Alita Last Order
"Battle Angel Alita: Last Order" è un seguito del manga originale "Alita", seguito che, purtroppo, non riesce a eguagliare l'eccellenza della sua prima parte. Pur presentando alcuni aspetti positivi, si perde in una trama che, a tratti, risulta poco coinvolgente e alcuni nuovi elementi presenti nel manga non mi hanno suscitato nessun interesse.
Yukito Kishiro ha un ottima capacità di creare personaggi con un design unico, e i suoi disegni contribuiscono a creare delle ambientazioni affascinanti. La trama di Last Order però è meno coesa rispetto a quella della prima serie. La storia si sviluppa attraverso una serie di archi narrativi che, pur essendo a tratti interessanti, non lo sono per intero. La narrazione non è sempre coinvolgente, anzi a volte non lo è proprio.
Alcuni dei nuovi personaggi introdotti in Last Order risultano essere poco approfonditi. Le loro motivazioni e i loro background rimangono spesso in ombra, impedendo al lettore di instaurare un legame emotivo con loro. Questa superficialità contrasta con la cura dedicata ai personaggi della prima serie.
La storia, nel complesso, manca della profondità emotiva che caratterizzava la prima parte. I temi esplorati sono meno complessi e riflessivi rispetto alla prima serie.
"Battle Angel Alita: Last Order" è un seguito che, nonostante alcuni momenti di brillantezza, non riesce a replicare né la qualità né il successo della prima serie, per me è buon manga in alcuni punti ma è anche una delusione in diversi altri punti.
Yukito Kishiro ha un ottima capacità di creare personaggi con un design unico, e i suoi disegni contribuiscono a creare delle ambientazioni affascinanti. La trama di Last Order però è meno coesa rispetto a quella della prima serie. La storia si sviluppa attraverso una serie di archi narrativi che, pur essendo a tratti interessanti, non lo sono per intero. La narrazione non è sempre coinvolgente, anzi a volte non lo è proprio.
Alcuni dei nuovi personaggi introdotti in Last Order risultano essere poco approfonditi. Le loro motivazioni e i loro background rimangono spesso in ombra, impedendo al lettore di instaurare un legame emotivo con loro. Questa superficialità contrasta con la cura dedicata ai personaggi della prima serie.
La storia, nel complesso, manca della profondità emotiva che caratterizzava la prima parte. I temi esplorati sono meno complessi e riflessivi rispetto alla prima serie.
"Battle Angel Alita: Last Order" è un seguito che, nonostante alcuni momenti di brillantezza, non riesce a replicare né la qualità né il successo della prima serie, per me è buon manga in alcuni punti ma è anche una delusione in diversi altri punti.
Odi et Amo... Non potrei trovare parole più adatte per descrivere il mio stato d'animo costante nei confronti di Alita Last Order. Nei lontani anni 2001 e 2002, a 16-17 anni, mi innamorai di Battle Angel Alita, grazie alla pubblicazione di Alita Collection, e rimasi delusissimo dalla mancata pubblicazione del finale originale, poichè pubblicarono solo il nuovo finale. Vedendo poi che il seguito "Last Order" usciva nel formato sottile (da rabbrividire...), comprai il primo numero ma mi rifiutai di leggerlo.
Anni e anni dopo (cioè pochi mesi fa, a cavallo tra 2016 e 2017) mi sono ritrovato a scoprire la versione deluxe di Alita Last Order e mi sono detto: "Che fare?". Ero consapevole che nulla avrebbe potuto eguagliare la prima serie ma non ho resistito alla curiosità e, ben quindici anni dopo la lettura della prima serie, ho comprato il volume iniziale della versione deluxe.
Subito le mie reazioni sono state di amore e odio. E' fin troppo chiaro che Kishiro non solo è stato forzato a scrivere questa espansione, ma che soffre in questa forzatura, tanto che cerca in certi passi, in tutti i modi, di dichiararlo al lettore. Badate bene, io la sto buttando sul demenziale perchè in fin dei conti non ci credo per niente. Mi hanno detto di ballare e ballo senza pensare troppo. Vogliamo citare la fittissima presenza di note maniacali su particolari del tutto superflui, se non fosse che a volte viene da sorridere a voce alta per certi dettagli...?
Oppure vogliamo citare il modo folle in cui si svolgono i combattimenti e, soprattutto, si concludono?
C'è da rimanere esterrefatti. Alcuni passi sono demenziali. Pensiamo anche alle vignette con cui Yukito Kishiro non fa che prendere in giro se stesso.
Insomma, potrebbe sembrare da quel che sto dicendo che Alita LO mi faccia "puntini-puntini"... E invece no. Dopo il primo volume mi ero reso conto di cosa avevo tra le mani ma ho pensato "Io voglio sostenere Yukito Kishiro". Non gli hanno fatto sviluppare Aqua Kinght, pace, lo sostengo lo stesso aspettando qualcosa nel futuro. E poi non è da buttare Alita Last Order. Eccezionale la spiegazione della struttura sociale Jeru-Salem-Città Discarica. La narrazione è piena di idee veramente eccezionali, sebbene sia permeata da un'aurea così demenziale che il pathos drammatico è pressochè assente.
Ma c'è un filone narrativo che mi ha rapito, sebbene anch'esso non esente dai difetti sopramenzionati. La storia di Caerula Sanguis. Questo filone emerge da Alita LO come il Cuore trovato da Kishiro durante la lavorazione dell'intero arco narrativo nuovo. Io credo di poter affermare che in questo filone narrativo Kishiro ha trovato un'ispirazione autentica, e, in effetti, è proprio qui che viene spiegato il nucleo della trama, fantascientifica, astratta. Se non ci fosse questa parte di storia, Alita Last Order sarebbe stato completamente vuoto. Grazie a questo arco narrativo acquista un minimo di spessore. La parte finale, scritta ad hoc per i nostalgici è, secondo me, fallita per la gran parte, perchè è ridondante rispetto al finale sci-fi psichedelico-mistico che lo precede, sebbene l'abbia letta con molto piacere. All'inizio del volume 12 sembra nulla abbia senso, che sia tutto un balletto demenziale, poi appare Kaos e per un momento sembra che si possa ricreare armonia con la prima serie. Ma, credo apposta, Kishiro sceglie di rendere ancora più evidente la natura di simulacro di questa parte narrativa, e il finale parla chiaro, ma non lo anticipo. Eppure, il fascino resta. La filosofia, a volte così cerebrale, che stona con elementi dementi, non possono farmi arrabbiare con Kishiro. Certo, ora con Alita Mars Chronicle la situazione potrebbe o decollare in modo sano, o precipitare assolutamente... Per ora affermo il mio Odi et Amo per un autore eccentrico che, forzato dal marketing, si è buttato come un pazzo a scrivere quello che gli passava per la testa, senza correggere un solo passo. Della serie: "Volete Alita, editori?! ". Allora eccovela come cavolo mi pare e piace!
Anni e anni dopo (cioè pochi mesi fa, a cavallo tra 2016 e 2017) mi sono ritrovato a scoprire la versione deluxe di Alita Last Order e mi sono detto: "Che fare?". Ero consapevole che nulla avrebbe potuto eguagliare la prima serie ma non ho resistito alla curiosità e, ben quindici anni dopo la lettura della prima serie, ho comprato il volume iniziale della versione deluxe.
Subito le mie reazioni sono state di amore e odio. E' fin troppo chiaro che Kishiro non solo è stato forzato a scrivere questa espansione, ma che soffre in questa forzatura, tanto che cerca in certi passi, in tutti i modi, di dichiararlo al lettore. Badate bene, io la sto buttando sul demenziale perchè in fin dei conti non ci credo per niente. Mi hanno detto di ballare e ballo senza pensare troppo. Vogliamo citare la fittissima presenza di note maniacali su particolari del tutto superflui, se non fosse che a volte viene da sorridere a voce alta per certi dettagli...?
Oppure vogliamo citare il modo folle in cui si svolgono i combattimenti e, soprattutto, si concludono?
C'è da rimanere esterrefatti. Alcuni passi sono demenziali. Pensiamo anche alle vignette con cui Yukito Kishiro non fa che prendere in giro se stesso.
Insomma, potrebbe sembrare da quel che sto dicendo che Alita LO mi faccia "puntini-puntini"... E invece no. Dopo il primo volume mi ero reso conto di cosa avevo tra le mani ma ho pensato "Io voglio sostenere Yukito Kishiro". Non gli hanno fatto sviluppare Aqua Kinght, pace, lo sostengo lo stesso aspettando qualcosa nel futuro. E poi non è da buttare Alita Last Order. Eccezionale la spiegazione della struttura sociale Jeru-Salem-Città Discarica. La narrazione è piena di idee veramente eccezionali, sebbene sia permeata da un'aurea così demenziale che il pathos drammatico è pressochè assente.
Ma c'è un filone narrativo che mi ha rapito, sebbene anch'esso non esente dai difetti sopramenzionati. La storia di Caerula Sanguis. Questo filone emerge da Alita LO come il Cuore trovato da Kishiro durante la lavorazione dell'intero arco narrativo nuovo. Io credo di poter affermare che in questo filone narrativo Kishiro ha trovato un'ispirazione autentica, e, in effetti, è proprio qui che viene spiegato il nucleo della trama, fantascientifica, astratta. Se non ci fosse questa parte di storia, Alita Last Order sarebbe stato completamente vuoto. Grazie a questo arco narrativo acquista un minimo di spessore. La parte finale, scritta ad hoc per i nostalgici è, secondo me, fallita per la gran parte, perchè è ridondante rispetto al finale sci-fi psichedelico-mistico che lo precede, sebbene l'abbia letta con molto piacere. All'inizio del volume 12 sembra nulla abbia senso, che sia tutto un balletto demenziale, poi appare Kaos e per un momento sembra che si possa ricreare armonia con la prima serie. Ma, credo apposta, Kishiro sceglie di rendere ancora più evidente la natura di simulacro di questa parte narrativa, e il finale parla chiaro, ma non lo anticipo. Eppure, il fascino resta. La filosofia, a volte così cerebrale, che stona con elementi dementi, non possono farmi arrabbiare con Kishiro. Certo, ora con Alita Mars Chronicle la situazione potrebbe o decollare in modo sano, o precipitare assolutamente... Per ora affermo il mio Odi et Amo per un autore eccentrico che, forzato dal marketing, si è buttato come un pazzo a scrivere quello che gli passava per la testa, senza correggere un solo passo. Della serie: "Volete Alita, editori?! ". Allora eccovela come cavolo mi pare e piace!
Alita Last Order è il capolavoro più pasticciato del mondo dei manga, nel senso che ci sono così tante idee geniali in questo manga e così tante cavolate che una persona che lo legge non può non chiedersi se l'autore sia schizofrenico o meno, o soffra di qualche disturbo della personalità! Se non conoscessi l'opera originale di Alita, il suo frettoloso (seppur grandioso) finale, e non sapessi che Yukito Kishiro non abbia ripreso in mano il suo manga di maggior successo solo per questioni finanziarie, direi che Last Order è stata solo un'operazione commerciale male orchestrata. Non che ci sia nulla di male nei manga commerciali, ma il successo di Gunmn/Alita va ben oltre il numero di copie vendute o il numero di puntate dell'OAV (che non gli ha reso sufficiente giustizia), o il futuro adattamento in un film dal vivo (se ne parla da decenni!). Alita non è solo un manga cyberpunk, di fantascienza, di combattimento, sportivo o di arti marziali marziane, c'è molto di più! E' infatti anche un'opera filosofica che ci fa riflettere su cosa sia davvero l'umanità (Alita ha un corpo interamente cyborg e solo il cervello umano, ma è comunque capace di provare molti più sentimenti ed empatia di gran parte degli esseri interamente di carne ed ossa).
Fatte queste premesse, vediamo ora cosa è successo con Last Order. Come già detto, l'autore non era soddisfatto del finale originale (capita a volte) e dopo lo scarso successo di Aqua Knight, il manga successivo ad Alita, decide di rimettere mano al suo capolavoro, cancellando di fatto l'ultimo volume ed espandendo la storia in maniera da potergli dare un finale a più ampio respiro. Come accade spesso, però, nonostante le buone intenzioni qualcosa va storto, e quella che avrebbe potuto essere una saga conclusiva degna della prima serie diventa invece un macello incredibile di idee geniali e demenziali al tempo stesso! Tra le cose peggiori di Last Order vale la pena ricordare il Torneo ZOT di arti marziali, in cui appaiono i personaggi più bizzarri e meno ispirati della serie (ad esempio i karateka dello spazio!), la saga dei "vampiri" degna del peggiore Twilight, la "coda" di Alita e varie altre stupidaggini. Tra le cose migliori invece posso citare il personaggio di Aga Mbadi, uno dei migliori villain dell'intera serie, la guerra civile su Marte, e alcuni segreti di Salem che non erano stati svelati precedentemente. Difficile dire se personaggi come Elf, Zwolf e Sechs siano cose buone o meno, diciamo che se li eliminassimo la storia andrebbe avanti lo stesso, come se nulla fosse.
In buona sostanza, se Last Order fosse stato condensato in meno volumi e l'autore avesse eliminato le parti più demenziali ed assurde, probabilmente questa serie avrebbe avuto più senso. Non mi sento comunque di bocciare completamente Last Order, anche in virtù degli ottimi disegni! Una cosa è certa: se avete amato alla follia Battle Angel Alita quasi sicuramente sarete delusi dalla lettura di Last Order, ma lo leggerete comunque visto che narra nuove avventure/disavventure della vostra eroina preferita!
Ed ora non resta che aspettare la pubblicazione di Mars Chronicles, che racconta il passato di Alita prima di essere trovata da Ido in una discarica!
Fatte queste premesse, vediamo ora cosa è successo con Last Order. Come già detto, l'autore non era soddisfatto del finale originale (capita a volte) e dopo lo scarso successo di Aqua Knight, il manga successivo ad Alita, decide di rimettere mano al suo capolavoro, cancellando di fatto l'ultimo volume ed espandendo la storia in maniera da potergli dare un finale a più ampio respiro. Come accade spesso, però, nonostante le buone intenzioni qualcosa va storto, e quella che avrebbe potuto essere una saga conclusiva degna della prima serie diventa invece un macello incredibile di idee geniali e demenziali al tempo stesso! Tra le cose peggiori di Last Order vale la pena ricordare il Torneo ZOT di arti marziali, in cui appaiono i personaggi più bizzarri e meno ispirati della serie (ad esempio i karateka dello spazio!), la saga dei "vampiri" degna del peggiore Twilight, la "coda" di Alita e varie altre stupidaggini. Tra le cose migliori invece posso citare il personaggio di Aga Mbadi, uno dei migliori villain dell'intera serie, la guerra civile su Marte, e alcuni segreti di Salem che non erano stati svelati precedentemente. Difficile dire se personaggi come Elf, Zwolf e Sechs siano cose buone o meno, diciamo che se li eliminassimo la storia andrebbe avanti lo stesso, come se nulla fosse.
In buona sostanza, se Last Order fosse stato condensato in meno volumi e l'autore avesse eliminato le parti più demenziali ed assurde, probabilmente questa serie avrebbe avuto più senso. Non mi sento comunque di bocciare completamente Last Order, anche in virtù degli ottimi disegni! Una cosa è certa: se avete amato alla follia Battle Angel Alita quasi sicuramente sarete delusi dalla lettura di Last Order, ma lo leggerete comunque visto che narra nuove avventure/disavventure della vostra eroina preferita!
Ed ora non resta che aspettare la pubblicazione di Mars Chronicles, che racconta il passato di Alita prima di essere trovata da Ido in una discarica!
Dopo aver passato la mia adolescenza immerso nel mondo cyberpunk di Battle Angel Alita e ritenendomi un fan sfegatatissimo della serie, (feci addirittura un fan-site dedicato ad Alita nel lontano 1999 con tanto di recensioni ecc, successivamente scomparso dai server) inutile cincischiare, Alita Last Order delude e disarma. Kishiro è poco ispirato, forse obbligato, e non fa altro che creare una pantomima poco credibile di una fine alternativa, ma più commerciale, mettendo nel calderone personaggi riciclati per poi ucciderli e riciclarli in altri personaggi sempre all'insegna del "già visto" e "noia al 120%", tanto che, dopo l'acquisto dei primi 3 volumi la considerai una spesa inutile e mi ridussi a continuare a leggerla in biblioteca (Mediateque di Nanterre, Francia).
C'è pur sempre del salvabile, si tratta comunque di Kishiro: i flashback del passato di Alita sono davvero l'unica motivazione plausibile alla lettura.
Consigliato se avete soldi da spendere, siete appassionati della saga di Alita, e avete nel vostro comune una biblioteca manga-friendly.
C'è pur sempre del salvabile, si tratta comunque di Kishiro: i flashback del passato di Alita sono davvero l'unica motivazione plausibile alla lettura.
Consigliato se avete soldi da spendere, siete appassionati della saga di Alita, e avete nel vostro comune una biblioteca manga-friendly.
Be' concordo con chi ha fatto una critica negativa a questo manga. In effetti per ora (mentre scrivo queste righe il manga è ancora in corso..) non ha nulla a che vedere con la prima serie. Tutto diventa più superficiale ed è solo azione fine a se stessa. Nel cercare di toccare temi profondi, a volte si finisce nel ridicolo e spesso ci si annoia. Può darsi che il manga prosegua in una direzione più dignitosa, ma per il frattempo anche io, come altri, ho smesso di acquistarlo per dare priorità ad altri titoli. Alita perché ci hai fatto questo?
Mi fa davvero strano vedere questo titolo nella classifica dei peggiori di sempre. Non nego che mi da un forte dispiacere.
Alita Last Order, come già detto da altri, è il diretto sequel della serie precedente, inserendosi di forza prima degli ultimi capitoli della stessa e trasportandoci dove non ci è mai stato possibile andare: su Salem.
Personalmente non vedevo l'ora che Kishiro ci facesse vedere cosa nascondesse la città tra le nuvole, e puntualmente non mi ha deluso.
Ci ha mostrato una città devastata dalla rivelazione di Nova e ci ha fatto vedere come effettivamente avremmo potuto reagire se ci fossimo trovati nei panni dei cittadini di Salem. Ci ha poi spiegato cosa significasse il titolo "The Last Order" mostrandoci come la protagonista faccia parte di una storia ben più complessa di quanto potessimo immaginare.
Man mano che la storia prosegue ci mostra dei combattimenti articolati benissimo e nel frattempo approfondisce il rapporto tra i personaggi e dona maggiore spessore agli stessi.
E ancora non ci ha mostrato TUTTO il passato di Alita. L'autore sta delineando tutto un universo, cercando di dargli una storia che possa poi portare agli eventi precedenti al numero uno della saga originale e che non la mandi fuori continuity.
Io ho molta fiducia nelle qualità di Kishiro e so per certo che non mi deluderà.
Alita Last Order, come già detto da altri, è il diretto sequel della serie precedente, inserendosi di forza prima degli ultimi capitoli della stessa e trasportandoci dove non ci è mai stato possibile andare: su Salem.
Personalmente non vedevo l'ora che Kishiro ci facesse vedere cosa nascondesse la città tra le nuvole, e puntualmente non mi ha deluso.
Ci ha mostrato una città devastata dalla rivelazione di Nova e ci ha fatto vedere come effettivamente avremmo potuto reagire se ci fossimo trovati nei panni dei cittadini di Salem. Ci ha poi spiegato cosa significasse il titolo "The Last Order" mostrandoci come la protagonista faccia parte di una storia ben più complessa di quanto potessimo immaginare.
Man mano che la storia prosegue ci mostra dei combattimenti articolati benissimo e nel frattempo approfondisce il rapporto tra i personaggi e dona maggiore spessore agli stessi.
E ancora non ci ha mostrato TUTTO il passato di Alita. L'autore sta delineando tutto un universo, cercando di dargli una storia che possa poi portare agli eventi precedenti al numero uno della saga originale e che non la mandi fuori continuity.
Io ho molta fiducia nelle qualità di Kishiro e so per certo che non mi deluderà.
Anch'io sono un'estimatrice di Alita e attendevo con trepidazione il seguito, paventando la maledizione del sequel che spesso colpisce molti autori. Una volta accettato il fatto che si partiva da presupposti diversi da quelli del finale precedente i primi volumi, mi aveva soddisfatta abbastanza; poi la storia ha cominciato a perdersi e divagare. Kishiro ha voluto introdurre vari punti di vista seguendo i diversi comprimari ma non sa gestire i vari fili, che si dipanano e aggrovigliano sempre di più. La decisione di proporre l'ennesimo torneo non è cattiva di per se, ma gestita male. I combattimenti sembrano fini a se stessi, per far spettacolo, e non danno nulla a trama e personaggi. I vari temi lanciati sono anche interessanti ma vengono puntualmente lasciati in disparte per passare ad altro e restano superficiali. Sembra che l'autore non abbia pianificato l'opera e vada avanti a vista, prendendo la direzione più comoda in quel momento. E' frustrante! Infatti ho deciso di sospendere l'acquisto.
Sono d'accordo con chi ha già detto che un prequel sarebbe stato più opportuno. Do la sufficienza perchè la prima parte ambientata a Salem mi è piaciuta e i capitoli dedicati a Chaos sono emozionanti; i disegni poi sono belli.
Sono d'accordo con chi ha già detto che un prequel sarebbe stato più opportuno. Do la sufficienza perchè la prima parte ambientata a Salem mi è piaciuta e i capitoli dedicati a Chaos sono emozionanti; i disegni poi sono belli.
Alita Last Order è un fumetto che è stato molto criticato, soprattutto da molti fan della prima serie, poiché stravolge il finale pressoché perfetto di quest'ultima aprendo nuove questioni e togliendo quell'alone di mistero su alcuni retroscena della storia. Per quanto riguarda la mia opinione è vero che il Last Order non è sicuramente all'altezza del finale della prima serie ma nemmeno da screditare: infatti la storia è piuttosto avvincente ed i nuovi personaggi molto ben caratterizzati, questa serie poi, ha anche il pregio di lasciar spazio anche al lato umoristico dell'autore.
Tutto sommato un bel 7 lo merita.
Tutto sommato un bel 7 lo merita.
Last Order a parer mio è un'opera necessaria ad Alita e a chi l'ha apprezzata. E consigliabile in generale, magari solo non ai più piccoli.
Battle Angel è stata una grande serie, decisamente troppo grande per 9 tankobon: ci stava stretta, respirava a fatica, si sentiva chiaramente che le enormi potenzialità della protagonista e del suo mondo erano appena state scalfite.
Perciò ben venga Last Order! Lo stile di disegno si è molto raffinato nel frattempo, si è arricchito di dinamismo e particolari e ha perso le ingenuità e le deformazioni presenti nei primi numeri di Battle Angel.
La storia ha un respiro finalmente interplanetario, promette di approfondire il passato della protagonista (poco alla volta, così è più intrigante!) e ne segue l'evoluzione e la crescita interiore con un'introspezione psicologica pari o superiore a Battle Angel: perchè combattere? Per chi lottare? Cosa significa essere umani? Cosa significa vivere? Fino a che punto possiamo permetterci di farci condizionare dal passato? Se non ci riconosciamo più in esso, è giusto rinnegarlo completamente?
Sono solo alcune delle domande che si (e ci!) pone la più affascinante delle donne virtuali, senza contare i nuovi splendidi comprimari (Caella Sanguis e Sechs su tutti) che spesso si conquistano il ruolo di coprotagonisti, percorrendo ciascuno un sentiero distinto ed erto, senza far rimpiangere la momentanea latitanza di Alita.
Il lungo e coraggioso flashback sul passato di Caella si è dimostrato un azzardo vincente, esplorando l'umanità tormentata di un vampiro.
Il torneo di arti marziali è un topos dei manga, ma che importa? L'essenziale è che sia emozionante, coinvolgente e spunto di riflessioni ed evoluzioni varie, e non fine a se stesso: in questo senso lo trovo quanto meno soddisfacente!
La serie promette di essere ancora lunga, chissà se lo sarà abbastanza da esplicitare i quasi infiniti spunti che la costellano?
In più è decisamente economica, da provare senza timore, quindi!
Battle Angel è stata una grande serie, decisamente troppo grande per 9 tankobon: ci stava stretta, respirava a fatica, si sentiva chiaramente che le enormi potenzialità della protagonista e del suo mondo erano appena state scalfite.
Perciò ben venga Last Order! Lo stile di disegno si è molto raffinato nel frattempo, si è arricchito di dinamismo e particolari e ha perso le ingenuità e le deformazioni presenti nei primi numeri di Battle Angel.
La storia ha un respiro finalmente interplanetario, promette di approfondire il passato della protagonista (poco alla volta, così è più intrigante!) e ne segue l'evoluzione e la crescita interiore con un'introspezione psicologica pari o superiore a Battle Angel: perchè combattere? Per chi lottare? Cosa significa essere umani? Cosa significa vivere? Fino a che punto possiamo permetterci di farci condizionare dal passato? Se non ci riconosciamo più in esso, è giusto rinnegarlo completamente?
Sono solo alcune delle domande che si (e ci!) pone la più affascinante delle donne virtuali, senza contare i nuovi splendidi comprimari (Caella Sanguis e Sechs su tutti) che spesso si conquistano il ruolo di coprotagonisti, percorrendo ciascuno un sentiero distinto ed erto, senza far rimpiangere la momentanea latitanza di Alita.
Il lungo e coraggioso flashback sul passato di Caella si è dimostrato un azzardo vincente, esplorando l'umanità tormentata di un vampiro.
Il torneo di arti marziali è un topos dei manga, ma che importa? L'essenziale è che sia emozionante, coinvolgente e spunto di riflessioni ed evoluzioni varie, e non fine a se stesso: in questo senso lo trovo quanto meno soddisfacente!
La serie promette di essere ancora lunga, chissà se lo sarà abbastanza da esplicitare i quasi infiniti spunti che la costellano?
In più è decisamente economica, da provare senza timore, quindi!
Ad ognuno il suo parere, per me Last Order è un capolavoro come il precedente, forse non si può essere d'accordo in ogni risvolto della storia, ma per quanto riguarda la descrizione dei personaggi mi pare che manteniamo sullo stesso standard della vecchia serie. In più il disegnatore è maturato e il suo tratto è diventato impeccabile. Di Alita Last Order posso solo dire che è un ottimo fumetto ben bilanciato. E sopratutto meglio delle tante cavolate che ormai fanno uscire senza criterio.
S'io fossi lo colonnello Pain, parlerei ad alita di quant'è triste lo destino d'un eroe de li fumetti, che come s'alza lo vento de l'interes-se commerciale non v'è mito che tenga: saltan fuori vampiri e biondazze alla Kill Bill, e si sprecan colpi ch'abbatton case e ponti.
Alita! Sola e arrugginita! Di fronte al tuo mito infangato arranchi con passo disperato, eppur questo tuo fan ti segue, forse perchè v'è abituato.
Alita! Sola e arrugginita! Di fronte al tuo mito infangato arranchi con passo disperato, eppur questo tuo fan ti segue, forse perchè v'è abituato.
E' più che evidente che Kishiro vuole raccontare altre storie, e che su Alita ha finito il lavoro.
Basti vedere la frequenza con cui le storie dei comprimari prendono il sopravvento su quella della nostra eroina in Last Order.
Se nell'originale Alita i comprimari erano spaventosamente ben caratterizzati e avevano ognuno il loro spazio pur senza rubare la scena (Ido, Jashugan, Shumira, Kaos/Den), in Last Order prendono sempre il sopravvento.
Quando un comprimario OSCURA il protagonista, è in genere segno che il protagonista non ha più nulla da dire.
Personalmente avrei trovato più adeguato, volendo realizzare un seguito di Alita, un bel prequel, che narrasse la storia di Yoko.
Tant'è vero che le parti migliori in LO che riguardano la protagonista sono i flashback in cui era bambina.
Detto questo, LO è tutt'altro che un brutto fumetto. Chi è interessato all'acquisto però farebbe bene a sapere che si troverà a leggere la storia dell'evoluzione di Sechs, della maliconia di Caella Sanguis, della ricerca di Lou, della vendetta di Ping, e ben poco di Alita.
Mezzo voto in più per le eccezionali copertine, che forse valgono da sole l'acquisto.
Basti vedere la frequenza con cui le storie dei comprimari prendono il sopravvento su quella della nostra eroina in Last Order.
Se nell'originale Alita i comprimari erano spaventosamente ben caratterizzati e avevano ognuno il loro spazio pur senza rubare la scena (Ido, Jashugan, Shumira, Kaos/Den), in Last Order prendono sempre il sopravvento.
Quando un comprimario OSCURA il protagonista, è in genere segno che il protagonista non ha più nulla da dire.
Personalmente avrei trovato più adeguato, volendo realizzare un seguito di Alita, un bel prequel, che narrasse la storia di Yoko.
Tant'è vero che le parti migliori in LO che riguardano la protagonista sono i flashback in cui era bambina.
Detto questo, LO è tutt'altro che un brutto fumetto. Chi è interessato all'acquisto però farebbe bene a sapere che si troverà a leggere la storia dell'evoluzione di Sechs, della maliconia di Caella Sanguis, della ricerca di Lou, della vendetta di Ping, e ben poco di Alita.
Mezzo voto in più per le eccezionali copertine, che forse valgono da sole l'acquisto.
I disegni sono molto belli, forse avrebbero reso molto di più in volumi più grandi, la storia mi sembra troppo un collage, sembra di leggere LancioStory in cui ogni 3 pagine cambiavano personaggi e le storie erano spezzettate numero per numero.
Comunque la storia bruscamente interrotta al N°16 lascia l'amaro in bocca, l'innesto dei vampiri che eclissano ALita nella serie sarebbe stato forse scortese nei confronti della cyborg preferita dagli italiani, ma sicuramente avrebbe creato l'effetto Pulp Fiction in cui due storie completamente distaccate (o più) alla fine si fondono armoniosamente .
Ottimi disegni, storia mutilata. Personaggi scombinati.
Acquisto d'obbligo solo per i veri apprezzatori di Kishiro.
Comunque la storia bruscamente interrotta al N°16 lascia l'amaro in bocca, l'innesto dei vampiri che eclissano ALita nella serie sarebbe stato forse scortese nei confronti della cyborg preferita dagli italiani, ma sicuramente avrebbe creato l'effetto Pulp Fiction in cui due storie completamente distaccate (o più) alla fine si fondono armoniosamente .
Ottimi disegni, storia mutilata. Personaggi scombinati.
Acquisto d'obbligo solo per i veri apprezzatori di Kishiro.
Ma cosa stà combinando Kishiro!! Santo cielo!!! Dopo il primo volumetto sottiletta che ho letto(carino e faceva sperare bene), i rimanenti 15 sono aime una continua caduta libera verso il basso! Era meglio se rifaceva l'ultimo Volumetto della prima saga aggiungendo i flashback e dare più corpo all'ambientazione e creare un manga nuovo... peccato, perchè le idee (poche!!) c'erano.......
Concordo con chi dice che questa serie non sia di altissima qualità palando di trama, non concordo invece con chi dice che questa serie rovini il capolavoro che era Alita... i difetti che rovinano Last Order erano gia presenti in Alita, anche se qui prendono proprio il sopravvento. Il disegno è comunque molto curato, peccato che sembra quasi andare avanti controvoglia dell'autore.
Concordo pienamente con l'affermazione che affiancare "Alita" a "Last Order" faccia perdere un buon punto al mio voto finale. Il capolavoro di Kishiro è lontano anni-luce dal suo seguito ideale.. ed a peggiorare ulteriormente la mia impressione vi è la questione delle 100 tavole tagliate alla conclusione della VERA "Battle Angel Alita" (chi, come me, ha comprato la Collection ha digerito la cosa a fatica.. mi è toccato raccamparmi in tutta fretta il 18 volume della serie "mignon"!).
Ciononostante, "Alita L.A." si pone MOLTO al di sopra di tante altre serie che affollano edicole e librerie ed è impreziosito da un tratto grafico attento ai dettagli tecnologici. Alla fine, il mio voto si potrebbe riassumere in un "5" per quanto concerne la trama ed in un "9" per lo stile.
Ciononostante, "Alita L.A." si pone MOLTO al di sopra di tante altre serie che affollano edicole e librerie ed è impreziosito da un tratto grafico attento ai dettagli tecnologici. Alla fine, il mio voto si potrebbe riassumere in un "5" per quanto concerne la trama ed in un "9" per lo stile.
Sono in completo disaccordo con che sostiene che questo "seguito" di Alita sia di pessima fattura. In realtà secondo me completa e rende ancora più interessante l'universo in cui è ambientata la prima serie e piano piano inizia a spiegare bene (e non sbrigativamente come accadeva nell'ultimo volume della prima serie) i motivi dell'esistenza della Città Discarica e delle guerre tra Marte e la Terra. A livello grafico ovviamente siamo in zona Alta Qualità e se la trovata del torneo a molti non è piaciuto (in effetti non è il massimo dell'originalità), ha comunque introdotto un paio di personaggi che probabilmente ce ne faranno vedere delle belle (tutti e due sono apparentemente morti nel torneo, ma uno è già resuscitato e ho la sensazione che rivedremo anche il secondo). E poi io AMO Caella Sanguis :)
Visibile a chiunque il drastico calo qualitativo rispetto al vecchio Battle Angel Alita. Ciononostante il manga si piazza al di sopra della media, con disegni di buona fattura, una trama regolare (ma non esaltante), buoni comprimari (Sechs è un grande) e una buona dose di delirio tecnologico. Peccato che i personaggi non siano sufficientemente caratterizzati e risultino un pò piatti, Alita sopratutto è un pò "moscia" rispetto alla vecchia... il 7 comunque ci sta tutto.
Paragonata a Battle Angel Alita la serie ne esce con le ossa non rotte... bensì tritate: trattasi infatti di una trovata commerciale senza la forza narrativa della Alita che abbiamo amato alla follia in altri tempi...
La completa estraneità dalla storia precedente permette però al manga, IMHO, di raggiungere la sufficienza: insomma, per fortuna le due serie di cui sopra possono essere lette in assoluta indipendenza l'una dall'altra, ed anzi possono e devono essere considerate materiale differente per pubblico ed intenti differenti. Può piacere agli amanti delle opere leggerine à la Dragon Ball.
Per quanto riguarda il lato tecnico non è malaccio, i disegni sono gradevoli (si sente la mancanza della purezza estetica di Battle Angel Alita, però), i comprimari convincenti (non potevano mettere Sechs come protagonista? La serie ne avrebbe guadagnato)...
La completa estraneità dalla storia precedente permette però al manga, IMHO, di raggiungere la sufficienza: insomma, per fortuna le due serie di cui sopra possono essere lette in assoluta indipendenza l'una dall'altra, ed anzi possono e devono essere considerate materiale differente per pubblico ed intenti differenti. Può piacere agli amanti delle opere leggerine à la Dragon Ball.
Per quanto riguarda il lato tecnico non è malaccio, i disegni sono gradevoli (si sente la mancanza della purezza estetica di Battle Angel Alita, però), i comprimari convincenti (non potevano mettere Sechs come protagonista? La serie ne avrebbe guadagnato)...
Poichè anche io faccio parte della numerosa schiera di estimatori di Battle Angel Alita non posso esimermi dal confermare le critiche che vengono spesso mosse all'indirizzo di questo seguito. Gli intenti commerciali alla base di questo lavoro sono palesi in ogni volumetto: meno introspezione e crescita del personaggio, combattimenti a non finire, ripresa forzata degli elementi che hanno fatto la fortuna del capolavoro di Kishiro. In particolare negli ultimi numeri, con l'avvento del torneo Z.O.T., iniziano a venir fuori personaggi sempre meno credibili e si sta instaurando il temibile "effetto Dragonball" (avversari sempre più forti che ridicolizzano quelli che fino a pco tempo prima sembravano imbattibili). Malgrado ciò non mi sento di valutare negativamente questo manga in quento ritengo che, soprassedendo sul confronto con l'illustre predecessore, offra comunque un buon intrattenimento. Le scene d'azione sono sempre spettacolari e coinvolgenti, fanno sempre bella mostra i deliri futuristico-tecnologici dell'autore e la trama, sebbene non troppo articolata, risulta comunque sufficientemente coesa. Insomma, malgrado gli innegabili difetti, per quanto letto finora giudico questo manga più godibile (e addirittura meno scontato) di molti prodotti in circolazione. Forse darei anche qualcosa più della sufficienza piena se non fosse per la scarsa qualità dell'edizione che presenta gli odiati volumi "sottiletta" e una bassa qualità della carta.
Delusione e amarezza sonoi le prime due parole che mi vengono in mente pensando a questo manga.
Dopo 14 numeri anche la più piccola speranza di un cambiamento di rotta,o forse sarebbe meglio parlare di un ravvedimento, da parte di Kishiro è svanita.
Ho deciso che questo sarà l'ultimo numero di Last order che comprerò.
Ho amato molto l'Alita originale:i suoi personaggi così ben caratterizzati e "umani", pieni di sogni e paure, le sue atmosfere veramente uniche ed un finale che, seppur non perfetto, dava una buona conclusione al manga.
Ora,invece mi ritrovo tra le mani una storia e dei personaggi banali, che sanno di già visto e descritti in modo superficiale.
Soprattutto i momenti in cui viene rivelato qualcosa in più sul passato di Yoko (ovvero le parti che dovrebbero rappresentare la vera novità di questo nuovo finale) mi sono sembrati piatti e assolutamente privi di pathos.
L'idea del torneo è trita e ritrita e comunque qualche bel combattimento (niente di originale tra l'altro) non può salvare questo manga.
Anche il "vecchio" motorball era un torneo, ma i protagonisti erano di ben altra caratura: avevano una storia alle spalle,dei sentimenti "reali", un grande carisma. Ora, invece, tutto questo è assente.
Insomma ritengo Last order un'occasione sprecata da parte di Kishiro e quasi un insulto ad Alita.
Probabilmente se davanti a Last order non ci fosse scritto Alita il voto sarebbe più alto di 1 punto e mezzo, ma rimarrebbe comunque un'insufficenza piena.
Dopo 14 numeri anche la più piccola speranza di un cambiamento di rotta,o forse sarebbe meglio parlare di un ravvedimento, da parte di Kishiro è svanita.
Ho deciso che questo sarà l'ultimo numero di Last order che comprerò.
Ho amato molto l'Alita originale:i suoi personaggi così ben caratterizzati e "umani", pieni di sogni e paure, le sue atmosfere veramente uniche ed un finale che, seppur non perfetto, dava una buona conclusione al manga.
Ora,invece mi ritrovo tra le mani una storia e dei personaggi banali, che sanno di già visto e descritti in modo superficiale.
Soprattutto i momenti in cui viene rivelato qualcosa in più sul passato di Yoko (ovvero le parti che dovrebbero rappresentare la vera novità di questo nuovo finale) mi sono sembrati piatti e assolutamente privi di pathos.
L'idea del torneo è trita e ritrita e comunque qualche bel combattimento (niente di originale tra l'altro) non può salvare questo manga.
Anche il "vecchio" motorball era un torneo, ma i protagonisti erano di ben altra caratura: avevano una storia alle spalle,dei sentimenti "reali", un grande carisma. Ora, invece, tutto questo è assente.
Insomma ritengo Last order un'occasione sprecata da parte di Kishiro e quasi un insulto ad Alita.
Probabilmente se davanti a Last order non ci fosse scritto Alita il voto sarebbe più alto di 1 punto e mezzo, ma rimarrebbe comunque un'insufficenza piena.
Ricetta: come rovinare un manga.
Prendete un manga di grande successo come Alita ed eliminatene il finale.
Ora prendete il peggio dei fumetti in stile Dragonball.
Mescolate il tutto nel frullatore ed otterrete Alita Last "Z" Order.
Avrete così ottenuto un manga prelibato (meglio se servito in volumi sottiletta) in cui la trama va a puttane e i personaggi di Alita non fanno altro che combattere, partecipare a tornei tipo tenkaichi ed affrontare nemici sempre più forti e più truzzi senza soluzione di continuità.
P.S: Nel caso nel frattempo abbiate cominciato a scrivere qualcos'altro lasciate perdere. Questa ricetta vi garantirà soldi a palate e chi se ne frega che avrete rovinato un'opera d'arte.
Prendete un manga di grande successo come Alita ed eliminatene il finale.
Ora prendete il peggio dei fumetti in stile Dragonball.
Mescolate il tutto nel frullatore ed otterrete Alita Last "Z" Order.
Avrete così ottenuto un manga prelibato (meglio se servito in volumi sottiletta) in cui la trama va a puttane e i personaggi di Alita non fanno altro che combattere, partecipare a tornei tipo tenkaichi ed affrontare nemici sempre più forti e più truzzi senza soluzione di continuità.
P.S: Nel caso nel frattempo abbiate cominciato a scrivere qualcos'altro lasciate perdere. Questa ricetta vi garantirà soldi a palate e chi se ne frega che avrete rovinato un'opera d'arte.