Dopo aver parlato di Too Many Cinderellas, è la volta di un altro micro gioco di carte made in Japan, che offre partite rapide e dinamiche di gioco semplici, più difficili da spiegare che da giocare. Kobayakawa è un gioco realizzato da Jun Sasaki, autore dei più noti "A Fake Artist Goes to New York" e "Deep Sea Adventure", di cui parleremo un'altra volta, visto che li ritengo entrambi giochi meritevoli.
Kobayakawa si gioca da 3 a 6 giocatori in soli 15 minuti, va registrato nella categoria dei filler, per chiudere o aprire la serata.
Ricorda per certe dinamiche il poker, è un gioco di deduzione e bluff. La partita di esempio, che provo a illustrarvi qui di seguito, vede i giocatori partire con una carta in mano, mentre un'altra viene mostrata al centro del tavolo, vicino al mazzo da cui si pescherà. Le carte sono numerate da 1 a 15, oltre le carte troverete nella confezione dei gettoni: ognuno ne ha 4 a disposizione, 8 sono al centro del tavolo e verranno distribuiti nei 7 turni di gioco, con il settimo turno che offre una ricompensa doppia rispetto i precedenti (quindi 2 gettoni).
Il giocatore ha 2 semplici opzioni:
- pescare una nuova carta e scegliere quale scartare a faccia in su
- girare una nuova carta e coprire quella precedentemente al centro
Nel valutare quale mossa fare deve sapere che:
- vince chi alla fine del turno chi fra tutti i giocatori avrà la carta più elevata
- la carta che sta al centro del tavolo verrà data al giocatore che ha la carta più bassa, che la somma a quella che ha in mano.
Dopo che ogni giocatore fa la sua mossa, a turno si decide se puntare esattamente un gettone o passare. Chi decide di vedere, dopo che tutti hanno scelto se starci o no, gira la sua carta e, se ha la carta più bassa, prende quella al centro. A quel punto chi ha la carta più alta, eventualmente sommando alla carta rimasta in mano quella al centro, vince il piatto, arricchito da un ulteriore gettone preso dal centro.
La partita va avanti così per 7 turni, l'ultimo si devono puntare 2 gettoni e si ha una ricompensa doppia. Dopo di che si conta chi ha più gettoni e si elegge il vincitore.
Kobayakawa è un gioco semplice, si spiega in un minuto e diverte. La sua estrema linearità non gli permette di garantire grande profondità, però pone delle scelte che nella loro semplicità sono appaganti e ti danno la sensazione di potertela giocare: rischio per vedere una carta migliore, o provo a girare una nuova carta al centro per scombussolare i piani degli altri? Rischio e punto il mio gettone, o passo e aspetto una mano migliore?
Piccole scelte, banali, che non mitigano una fortuna avversa, ahimè contro delle carte che non sorridono non si può fare nulla, ma si gioca così velocemente che si ha a malapena tempo di pensarci. Non ci sono downtime, il tutto scorre fluido e con qualche risata.
Il numero di giocatori cambia l'approccio alla partita: in 6 conoscerete a fine turno buona parte della carte uscite, potrete dedurre che hanno gli avversari e capire in modo abbastanza preciso la vostra percentuale di vittoria. In meno le variabili sono maggiori, è verosimile che tra le carte visibili ce ne siano anche di buone, pertanto potreste rischiare qualcosa in più.
Kobayakawa si gioca da 3 a 6 giocatori in soli 15 minuti, va registrato nella categoria dei filler, per chiudere o aprire la serata.
Ricorda per certe dinamiche il poker, è un gioco di deduzione e bluff. La partita di esempio, che provo a illustrarvi qui di seguito, vede i giocatori partire con una carta in mano, mentre un'altra viene mostrata al centro del tavolo, vicino al mazzo da cui si pescherà. Le carte sono numerate da 1 a 15, oltre le carte troverete nella confezione dei gettoni: ognuno ne ha 4 a disposizione, 8 sono al centro del tavolo e verranno distribuiti nei 7 turni di gioco, con il settimo turno che offre una ricompensa doppia rispetto i precedenti (quindi 2 gettoni).
Il giocatore ha 2 semplici opzioni:
- pescare una nuova carta e scegliere quale scartare a faccia in su
- girare una nuova carta e coprire quella precedentemente al centro
Nel valutare quale mossa fare deve sapere che:
- vince chi alla fine del turno chi fra tutti i giocatori avrà la carta più elevata
- la carta che sta al centro del tavolo verrà data al giocatore che ha la carta più bassa, che la somma a quella che ha in mano.
Dopo che ogni giocatore fa la sua mossa, a turno si decide se puntare esattamente un gettone o passare. Chi decide di vedere, dopo che tutti hanno scelto se starci o no, gira la sua carta e, se ha la carta più bassa, prende quella al centro. A quel punto chi ha la carta più alta, eventualmente sommando alla carta rimasta in mano quella al centro, vince il piatto, arricchito da un ulteriore gettone preso dal centro.
La partita va avanti così per 7 turni, l'ultimo si devono puntare 2 gettoni e si ha una ricompensa doppia. Dopo di che si conta chi ha più gettoni e si elegge il vincitore.
Kobayakawa è un gioco semplice, si spiega in un minuto e diverte. La sua estrema linearità non gli permette di garantire grande profondità, però pone delle scelte che nella loro semplicità sono appaganti e ti danno la sensazione di potertela giocare: rischio per vedere una carta migliore, o provo a girare una nuova carta al centro per scombussolare i piani degli altri? Rischio e punto il mio gettone, o passo e aspetto una mano migliore?
Piccole scelte, banali, che non mitigano una fortuna avversa, ahimè contro delle carte che non sorridono non si può fare nulla, ma si gioca così velocemente che si ha a malapena tempo di pensarci. Non ci sono downtime, il tutto scorre fluido e con qualche risata.
Il numero di giocatori cambia l'approccio alla partita: in 6 conoscerete a fine turno buona parte della carte uscite, potrete dedurre che hanno gli avversari e capire in modo abbastanza preciso la vostra percentuale di vittoria. In meno le variabili sono maggiori, è verosimile che tra le carte visibili ce ne siano anche di buone, pertanto potreste rischiare qualcosa in più.
Kobayakawa è uno dei quei titoli nati da un'idea banale, ma che riescono comunque ad offrire un buon quarto d'ora di sano divertimento. Si trova abbastanza facilmente su internet ad un prezzo modico, non ho particolari motivi per sconsigliarlo a chi cerca un filler veloce e divertente. La sua estrema semplicità e immediatezza sono anche il suo punto debole: una partita è divertente, forse anche due, oltre diventa ripetitivo sicuramente non è verosimile che possiate occupare una sera intera giocando a Kobayakawa. Ma tra un gioco e l'altro, o mentre si aspettano i ritardatori, è uno di quei titoli che propongo molto volentieri.
Pro
- Semplice da giocare e spiegare
- Scelte semplici, ma significative
- Ottimo modo per iniziare o chiudere una serata di gioco
- Se vi piace il poker, lo ricorda
Contro
- Non c'è modo di combattere un'alea avversa
- Poca profondità strategica
Non sembra male come gioco, poi è anche veloce quindi perfetto quando non si sa cosa fare
Sì, è carino, senza grosse pretese
Sì trova sui 10 euro, io l'ho preso a Berlino.
Grazie per la dritta Tach!
Infatti! Basta usare il secondo tipo di jolly come 15 o prendere un altra figura a scelta mettendosi d'accordo con chi gioca con noi e si gioca facilmente! Mi piacciono molto i giochi basati solo su poche carte perchè sono facilmente riproducibili ed emulabili con i normali mazzi di carte, così li puoi far provare anche nelle occasioni più disparate senza per forza portarti in giro scatole da gioco
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