Nel novembre dello scorso anno, Masashi Kishimoto ha portato a termine le avventure di Naruto dopo ben quindici anni di serializzazione sul settimanale giapponese Shonen Jump di Shueisha. Il manga e la serie animata di Naruto hanno allevato un'intera nuova generazione di appassionati, esattamente come già Dragon Ball e Sailor Moon avevano fatto prima. Mentre il manga si è ufficialmente concluso e il suo autore già programma la sua nuova opera, l'anime è ancora in corso, in attesa di trasporre una serie di ulteriori racconti di epilogo: l'era di Naruto non è ancora del tutto finita. Ma che tipo è Masashi Kishimoto? Ecco sei cose che forse ancora non sapevate su di lui!
Fonte consultata: Anime News Network.
Masashi Kishimoto ha un fratello gemello che, come lui, è un autore di manga: si tratta di Seishi Kishimoto, conosciuto anche in Italia per 666 Satan, Blazer Drive e Crimson Wolf. Tra i due, nati l'8 novembre del 1974 a Nagi, nella prefettura di Okayama, Masashi è il più "anziano". Entrambi sono cresciuti vedendo in tv Kinnikuman e Dragon Ball, e con gli anni la loro passione non è diminuita, anzi, si è trasformata nel loro lavoro.
E' stato il film d'animazione Akira, di Katsuhiro Otomo, ad aver spinto Masashi Kishimoto a diventare un autore di manga, riaccendendo il suo interesse per il disegno. Alle superiori, infatti, Kishimoto mise da parte la sua passione in favore dello sport, in particolare per dedicarsi al baseball. Fu la locandina che pubblicizzava la distribuzione di Akira nei cinema giapponesi alla fine degli anni ottanta a risvegliare il suo desiderio sopito di prendere nuovamente in mano gli strumenti da disegno. E' per questo motivo che l'autore ha sempre affermato che l'opera di Otomo è stata quella che lo ha maggiormente influenzato nella sua carriera.
Il ramen è il piatto preferito di Kishimoto. L'autore ha trasferito la sua preferenza alimentare al protagonista del suo manga, chiamandolo addirittura col nome di un ingrediente della ricetta: naruto (così è detto il kamaboko col famoso disegno a spirale)! Ma quanto, l'amore di Naruto per il ramen, rispecchia quello di Kishimoto? Beh, ci basti sapere che il ristorante Ishiraku dove Naruto va sempre a mangiare i ramen esiste davvero, e il mangaka lo frequentava assiduamente negli anni in cui studiava alla Kyushu Sangyo University.
Oltre che di Kinnikuman, Akira e Doraemon, Kishimoto è un fan di Gundam. Da bambino trascorreva molto tempo a disegnare personaggi e robot del franchise di Yoshiyuki Tomino e Sunrise. E il suo amore per il titolo è continuato anche in età adulta, trasferendosi in parte anche nel mondo di Naruto. Molte delle tecniche ninja di Kakuzu, infatti, richiamano in originale i nomi di diversi mecha di Gundam, per esempio, il suo attacco "Jiongu" è ispirato al nome del MSN-02 Zeong, lo "Zukokku" al Z'Gok, il "Gian" al YMS-15 Gyan, e così via.
Baciare è imbarazzante. Una marea di lettori è stata incredibilmente coinvolta dal triangolo amoroso tra Naruto, Sakura e Sasuke, così Kishimoto ne ha approfittato per divertirsi e prendersene gioco. Malgrado ciò, l'autore ha ammesso di aver avuto qualche impaccio, giunto al dunque, a causa del suo imbarazzo nel raccontare una storia d'amore. Basta dare un'occhiata all'epilogo del manga per capire quanto questo sia vero, con le principali coppie ufficiali a cui viene dedicato veramente poco spazio. Anche con l'uscita del film animato The Last: Naruto The Movie, Kishimoto ha dichiarato che probabilmente non sarebbe riuscito ad assistere alla scena del bacio...
Kishimoto "vale" circa 20 milioni di dollari. Dopo una serializzazione lunga quindici anni, una serie tv ancora in corso, film, videogame e montagne di prodotti collegati, Naruto ha generato per il suo creatore un patrimonio netto di circa 20 milioni di dollari, permettendogli di aggiungersi al club dei più ricchi mangaka tra cui Eiichiro Oda, Akira Toriyama, Rumiko Takahashi, Yoshihiro Togashi e sua moglie Naoko Takeuchi!
Fonte consultata: Anime News Network.
Che Kishimoto valga soltanto 20 milioni di dollari non ci credo molto, perchè con i diritti del manga (che sono proprietà del mangaka) e tutto il suo infinito merchandising, ha guadagnato in 15 anni più di quella cifra... soltanto per i diritti di tutti i videogames fatti in questi anni si arriva a quella cifra, e penso che non siano 20 milioni di dollari, ma di yen! Kishimoto non fare il furbo...
Ovvio che ha fatto la grana.
Sono gli autori "nicchiosi", che spesso e volentieri si fermano alla versione cartacea delle loro opere, che guadagnano cifre assai più modeste.
(personalmente Asuma e Kurenai)
Ma poi sarebbe diventato un pò troppo un manga shoujo
Mi sarebbe bastano un pooooochino di più
Grazie mille
È uno dei più ricchi non vuol dire che i restanti lo sono. Problemi con l'italiano? Berlusconi è uno degli italiani più ricchi. Quindi tutti gli italiani sono ricchi giusto?
L'esempio con Berlusconi non c'entra niente ma è divertente XD Comunque è chiaro che se un Kishimoto o un Oda sono mangaka molto ricchi è perchè il loro manga ha avuto grande successo, poi ci sono anche quei mangaka che non hanno così tante telecamere puntate contro come quest'ultimi e quindi non fanno tutti questi soldi, alcuni fanno davvero la fame e vengono pagati pochissimo. Anche se un manga è carino, se non fa un determinato successo i soldi non arrivano.
cmq concordo con l'assurdo di avere soldi e lavoraro come uno schiavo, se avessi anche molto meno di 20 m mi leverai dalle palle.
Rileggi meglio u.u Togashi e sua moglie
No, l'articolo si riferisce a Kishimoto e di conseguenza quel "e sua moglie" è riferito allo stesso Kishimoto.
Eh si, perché tu pensi che gli altri mangaka siano poveri? Anche un mangaka che vende poco guadagna più di tutti noi messi insieme.
Tempo fa ci fu un'articolo sul sito che descriveva quanto sia difficile per alcuni mangaka arrivare a fine mese.. Di certo c'è chi guadagna più di noi, ma non pensare che siano ricchi.. I veri ricchi sono quelli citati qui sopra.
E tu lo sai perché... Guadagna più di noi un mangaka che di vede bloccare la serie dopo poche settimane? Un mangaka che ovviamente dovrà pagare anche gli assistenti. Un mangaka che ovviamente finché non presenta un'altra opera che venga accettata ha zero introiti.E tutto questo in Giappone un Paese in cui lo Stato sociale è praticamente assente. Non tutti i manga sono Naruto e One Piece, questi sono una risicata minoranza in un'industria satura di prodotti di scarso seguito.
Leggi bene:
... Rumiko Takahashi (virgola) Yoshihiro Togashi e sua moglie Naoko Takeuchi!
"Yoshihiro Togashi e sua moglie Naoko Takeuchi"
Cmq di base ricordo che un mangaka sul jump prende 90 euro per pagina (quindi 1800 euro a capitolo a cui vanno sottratti però le spese per il materiale e gli assistenti) i guadagni principali vengono dalla vendita dei volumi.
Probabilmente si sono nascosti sotto un sasso .
Quello vale molto di più, se lo scrittore di log horizon ha evaso 800mila euro figuriamoci i mangaka del calibro di Kishimoto.
Quoto duro
Sono aneddoti simpatici, mica dei segreti di Stato
Vero, io trovo una certa somiglianza nei volti ma, come hai detto tu, si tratta di una cosa decisamente più marcata negli edifici
Che abbia guadagnato solo 20 milioni ci credo poco anche io, ma ricorda anche se il mangaka è proprietario dei personaggi, lui piglia solo una piccola percentuale su i diritti e vendite del manga e merchandisng.
Poi ci sono le tasse da pagare ( in Jap esose ) , insomma, i soldi vanno..... certo, se penso che Toryama nel 1981 dichiarava un reddito di 540 milioni d yen mi fa pensare che o Kishimoto fa il furbo o al pirateria e le nascite zero in nipponia hanno reso i guadagni dei mangaka più "miseri".
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