Rui Araizumi, noto illustratore della novel Slayers, scritta da Hajime Kanzaka, è stato accusato su Twitter di avere utilizzato immagini generate con un'Intelligenza Artificiale, spacciandole per proprie e vendendole in una fanzine al recente Comiket 102.
Le illustrazioni presenti nell'albo e sul merchandise sono stilisticamente differenti rispetto a quelle per cui l'autore è noto, per cui i detrattori hanno subito pensato che non fossero opera della sua mano.
Online Araizumi da tempo posta illustrazioni che si discostano dallo stile tipicamente rétro con il quale è divenuto famoso, ma la fanzine pubblicata al Comiket è la goccia che ha fatto insospettire i lettori del web, i quali hanno iniziato ad accusarlo di voler prendere in giro i propri fan.
Ma Araizumi ha risposto indirettamente alle accuse pubblicando un thread in cui ha svelato il processo produttivo delle immagini "incriminate", con tanto di video e schermate in cui si vedono i livelli, e il disegno che lentamente prende forma.
Traduzione: Ecco l'illustrazione che ho usato per i ventagli e clear files. Mi imbarazza ma quello è il video con i vari livelli a partire dallo schizzo iniziale. E questi sono gli screenshots [...] Dovrebbe essere chiaro adesso, no?
Traduzione: la cover del mio albo. L'ho disegnata per bene! Ecco un video dei livelli a partire dallo schizzo che fa vedere tutto. Mi imbarazza mostrare come ordino i livelli.
Traduzione: E questi sono degli screenshots. La mano, per chi se lo fosse chiesto, è la destra, e sta tenendo giù la gonna.
Dopo aver mostrato le prove, le accuse si sono placate e qualcuno ha anche chiesto scusa. Araizumi ha anche affermato di aver salvato i messaggi più scortesi e accesi nel caso dovesse intentare una causa per diffamazione, come gli è stato suggerito da alcuni.
Araizumi aveva materiale per difendersi, ma chi non tiene traccia dei propri processi creativi potrebbe venire danneggiato dalle accuse.
Fonti consultate:
Twitter
Automaton-media
Le illustrazioni presenti nell'albo e sul merchandise sono stilisticamente differenti rispetto a quelle per cui l'autore è noto, per cui i detrattori hanno subito pensato che non fossero opera della sua mano.
Online Araizumi da tempo posta illustrazioni che si discostano dallo stile tipicamente rétro con il quale è divenuto famoso, ma la fanzine pubblicata al Comiket è la goccia che ha fatto insospettire i lettori del web, i quali hanno iniziato ad accusarlo di voler prendere in giro i propri fan.
薄い本も無事_(┐「ε:)_届いてたのでしたーにょ (アッ#C102#ルイルイ企画 pic.twitter.com/NV2ry9CgWf
— あらいずみるい☆ (@araizumirui) August 12, 2023
Ma Araizumi ha risposto indirettamente alle accuse pubblicando un thread in cui ha svelato il processo produttivo delle immagini "incriminate", con tanto di video e schermate in cui si vedono i livelli, e il disegno che lentamente prende forma.
こっちもスクリーンショットあげるー*。٩(ˊᗜˋ*)و*。
— あらいずみるい☆ (@araizumirui) August 14, 2023
ラフから線画_(┐「ε:)_色塗りも線画の色変更も
これでわかりやすいよねー pic.twitter.com/X27woC6kms
Traduzione: Ecco l'illustrazione che ho usato per i ventagli e clear files. Mi imbarazza ma quello è il video con i vari livelli a partire dallo schizzo iniziale. E questi sono gli screenshots [...] Dovrebbe essere chiaro adesso, no?
同人誌の表紙_(┐「ε:)_ちゃんと描いてるんよー
— あらいずみるい☆ (@araizumirui) August 14, 2023
ラフからレイヤー分け
わかりやすい動画上げるねー*。٩(ˊᗜˋ*)و*。
レイヤー構成見られちゃって(/ω\)ハズカシーィ pic.twitter.com/yh6SrUBdmb
Traduzione: la cover del mio albo. L'ho disegnata per bene! Ecco un video dei livelli a partire dallo schizzo che fa vedere tutto. Mi imbarazza mostrare come ordino i livelli.
スクリーンショットはこれー*。٩(ˊᗜˋ*)و*。 pic.twitter.com/BpuML5zorN
— あらいずみるい☆ (@araizumirui) August 14, 2023
Traduzione: E questi sono degli screenshots. La mano, per chi se lo fosse chiesto, è la destra, e sta tenendo giù la gonna.
Dopo aver mostrato le prove, le accuse si sono placate e qualcuno ha anche chiesto scusa. Araizumi ha anche affermato di aver salvato i messaggi più scortesi e accesi nel caso dovesse intentare una causa per diffamazione, come gli è stato suggerito da alcuni.
Araizumi aveva materiale per difendersi, ma chi non tiene traccia dei propri processi creativi potrebbe venire danneggiato dalle accuse.
Fonti consultate:
Automaton-media
Nota: questo commento è stato generato dall'AI. Internet è morto nel 2018. Sei rimasto solo tu di umano, caro lettore.
Comunque è già stato blastato per bene sia da Araizumi che da altri utenti:
"Between anime fans who have no idea how gAI works let alone traditional animation methods, the gAI leeches, the armchair gamedev wannabes, the over-optimistic shiny tech toy syndrome havers - Maybe just let the actual experts speak? Like STFU and maybe learn something for once."
Senza contare che un autore può avere più di uno stile
Ottima scelta, parlo da persona a cui hanno quasi augurato la morte per dei disegni.
Detto questo, adoro la visione del processo creativo.
Chissà cosa ci attende nel futuro il mondo dei manga con queste AI...
Che qua fra un po' va a finire che uno deve autoregistrare ogni azione che fa al giorno per dimostrare di non essere l'assassino.
E sarebbe una cosa brutta se fossero al pari dei migliori disegnatori? È un esempio un po' distante ma penso sia parallelo: oggi giorno continuiamo a studiare le operazioni, le tabelline, le funzioni nella scuola dell'obbligo, poi ad usare software di calcolo nelle università, e così via. Se facessimo ancora tutto a mano cose di ore impiegherebbero anni.
Sì, sarebbe una brutta cosa.
Stai paragonando delle operazioni di calcolo alla creatività artistica
mi accodo, poi la serie ha mai trovato una sua fine definitiva?
Ci sono illustratori che usano modelli LLM (AI come termine è completamente sballato) per migliorare i propri disegni, come ad esempio Mika Pikazo.
penso Rui Araizumi avebbe dovuto postare un bell disegno fatto su carta con disegnato un bell dito medio a tutti quelli stronzi che lo hanno difamato.
EDIT : non ho ben capito ma sembra che la casa editrice J-NOVELS stia stampando una serie "collection" (se non ho capito male ogni volume fisico raggruppa 3 volumi delle LN originali).
Questa è una nuova stampa iniziata a metà 2021 ed è ancora in corso, date di uscita previste https://j-novel.club/series/slayers .
PS sempre su AMAZON si trovano le singole LN in inglese in formato digitale (kindle)
L'arte (soprattutto quella visiva) è matematica comunque, lo avevano capito pure i greci. Altrimenti le IA non riuscirebbero nemmeno a comprendere gli input e produrre output simili.
Con questo non dico che sia giusto (anche perchè, personalmente, faccio uno di quei lavori che potrebbero essere sostituiti dalle IA in pochi anni) ma che, se dovesse succedere, non sarebbe neanche la prima volta.
L'ebanisteria è anch'essa un'arte ed a livello artigianale è ormai una nicchia risicatissima, in particolare a causa della produzione di massa nel XX secolo che ne ha ridotto abbondantemente i costi di produzione, portando ad una produzione di mobili fatti con lo stampino.
Non mi pare che la questione morale o il fatto che gli artigiani perdessero il lavoro abbia fermato questo processo, e la situazione tra automatizzazione industriale e automatizzazione delle IA è analoga in questo contesto.
Ripeto che personalmente non sono d'accordo e non mi piacerebbe, ma il suo discorso ha senso ed è la storia a provarlo.
Inizialmente da Tokyopop, circa 3-4 volumi (fino all'arco equivalente a NEXT), poi l'ha ripresa j-novels, che mi sembra (ma non ricordo bene) stia facendo Omnibus (più volumi per volta)
A parte il fatto che le I.A prendono disegni DI ALTRI e li copiano?
Non mi pare che Ikea sia andata nelle botteghe degli artigiani, abbia rubato le loro opere per poi mettere un marchio sopra rivendendole come proprie.
La "piccola" differenza è che la IA prende dalle opere di artisti senza consenso per impostare le proprie, la produzione di massa non usa i lavori degli artigiani.
Il discorso dei software matematici è il medesimo: ci sono funzioni e formule che sono coperte da copyright; se si inizierà ad usare frequentemente le I.A., bisognerà normarle: ad esempio uno potrebbe fare i caracter design dei suo personaggi in varie pose, e poi quando si trova a disegnare l'opera abbozzare solo le figure e far completare il disegno dall'I.A., correggendo alla fine le tavole, in caso di errori (idem per gli sfondi).
Solo se usa materiale dell'autore (e non da altri, ma come fai a verificare?) stesso possono essere etiche ma anche con questo... temo un notevole impoverimento stilistico. L'evoluzione stilistica deriva dal fatto che si disegna non dal fatto che si fa fare le cose al computer
Da come sostengono molti, sembra che le AI prendano delle immagini è facciano dei patchwork con le stesse.
Non funziona esattamente così.
Le immagini vengono spesso prelevate da archivi disponibile gratuitamente in rete.
E comunque anche se si tratta di immagini private coperte da Copyright, la rete neurale si imita ad analizzarla per poi imparare matematicamente come creare un immagine nuova.
Se mi metto a studiare tutti i dipinti di caravaggio per poi dipingere usando la sua tecnica non vuol dire copiare.
Esatto, che poi l'ia esiste dal 1989 quando un umano ed un Ia si sono sfidati a scacchi ad oggi i motori sono più forti e gli umani imparano da loro, ma farlo capire a certi capoccia è dura
Per alcuni è diventato una specie di religione hai centrato il punto
Scusate se si vorrebbe leggere opere create da umani, eh?
Voi criticate chi critica chi usa le AI ed è ben diverso dal criticare chi ha mosso accuse ingiustificate all'illustratore di Slayers. Non avete dimostrato un bel niente, la IA copia per poter fare una media statistica su lavori creati da altri e ci son stati diversi casi di plagi ben evidenti.
Io francamente già mi son stufato di vedere in siti artistici migliaia di immagini tutte uguali con leggere differenze di fanart di personaggi diversi mentre a causa di questa fuffa non mi arrivano più le notificazioni di veri artisti che si fanno il mazzo per creare qualcosa di interessante.
Palesemente non sai cosa sia un Nnue( eEfficiently Updateable Neural Network )continui a sparare cavolate.
Questo sarà sicuramente un problema per l'economia che andrebbe ripensata dalle basi.
Ma a parte i problemi etici, sto parlando di come i programmi di generazione di immagini funzionano.
Le più famose e performanti come midjourney o le altre che ormai ne spuntano fuori ogni giorno, non copiano.
Basterebbe ripensare il concetto di copyright, anche perché la legge attuale è abbastanza ridicola.
E chi ti proibisce di farlo?
Ribadisco! Non sono interessato a vedere opere dove è un algoritmo a decidere che pixel inserire in base a medie statistiche basate su dati di opere create da altri e usate senza il loro legittimo consenso.
Le persone che hanno accusato Rui Araizumi di aver usato immagini generate con una AI, se fosse stato vero, avrebbero tutto il diritto di lamentarsi e non voler acquistare i suoi prodotti.
Ma non si può accusare chi usa programmi di generazione di immagini di rubare immagini da qualcuno.
Se io imparo a comporre musica ORIGINALE dopo aver passato anni ad ascoltare grandi compositori, non mi si potrebbe accusare di aver usato le opere di mozart senza il suo legittimo consenso. Non ha senso!
La differenza è che un umano ha un gusto soggettivo che fa sì che consapevolmente crei qualcosa a suo gusto, il programma lo fa in base ad algoritmi e medie senza alcun senso critico... inoltre nel primo caso c'è uno sforzo creativo che rende originale l'opera, nel secondo no e quindi è uso di copyright altrui di cui bisogna dare l'assenso. Ed è eticamente sbagliato.
Se uno invece vuole creare opere nuove dando solo come dati propri lavori precedenti avrebbe un senso etico, a me soggettivamente non piacerebbe ma in quel caso non sarei così critico.
Ecco lo vedi tu (come molti altri tra cui quelli dell'articolo)non ti sforzi ,nemmeno di capire nemmeno come funziona. Che poi l'ia ormai è entrata nelle nostre vite per cui dovresti interessarti; e potrei capire la polemica per storie come quella di Google per cui anche io sono contrario
( Questa https://www.punto-informatico.it/google-usa-dati-utenti-addestrare-ia/ )
Ma gli ad algoritmi sono sempre esistiti un esempio banale google analytics, (prendo questo perché è a disposizione di tutti ma pensi che le aziende quando devono sfruttare una tendenza bussano alla porta di tutti? Ecco ) i " freddi calcoli"chi li doveva fare lunga sempre,fatti non è mica nata con l'ia sta cosa eh
Io non sono contrario alla IA del tutto, sono contrario alla IA come sostituzione nella creazione artistica, non è nè interessante nè etica. Non trovo alcun vantaggio nè per chi lavora nell'arte nè per i lettori, già ora quello che noto è che ormai i siti son inondati di questi elaborati e temo di ritrovarmi presto anche manga realizzati in tal modo senza alcun guizzo creativo.
Siamo ben lontani dal velocizzare calcoli più o meno complicati, dall'avere un avversario ostico in una partita a scacchi o nell'analizzare velocemente dati statistici... settori in cui la IA ha un senso ed è anche ben accetta.
Con Bard, Google vuole bypassare la visita ai siti per la ricerca di informazioni, cosa che nuocerà alla monetizzazione di questi siti. A questo punto: perché uno dovrebbe creare contenuti se gli vengono presi da Bard? Perché uno dovrebbe creare arte se serve solo a nutrire la banca dati di midjourney senza avere alcun beneficio in tal senso? Perché uno dovrebbe farsi il mazzo a perfezionare le proprie tecniche se basta chiedere una commissione (perché questo si tratta) ad una IA generativa? Queste sono problematiche che gli adepti delle IA generative sottostimano.
Pensi davvero che tutte queste fan art siano create da I.A., e non da persone che copiano o ricalcano lo stile di altri (seguendo le mode del momento)? Questo "copia e incolla" è più un problema sociale del nostro tempo, che uno tecnologico. Tu non credi?
Lo affermano con orgoglio loro stessi che sono fatte dalle IA (perché dovrebbero mentire su questo? Per altro alcune hanno i difetti tipici delle illustrazioni IA come le mani a più dita) e sicuramente pubblicarne una decina o più in una giornata non credo che sia un ritmo sostenibile da nessun artista umano, ben diverso se devi dare qualche prompt con piccole modifiche, per altro pubblicate da utenti che fino a qualche mese fa neanche esistevano.
Il copia incolla di queste fanart è qualcosa che non si era visto neanche nei peggiori plagiatori degli anni scorsi.
Capisco l'odio spasmodico per le IA, in particolare in questo periodo, ma non usate l'odio a sproposito per decontestualizzare un discorso che non c'entra nulla con la questione che ho posto e a cui ho risposto precedentemente.
Nel commento a cui ho risposto si parlava del problema del lavoro e del fatto che in futuro tutti potessero diventare disegnatori grazie alle IA, non della questione delle immagini protette da copyright che vengono date in pasto --attualmente-- a molte IA per generare le suddette immagini.
Ho parlato di futuro, non del presente dove non esistono normative e leggi a riguardo.
Cerchiamo di non rispondere con cose che non c'entrano nulla con la risposta data e che servono solo a dividere il discorso in innumerevoli discussioni parallele che non erano il punto nè del mio commento, nè del commento a cui rispondevo (ovvero quello di Riccardo, che parlava di differenza tra matematica e creatività e che poi ha cambiato discorso dal nulla, proponendo l'argomento copyright) nè del commento di Mx0 Cri, che si riferiva unicamente alla sistematicità della "creazione artistica" e al fatto che per lui fosse una cosa positiva.
E' ovvio che la situazione relativa allo sfruttamento di immagini (e non solo) coperte da copyright debba essere risolto nell'immediato futuro e il fatto che venga risolto non andrebbe comunque a variare il parallelismo tra produzione di massa di prodotti di ebanistica e produzione di massa di immagini generate da IA.
Poi se volete entrare nel discorso allora introduciamo pure il parallelismo tra falsari e IA, che è sicuramente più consono a ciò di cui parlate ma che è un argomento diverso rispetto a quello della sistematicità.
E ripeto che io non sono d'accordo nè con l'uso massivo delle IA nè (ovviamente) con l'attuale libertà nell'utilizzo di immagini protette da copyright che ne vengono date in pasto, ma sono discorsi comunque differenti.
Pure la produzione di massa relativa a prodotti di ebanisteria nasce tramite i falsari che anticiparono abbondantemente l'operato delle grandi industrie manufatturiere, ed inizialmente quindi le produzioni erano letteralmente copie. Ciò non significa che la produzione di massa di mobili/cornici/altro sia andata ad evolversi su quella strada. Non è che se attualmente c'è il problema del copyright, allora tutte le discussioni sul futuro delle IA in contrapposizione all'operato di un artista "umano" debbano essere risolte con "si ma la questione non si pone dato che per ora sono copie/sfruttano altri lavori".
Si è parlato di "caccia alle streghe" relativamente alle critiche rivolte all'illustratore nell'articolo, ma pare che questa isteria di massa relativa alle IA abbia portato anche all'impossibilità di parlarne in modo più astratto e concettuale, e che per certe persone ogni discussione relativa alle stesse, in qualsiasi campo, converga sempre nella stessa critica all'utilizzo delle immagini protette da copyright. Critica che è sacrosanta, eh, ma cerchiamo di guardare anche più in là.
Trovo meno etico non poter creare una storia con Topolino protagonista, nonostante il suo creatore sia morto ma la wdc (che non è il sig Disney) ne detiene i diritti.
In quel caso si arriverà a pagare a peso d'oro un umano perché vla scrittura di qualcosa di "nuovo" e sarà conteso dalle aziende per la creazione di modelli (in questo caso testuali o simili) in sostanza cambierebbe il modo di lavorare ma non il lavoro stesso.
Poi stai parlando con una persona che vorrebbe il copyright per le ia(o chiamalo come vuoi) perché io utente non devo stare col patema che la mia immagine è uguale a una che esiste, ma molti artisti (quando iniziano) utilizzano siti come danbooru oppure chi paga una commissione, la pubblica su quel genere di siti, (alcuni hanno proprio la categoria paid reward) in quel caso di chi è la colpa?Ci credo che poi nelle ia ci sono immagini protette da copyright
Rileggi tutta la discussione è stato Riccardo ad iniziare dicendo che l,'ia COPIA (stile puzzle )per poi virare su etica e moralità
PS chiedo scusa per il doppio commento
Mi pare che la discussione sia partita dal commento di 日本 che parlava del fatto che le IA saranno un problema in futuro per gli artisti dato che si possono realizzare cose senza saper disegnare.
A 日本 ha risposto Mx0 Cri, esprimendo il suo parere e dicendo che secondo lui non era una cosa negativa il fatto che anche non sapendo disegnare si potesse fare ciò.
A Mx0 Cri ha risposto Riccardo80, scrivendo che non si possono paragonare operazioni di calcolo e arte.
A Riccardo80 ho risposto io, scrivendo tutta la mia tiritera.
A me hanno risposto Fma35 e Riccardo80, parlando della questione del copyright (per la prima volta) che è tutt'altro discorso.
Prima del commento di Fma35 (due commenti dopo il mio) l'argomento di tutti gli altri commenti non ha mai riguardato la questione copyright, a parte la battuta di Gippo a cui però nessuno ha risposto.
Ripeto che l'argomento IA sta facendo mettere tutti sulla difensiva, e ne è la prova tanto la situazione assurda illustrata nell'articolo quanto l'impossibilità di certe persone di parlare delle IA senza citare pedissequamente l'argomento copyright (che è giusto venga risolto, ma che non deve essere il motivo per demonizzare le stesse intelligenze artificiali in qualsiasi discussione).
Ormai il punto della discussione per alcuni è diventato "pensi che le IA siano positive per il futuro? Allora sei d'accordo con il furto di proprietà intellettuale".
Non mi stupisce (tristemente) che Rui Araizumi sia stato minacciato pure di morte semplicemente per i suoi disegni perchè, se già i più moderati anti-ia arrivano al punto di tagliare di netto la discussione tirando fuori sempre la stessa questione per demonizzare il futuro delle intelligenze artificiali, non oso immaginare di cosa siano capaci gli estremisti.
Certo, concordo,ma preferisco pensare al presente e fare capire come funziona (non sto dicendo che a Riccardo o a chi altro debba piacere per forza, può benissimo continuare a fargli schifo)l'importante è la critica con criterio e non per partito preso, magari vedremmo qualche minaccia di morte in meno.Poi come ho detto prima sono il primo a volere (come detto sopra delle regolamentazioni) inoltre perdonami se lo dico ma l'ottusità nel non voler capire è unilaterale, chi apprezza l'ia apprezza pure il tradizionale, mentre invece non vale il contrario e torniamo al discorso iniziale, le critiche per partito preso.
In realtà tutto è partito da voi che avete associato tutti i critici all'uso delle IA generative a quei pazzoidi che hanno accusato l'illustratore di usarle. E continui a farlo. Secondo le IA prendono dati che non gli spettano e questo è un dato di fatto... prendono da quelle opere, che è diverso da copiare in maniera identica ma sfruttano comunque lavori di artisti che non vengono remunerati e si sentono presi in giro. C'è gente che vende elaborati fatti con stili di autori viventi che si vedono così rovinato il mercato e quindi la loro sussistenza. Inoltre vorresti il copyright per opere elaborate da questi programmi? Ci manca solo questo per ammazzare l'arte del tutto. Questi elaborati devono smettere di usare dati presi da opere altrui poi se un'artista ci vuole piazzare dentro tutto il suo portfolio per aiutarsi col lavoro legittimo, non apprezzo ma non avrei nulla da dire eticamente parlando.
Io sono d'accordo con te su tutta la linea, stiamo dicendo la stessa cosa. E' giusto avere sia pareri a favore che contro. Io personalmente sono stato il primo a dire che, sebbene la sistematizzazione dell'arte sia spaventosa in certi contesti, è inevitabile che sarà il futuro proprio come accaduto con l'industrializzazione e la produzione di massa in altri contesti. Non sono una delle persone che qui nella sezione commenti è andata contro questo concetto, anzi mi sono tenuto molto neutrale.
Tra l'altro il mio lavoro è uno di quelli che attualmente utilizza le IA in modo massivo, ma che potrebbe essere sostituito totalmente dalle stesse in pochi anni, quindi anche in base al mio stile di vita nè le elogio nè le rinnego, semplicemente le uso.
Penso tu abbia sbagliato con il quote dato che la frase di Misari è stata associata al mio nick. Ti riferivi a me o a lui? Immagino ad entrambi, dato che usi il "voi", quindi mi permetto di rispondere.
Non mi pare di aver mai associato tutti i critici delle IA agli estremisti che hanno minacciato Rui Araizumi. Ho associato invece l'isteria di coloro che rispondono ad ogni discussione sulle IA sempre con la questione del copyright (non capendo che ci sono una miriade di discorsi sul piano concettuale che vanno oltre al copyright, che dovrà inevitabilmente essere regolato dai governi) all'isteria dei suddetti estremisti, in entrambi i casi si parla di neofobia pura e semplice. Associate talmente tanto il concetto di GenAI ad uno dei difetti che ha in fase primordiale che non riuscite a vederla positivamente in ottica futura, al punto che l'unica risposta che ho ottenuto in riferimento al mio parallelismo sono stati due esempi sul furto di proprietà intellettuale che è solo una delle magagne attuali delle IA (dato dal fatto che si sono sviluppate troppo velocemente).
Il resto del tuo commento continua a riferirsi unicamente alla questione del copyright, praticamente non hai scritto nemmeno una risposta che non sia "Sono contro le IA generative perchè rubano", che continua ad essere una risposta che nulla c'entra sulla con il mio parallelismo iniziale e con il tuo commento a cui io avevo inizialmente risposto.
Non ho mai detto che siano la stessa cosa quei commenti lo sono nei modi:
Tizio (n questo caso Araizumi ma poteva essere anche un'altro) torna dopo tanto? Deve essere uno scansafatiche che usa l'ai (quindi copia) minacciamolo a morte
Una normale persona usa l',ai? Sta copiando il lavoro di un "artista vero" perché le persone neanche si impegnano a capire come funziona.Inoltre se ci fosse il lavoro di"ai artist"(chiamalo come vuoi) ci dovrebbe essere anche una regolamentazione su quelli che sono.i "big data" e il modo in cui gli utenti utilizzano gli stessi(dal mio punto di vista per lo meno) non è che basta aggiungere il codice Ateco; così come dal mio punto di vista andrebbero aggiustate altre cose che esulano dall'ia ( è giusto che in Cina e Canada e nuova Zelanda il copyright sia di 50 anni e in Europa 75?); Ecco per il resto sono abbastanza in linea con il pensiero di Darek
Cmq, mi sembra essere tornato alle polemiche di 20 anni fa quando l'utilizzo della tavoletta grafica e di software di disegno con le loro funzioni di zoom, undo e filtri vari non era corretto nei confronti di chi aveva investito anni nello sviluppare la manualità e sensibilità che richiede il disegno analogico; o 10 anni fa, quando con ZBrush si iniziava a ottenere fissando semplicemente 2 parametri pose dinamiche e proporzionate per figures, miniature e soldatini, in barba a chi aveva perso diottrie per impararlo a fare "tradizionalmente".
E siccome per poter spendere quelle migliaia di ore sul disegno occorre che quel disegno sia retribuito se viene superato dalle IA non avrà occasione di migliorarsi quindi si rivolgerà anche lui alle intelligenze artificiali (a meno che non voglia cambiare settore e abbandonare il disegno).
Il risultato è che in futuro non avremo più maestri ma una pletora di committenti delle varie IA per la realizzazione di qualsiasi elaborato creativo.
I buoni artisti invece avranno già problemi fin da subito perché ogni nuovo lavoro verrà sommerso da centinaia di elaborati non ottenendo alcuna visibilità e questo già si vede in qualsiasi sito artistico da pixiv a deviantart
Il vecchio modello su come si formavano gli artisti smetterà di esistere, ma quello stesso modello era già in crisi precedentemente. Serviranno delle scuole di disegno per far migliore i disegnatori, perché per scoprire nuovi stili servono nuovi autori umani e perché serve che l'autore verifichi come viene l'opera e faccia modifiche "a mano" (almeno per ora).
SE in futuro non ci sarà più bisogno di lavoratori umani è logico che le varie nazioni dovranno ragionare su come creare il nuovo sistema economico, ma è un argomento distante per ora.
Un esempio di come già ora se ne fregano delle correzioni lo possiamo vedere in diversi anime per il pessimo uso della CGI (anche alcuni con riscontro come la ragazza che ha perso gli occhiali o il duca della morte), figurati come sarà con le IA se si potrà risparmiare senza ripercussioni
Grazie, chissà come avevano fatto a sfuggirmi ^^'
Riccardo, ma che ti devo rispondere? E' sempre lo stesso discorso del copyright e dell'utilizzo della proprietà intellettuale che ho ripetuto fino allo sfinimento essere una delle problematiche della nascita ed evoluzione delle GenAI in modo troppo veloce, come ho ripetuto anche che dovrà essere regolamentata a dovere, come ho ripetuto più volte essere anche un argomento interessantissimo ma che nulla c'entrava con la discussione relativa al futuro commissionamento di disegni e quant'altro che verrà affidata più alle IA che agli artisti umani, di cui stavamo parlando e che è un'altra problematica delle IA e che sicuramente lo sarà più a lungo termine rispetto alla questione del copyright che verrà regolamentata quanto prima, se i governi non si dimostreranno gestiti da incapaci.
Per quanto riguarda il discorso "Perché uno dovrebbe farsi il mazzo a perfezionare le proprie tecniche se basta chiedere una commissione (perché questo si tratta) ad una IA generativa?" ti ho risposto nel mio primissimo commento e non sei riuscito ancora a darmi una contro-risposta che non fosse relativa alla questione copyright.
Come successe con l'ebanisteria, dove l'arte in sè è divenuta una nicchia risicata e tutto il resto è gestito da un processo automatizzato causato dall'industrializzazione, allo stesso modo il commissionamento di arte verso le e IA diverrà (in un futuro non so quanto prossimo) semplice produzione a fini commerciali, mentre l'arte degli artisti perderà in gran parte la sua funzione puramente commerciale e rimarrà una nicchia principalmente artigianale. E' un bene? E' un male? Questo non lo so, dico solo che sarà una conseguenza, come è accaduto per tante altre cose.
E se mi rispondi di nuovo "si ma le aziende non copiano i prodotti degli artigiani" non riuscendo ad estrapolare il discorso IA da quello del copyright ritorniamo sempre punto e a capo.
Quello che dice jjuice è praticamente la spiegazione che potrei darti se il mio esempio non bastasse, come anche ciò che afferma Mx0 Cri.
Diverrà una nicchia e si distingueranno solo i migliori, come successo con l'ebanisteria, come successo con la pittura (che ha subito un malus ampiamente maggiore con la stampa e con la fotografia), come succederà con gli animatori che probabilmente si ridurranno di numero fino a tenere solo i key animator che dirigeranno il lavoro delle GenAI.
Sai quanti ritrattisti persero il lavoro, dopo anni di studio per affinare la loro tecnica alla perfezione in modo che fosse il più realistica possibile, a causa della nascita della fotografia? Ora i ritratti artistici non vanno di certo per la maggiore e sono una nicchia, quanti artisti conosci che sono tutto'ora specializzati unicamente nei ritratti?
Io non sono preoccupato infatti per chi vorrà (e si farà pagare tanto) per la pittura tradizionale ma per il fumetto sì, perché il fumetto è "commerciale", anche quello dei maestri migliori, viene venduto in massa, quindi a meno che non si cominci a puntare sulla realizzazione di tavole da vendere appositamente ai collezionisti verrà inesorabilmente sostituito dagli elaborati IA e non ci saranno margini di miglioramento.
Le tavole artigianali su commissione potrebbero avere mercato ma solo per nomi riconosciuti (e quindi ricadiamo sul discorso: come si diventa maestri in un mondo dominato dalle IA? Un mondo senza lavoro per migliorare? Senza visibilità per crearsi un seguito?)
Un Inoue di inizio carriera si verrà tarpato le ali perché non troverà un settore dove lavorare e quelle (dicono) 10000 ore che servono per perfezionarsi e diventare quello che è ora non le avrà. E la tua risposta è sempre: "Ci saranno sempre bravi artigiani"
I maestri nell'animazione hanno tutti iniziato facendo le intercalature per imparare il mestiere, se queste le fa le IA come imparano? Con le scuole?
Le scuole non fanno uscire maestri del disegno ma solo professionisti che hanno comunque bisogno di ore e ore di lavoro per migliorarsi, se queste mancano, mancano loro.
E comunque, nonostante queste ore, non tutti diventano dei maestri ma al massimo buoni professionisti... e questi ultimi non avranno mai mercato se con 2 euro ti paghi un programmino che fa elaborati. Quindi chi se lo assume il rischio di passare 10 anni senza lavorare per perfezionare l'arte in un settore che sarà ancora più saturo di adesso? Tu lo faresti?
E' vero che una nicchia di artigianato resiste ma per l'arte questa riguarderà solo la pittura tradizionale, se uno vorrà fare arte senza ausilio IA dovrà rivolgersi esclusivamente alla produzione di quadri ed è un settore diverso dal fumetto perché lì non c'è proprio competizione.
Quindi, e continuate a non rispondere, menando all'aria discorsi senza senso, come faranno i futuri maestri a formarsi? Glieli date voi i soldi in beneficienza per sopravvivere? Farete voi i mecenati?
Concludo citando un post di Giorgio Salati, professionista del settore e sicuramente più consapevole dell'evoluzione del mercato di me e di voi
"Ma a breve moltissimi lavori creativi potrebbero essere decimati. Per fare un esempio, la Writers Guild of America è in sciopero e le case di produzione stanno venendo incontro ad alcune richieste, tranne una, e categoricamente: quella di non permettere alle A.I. di realizzare film. In quel caso, nessuna concessione: già progettano in futuro di far scrivere i film (e girare e recitare e musicare) dalle A.I. Sai che risparmio?
Le aziende fanno tutto il possibile pur di risparmiare, andando anche contro il buon senso di capire che c'è un rischio di appiattimento creativo che renderà i film tutti uguali, con relativa crisi del settore.
Ma a me la cosa che preoccupa di più non è restare senza lavoro, sinceramente non mi sento al momento particolarmente minacciato. Non ho paura per ME.
Una delle cose che più mi attanagliano è invece l'idea che d'ora in poi quando i nostri bambini sogneranno di fare un mestiere creativo, dovremo dire loro di lasciar perdere: che già era difficile prima, ma ormai non si vive più con quella roba. Al massimo esisterà qualche decina di prompter in grado di tirare fuori combinazioni di parole giuste per un software.
Ti piace disegnare? Ti piace suonare? Ti piace inventare storie?
Fatti un favore: tienilo come hobby, pensa di farlo al massimo nei ritagli di tempo. Non pensare di farlo per la vita, ragazzo. Perché ora lo fanno le macchine, e gratis.
E strappare la creatività dal futuro nei nostri ragazzi è una tragedia che trovo insopportabile, che mi fa venire le lacrime agli occhi."
Quando penso alle scuole di fumetto del futuro non le penso come le attuali, ma come un sistema più aperto e a più lungo respiro, di formarsi e migliorarsi anche per decine di anni.
Sono sicuro che non saranno solo quelli creativi, ma anche quelli pratici a sparire. Di sicuro (se si segue questa rotta senza intoppi) i nostri futuri figli, tra 20/30 anni, si troveranno in un mondo dove il 90% del lavoro sarà lasciato alle macchine. I mestieri saranno Hobby? Non penso sia un male se avremo molto più tempo da dedicarci (a livello produttivo siamo già a saturazione in moltissimi campi, e invece di un aumento di produzione dovrebbe ridursi il tempo di lavoro in futuro).
Piccola digressione economica sul nostro futuro: dovranno essere le nazioni a scegliere come distribuire le ricchezze, perché senza un controllo sociale o si avrà una oligarchia totale, dove una decina di famiglie ha tutto e il resto della popolazione umana vivrà in un'enorme baraccopoli globale, in attesa di morire di fame, o si avrà una guerra totale tra una piccola élite e il mondo intero.
Mi dici quale nicchia avevano i pittori ritrattisti dopo la scoperta della fotografia e della stampa? La nicchia se la sono creata, Riccardo.
Cosa vieta gli artisti digitali (perchè di questi parliamo, non solo di fumettisti e animatori) a fare la stessa cosa?
Ci sono innumerevoli esempi di lavori che sono cambiati nel corso dei decenni, o ti adatti o vieni sovrastato.
"Come si diventa un maestro nell'arte dell'ebanisteria in un mondo dominato dalle industrie manufatturiere?"
"Come si diventa un maestro nell'arte dell'architettura in un mondo dominato dall'urbanizzazione che ne ha ridotto la varietà e il tempo?"
"Come si diventa un maestro nell'arte della fotografia analogica in un mondo dominato dalla fotografia digitale alla portata di tutti?"
"Come si diventa un maestro nell'arte della rilegatura per gli stessi motivi dell'ebanisteria?"
Non dico che non si ridurrà il bacino di utenza e che ciò porterà a potenziali artisti che non si affacceranno mai a questo mondo proprio per la perdita di appeal e di tempo, dico che è un processo naturale che è avvenuto in una miriade di campi e che porterà a far emergere solo quelli che hanno talento e tempo da perdere (come successo in tutti gli ambiti da me citati).
Il fatto che il fumetto sia commerciale e la vendita non sia mai singola non è un punto a tuo favore, eh. Gli artisti potranno continuare a lavorare alle loro opere anche con l'avvento delle IA, il lavoro sarà certamente più lento di quello delle intelligenze artificiali ma il risultato finale avrà lo stesso potenziale di vendita di un'opera prodotta da IA, a differenza di artigiani di altri ambiti che continueranno a vendere 1 mentre le aziende vendono 10.000-100.000-1.000.000.
Ti ho risposto adesso, come ti avevo già risposto prima.
E io voglio ricordarti che Delaroche, Renoir, Degas e Ruskin criticarono aspramente la fotografia per motivi non dissimili, e mi pare che le cose siano andate come affermo io.
Stesse cose che affermava William Morris relativamente alle produzioni in serie.
La critica c'è sempre stata per qualsiasi cosa, questo non significa che sia sempre dalla parte della ragione, sopratutto quando parliamo di persone che sono all'interno di questo mondo lavorativo.
Poi ripeto per l'ennesima volta, non ho mai detto che sia un bene nè che sia un male, per me è semplicemente il corso degli eventi.
Probabilmente dovrò adattarmi anche io dato che le IA scrivono codici semplici ad 1/10 della mia velocità e debuggano codici complessi ad 1/1000 della mia velocità.
Quello che probabilmente spaventa ora è più che altro la velocità dei cambiamenti: quello che prima avveniva in 50 anni, ora avviene in 5 se va bene. Detto questo, a mio parere finché esisterà il lavoro (una società completamente tecnologica potrebbe non aver bisogno di lavorare e garantire ai propri cittadini la possibilità di coltivare interessi e passioni) esisteranno anche i lavori ‘artistici’ che, anzi, probabilmente dureranno di più di quelli meno ‘estrosi’ (a voler banalizzare, c’è molta gente che dice che non vuole leggere un libro scritto da una IA, ma non ho mai sentito nessuno dire che non vuole un mobile assemblato da un robot).
Una nota sul copyright, che è un po’ il mio settore, visto che mi occupo di diritto industriale applicato alle nuove tecnologie. Il copyright ha lo scopo di proteggere la forma assunta dall’idea, non l’idea in sé. Fino a quando il lavoro che viene pubblicato NON ricalca o plagia quello precedente, non c’è problema (sarebbe come dire che le AI che traducono lo fanno prendendo tutte le traduzioni precedenti e incollando parola per parola su base statistica).
Le AI, mi dispiace contraddire quello che alcuni hanno sostenuto finora, non lavorano su mera base statistica e non clonano… ma anche se agissero su base statistica bit per bit (rendiamolo facile, usiamo un’immagine) sarebbe decisamente diverso e quindi valido dal punto di vista legale.
Quanto a sostenere che le AI hanno accesso ad archivi di immagini che usano per accumulare dati, non vedo quale sia il problema sinceramente: anche un’artista guarda e assimila ‘dati’ dai predecessori. È il risultato che conta.
Poi ovviamente i sindacati americani ora tutelano i propri membri, come è giusto che sia. Ma questo non vuol dire che le loro rivendicazioni siano corrette in generale.
Poi se vogliamo discutere sulla possibilità di limitare tale accesso (e sui suoi fondamenti etici) è un altro discorso. Ma di certo nessun prodotto creato ‘integralmente’ (escludo i processi imgTOimg a basso gradiente di cambio per ovvi motivi) da un’AI moderna con un set di dati coerente e apprezzabile è un clone (anzi, da un lato se clonassero certe cose uscirebbero meglio… altrimenti vorrei che qualcuno mi spiegasse come mai le mani nelle AI al 90% vengono da schifo, se gli basta prendere la copia migliore e appiccicarla lì).
Ma, se il problema è l’eticità dell’accesso, suona strano che fra i grandi paladini del copyright su questo tema ci siano anche molti che hanno fruito (anche, se non spesso) di contenuti non legittimi. E se vale il principio del proprietario che può decidere il destino della sua opera rispetto a una AI, vale anche per una persona o per un paese, o altro… Non si può dire ‘ma l’anime X qua in Italia non è uscito quindi alla fine è legittimo che io lo scarichi con i sottotitoli, tanto non danneggio nessuno’. Il proprietario decide no?
NB: specifico che personalmente io sarei per un copyright molto più snello e fruibile, universale, valido per un totale di massimo 10 anni dalla morte dell’autore, e con ampi limiti riguardo a quello che nel common law è chiamato come fair use (diritto di citazione, critica, insegnamento, parodia, satira…).
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