Sfruttando l'occasione promozionale del nuovo film in uscita, l'Ufficio Giapponese Brevetti assieme all'Agenzia per gli Affari Culturali hanno deciso di combattere il fuoco con il fuoco facendo del "bucaniere dello spazio" Capitan Harlock il testimonial della nuova campagna contro la contraffazione e la pirateria.
Difatti ben 40.000 locandine ispirate al nuovo film della saga in uscita sono stati distribuiti e affissi presso uffici pubblici e scuole di ogni ordine e grado. Su di essi spicca la frase "Anche i pirati spaziali non perdonano la pirateria".
Invito ben chiaro ai cittadini a non acquistare materiale piratato o contraffatto.
Il nuovo film di Capitan Harlock, realizzato in computer grafica, uscirà in Giappone il prossimo 7 Settembre. Dopo una prima presentazione internazionale allo scorso Festival di Cannes, verrà presentato in questi giorni anche alla kermesse di Venezia.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Difatti ben 40.000 locandine ispirate al nuovo film della saga in uscita sono stati distribuiti e affissi presso uffici pubblici e scuole di ogni ordine e grado. Su di essi spicca la frase "Anche i pirati spaziali non perdonano la pirateria".
Invito ben chiaro ai cittadini a non acquistare materiale piratato o contraffatto.
Il nuovo film di Capitan Harlock, realizzato in computer grafica, uscirà in Giappone il prossimo 7 Settembre. Dopo una prima presentazione internazionale allo scorso Festival di Cannes, verrà presentato in questi giorni anche alla kermesse di Venezia.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Un pirata non può dire no alla pirateria, è un controsenso (oltre che controproducente)
Penso che potevano sforzarsi di trovare qualche altro tesimonial
PS: non sto dicendo che sia giusto... sto solo dicendo che è cosi.
@trage89: Come darti torto?!
La pirateria è un male per alcuni ma ahimè un bene per (molti?) altri.
Notare come il manifesto, oltre alla scritta "Anche i pirati spaziali non perdonano la pirateria", riporti la data 9.7, il 7 Settembre, data di uscita del film: comunicazione fondamentale per fermare la pirateria...
Quindi si parla di combattere la vendita illegale, non di contrastare il download.
O perlomeno questo mi è parso di capire leggendo la notizia
Poi è simpatica l'idea di far dire a un pirata di non comprare film piratati.
La prossima volta perchè non facciamo dire a Lupin III che rubare non è una bella cosa? E magari a Hitman che non bisogna uccidere.
Se un pirata dice di non "piratare", vuol dire che è una cosa importante.
Lo scarico!
(Ovvio che non lo faccio, vado al cinema a vederlo)
Se non esistesse la pirateria in Giappone, col cavolo che avremmo gli anime subbati e moltissime opere rimarrebbero inedite e sconosciute.
Veramente il fansub c'era anche senza la pirateria giapponese.
Il fansub può esistere anche senza pirateria.
Ci compriamo tutti i dvd originali, li rippiamo, e usiaso sub italiani.
Ma quanti lo fanno?
Direi praticamente nessuno, me compreso, quindi preferiamo il prodotto pirata.
@John Wayne: Eh eh, mi sa 9roprio che stiamo sulla stessa lunghezza d'onda!
Ci compriamo tutti i dvd originali, li rippiamo, e usiaso sub italiani.
Ma quanti lo fanno?
Direi praticamente nessuno, me compreso, quindi preferiamo il prodotto pirata.
Secondo te prima che ci fosse internet come si faceva?
Aiutino: Lettore LD + VCR + Amiga 600
quindi sei veramente convinto che potremmo vedere lo stesso tutte le opere subbate in italiano senza le raw giapponesi. Il fatto che qualche gruppo riesca a reperire qualche dvd/brd non toglie il fatto che la maggior parte degli anime prodotti non vedrebbero la luce in italia. Probabilmente le opere "main stream" potrebbero giungere ma altre di nicchia rimarrebbero sconosciute per anni. Ovviamente è una mia presupposizione.
Le vhs fansubbate all'epoca (in usa principalmente), era comunque prodotti illegali.
Se associ "pirateria" unicamente a "guadagno" allora no, ma in giappone non la pensano così, per loro qualsiasi riproduzione di un'opera senza averne i diritti è una cosa illegale.
Ma il discorso iniziale era che senza i giapponesi che uppano non ci sarebbe il fansub, quando invece c'era eccome.
E chissà che robe giravano per le università europee.
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