La mattina di sabato 29 ottobre, nella sala Tobino di Palazzo Ducale a Lucca, la mangaka Kaoru Mori e il suo editor, il sig. Ohba, sono stati ospiti di J-Pop: nell'incontro aperto al pubblico l'autrice ha disegnato il personaggio di Amira a cavallo, mostrato agli spettatori solo al termine dell'incontro per rispetto della richiesta di Mori sensei di non essere filmata né fotografata.
Per lo stesso motivo, ai presenti è stato richiesto di sigillare telefoni e macchine fotografiche digitali all'interno di apposite bustine distribuite da J-Pop, ma i presenti hanno ricevuto anche un taccuino color ocra con la figura di Amira in copertina.
Possiamo comunque svelarvi che la sensei è molto carina!
Visibilmente emozionata per l'incontro con i suoi fan, è apparsa pettinata con uno chignon e vestita in maniera estremamente elegante, appositamente per l'occasione, con un kimono nero a decorazione floreale. Durante le varie domande fatte dal pubblico ha riso e sorriso spesso, dimostrandosi così un'artista cortese e affabile malgrado la naturale timidezza.
Ha disegnato con mano ferma e ritmo rilassato, quindi anche piuttosto a suo agio.
Passando alle domande del pubblico, ecco le curiosità principali emerse:
Per un resoconto completo dell'incontro vi rimandiamo al reportage conclusivo su Kaoru Mori che pubblicheremo a fiera conclusa.
Per lo stesso motivo, ai presenti è stato richiesto di sigillare telefoni e macchine fotografiche digitali all'interno di apposite bustine distribuite da J-Pop, ma i presenti hanno ricevuto anche un taccuino color ocra con la figura di Amira in copertina.
Possiamo comunque svelarvi che la sensei è molto carina!
Visibilmente emozionata per l'incontro con i suoi fan, è apparsa pettinata con uno chignon e vestita in maniera estremamente elegante, appositamente per l'occasione, con un kimono nero a decorazione floreale. Durante le varie domande fatte dal pubblico ha riso e sorriso spesso, dimostrandosi così un'artista cortese e affabile malgrado la naturale timidezza.
Ha disegnato con mano ferma e ritmo rilassato, quindi anche piuttosto a suo agio.
Passando alle domande del pubblico, ecco le curiosità principali emerse:
- Il personaggio preferito della sensei Mori è... sia Emma che Amira. Ha confessato di non poter scegliere.
- La storia di Emma nasce proprio dal fatto che era desiderio della Mori di lungo tempo, quello di poter realizzare un manga ambientato nel periodo Vittoriano e con protagonista proprio una cameriera... perché la Mori adora letteralmente le cameriere! Ha riso un po' imbarazzata nel confessarlo, ma non può negare questa sua passione.
- Dopo il volume 9 dei Giorni della Sposa la sensei si prenderà una pausa per fare un viaggio in Asia Centrale, ovvero in Tagikistan, in cui non è mai stata, e Kazakistan, in cui desidera tornare per documentarsi.
- Nella giornata di ieri la sensei è stata in visita a Firenze per andare in alcune librerie antiche, e conosce diversi termini specifici librari nella lingua italiana!
- Per la realizzazione de I Giorni della Sposa si è recata anche in Russia per reperire la documentazione necessaria per il contesto sociale, i costumi etc.
- Le è stata posta la domanda se sia interessata ad una storia futura che abbia per protagonista il fratello di Amira, e la risposta è stata che sì, la sua idea è proprio di tornare negli ambienti in cui vivono i fratelli della protagonista.
- L'editor-in-chief, il sig. Ohba, confessa inoltre di non avere pressoché alcun potere decisionale nei confronti della Mori, che è piuttosto ferma nell'insistere affinché determinati passaggi della storia non vengano modificati, bensì inseriti esattamente come lei li desidera. La sensei ha riso, confermando che il potere di Ohba è 0%, mentre il suo è 150%.
- La Mori ha inoltre confessato che l'Italia le sta piacendo molto, e quindi all'idea di pensare a una storia ambientata nel nostro Paese... perché no?
- Alla domanda se l'autrice pensa a storie ambientate nel periodo presente o nel passato del Giappone, ha risposto che molto probabilmente un giorno lo farà... ma non ora. "Per prima cosa si pensa a fuori. In un ultimo momento penseremo a casa!".
- Secondo la Mori la caratteristica più importante che un mangaka deve possedere è quella di amare senza riserve il fatto di stare tutto il giorno a guardare e lavorare sulle proprie tavole. "Se anziché sentirsi felice della situazione, un mangaka pensa solo ad andare fuori di lì, allora c'è qualcosa che non quadra!" ha affermato ridendo.
- La storia de I giorni della Sposa dovrebbe concludersi, nelle sue intenzioni, in 14 volumetti.
- Per la Mori il mangaka numero uno in assoluto è Taniguchi.
- Il mangaka Kazuhiro Fujita si è detto suo fan; la Mori ha risposto "ovviamente sto leggendo anch'io tutte le sue opere, e penso che non ci sia un solo giapponese che non lo faccia!"
- La Mori conosce e apprezza il fumetto italiano, ne trova i disegni davvero belli, piuttosto accattivanti e quasi "animati", ben più di altri. Le è piaciuto parecchio Skydoll di Barbucci.
- In Giappone sono molti ad acquistare fumetti della Bande Dessinée o italiani al solo scopo di guardarne i bei disegni.
Per un resoconto completo dell'incontro vi rimandiamo al reportage conclusivo su Kaoru Mori che pubblicheremo a fiera conclusa.
Dalle sue risposte sembra una persona molto simpatica e sono felice che abbia detto a quanti volumi intende arrivare con I Giorni della sposa, così almeno posso prepararmi psicologicamente
(non registrano lo showcase?)
*delira*
Comunque, alcune curiosità le avevo lette e/o le avevo intuite leggendo alcuni suoi commenti sugli sketch presenti su Emma.
Di alcuni non si è nemmeno certi dell'esistenza, alla Omero. Tsugumi Ōba non è nemmeno certo sia una donna, per fare un esempio.
L'unica immagine disponibile di Kaoru Mori dovrebbe essere la seguente:
http://livedoor.blogimg.jp/otonarisoku/imgs/a/7/a70e3ef2.jpg
risalente a 6-7 anni fa. A questo punto chiedo a chi era presente a Lucca se sia davvero lei.
Confermo il suo amore per il fumetto italiano dato che l'ho rincrociata allo stand shockdom dove ha allegramente speso in fumetti!
Io sono arrivata troppo tardi, peccato, ma sono contenta che la sensei si stia divertendo in Italia!
Caro Tano kun permettimi di spiegarti il motivo ... anche io disegno ( ovvio nel mio piccolo ... Non mi avvicino neppure lontanamente al talento dei sensei giapponesi che tanto apprezziamo e ammiriamo) ma disegnare anche un semplice schizzo comporta concentrazione e pazienza e richiede un ambiente tranquillo. Tu adesso immagina come un mangaka in un ambiente caotico e con gente che ti fissa con gli occhi da inquisitore come fa a rendere al massimo in un disegno se è continuamente distratto o è messo in soggezione (perché i mangaka non sono macchine che sfornano disegni ma persone con una propria sensibilità ).Non importa se fai 1000 2000 o 3000 disegni al mese (cifra improbabile lo so) ma è giurato che in quella situazione il disegno non ti verrà come desideri.
Penso che il non voler essere ripresi dipenda dal fatto che si voglia essere apprezzati x ciò che si fa è non per ciò che si è.
Ecco questo è quello che credo e che si avvicini di più al dare una risposta alle tue domande.
Ecco il motivo vero per cui non desidera essere ripresa o fotografata quando si trova in un luogo. Può andare ovunque. Vedere quel che vuole felicemente ignota a tutti. Osservare tutti.
Grazie per la segnalazione, ho corretto
Se te lo sei fatta fare domenica l'autografo io ero il numero 49 e quasi perdo il bus del ritorno per farmelo fare (ne è valsa la pena), pure io mi sono fatto disegnare amira.
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