anime, e con soli due volumi di novel a cui attingere per la storia. Storia che nelle novel non segue neanche un filo temporale logico.
Di conseguenza, nel manga si sono prese le parti più importanti e si è cercato di collegarle l’una all’altra, ma la realtà è che appaiono cinque capitoli autoconclusivi che in comune hanno solo i personaggi. La narrazione è molto veloce, mancano molte parti, e avendo letto sia le novel, sia il manga successivo a questo e visto anche l’anime, la cosa si nota immediatamente.
I personaggi sono abbozzati caratterialmente, tranne Haruhi che già dall’inizio è sempre la solita. Gli altri personaggi come Nagato o Mikuru, mantengono le loro caratteristiche principali, silenziosa e misteriosa la prima, timida e piagnucolona la seconda. Invece manca uno dei punti fondamentali che hanno fatto il successo della serie: il pensiero narrante di Kyon.
I disegni sono quelli che si possono vedere nelle immagini a lato, non dico che siano brutti, perché per me non lo sono, disegnare così per me sarebbe un traguardo, ma di certo paragonandolo ad altri manga, il livello è insufficiente.
E questo è tutto. Il manga è stato cancellato dopo il primo volume, e al suo posto ne è iniziato un altro che continua tuttora.
Pochi al di fuori del Giappone sanno dell’esistenza di questo volume, e probabilmente, anzi sicuramente non varcherà mai i confini del paese d’origine.
Riuscire a trovare la versione giapponese, e la pure scarsa traduzione è stato impegnativo.
Forse la cosa non valeva neanche lo sforzo. Forse solo i collezionisti, e i fan sfegatati della serie potranno trovarci qualcosa di positivo.