Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Opere d'avventura ma anche contenenti un certo lato fiabesco e fantastico terranno banco quest'oggi nella rubrica.
In successione abbiamo l'anime Kenji to Haru, il manga Aventurier di Christophe Kourita e il recente Fractale.
Per saperne di più continuate a leggere.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Opere d'avventura ma anche contenenti un certo lato fiabesco e fantastico terranno banco quest'oggi nella rubrica.
In successione abbiamo l'anime Kenji to Haru, il manga Aventurier di Christophe Kourita e il recente Fractale.
Per saperne di più continuate a leggere.
Kenji no Haru
7.0/10
FranP
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Nessuno ha ancora recensito questo piccolo gioiello? Peccato, perché è un’autentica boccata di aria fresca. Mediometraggio sui sessanta minuti, Kenji no haru (“la primavera di Kenji") è una rievocazione fantastica e molto delicata della vita dello scrittore, poeta e agronomo Kenji Miyazawa (1896-1933), considerato il più grande autore di racconti per bambini della sua epoca (in parte tradotti anche nelle principali lingue europee) e tipico intellettuale cosmopolita del Giappone di inizio novecento.
In un universo quasi interamente felinizzato - più un orso e qualche cane - Kenji si muove come un impacciato, generoso, affascinante idealista che dopo essersi sottratto all’orbita della famiglia di prestatori tenta la fortuna in letteratura, insegna in un liceo, torna all’agricoltura e muore di tubercolosi sperimentando con le sue mani nuovi metodi di coltivazione, tutti dettagli storicamente esatti.
La regia di questo breve e intenso lavoro oscilla continuamente tra la narrazione e la pura e semplice fantasmagoria, nutrita di immagini intense tratte dal mondo delle opere di Kenji, come il treno della Via Lattea, la fusione di poesia e scienze naturali, l’utopismo sociale ecc. La qualità dei disegni e delle animazioni non è certo il piatto forte, ma per una volta la cosa è del tutto indifferente, e la ricchezza, la varietà e la sobrietà della fantasia visiva degli autori compensano di larga misura i possibili difetti.
Kenji no Haru è una piccola esperienza che non cambia la vita ma lascia comunque il segno. Scopritelo.
In un universo quasi interamente felinizzato - più un orso e qualche cane - Kenji si muove come un impacciato, generoso, affascinante idealista che dopo essersi sottratto all’orbita della famiglia di prestatori tenta la fortuna in letteratura, insegna in un liceo, torna all’agricoltura e muore di tubercolosi sperimentando con le sue mani nuovi metodi di coltivazione, tutti dettagli storicamente esatti.
La regia di questo breve e intenso lavoro oscilla continuamente tra la narrazione e la pura e semplice fantasmagoria, nutrita di immagini intense tratte dal mondo delle opere di Kenji, come il treno della Via Lattea, la fusione di poesia e scienze naturali, l’utopismo sociale ecc. La qualità dei disegni e delle animazioni non è certo il piatto forte, ma per una volta la cosa è del tutto indifferente, e la ricchezza, la varietà e la sobrietà della fantasia visiva degli autori compensano di larga misura i possibili difetti.
Kenji no Haru è una piccola esperienza che non cambia la vita ma lascia comunque il segno. Scopritelo.
Aventurier
10.0/10
Recensione di Mark D. Ace
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La mia recensione sarà volutamente breve; una rapidissima panoramica volta ad invogliare i (purtroppo) pochi che visiteranno la pagina di questo immenso fumetto.
Come si evince dalla differenza tra nome e cognome, l'autore Christophe Kourita, pur avendo origini francesi, è cresciuto in Giappone, ed è tornato più volte al suo paese d'origine per collaborazioni e lavori sempre a carattere fumettistico. Per questo motivo di base, lo stile di Kourita oscilla tra il fumetto orientale e il fumetto occidentale, ovviamente con chiare influenze in particolare di quello d'oltralpe.
Il volume (unico) è composto da diverse storie che, pur avendo tutte come tema di base l'avventura, hanno origini e sviluppi completamente differenti l'una dall'altra. Essendo differenti tra loro, le tematiche trattate sono anch'esse a carattere vario e, sebbene talvolta (per non dire spesso) arrivino quasi a congiungersi e ad avvicinarsi tramite punti in comune, in maniera del tutto diversa attirano l'attenzione del lettore, per cercare di spingerlo a riflettere su esse. Gli spunti su cui pensare, su cui immaginare, su cui porsi molte domande, sono molteplici e di grande rilevanza.
L'immaginazione e la fantasia; questo si pensa sin dalle primissime pagine. Ed è inevitabile che sia così, vista l'incredibile mole di personaggi bizzarri, di situazioni stravaganti e di luoghi magici, fiabeschi, talvolta terrificanti, talvolta da sogno: Kourita in questo è un maestro. Pesci che camminano, esseri giganteschi e castelli sono solo un minuscolo esempio di quello che vi aspetta tra le 300 pagine che compongono Aventurier. E i disegni aiutano, eccome! Semplici e occidentali, ma con vistosi tratti manga, aprono sovente a paesaggi da lasciare a bocca spalancata, ambientazioni in cui i dettagli sono sempre ricercati e godibili.
Non solo allegria, ma anche morte; non solo sogni, ma anche paure. Questo è Aventurier.
Ve lo consiglio vivamente, se avete voglia di fare un bel viaggio con la fantasia; investite (e non spendete) questi 10 euro, e vi porterete a casa una grande opera: ci sarà pure un motivo se è stata perfino consigliata dal maestro Jiro Taniguchi, no?
Come si evince dalla differenza tra nome e cognome, l'autore Christophe Kourita, pur avendo origini francesi, è cresciuto in Giappone, ed è tornato più volte al suo paese d'origine per collaborazioni e lavori sempre a carattere fumettistico. Per questo motivo di base, lo stile di Kourita oscilla tra il fumetto orientale e il fumetto occidentale, ovviamente con chiare influenze in particolare di quello d'oltralpe.
Il volume (unico) è composto da diverse storie che, pur avendo tutte come tema di base l'avventura, hanno origini e sviluppi completamente differenti l'una dall'altra. Essendo differenti tra loro, le tematiche trattate sono anch'esse a carattere vario e, sebbene talvolta (per non dire spesso) arrivino quasi a congiungersi e ad avvicinarsi tramite punti in comune, in maniera del tutto diversa attirano l'attenzione del lettore, per cercare di spingerlo a riflettere su esse. Gli spunti su cui pensare, su cui immaginare, su cui porsi molte domande, sono molteplici e di grande rilevanza.
L'immaginazione e la fantasia; questo si pensa sin dalle primissime pagine. Ed è inevitabile che sia così, vista l'incredibile mole di personaggi bizzarri, di situazioni stravaganti e di luoghi magici, fiabeschi, talvolta terrificanti, talvolta da sogno: Kourita in questo è un maestro. Pesci che camminano, esseri giganteschi e castelli sono solo un minuscolo esempio di quello che vi aspetta tra le 300 pagine che compongono Aventurier. E i disegni aiutano, eccome! Semplici e occidentali, ma con vistosi tratti manga, aprono sovente a paesaggi da lasciare a bocca spalancata, ambientazioni in cui i dettagli sono sempre ricercati e godibili.
Non solo allegria, ma anche morte; non solo sogni, ma anche paure. Questo è Aventurier.
Ve lo consiglio vivamente, se avete voglia di fare un bel viaggio con la fantasia; investite (e non spendete) questi 10 euro, e vi porterete a casa una grande opera: ci sarà pure un motivo se è stata perfino consigliata dal maestro Jiro Taniguchi, no?
Fractale
10.0/10
Recensione di Uccello Gira-Viti
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Il mondo ormai non ha più problemi. Grazie al sistema Fractale, infatti, ogni essere umano può vivere per sé, libero da ogni legame, sicuro che avrà sempre ciò di cui ha bisogno, che sia cibo, spese mediche o quant'altro. Clain, ragazzo che si potrebbe definire quasi orfano perché i genitori preferiscono stare in giro piuttosto che prendersi cura di lui, è un tipo un po' anormale: ama le vecchie tecnologie, ha una casa propria e preferisce una vita più "normale" rispetto a quelle cybernetiche delle altre persone.
Un giorno incontra Phryne, una solare ma misteriosa ragazza che, dopo avergli affidato uno strano oggetto, scompare. Ma, quando Clain scopre che dentro quell'oggetto si celava una specie di "avatar virtuale" di nome Nessa, le cose cominciano a complicarsi. Da qui la trama si dipana, inserendo nuovi personaggi e, pian piano, svelando tutti i misteri di una società utopica che non è affatto perfetta.
Le animazioni mi sono piaciute, il character design pure, le OST erano piacevoli e ho trovato il tutto molto ben fatto, ma è la storia che mi ha affascinato di più. Perché Fractale non è un futuro molto lontano, perché già adesso le persona stanno lentamente cominciando a cambiare e quest'anime, questo viaggio di Clain alla scoperta degli errori di un mondo perfetto, questa sua crescita interiore, mi hanno affascinato. I personaggi mi son piaciuti molto, anche grazie al lavoro dei doppiatori che ho ritenuto ottimi. Anche le ambientazioni così tranquille, lontane da una qualsiasi idea "futuristica", mi sono piaciute.
Questo è un anime da vedere con tutti se stessi. Non aspettatevi l'Originalità fatta persona. Non aspettatevi contenuti fighi. Non credete che qui troverete un facile sbocco per i vostri pensieri pseudo profondi. Guardatelo e basta, e cercate di riflettere mentre lo seguite, di pensare in modo limpido e chiaro a cosa può significare quest'opera. Lo so, sono largo di voti, molto largo, ma il dieci non lo do spesso, e per me quest'anime, il dieci, lo merita.
Un giorno incontra Phryne, una solare ma misteriosa ragazza che, dopo avergli affidato uno strano oggetto, scompare. Ma, quando Clain scopre che dentro quell'oggetto si celava una specie di "avatar virtuale" di nome Nessa, le cose cominciano a complicarsi. Da qui la trama si dipana, inserendo nuovi personaggi e, pian piano, svelando tutti i misteri di una società utopica che non è affatto perfetta.
Le animazioni mi sono piaciute, il character design pure, le OST erano piacevoli e ho trovato il tutto molto ben fatto, ma è la storia che mi ha affascinato di più. Perché Fractale non è un futuro molto lontano, perché già adesso le persona stanno lentamente cominciando a cambiare e quest'anime, questo viaggio di Clain alla scoperta degli errori di un mondo perfetto, questa sua crescita interiore, mi hanno affascinato. I personaggi mi son piaciuti molto, anche grazie al lavoro dei doppiatori che ho ritenuto ottimi. Anche le ambientazioni così tranquille, lontane da una qualsiasi idea "futuristica", mi sono piaciute.
Questo è un anime da vedere con tutti se stessi. Non aspettatevi l'Originalità fatta persona. Non aspettatevi contenuti fighi. Non credete che qui troverete un facile sbocco per i vostri pensieri pseudo profondi. Guardatelo e basta, e cercate di riflettere mentre lo seguite, di pensare in modo limpido e chiaro a cosa può significare quest'opera. Lo so, sono largo di voti, molto largo, ma il dieci non lo do spesso, e per me quest'anime, il dieci, lo merita.
Però ora mi sta sorgendo un dubbio: Ma come vengono scelti gli anime da proporre per la rubrica?
Pensavo per chi mette più "pollici verdi" ma non è, quindi non capisco il metodo.
Grazie a chiunque mi saprà illuminare! xD
<i>Aventurier</i> mi interessa parecchio, il genere mi è congeniale.
<i>Fractale</i> lo conosco solo di nome ma non mi interessa.
Lo stesso vale per le altre due opere menzionate, non rientrano tra i miei generi preferiti (solo che questi non li avevo mai neanche sentiti nominare) il primo per carità...coi gatti antropomorfi...ils econdo non mì'ispira neanche lo stile grafico.
nada de nada insomma!
Sarà per la prossima volta
Aventurier ce l'ho in Whishlist, prima o poi lo comprerò
Di Fractale invece ho letto, quà e là, molti pareri discordanti, dovrebbe essere una di quelle opere che "o si ama o si odia"
Invece Kenji no Haru e Fractale non mi interessano e probabilmente non li guarderò mai.
Inoltre gli screen mi attirano, mi ricordano molti anime diversi, il secondo (in alto a destra) mi ha fatto ricordare Kiki Delivery Service, mentre il quarto (in basso a destra) mi ricorda il duo comico di Nadia, Sansone e Hanson (di quest'ultimo sono incerto sul nome! XD)
EDIT:
Fractale inserito negli anime da vedere nell'utile lista anime!
benché abbia fatto lo stesso "errore" dando un giudizio "di pancia" su un anime, sono daccordo con chi aveva espresso quel pensiero
A parte gli scherzi, ringrazio vivamente lo staff di Animeclick e ovviamente consiglio questo bel fumetto, che mi ha davvero colpito per originalità di tratto e modalità di racconto!
I due anime purtroppo non li conosco Per cui non posso esprimermi..
<i>Kenji No Haru</i> sembra carino, potrei darci un'occhiata prima o poi anche se non è esattamente il mio genere. Ogni tanto uscire dagli usuali "confini" può riservare delle belle sorprese
<i>Adventurier</i> non mi interessa, <i>sorry</i>. Non amo molto le raccolte di storie, in particolar modo quelle di carattere fantastico: la loro brevità spesso non vale il mal di testa che procurano nel cercare di capirle.
<i>Fractale</i> lo conoso di fama e sicuramente un giorno lo vedrò; i pareri al riguardo sono talmente discordanti che voglio assolutamente vederci chiaro. E adesso vai con un <i>flame</i> come si deve, perdincibacco!
Dopo aver letto l'ultima rece credo che un'occhiatina a Fractale la darò
essendo più interessata e appassionata di manga aventurier mi è capitato di sfogliarlo in fumetteria e il disegno non mi aveva colpito più di tanto quindi l'ho un pò snobbato, ma dopo questa recensione lo rimetterò sotto esame!
@Gigio: "Quando leggo il voto 10 di solito passo oltre perchè trattasi di recensione non obiettiva, inutile leggerla. La perfezione non esiste mai, si può sempre fare meglio....."
Che la perfezione non esista è un dato di fatto, ma da qui a dire che solo perchè un recensore ha messo 10 ad un anime (perchè con tutta sicurezza gli è piaciuto) allora la recensione non è obiettiva è un'idiozia da oscar. Nella recensione infatti si leggono chiaramente sia i pregi che i difetti, che poi andranno elaborati da chi legge per spronarne la visione o meno.
In ogni caso non ho ancora visionato Fractale, ma penso che glielo darò uno sguardo.
Però anche questa volta non conosco nessuna delle opere in questione e, a dire il vero, non è che mi ispirino più di tanto...
Perché quando l'ho detto io mi siete saltati addosso tutti T_T""
Fractale 10? In che universo scusa? E' stato un mega flop, e non sono solo io a dirlo. Il registra sprezzante dichiarò che se l'anime non avesse avuto successo si sarebbe dimesso. Cosa che ha dovuto fare. gh. Mai dimissioni più meritate.
Il problema di questa mondezza, è nella superficialità con cui tocca tanti temi importanti, salvo non approfondirne nessuna. Il motore delle avventure di Clain non è di conoscere se stesso od il mondo, quanto quello di correre dietro alla gonnella di Phyrine. Il mondo poteva pure crollare, intanto Phyrine se l'è portata a casa lo stesso alla fine... un 4 e meritatissimo!
Alcune volte prima di dare un voto si dovrebbero fare certe valutazioni....
Se leggete le recensioni di Fractale, questa è una delle peggiori, proprio perché scarsamente analitica. Non cito Slanzard come una delle migliori, ma persino Franzelion stavolta ha scritto roba ben più sensata!
Ma perchè? Per quale motivo? Gli anime si votano caso per caso. Ad esempio se a me piace un anime hentai gli dò anche 9, perchè non dovrei? Perchè un film di Miyazaki vale 30 rispetto a questo? Assolutamente no.
I voti vanno all'anime in oggetto indipendentemente dal valore storico / qualitativo o ai nomi che ci stanno dietro.
Perchè poi si finisce per dare a certe opere un importanza assolutamente immeritata, e anche qui su AC sono parecchie le recensioni con voti alti per meriti storici o simili.
Liberi tutti di dargli il max ma liberi anche chi come me criticano questo ovviamente in maniera costruttiva
Aventurier consigliatissimo, un fumetto dallo stile grafico particolare, originalissimo, pieno di riferimenti alla vecchia letteratura d'avventura per ragazzi, con delle splendide atmosfere a volte sognanti e a volte inquietanti. Sicuramente un fumetto che non lascia indifferenti. Per saperne di più... <a href=http://www.animeclick.it/news/27386-aventurier-di-christophe-kourita-recensione>recensione</a>!
Di Fractale ho sentito da più fonti che è un flop, però il genere Conan e Nadia mi è molto congeniale (Nadia è il mio anime preferito in assoluto), e dato che ho apprezzato anche Il segreto della sabbia che è in questo filone, penso che un'occhiatina gliela potrei buttare.
Mai dato 10 a nulla.
Ma ripeto si valuta caso per caso.
Non avete capito quello che voglio dire. Ho detto che non è giusto pensare che altre opere valgono di più solo perchè sono di Miyazaki o studio Ghibli, per fare un esempio.
Devo valutare manga e anime basandomi su altri manga e anime di valore storico? Non sono assolutamente d'accordo. Il voto va solo all'anime recensito, indipendentemente dal regista, che anche se ha fatto capolavori può anche aver fatto delle cavolate, studi di produzione o altro.
Nel caso specifico, ad es., dare 10 ad aventurier vuol dire esagerare, è un buon manga, con spunti interessanti ed originali, ma le storie lasciano spesso con l'impressione di essere troppo brevi oltre a mostrare qualità altalenanti; non parliamo poi dell'edizione che non vale assolutamente i 10 euro richiesti per l'acquisto: in tutta onestà non la vedo come opera insuperabile, anzi mi auguro che lo stesso autore sappia migliorarsi ed offrirci qualcosa di più nel prossimo futuro.
Non mi sarei mai immaginato che una mia recensione sarebbe finita qui, quantomeno questa, e ora come ora vorrei sotterrarmi e sparire da anime click per molto, mooolto tempo, per questo invece di farlo sto scrivendo questa cosa un po come messaggio di scuse un pò per riscattarmi. Ho già detto che mi rendo conto che il dieci è esageratamente alto, ma se quel giorno mi sentivo di metterlo un motivo ci sarà stato, e se posso alzare un pochino la media di un anime che, ok non è da dieci, ma non è nemmeno da 4, allora ben venga. Che sia stato un flop non lo so, lo vidi senza leggere ne sentire nessuna anticipazione vanagloriosa, quindi senza aspettative, e di questo sono contento.
In più ho visto che qualcuno è rimasto interessato a fractale, e per questo motivo , oltre al fatto che vedere gente che discute mi diverte abbastanza, il pentimento è calato, anche se pocopoco.
Mi scuso se qualcuno ritiene che ho offeso un qualche caposaldo dell'animazione giapponese mettendo quel dieci, non era di certo mia intenzione.
Comunque dato che AnimeClick usa il sistema 1-10 trovo giustissimo che si usino tutti i valori della scala, per cui se uno vuole dare molti 10 e' giusto che lo faccia, e' inutile che ci stiamo a lamentare. Eppoi tra migliaia di utenti c'e' sicuramente qualcuno che onestamente assegna un 10 ad un opera che la stragrande maggioranza degli altri considera una schifezza. E' la legge dei grandi numeri. Sono dell'idea del vivi e lascia vivere, alla fine i voti di AnimeClick non cambiano il mondo. Si spera che statisticamente siano significativi e di solito e' cosi', poi e' normale che scappino dei casi. Per non parlare del fatto che ogni persona e' diversa per cui e' impossibile che le classifiche siano condivise da tutti (vedere le discussioni interminabili che capitano nella rubrica "Il migliori anime dell'anno XXXX").
Kenji no Haru non so nemmeno cosa sia, mai sentito nominare e non mi interessa più di tanto...
Aventurier di Christophe Kourita invece è davvero un gran bel manga, sicuramente non gli avrei dato 10, ma comunque lo consiglio a tutti molto bello...
Ma la recensione dovrebbe servire a dare un giudizio motivato non c'è bisogno di redigere un trattato in 20 volumi
Non potevi trovare un peggior motivo per giustificare un 9. Il 'mi piace', da solo non vuol dire un fico secco, se non gli si da na minima motivazione ragionata. Così come un 2, ovviamente. Ed a buttarla sul soggettivo, è certo che ci si va a cacciare in un mare di guai, perché quella visione è tua e basta. Esiste un solo oggetto ed un milione di opinioni tutte differenti, che ogni tanto, per puro caso coincidono. Quindi, per esprimere un giudizio, non ci si deve basare sulle proprie opinioni soggettive, ma cercare in esse la ragione, e quanto le opinioni che ci siamo fatti corrispondono alla realtà. In questo modo possiamo aumentare la conoscenza sia dell'oggetto che di noi stessi. Ma limitarsi al 'mi piace quindi 9' (o al 'mi fa schifo, quindi 2') si dimostra solamente che non si è capito nulla ne dell'oggetto sul quale si vuole esprimere il giudizio, ne su se stessi.
Comunque non ho la presunzione di essere un esperto di anime, l'oggettività te la crei quando il tuo metro di giudizio si basa su aspetti tecnici (un recensore di un film può valutare il taglio della regia, la fotografia, le luci); Io vedo anime a scopo ludico, nel tempo libero, quindi la mia visione non è quella di un "addetto ai lavori", ma di uno "spettatore". Quando esci dal cinema e parli con il tuo amico del film le opinioni che vi scambiate, a meno che non siate entrambi cinefili, sono sul soggettivissimo con qualche finta di obiettività, assolutamente fuori luogo perchè non si hanno le competenze adatte. Le recensione su animeclick le considero allo stesso livello, come "impressioni" e non come giudizi tecnici, altrimenti di tutti gli utenti del sito, ben pochi potrebbero osare farle.
Vedo che hai un'ottima considerazione delle mie recensioni!
@Gianni: <i>I voti vanno all'anime in oggetto indipendentemente dal valore storico / qualitativo o ai nomi che ci stanno dietro</i>
Il fattore storico DEVE essere contato, non puoi valutare allo stesso modo un Dragon ball inauguratore di un genere e le varie jumpate che escono oggi, è troppo comodo vedere il buono nelle opere nuove senza considerare ciò che è venuto prima.
A copiare son bravi tutti, a inventare molto pochi.
<i>Ho detto che non è giusto pensare che altre opere valgono di più solo perchè sono di Miyazaki o studio Ghibli</i>
Nessuno qui ha detto qualcosa del genere.
Si è semplicemente detto che un anime deve essere valutato nel suo genere, e appunto Fractale con i suoi simili (ma più che Miyazaki io direi tipo Dennou Coil e Nadia) perde di brutto.
@GIGIO: <i>La perfezione non esiste mai, si può sempre fare meglio.....</i>
Parla per te, la perfezione è relativa, e io ho tutto il diritto di considerare diverse cose nella mia vita che ho
visto/letto/giocato perfette.
1.Essendo un fumetto di ultranicchia (passatemi il neologismo forgiato appositamente or ora ), ho voluto dargli una spinta in più per fare in modo che questo titolo venisse conosciuto da più gente possibile!
2.L'ho letto, l'ho amato, MI è piaciuto da dieci e gli ho dato dieci.
Concordo con te, la perfezione non esiste! Ma di solito ,almeno nelle mie recensioni, un voto massimo non equivale alla perfezione, bensì a quanto l'opera ha riscontrato i miei gusti. 'Aventurier' si è avvicinato tantissimo a quello che mi aspettavo da questo titolo =)
Ciao
@uccello giraviti , qui non si tratta di offendere o meno caposaldi dell'animazione....io dico solamente di usare il buon senso dato che i voti che mettiamo fanno media e che questo sito è il principale luogo d'informazione x gli amanti d'animazione d'Italia
ma poi , sinceramente, metteresti sullo stesso piano Fractale e Conan il ragazzo del Futuro , tanto x rimanere nello stesso genere e anche non consideranto il secondo una pietra miliare ????
In ogni caso è davvero troppo 10!!!!!!!!!!!!
Ho LOLlato
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