Ayashimon
Come facilmente intuibile dal numero di volumi, Ayashimon è una serie "interrotta" o "cancellata" (anche se più correttamente la serie è stata chiusa, chiusa prima che la storia arrivasse alla sua conclusione naturale, per via dello scarso successo).
Tenendo conto di ciò, viene da chiedersi allora, perché è stata chiusa?
"Ayashimon" è un manga che prova a fare di alcune idee carine, originali e caratteristiche il suo punto forte, riuscendoci almeno in parte (quindi, forse, non completamente) il suo problema principale sta in fatti nel resto.
Partiamo dalle idee originali, Il protagonista della serie fa la parodia al classico protagonista dei manga d'azione, infatti egli è un ragazzo appassionato di manga che sogna di vivere come uno dei protagonisti delle serie che adora leggere, quindi combattendo nemici sempre più forti, proteggere i suoi amici, ecc. In generale tutto il manga si basa su elementi che sottolineano la cosa, infatti nonostante il resto dei personaggi sia "normale" (cioè non parodico) ci sono cose che ti fanno dire "Questo è messo appositamente per dargli l'aria da manga" cioè, per esempio, i personaggi risolvono le questioni nei duelli rituali, cioè in duelli uno contro uno che si aprono con la frase "Uno scontro di fegati, uno scontro di anime", che abbastanza chiaramente sta a simbolizzare il fatto che nel manga medio, i personaggi combattano sempre in duelli uno contro uno che sono una lotta di coraggio e di forza, di fegato, ma allo stesso tempo una lotta di ideali e di sentimenti, di anime.
Tutta questa parte funziona? Secondo me solo in parte. Probabilmente dipende molto da lettore a lettore, diciamo che l'idea sarebbe un po' quella di ricreare l'effetto che si ha in "One Punch Man", ma secondo me ci riesce solo in parte, a tratti sembra davvero qualcosa talmente banale da fare il giro e diventare interessanti, ma da un'altra parte sembra solamente banale, sembra uno di quei vecchi manga che nessuno considera più. Come detto, però, questo punto secondo me dipende molto da lettore a lettore.
Ciò che invece decisamente non funziona è tutto il resto. Tutta la parte "normale" presenta una marea di problemi. Il manga è fin troppo prolisso, lento e noioso, ci sono gli spiegoni, ogni volta vengono introdotti personaggi e concetti, molti e tutti insieme, che poi però non vengono mai approfonditi. Risulta quasi difficile ricordare i concetti che vengono introdotti e stessa cosa vale per la maggior parte dei personaggi. Voglio dire, parliamo di un manga di una ventina di capitoli, ma viene già introdotto un sistema che spiega come l'energia magica si crea nel corpo, si trasmette, si rilascia, con anche più elementi di questo sistema dell'energia in contrasto tra loro (come se ci fossero due serbatoi di energia magica o cose così, che a dire il vero neanche ricordo bene, proprio perché viene introdotta un sacco di roba tutta insieme. È un po' come se nella stessa lezione di matematica ti spiegassero che la x è l'incognita per poi andare avanti fino ad arrivare a spiegare gli integrali, sarebbe solo uno spiegone che non porta a niente). In pratica questo sistema è più complesso di quello di un manga medio da 50 volumi, ma qui parliamo di 20 capitoli. Il sistema poi, a dirla tutta, non ha neanche troppo senso, perché poi non viene usato davvero, perché poi il modo in cui combattono (in cui combatte il protagonista) non riceve alcun vantaggio dalla conoscenza di tutte quelle caratteristiche (come pure per gli allenamenti che fa, non ci azzeccano poi niente con tutta quella roba). Come detto gli spiegoni non riguardano solo i poteri, ma anche tutto il resto, come detto, è un manga da 20 capitoli, ma già sono presenti diverse fazioni, diversi concetti, diversi tipi di mostri e decine e decine di personaggi.
Personaggi che poi sono tutti dimenticabili, uno più dell'altro. Escluso il protagonista, che fa storia a sé, tutti gli altri vengono introdotti con due frasi al massimo, ma in pratica finiscono al loro design e ai loro poteri. Il punto è proprio che ce ne sono una molti, ma nessuno di loro è davvero interessante, tolti alcuni, ma solo in minima parte.
Per concludere, "Ayashimon" è un manga con diverse idee interessanti e originali, che potrebbero rappresentare il suo punto forte, ma che allo stesso tempo potrebbero anche sembrare solamente banali, che però hanno per contorno qualcosa di confuso, prolisso, noioso e inutile che non raggiunge neanche per sbaglio la mediocrità.
Tenendo conto di ciò, viene da chiedersi allora, perché è stata chiusa?
"Ayashimon" è un manga che prova a fare di alcune idee carine, originali e caratteristiche il suo punto forte, riuscendoci almeno in parte (quindi, forse, non completamente) il suo problema principale sta in fatti nel resto.
Partiamo dalle idee originali, Il protagonista della serie fa la parodia al classico protagonista dei manga d'azione, infatti egli è un ragazzo appassionato di manga che sogna di vivere come uno dei protagonisti delle serie che adora leggere, quindi combattendo nemici sempre più forti, proteggere i suoi amici, ecc. In generale tutto il manga si basa su elementi che sottolineano la cosa, infatti nonostante il resto dei personaggi sia "normale" (cioè non parodico) ci sono cose che ti fanno dire "Questo è messo appositamente per dargli l'aria da manga" cioè, per esempio, i personaggi risolvono le questioni nei duelli rituali, cioè in duelli uno contro uno che si aprono con la frase "Uno scontro di fegati, uno scontro di anime", che abbastanza chiaramente sta a simbolizzare il fatto che nel manga medio, i personaggi combattano sempre in duelli uno contro uno che sono una lotta di coraggio e di forza, di fegato, ma allo stesso tempo una lotta di ideali e di sentimenti, di anime.
Tutta questa parte funziona? Secondo me solo in parte. Probabilmente dipende molto da lettore a lettore, diciamo che l'idea sarebbe un po' quella di ricreare l'effetto che si ha in "One Punch Man", ma secondo me ci riesce solo in parte, a tratti sembra davvero qualcosa talmente banale da fare il giro e diventare interessanti, ma da un'altra parte sembra solamente banale, sembra uno di quei vecchi manga che nessuno considera più. Come detto, però, questo punto secondo me dipende molto da lettore a lettore.
Ciò che invece decisamente non funziona è tutto il resto. Tutta la parte "normale" presenta una marea di problemi. Il manga è fin troppo prolisso, lento e noioso, ci sono gli spiegoni, ogni volta vengono introdotti personaggi e concetti, molti e tutti insieme, che poi però non vengono mai approfonditi. Risulta quasi difficile ricordare i concetti che vengono introdotti e stessa cosa vale per la maggior parte dei personaggi. Voglio dire, parliamo di un manga di una ventina di capitoli, ma viene già introdotto un sistema che spiega come l'energia magica si crea nel corpo, si trasmette, si rilascia, con anche più elementi di questo sistema dell'energia in contrasto tra loro (come se ci fossero due serbatoi di energia magica o cose così, che a dire il vero neanche ricordo bene, proprio perché viene introdotta un sacco di roba tutta insieme. È un po' come se nella stessa lezione di matematica ti spiegassero che la x è l'incognita per poi andare avanti fino ad arrivare a spiegare gli integrali, sarebbe solo uno spiegone che non porta a niente). In pratica questo sistema è più complesso di quello di un manga medio da 50 volumi, ma qui parliamo di 20 capitoli. Il sistema poi, a dirla tutta, non ha neanche troppo senso, perché poi non viene usato davvero, perché poi il modo in cui combattono (in cui combatte il protagonista) non riceve alcun vantaggio dalla conoscenza di tutte quelle caratteristiche (come pure per gli allenamenti che fa, non ci azzeccano poi niente con tutta quella roba). Come detto gli spiegoni non riguardano solo i poteri, ma anche tutto il resto, come detto, è un manga da 20 capitoli, ma già sono presenti diverse fazioni, diversi concetti, diversi tipi di mostri e decine e decine di personaggi.
Personaggi che poi sono tutti dimenticabili, uno più dell'altro. Escluso il protagonista, che fa storia a sé, tutti gli altri vengono introdotti con due frasi al massimo, ma in pratica finiscono al loro design e ai loro poteri. Il punto è proprio che ce ne sono una molti, ma nessuno di loro è davvero interessante, tolti alcuni, ma solo in minima parte.
Per concludere, "Ayashimon" è un manga con diverse idee interessanti e originali, che potrebbero rappresentare il suo punto forte, ma che allo stesso tempo potrebbero anche sembrare solamente banali, che però hanno per contorno qualcosa di confuso, prolisso, noioso e inutile che non raggiunge neanche per sbaglio la mediocrità.
"Ayashimon" è un'opera di Yuuji Kaku, che, dopo il successo di "Hell's Paradise", torna con un'altra opera piena di combattimenti, che questa volta si svolgono nell'ambiente della malavita, con le diverse fazioni yakuza che si danno battaglia per il controllo del territorio.
Il tutto si svolge mentre sulla terra assistiamo alla una convivenza tra umani e altri esseri; come il protagonista Maruo Kaido, e Urara, una yokai che sta creando il proprio clan per raggiungere i propri scopi.
Il punto forte dell'opera è senza dubbio l'ambientazione che l'autore riesce a creare, con i rapporti che si intrecciano tra le diverse razze e le varie fazioni che si susseguiranno durante lo svolgersi dei capitoli, ci sono poi dei personaggi decisamente riusciti come ad esempio Urara o il cattivo della situazione, mentre personalmente ho trovato un pò piatto Maruo, ma questa potrebbe essere solo una mia impressione.
Attenzione: questa parte contiene lievi spoiler
I 25 capitoli che compongono l'opera non sono sicuramente un capolavoro, ma erano stati in grado di mettere delle solide fondamenta per portare avanti la storia, peccato però che probabilmente l'opera non abbia avuto il giusto successo in patria e quindi sia stata chiusa in fretta e furia senza dare un vero finale, ma lasciando un po' tutto sospeso, e questo ripeto secondo me è un vero peccato perché se fosse stata concessa all'autore la possibilità di continuare e avesse imboccato la strada giusta sarebbe venuta fuori un'opera solida e sicuramente godibile.
Non sarebbe arrivata sicuramente alle vette di "Hell's Paradise" (soprattutto perché alcuni personaggi, come il protagonista, non hanno lo stesso spessore) ma sicuramente sarebbe potuta essere molto di più di quello che è avendola voluto troncare così di netto.
Il tutto si svolge mentre sulla terra assistiamo alla una convivenza tra umani e altri esseri; come il protagonista Maruo Kaido, e Urara, una yokai che sta creando il proprio clan per raggiungere i propri scopi.
Il punto forte dell'opera è senza dubbio l'ambientazione che l'autore riesce a creare, con i rapporti che si intrecciano tra le diverse razze e le varie fazioni che si susseguiranno durante lo svolgersi dei capitoli, ci sono poi dei personaggi decisamente riusciti come ad esempio Urara o il cattivo della situazione, mentre personalmente ho trovato un pò piatto Maruo, ma questa potrebbe essere solo una mia impressione.
Attenzione: questa parte contiene lievi spoiler
I 25 capitoli che compongono l'opera non sono sicuramente un capolavoro, ma erano stati in grado di mettere delle solide fondamenta per portare avanti la storia, peccato però che probabilmente l'opera non abbia avuto il giusto successo in patria e quindi sia stata chiusa in fretta e furia senza dare un vero finale, ma lasciando un po' tutto sospeso, e questo ripeto secondo me è un vero peccato perché se fosse stata concessa all'autore la possibilità di continuare e avesse imboccato la strada giusta sarebbe venuta fuori un'opera solida e sicuramente godibile.
Non sarebbe arrivata sicuramente alle vette di "Hell's Paradise" (soprattutto perché alcuni personaggi, come il protagonista, non hanno lo stesso spessore) ma sicuramente sarebbe potuta essere molto di più di quello che è avendola voluto troncare così di netto.
"Ayashimon" è un manga di Yuuji Kaku, iniziato su Shonen Jump nel 2021 e finito nel numero di oggi.
Di Yuuji Kaku sono arrivate due opere precedenti in Italia: "Fantasma" pubblicato da Goen, altra storia di mafia e soprannaturale, e "Jigokuraku" durato tredici volumi e pubblicato di Jpop. Se la prima storia è dimenticabilissima, del secondo manga mi hanno parlato molto bene.
Essendo una serie chiusa al terzo volume (25 capitoli) non è stato un successone, ma è durata più di quanto mi aspettassi. Perché? Erano settimane che era in fondo alla classifica di gradimento: non era una serie brutta ma di fronte ad un Jump pieno di battle shonen probabilmente questo era quello con combattimenti meno spettacolari. Io avrei fatto finire prima "Doron Dororon" e dato a "Ayashimon" ancora un paio di settimane, ma "il business è business".
Ormai i battle shonen li fanno con qualsiasi cosa, qui parliamo di mostri i quali formano i clan della yakuza: ottimo nell’intento di dire che i mafiosi non sono umani, purtroppo poi ci sono i distinguo fra mafiosi buoni (quelli a cui si unisce il nostro eroe) e mafiosi cattivi… sì perché se in Italia c’è ancora una vasta sacca di omertà sulle spietate organizzazioni criminali in Giappone sembra dai manga che ho letto (un esempio? "Sanctuary" o dello stesso autore – "Ikegami – Strain") che la yakuza sia ancora stimata nonostante prosperi nella droga, nel gioco d’azzardo, nella prostituzione.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Comunque non scopriremo se i nostri mafiosi buoni hanno la meglio (come possiamo immaginare) perché, per far prima, tutto è lasciato ad un finale aperto.
Insomma il mio voto è sei, perché i disegni non sono un granché e la storia pur non essendo brutta non si è potuta sviluppare più di tanto, rimanendo ai soliti cliché.
Di Yuuji Kaku sono arrivate due opere precedenti in Italia: "Fantasma" pubblicato da Goen, altra storia di mafia e soprannaturale, e "Jigokuraku" durato tredici volumi e pubblicato di Jpop. Se la prima storia è dimenticabilissima, del secondo manga mi hanno parlato molto bene.
Essendo una serie chiusa al terzo volume (25 capitoli) non è stato un successone, ma è durata più di quanto mi aspettassi. Perché? Erano settimane che era in fondo alla classifica di gradimento: non era una serie brutta ma di fronte ad un Jump pieno di battle shonen probabilmente questo era quello con combattimenti meno spettacolari. Io avrei fatto finire prima "Doron Dororon" e dato a "Ayashimon" ancora un paio di settimane, ma "il business è business".
Ormai i battle shonen li fanno con qualsiasi cosa, qui parliamo di mostri i quali formano i clan della yakuza: ottimo nell’intento di dire che i mafiosi non sono umani, purtroppo poi ci sono i distinguo fra mafiosi buoni (quelli a cui si unisce il nostro eroe) e mafiosi cattivi… sì perché se in Italia c’è ancora una vasta sacca di omertà sulle spietate organizzazioni criminali in Giappone sembra dai manga che ho letto (un esempio? "Sanctuary" o dello stesso autore – "Ikegami – Strain") che la yakuza sia ancora stimata nonostante prosperi nella droga, nel gioco d’azzardo, nella prostituzione.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Comunque non scopriremo se i nostri mafiosi buoni hanno la meglio (come possiamo immaginare) perché, per far prima, tutto è lasciato ad un finale aperto.
Insomma il mio voto è sei, perché i disegni non sono un granché e la storia pur non essendo brutta non si è potuta sviluppare più di tanto, rimanendo ai soliti cliché.