YONDAIME – la storia di Tatsuyuki Ooyamato
Attenzione lievi "spoiler".
Tatsuyuki è il quarto capo in linea di successione del clan della yakuza Ooyamato e una notte viene praticamente stuprato nel sonno da un ragazzo che compare dal suo passato ma del quale lui non si ricorda. Qui parte una storia un po’ sentimentale e molto piena di sesso: al personaggio di Rogi cui verrà dedicato poi uno spin off di questo Yondaime.
I personaggi principali sono tre:
- Il maestro Koga: ha conosciuto Tatsuyuki da bambino, all’epoca era cresciuto come bambina e anche se è il seme della storia si può intravedere il suo trauma di essere un uomo si (fa pugilato) ma che ha un forte lato femminile (alle donne la cucina!). Graficamente sembra un bravo ragazzo, disegnato con gli occhiali… quando se li toglie ha un bel faccino.
- Tatsuyuki Ooyamato, il quarto della sua famiglia mafiosa, fa il duro ma duro non è. Viene preso dal maestro Koga e non si ribella, per quest’ultimo si prostituisce con Rogi, invece di ammazzarlo. Mi da l’impressione di non essere portato in alcun modo a fare l’uomo nonostante si cerchi di disegnarlo come un cattivo ragazzo.
- Rogi: graficamente non è granché, umanamente neanche. Poche le scene di sesso che lo riguardano ma noiose.
Devo fare i miei complimenti all’autrice (Scarlet Beriko) in grado di disegnare una storia interessante e stuzzicante sia pure con alcuni passaggi un po’ noiosi nel tentativo appunto di sviluppare non solo la parte smut e sensuale. Ho gradito tantissimo la storia finale: Personal space. Voto: nove! Consigliato.
Ottima l’edizione della J-pop
Tatsuyuki è il quarto capo in linea di successione del clan della yakuza Ooyamato e una notte viene praticamente stuprato nel sonno da un ragazzo che compare dal suo passato ma del quale lui non si ricorda. Qui parte una storia un po’ sentimentale e molto piena di sesso: al personaggio di Rogi cui verrà dedicato poi uno spin off di questo Yondaime.
I personaggi principali sono tre:
- Il maestro Koga: ha conosciuto Tatsuyuki da bambino, all’epoca era cresciuto come bambina e anche se è il seme della storia si può intravedere il suo trauma di essere un uomo si (fa pugilato) ma che ha un forte lato femminile (alle donne la cucina!). Graficamente sembra un bravo ragazzo, disegnato con gli occhiali… quando se li toglie ha un bel faccino.
- Tatsuyuki Ooyamato, il quarto della sua famiglia mafiosa, fa il duro ma duro non è. Viene preso dal maestro Koga e non si ribella, per quest’ultimo si prostituisce con Rogi, invece di ammazzarlo. Mi da l’impressione di non essere portato in alcun modo a fare l’uomo nonostante si cerchi di disegnarlo come un cattivo ragazzo.
- Rogi: graficamente non è granché, umanamente neanche. Poche le scene di sesso che lo riguardano ma noiose.
Devo fare i miei complimenti all’autrice (Scarlet Beriko) in grado di disegnare una storia interessante e stuzzicante sia pure con alcuni passaggi un po’ noiosi nel tentativo appunto di sviluppare non solo la parte smut e sensuale. Ho gradito tantissimo la storia finale: Personal space. Voto: nove! Consigliato.
Ottima l’edizione della J-pop