Si tratta di una miniserie in tre tankobon che l'editore propone a cadenza mensile al consueto prezzo di 12,90 euro cadauno, oltre a una versione completa in cofanetto a 41 euro.
Ho ormai compreso che gli slice of life sono il mio genere di manga preferito, quello che più mi permette di staccare il cervello e distendere i nervi, per questo motivo ero esaltata all’idea di poter leggere quest’opera e mi sono centellinata i capitoli per poterne godere a pieno.
Fin dalle prime pagine veniamo catapultati in un paesino tranquillo dove il tempo sembra trascorrere con lentezza, ma che si ritrova suo malgrado a convivere con questi cosiddetti “flow”, dei fenomeni in grado di mutare temporaneamente la realtà circostante. Queste flussificazioni non sono però dannose per gli umani: le strade potrebbero variare la loro conformazione, potrebbero sparire edifici, apparire degli alberi di ciliegio in perenne fioritura, ma il tutto è sempre destinato a tornare alla sua forma originale.
Questi flow permetteranno alle persone di vivere sì dei disagi, ma anche strane e assurde avventure, e sono proprio questi "cambiamenti" che più mi hanno intrattenuto durante la lettura: ero curiosa di sapere come sarebbe stato il prossimo flow, come sarebbe tornato alla normalità e quali situazioni avrebbero potuto vivere i due protagonisti, affiancati dal fantastico gatto Presidente.
Punto a favore dell’opera sono, appunto, i due protagonisti. Hirota e Chima hanno due caratteri opposti che però si compensano tra loro, e che vanno ad arricchire e rendere più frizzanti alcuni momenti della storia.
Il tratto dell’autrice è semplice, morbido e molto dettagliato.
Gli ambienti e i paesaggi sono ricchi di particolari, tanto da potersi soffermare e perdersi tra le vignette… e di bearsi dei tanti gatti che vengono rappresentati!
Attendevo, quindi, con impazienza l’arrivo in Italia di Flow e il primo volume mi ha fatto subito sorridere: da un lato, l’immagine di copertina dei tre protagonisti in un’ambientazione urbana ingentilita dalla colorazione ad acquerello. Dall'altro, una quarta di copertina dedicata al protagonista felino e che ripresenta il gioco fra lucido e opaco che Dynit Manga ha già proposto, ad esempio, in The flavor of melon.
E dopo aver letto il primo volume posso confermare che il sorriso è proprio quello che rimane: perché è una lettura decisamente rilassante! A partire dalla struttura episodica che, inevitabilmente, invita alla lentezza, passando per l’atteggiamento - un po’ distaccato e molto pragmatico - di Hirota, esperto di questi fenomeni di flussificazione, per arrivare alla presenza sorniona di Presidente (e nessun conoscitore di gatti sarà sorpreso nell’apprendere che questo è solo uno dei nomi del micio bianco con due macchie grigie sul musetto).
Il racconto ha inizio nel momento in cui arriva, inviata dal comune per un lavoro part-time, la terza protagonista: Chima, che ha l'aspetto di una ragazzina, ma è -in realtà- un’impiegata di una certa esperienza e con lei siamo introdotti al peculiare lavoro dell’esperto di flow.
Con garbo e acume, nella risoluzione dei diversi casi l’autrice lascia spunti di riflessione sulla vita e sulla società; quando è necessario decidere del proprio futuro? Le deviazioni da un percorso atteso sono sempre qualcosa di negativo?
Mi aspetto che nei due volumi successivi si aggiunga una trama orizzontale che racconti qualcosa in più di Hirota, che in questo primo volume non ha svelato nulla di sé, pur essendo molto presente. E mi aspetto molte scene di fan-service per gattofili perché, da quanto ha mostrato in questo volume, l’autrice i gatti li conosce e li ama!
La traduzione di Mayumi Kobayashi è scorrevole e ben caratterizza le differenze di registro, e di carattere, dei personaggi. Il volume è ben curato, non ho trovato refusi, e la dimensione di 15 x 21 cm è agevole nella lettura e al contempo valorizza le belle tavole, è però un peccato che non ci siano pagine a colori: si intuisce quali in originale lo fossero… e ci si rammarica di non poterne godere appieno.
Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Si tratta di un evento naturale, per lo meno all’interno del mondo che ci viene narrato, che ha come base la teoria secondo cui ogni sostanza presente nel mondo non sia stabile. E quindi a volte, di propria volontà, o soggetta all’influenza di una forte emozione di qualcuno, ciascuna perde l’equilibrio e cambia forma.
È così che Chima spiega questi fenomeni, al suo primo giorno di part-time presso la Hirota Flow S.p.a, una società di operatori di Flow che ha lo scopo di ripristinarli per far tornare le cose al loro stato originario. Hirota è l’unico operatore di Flow della società e “lavora” con Presidente, il gatto che vive nel vicinato.
Lei ha l’aspetto di una ragazza di 12 anni, lui è un pigrone disordinato, ma uno dei migliori operatori di Flow. Presidente, beh, è un gatto e già questo è un pro, ma in questa storia i gatti sono importanti perché sono attratti dai Flow. Infatti è con il suo comportamento rispetto a questi fenomeni, che Presidente “lavora” insieme a Hirota.
Non avevo mai letto un’opera di Yuki Urushibara, ma mi sono subito innamorata del suo tratto e della sua attenzione ai dettagli. Le tavole in cui sono presenti le ambientazioni, sono super dettagliate, tanto da arrivare a disegnare ogni singola scritta su ogni cartello.
Ho trovato la lettura di Flow molto leggera, con dei momenti comici che spezzano la narrazione da alcuni momenti più seri in cui l’autrice racconta sentimenti profondi e difficili da elaborare, attraverso la realizzazione di Flow come metafore degli stessi: il dover scegliere per un futuro imminente, dover smussare gli angoli del proprio carattere o il sentirsi soli e voler trovare qualcuno che ti capisca e giochi con te.
L’autrice ti porta a scoprire la storia dei protagonisti passo dopo passo, accompagnando il lettore in quello che è un susseguirsi di casi di Flow, dai più semplici da risolvere a quelli più difficili e particolari.
Sicuramente un’opera che vale la pena leggere soprattutto se amate gli slice of life e i gatti. Sì, non c’è solo Presidente. Non vi deluderà.
Flow è un manga che procede, appunto, con un suo "flow", un ritmo pacato, confortevole, anche quando presenta situazioni non solo anomale, ma anche potenzialmente tragiche. Ma, almeno in questo primo volume, le vicende legate a queste anomalie chiamate "flussificazioni" vengono sfiorate con garbo, e la narrazione è decisamente improntata all'osservazione del fenomeno più che a un reale coinvolgimento dei personaggi, e questo vale soprattutto per Hirota, protagonista maschile della storia, che procede anch'esso con un proprio ritmo personale, spesso votato all'attesa. Diverso ritmo, e differente approccio, per Chima, che con queste anomalie ha invece un conto in sospeso.
Si passa da una vicenda all'altra, con i due protagonisti umani e un gatto, quest'ultimo così importante da occupare un posto in prima fila nel titolo originale dell'opera (che potremmo tradurre approssimativamente come "Quando un gatto guarda verso ovest...").
E per quanto lo stile di Urushibara sia sin da subito riconoscibile dai volti nei personaggi, è quando ci troviamo di fronte le "flussificazioni" che ci rendiamo pienamente conto che l'autrice di Mushishi e Underwater è tornata, con una maturità espressiva che le permette di rendere misterioso qualsiasi scenario, sia quelli più legati alla natura, sia quelli urbani, splendidamente dettagliati, come possiamo vedere nel primo capitolo, col trivio trasformato in una raggiera di stradine.
Alla fine del volume, è possibile trovare una serie di strisce in cui l'autrice, tramite i suoi personaggi e alcuni gatti, parla della sua opera e anche un po' di sé, e della sua doppia natura, ben rappresentata da Hirota e Chima.
Flow 1
Hirota, accompagnato da Chima, una donna di 35 anni che ne dimostra 12, e un gatto chiamato Presidente, si occupa di risolvere bizzarri fenomeni naturali chiamati «Flow»: corsie che si moltiplicano sulle strade, angoli che si arrotondano, mondi che allo specchio sono riflessi capovolti... Se qualcosa non quadra, potrebbe trattarsi di un "flow", perché anche la natura a volte sbaglia.
Prezzo: 12,90 €
Totale voti: 14 0 0
Benihime
Somiglia abbastanza a Mushishi ma con un tono più sbarazzino. Molto piacevole da leggere
26/05/2024
zettaiLara
"Non è produttivo pensare a quando riuscirai a recuperare ciò che hai perso. Perciò è più facile vivere pensando di aver ottenuto il tempo per fare una deviazione dal percorso." Il non saper scegliere, il flusso dei ciliegi, gli angoli smussati..Bello♥
14/01/2024
Arwen1990
Bellissimo primo numero, mi ha sorpreso in positivo. Grazie a questi fenomeni strani, incontriamo tante persone e i loro stili di vita. Poi c'è un gatto presidente! Il mio racconto preferito è quello degli angoli, con una bella morale di fondo.
13/01/2024
Centos
Disegni super dettagliati, per dei racconti ricchi di metafore e con la giusta dose di comicità e di gatti!
14/10/2023
CloveRed
Molto interessante ed estremamente piacevole. Anche se ha un ritmo molto rilassato la lettura risulta avvincente (però forse a lungo andare porterebbe stancare). Bellissima la cover come bellissimo è il Presidente, impossibile non volergli bene.
07/10/2023
Shiho Miyano
Molto piacevole! I disegni, la narrazione lenta e rilassata, piccoli misteri e anche un gatto coprotagonista: il volume introduttivo mi ha convinta. Ad ora la natura di questi fenomeni di "flow", non è troppo chiara, ma i racconti funzionano bene!
05/10/2023
annadaifan
Ogni episodio è dedicato alla risoluzione di un flow. Il fatto che la stessa protagonista abbia subito l'effetto di un flow è molto interessante. Il capitolo sugli angoli smussati è il mio preferito e come si fa a non amare Presidente! Bel tratto!
05/10/2023
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Flow 1 | € 12.90 | Dynit |
Flow 2 | € 12.90 | Dynit |
Flow 3 | € 12.90 | Dynit |
Flow Cofanetto | € 41.00 | Dynit |
erika zago
Volume molto rilassato con storie autoconclusive, è stata una lettura piacevole. I 2 protagonisti sono agli antipodi e il gatto completa il tutto <3 lo continuerò con piacere
06/07/2024