Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Se volete farne parte anche voi... rimboccatevi le maniche e recensite!
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Per saperne di più continuate a leggere.
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Recensione di HakMaxSalv92
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Un hentai veramente unico nel suo genere, come pochi altri, la storia di un dottore e della sua "sexy assistente" che trattano diversi casi di patologie, complessi e disturbi sessuali.
La differenza rispetto ad altri hentai sta nel fatto che questo fornisce anche delle informazioni dettagliate su tali disturbi e sul come affrontarli. L'atmosfera è dominata da un ritmo e da un umorismo incalzanti che si manifestano anche nella visualizzazione degli stati mentali dei personaggi, soprattutto negli atti carnali mostrati. La grafica è realistica e umoristica al tempo stesso. I colori hanno tonalità ben distribuite e ben proporzionate. I dialoghi e le battute sono un mix esplosivo di scherzi, ilarità e perversione, come poca ce n'è. Il sottofondo musicale è alternato e sovrapposto a periodi di silenzio e ai gemiti emanati dai protagonisti negli atti sessuali.
I casi di patologie, disturbi e complessi sessuali sono i più disparati. Questo hentai può essere quindi considerato come una sorta di tutorial, ovviamente è necessario consultarsi con un medico e con uno specialista prima di mettere in atto tali terapie. È una descrizione piuttosto inconfondibile e palese dei problemi sessuali che affliggono la civiltà moderna, quindi può essere preso come una specie di introduzione a tali problemi, che ogni persona farebbe meglio a non sottovalutare al fine di evitare di incappare in spiacevoli sorprese. Ed è uno schiaffo ai tabù insensati e insulsi che ancora oggi permeano una grande parte della società che tende a demonizzare ancora il sesso, con il risultato paradossale di essere la prima vittima ignara di tali problemi. Un progetto decisamente audace.
I personaggi mettono a nudo anche le proprie debolezze, e capiscono quindi anche quelle dei loro partner, come dovrebbe essere, cioè un profondo atto di reciproca comprensione e sostegno al fine di superare sia le difficoltà personali e individuali che quelle collettive e/o di coppia. Belli anche i risvolti dal punto di vista delle unioni, che danno speranza a coloro che sono afflitti dalle sindromi e dai complessi. Un anime a grande contenuto psicologico, psichiatrico, oltre ovviamente che di natura seducente, sensuale e suadente, sessuale (soprattutto per le forme, le curve e la personalità delle protagoniste femminili). Emergono anche alla fine ricordi di famiglia in alcuni protagonisti, che quindi devono loro stessi affrontare le proprie difficoltà, non solo come figure professionali, ma anche e soprattutto come persone ed esseri umani.
Una finestra sulla vita e sui problemi che essa pone. Ambizioso, profondo, completo, congruente, coerente, integro e sincero come solo gli anime, e in particolare gli hentai, sanno essere.
La differenza rispetto ad altri hentai sta nel fatto che questo fornisce anche delle informazioni dettagliate su tali disturbi e sul come affrontarli. L'atmosfera è dominata da un ritmo e da un umorismo incalzanti che si manifestano anche nella visualizzazione degli stati mentali dei personaggi, soprattutto negli atti carnali mostrati. La grafica è realistica e umoristica al tempo stesso. I colori hanno tonalità ben distribuite e ben proporzionate. I dialoghi e le battute sono un mix esplosivo di scherzi, ilarità e perversione, come poca ce n'è. Il sottofondo musicale è alternato e sovrapposto a periodi di silenzio e ai gemiti emanati dai protagonisti negli atti sessuali.
I casi di patologie, disturbi e complessi sessuali sono i più disparati. Questo hentai può essere quindi considerato come una sorta di tutorial, ovviamente è necessario consultarsi con un medico e con uno specialista prima di mettere in atto tali terapie. È una descrizione piuttosto inconfondibile e palese dei problemi sessuali che affliggono la civiltà moderna, quindi può essere preso come una specie di introduzione a tali problemi, che ogni persona farebbe meglio a non sottovalutare al fine di evitare di incappare in spiacevoli sorprese. Ed è uno schiaffo ai tabù insensati e insulsi che ancora oggi permeano una grande parte della società che tende a demonizzare ancora il sesso, con il risultato paradossale di essere la prima vittima ignara di tali problemi. Un progetto decisamente audace.
I personaggi mettono a nudo anche le proprie debolezze, e capiscono quindi anche quelle dei loro partner, come dovrebbe essere, cioè un profondo atto di reciproca comprensione e sostegno al fine di superare sia le difficoltà personali e individuali che quelle collettive e/o di coppia. Belli anche i risvolti dal punto di vista delle unioni, che danno speranza a coloro che sono afflitti dalle sindromi e dai complessi. Un anime a grande contenuto psicologico, psichiatrico, oltre ovviamente che di natura seducente, sensuale e suadente, sessuale (soprattutto per le forme, le curve e la personalità delle protagoniste femminili). Emergono anche alla fine ricordi di famiglia in alcuni protagonisti, che quindi devono loro stessi affrontare le proprie difficoltà, non solo come figure professionali, ma anche e soprattutto come persone ed esseri umani.
Una finestra sulla vita e sui problemi che essa pone. Ambizioso, profondo, completo, congruente, coerente, integro e sincero come solo gli anime, e in particolare gli hentai, sanno essere.
Chitose
8.0/10
GianniGreed
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"Chitose" è un manga di genere hentai, di un solo volume, scritto e disegnato da Yuki Seto, realizzato nel 2019, ed è, a oggi, il suo lavoro più recente. In Italia è stato pubblicato da Magic Press, che ha già pubblicato "Allargando" e "Stretta", sempre del maestro Seto. A differenza delle opere precedenti però, che erano raccolte di storie brevi, "Chitose" racconta una storia unica. Non cambiano però gli elementi alla base: anche questa volta il maestro Yuki Seto realizza una storia ad ambientazione scolastica, che vede al suo centro un gruppo di studenti.
I protagonisti di questa storia sono quattro: due ragazzi e due ragazze, membri del club di arte della scuola che frequentano. Uno dei ragazzi, Hori, è innamorato di una delle ragazze, Chitose, da molti anni, ma non si è mai dichiarato. Un giorno però, l'altro ragazzo, Takayuki, anche lui innamorato di Chitose, si presenta nell'aula del club con un pacco di preservativi, e quasi per caso, parte una sequenza di eventi che lo porta a fare sesso con Chitose davanti agli occhi di Hori. Il ragazzo però non rimane con le mani in mano (e non solo quelle) perché nell'eccitazione del momento, anche Mika, l'altra ragazza, e sorella di Takayuki, è ben disposta a provare il funzionamento dei preservativi. Iniziano così delle calde giornate per i membri del club di arte.
Chi è "esperto" di questo genere di manga, o perlomeno ha familiarità con i suoi sottogeneri, può già capire una cosa importante dalla trama descritta. L'elemento cardine della storia di "Chitose" è infatti il "netorare". Senza stare a scendere in tecnicismi inutili, la parola "netorare" in una storia indica la presenza di un tradimento o infedeltà da parte di qualcuno. In questo caso tra Hori, innamorato di Chitose, che la guarda fare sesso con un altro, e Chitose stessa, che sembra essere consapevole dei suoi sentimenti, e che forse ricambia, ma che continua a fare sesso con un altro ragazzo e guarda Hori a sua volta fare sesso con un'altra ragazza.
L'ambiguità dei loro sentimenti è ciò che tiene in piedi tutto il volume. Tolto questo, "Chitose", pur non brillando di originalità e ovviamente non essendo un capolavoro di sceneggiatura, è comunque un manga piacevole da leggere, e la storia e i personaggi funzionano bene, sempre nei limiti delle caratterizzazioni che possono avere i protagonisti di un manga hentai.
Ovviamente, oltre alla storia comunque, l'aspetto più importante di un fumetto hentai restano le scene di sesso, e su questo Yuki Seto è una garanzia. Anche questa volta abbiamo bellissime ragazze, nel pieno della loro vitalità da studentesse adolescenti, con bei volti e belle forme, anatomicamente corrette e proporzionate, e ragazzi instancabili, dai fisici snelli e tonici. Le scene di sesso, pur essendo intense, non sono però irrealistiche o esagerate come accade tipicamente nelle opere di questo tipo, se si esclude la grande quantità di liquidi di varia natura prodotti durante gli amplessi. Anche in "Chitose", Yuki Seto ripone grande attenzione nell'abbigliamento delle ragazze, in particolare sulle divise scolastiche, molto curate e particolareggiate, e sulla biancheria intima. Ovviamente, non serve dirlo per chi conosce l'autore e ha letto le sue opere precedenti, anche stavolta c'è una grande cura rivolta alle scene di sesso orale, molto dettagliate, con l'autore che si sofferma con attenzione specialmente nel disegnare bocca e lingua delle ragazze coinvolte nell'atto.
L'edizione italiana del volume è stata realizzata, come detto all'inizio, da Magic Press che pubblica il volume all'interno della loro collana di manga per adulti, Black Magic. Il volume è in linea con i precedenti: formato leggermente più grande di un volume manga standard, sovraccopertina, e pagine a colori, dove erano presenti anche in originale. L'aspetto più importante è però senza dubbio l'assenza di qualsiasi censura sulle parti intime dei personaggi, a differenza del volume giapponese, dove le censure sono imposte per legge. Una cosa che vale la pena di segnalare, è l'aspetto della grafica di copertina realizzato da Magic Press. "Chitose" presenta una copertina in linea con i volumi precedenti dell'autore già pubblicati, "Allargando" e "Stretta", al punto che affiancando i tre volumi in libreria, sembrano fare parte della stessa serie. È un dettaglio piccolo ma che fa piacere, e dimostra una cura particolare dell'editore verso l'autore, complimenti.
In sintesi: Yuki Seto non ha bisogno di presentazioni come autore e disegnatore, e "Chitose", che è la sua opera più recente è anche il migliore dei suoi lavori, grazie ad una storia piacevole e interessante da leggere, al di sopra della media di quelle pubblicate nel genere hentai, e a disegni stupendi e curati. "Chitose" merita un posto nella collezione dei fan di Yuki Seto e di chiunque sia appassionato a questo tipo di fumetti.
I protagonisti di questa storia sono quattro: due ragazzi e due ragazze, membri del club di arte della scuola che frequentano. Uno dei ragazzi, Hori, è innamorato di una delle ragazze, Chitose, da molti anni, ma non si è mai dichiarato. Un giorno però, l'altro ragazzo, Takayuki, anche lui innamorato di Chitose, si presenta nell'aula del club con un pacco di preservativi, e quasi per caso, parte una sequenza di eventi che lo porta a fare sesso con Chitose davanti agli occhi di Hori. Il ragazzo però non rimane con le mani in mano (e non solo quelle) perché nell'eccitazione del momento, anche Mika, l'altra ragazza, e sorella di Takayuki, è ben disposta a provare il funzionamento dei preservativi. Iniziano così delle calde giornate per i membri del club di arte.
Chi è "esperto" di questo genere di manga, o perlomeno ha familiarità con i suoi sottogeneri, può già capire una cosa importante dalla trama descritta. L'elemento cardine della storia di "Chitose" è infatti il "netorare". Senza stare a scendere in tecnicismi inutili, la parola "netorare" in una storia indica la presenza di un tradimento o infedeltà da parte di qualcuno. In questo caso tra Hori, innamorato di Chitose, che la guarda fare sesso con un altro, e Chitose stessa, che sembra essere consapevole dei suoi sentimenti, e che forse ricambia, ma che continua a fare sesso con un altro ragazzo e guarda Hori a sua volta fare sesso con un'altra ragazza.
L'ambiguità dei loro sentimenti è ciò che tiene in piedi tutto il volume. Tolto questo, "Chitose", pur non brillando di originalità e ovviamente non essendo un capolavoro di sceneggiatura, è comunque un manga piacevole da leggere, e la storia e i personaggi funzionano bene, sempre nei limiti delle caratterizzazioni che possono avere i protagonisti di un manga hentai.
Ovviamente, oltre alla storia comunque, l'aspetto più importante di un fumetto hentai restano le scene di sesso, e su questo Yuki Seto è una garanzia. Anche questa volta abbiamo bellissime ragazze, nel pieno della loro vitalità da studentesse adolescenti, con bei volti e belle forme, anatomicamente corrette e proporzionate, e ragazzi instancabili, dai fisici snelli e tonici. Le scene di sesso, pur essendo intense, non sono però irrealistiche o esagerate come accade tipicamente nelle opere di questo tipo, se si esclude la grande quantità di liquidi di varia natura prodotti durante gli amplessi. Anche in "Chitose", Yuki Seto ripone grande attenzione nell'abbigliamento delle ragazze, in particolare sulle divise scolastiche, molto curate e particolareggiate, e sulla biancheria intima. Ovviamente, non serve dirlo per chi conosce l'autore e ha letto le sue opere precedenti, anche stavolta c'è una grande cura rivolta alle scene di sesso orale, molto dettagliate, con l'autore che si sofferma con attenzione specialmente nel disegnare bocca e lingua delle ragazze coinvolte nell'atto.
L'edizione italiana del volume è stata realizzata, come detto all'inizio, da Magic Press che pubblica il volume all'interno della loro collana di manga per adulti, Black Magic. Il volume è in linea con i precedenti: formato leggermente più grande di un volume manga standard, sovraccopertina, e pagine a colori, dove erano presenti anche in originale. L'aspetto più importante è però senza dubbio l'assenza di qualsiasi censura sulle parti intime dei personaggi, a differenza del volume giapponese, dove le censure sono imposte per legge. Una cosa che vale la pena di segnalare, è l'aspetto della grafica di copertina realizzato da Magic Press. "Chitose" presenta una copertina in linea con i volumi precedenti dell'autore già pubblicati, "Allargando" e "Stretta", al punto che affiancando i tre volumi in libreria, sembrano fare parte della stessa serie. È un dettaglio piccolo ma che fa piacere, e dimostra una cura particolare dell'editore verso l'autore, complimenti.
In sintesi: Yuki Seto non ha bisogno di presentazioni come autore e disegnatore, e "Chitose", che è la sua opera più recente è anche il migliore dei suoi lavori, grazie ad una storia piacevole e interessante da leggere, al di sopra della media di quelle pubblicate nel genere hentai, e a disegni stupendi e curati. "Chitose" merita un posto nella collezione dei fan di Yuki Seto e di chiunque sia appassionato a questo tipo di fumetti.
Oni Chichi
7.5/10
Recensione di Nicola Scarfaldi Cancello
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Della serie di "Oni Chichi", la prima istanza è e sempre sarà la migliore.
Studio PoRo non ha abituato il suo pubblico a personaggi riconoscibili e ben caratterizzati, sia graficamente che caratterialmente. Stiamo parlando di qualcosa di comune nella pornografia, dove si è vittima della convinzione, neanche del tutto sbagliata, che non serva impegnarsi nello scrivere personaggi e storia, tanto la maggior parte delle persone non ci fa caso.
A questo segue che i personaggi semplici diventano mediocri, se non anonimi, e la sceneggiatura interna diventi inconsistente.
Tutto questo non accade nei primi due episodi che compongono la prima serie di "Oni Chichi" (mentre inizierà ad accadere nelle altre serie, diventando sempre più dozzinali, e si manifesterà sin da subito nelle serie di "Oni Chichi" 2, molto più anonime di queste).
Pur non parlando, chiaramente, di alta narrativa, Airi e Marina funzionano come personaggi. Le loro caratterizzazioni sono molto semplici, ma capaci di renderle iconiche. Diventa molto interessante, e molto erotico, vedere il manifestarsi e il compiersi delle azioni del protagonista su di loro.
Certo, ci riferiamo chiaramente a un'opera che rappresenta un tipo di sessualità discutibile, per molti inaccettabile. Non c'è consenso, le ragazze sono minorenni e sono figliastre del protagonista, quindi per molti è un'opera orribile per definizione.
Rimango sempre turbato che nell'epoca in cui l'uomo ha ucciso Dio, il puritanesimo si stia diffondendo con così grande facilità nei molti che si professano atei. Mi viene da chiedere se non sia un grande caso di "Excusatio non petita, accusatio manifesta", ma non sono nessuno per giudicare gli altri, quindi non lo farò.
Fatto sta che, se avete tali fantasie e volete sfogarle, "Oni Chichi" è un'opera che fa per voi.
Auf wiedersehen!
Studio PoRo non ha abituato il suo pubblico a personaggi riconoscibili e ben caratterizzati, sia graficamente che caratterialmente. Stiamo parlando di qualcosa di comune nella pornografia, dove si è vittima della convinzione, neanche del tutto sbagliata, che non serva impegnarsi nello scrivere personaggi e storia, tanto la maggior parte delle persone non ci fa caso.
A questo segue che i personaggi semplici diventano mediocri, se non anonimi, e la sceneggiatura interna diventi inconsistente.
Tutto questo non accade nei primi due episodi che compongono la prima serie di "Oni Chichi" (mentre inizierà ad accadere nelle altre serie, diventando sempre più dozzinali, e si manifesterà sin da subito nelle serie di "Oni Chichi" 2, molto più anonime di queste).
Pur non parlando, chiaramente, di alta narrativa, Airi e Marina funzionano come personaggi. Le loro caratterizzazioni sono molto semplici, ma capaci di renderle iconiche. Diventa molto interessante, e molto erotico, vedere il manifestarsi e il compiersi delle azioni del protagonista su di loro.
Certo, ci riferiamo chiaramente a un'opera che rappresenta un tipo di sessualità discutibile, per molti inaccettabile. Non c'è consenso, le ragazze sono minorenni e sono figliastre del protagonista, quindi per molti è un'opera orribile per definizione.
Rimango sempre turbato che nell'epoca in cui l'uomo ha ucciso Dio, il puritanesimo si stia diffondendo con così grande facilità nei molti che si professano atei. Mi viene da chiedere se non sia un grande caso di "Excusatio non petita, accusatio manifesta", ma non sono nessuno per giudicare gli altri, quindi non lo farò.
Fatto sta che, se avete tali fantasie e volete sfogarle, "Oni Chichi" è un'opera che fa per voi.
Auf wiedersehen!
Anche se non è il mio genere è un'iniziativa che ho apprezzato, si potrebbe farlo a rotazione per tutti i vari generi
Oni Chichi pure non è affatto male, Airi è troppo gnocca, è una serie che ho rivisto più volte di quanto vorrei ammettere >w<
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