Bugie d'aprile è un manga di Naoshi Arakawa, vincitore nel 2013 del 37° Premio Kodansha per la categoria miglior shonen. La serie, conclusasi nel 2016 e composta da un totale di 11 volumi, in Italia è pubblicata a partire dal mese di gennaio da Star Comics. Ad oggi ne son stati rilasciati due volumi e qui di seguito trovate le opinioni dei redattori che hanno avuto il piacere di leggerli. E voi, lo avete già fatto? Che ne pensante? Diteci la vostra nei commenti qui sotto!
Shigatsu wa kimi no uso è stata una delle serie anime del recentissimo passato che ho maggiormente apprezzato. Non potevo quindi farmi scappare il manga, specie dopo averlo richiesto sempre a gran voce sia attraverso sito che radio “abusando” ( lo ammetto ..lo ammetto!) forse per la prima volta del mio ruolo di webmaster di Animeclick per puro fanboysmo. Certo devo ammettere che il titolo Bugie d’aprile dato nell’edizione italiana non mi ha entusiasmato ma per il resto era l’edizione che volevo e quindi me la godo.
Capisco che per qualcuno il manga scritto e disegnato da Naoshi Arakawa possa risultare una spanna sotto la serie animata a causa della mancanza della musica e anche della “gioia colorata” che la produzione targata Studio A-1 ha regalato agli spettatori eppure attraverso le sue pagine sto rivivendo le stesse emozioni della serie. La storia è praticamente la stessa, i disegni semplici senza fronzoli. Si da tanto spazio ai primi piani cercando di mettere i personaggi con le loro reazioni e emozioni al centro della storia e questo riesce bene a mio avviso, calandoci tra di loro come fossimo anche noi i loro vecchi amici.
Anche l’edizione Star Comics mi soddisfa con la sovracopertina colorata che un fan come me prendeva da questo titolo.
Che dire, siamo solo a due numeri ma se il buon giorno si vede dal mattino….
Capisco che per qualcuno il manga scritto e disegnato da Naoshi Arakawa possa risultare una spanna sotto la serie animata a causa della mancanza della musica e anche della “gioia colorata” che la produzione targata Studio A-1 ha regalato agli spettatori eppure attraverso le sue pagine sto rivivendo le stesse emozioni della serie. La storia è praticamente la stessa, i disegni semplici senza fronzoli. Si da tanto spazio ai primi piani cercando di mettere i personaggi con le loro reazioni e emozioni al centro della storia e questo riesce bene a mio avviso, calandoci tra di loro come fossimo anche noi i loro vecchi amici.
Anche l’edizione Star Comics mi soddisfa con la sovracopertina colorata che un fan come me prendeva da questo titolo.
Che dire, siamo solo a due numeri ma se il buon giorno si vede dal mattino….
Autore: Ironic74
Comprare un manga tratto da un anime che si è visto e amato può essere un'arma a doppio taglio. Da un lato è sicuramente piacevole ritrovare storie e personaggi che si è amato (e se abbiamo acquistato la versione cartacea vuol dire che ci è piaciuto davvero tanto). Dall'altro sappiamo già benissimo cosa diranno e faranno i protagonisti e per quanto la storia possa essere avvincente si perde un po' il gusto della scoperta.
Quella che resta forte invece è la curiosità di vedere la differenza nello stile dei disegni fra la versione cartacea e quella animata. E qui Bugie d'aprile mi ha lasciato un po' perplessa: abituata ai magnifici colori dell'anime, con un inizio proprio durante la fioritura dei ciliegi, la semplicità del tratto del manga mi ha spiazzato e, lo ammetto, un pochino delusa. Però continuando nella lettura, mi sono abituata a questa nuova versione e ho finalmente apprezzato lo stile decisamente particolare dell'autore.
L'edizione è buona con tanto di sovracopertina e la storia pur essendo incentrata sulla musica, rende molto bene anche senza il sonoro. Insomma, sono soldi spesi bene!
Quella che resta forte invece è la curiosità di vedere la differenza nello stile dei disegni fra la versione cartacea e quella animata. E qui Bugie d'aprile mi ha lasciato un po' perplessa: abituata ai magnifici colori dell'anime, con un inizio proprio durante la fioritura dei ciliegi, la semplicità del tratto del manga mi ha spiazzato e, lo ammetto, un pochino delusa. Però continuando nella lettura, mi sono abituata a questa nuova versione e ho finalmente apprezzato lo stile decisamente particolare dell'autore.
L'edizione è buona con tanto di sovracopertina e la storia pur essendo incentrata sulla musica, rende molto bene anche senza il sonoro. Insomma, sono soldi spesi bene!
Autore: Hachi194
Ho deciso di acquistare il numero 1 di Bugie d’aprile spinto dall’ondata di pareri positivi seguiti alla trasmissione dell’anime uscito l’anno scorso. Non ho visto la serie in questione quindi per me era tutto nuovo ed inedito, anche se conoscevo un minimo della trama alla base di tutto.
Detto questo, devo confessare che il manga mi ha davvero stupito e colpito più di quello che mi aspettavo. Per essere solo il primo volume è già pieno di scene di grande impatto emotivo. L’incontro tra i due protagonisti ad esempio, o la prima esibizione musicale di Kaori. Un peccato solo che nel manga manchi la musica, ma ciò mette ancora più in risalto la bravura del disegnatore, perché anche senza accompagnamento musicale la scena è comunque viva e vibrante.
Detto questo, devo confessare che il manga mi ha davvero stupito e colpito più di quello che mi aspettavo. Per essere solo il primo volume è già pieno di scene di grande impatto emotivo. L’incontro tra i due protagonisti ad esempio, o la prima esibizione musicale di Kaori. Un peccato solo che nel manga manchi la musica, ma ciò mette ancora più in risalto la bravura del disegnatore, perché anche senza accompagnamento musicale la scena è comunque viva e vibrante.
Con ciò che ho letto nel secondo numero, mi sono ancora più convinto della bontà e della bellezza del manga, e per questo mi sento di consigliarlo a tutti, amanti della musica e non.
Autore: GianniGreed
Dopo Nodame Cantabile, di nuovo la coppia pianista-violinista, stavolta a strumenti invertiti. Sono altrettanto "male assortiti", Kosei e Kaori, tanto introverso e tormentato lui quanto apparentemente estrosa e priva di remore lei. Ma, in comune, hanno quel sentire, lo stesso pulsare della musica; per quanto Kosei abbia innanzi un forte ostacolo a bloccarlo, la musica c'è anche in lui, e Kaori lo nota subito.
Il volume parte bene, è disegnato in maniera pulita, anche se forse con un tratto un po' troppo morbido rispetto all'anime; la storia è scorrevole ed accattivante, tanto che si rimane lì ogni volta che si conclude un volumetto, col desiderio di scoprirne un po' di più...
Il volume parte bene, è disegnato in maniera pulita, anche se forse con un tratto un po' troppo morbido rispetto all'anime; la storia è scorrevole ed accattivante, tanto che si rimane lì ogni volta che si conclude un volumetto, col desiderio di scoprirne un po' di più...
Autore: zettaiLara
Ho adorato l'anime e sapevo che l'opera originale era in realtà il manga. Nonostante questo avevo qualche perplessità perché tanta forza dell'anime era nei colori e nella parte musicale davvero molto curata. Mi chiedo però se l'anime non abbia in qualche modo coperto tutta la parte più emozionale che invece, pur nella semplicità dei disegni, appare preponderante nel manga già dai primi numeri. E allora quello che abbiamo in mano non è una replica, ma un rileggere la stessa storia da una prospettiva differente. Credo davvero che se si è apprezzata la storia dell'anime, non si possa che uscirne arricchiti dalla lettura del manga. I due prodotti sono complementari e l'uno va a compensare le mancanze dell'altro laddove il tipo di prodotto ha dei limiti (i disegni del manga imprimono in maniera più forte l'emotività di certe scene, mentre l'anime introduce un degno comparto musicale). Consigliatissimo.
Autore: Zelgadis
Primavera è la stagione in cui si sono incontrati Kousei Arima e Kaori Miyazono, ovvero i protagonisti di questa storia intrisa di dramma, sentimento e musica. L'incipit è interessante poiché racconta di un ragazzo introverso che a un certo punto del suo percorso brillante da pianista, interrotto per via di un blocco psicologico interiore riconducibile a un passato tormentato con la madre, che lo porta a vedere il mondo in bianco e nero, diventa per lui all'improvviso un mondo tutto colorato grazie a una violinista esuberante da cui viene letteralmente trascinato e folgorato in più contesti.
Fin dalle prime pagine si può percepire un senso di malinconia, pur essendoci molteplici gag e rappresentazioni in stile deformed chibi, ed è quella sensazione di gioventù innocua unita a scene di nostalgia a colpire inizialmente. Ma per coloro che sono appassionati di musica, in particolare quella classica, il cavallo di forza di tale opera sta in realtà nelle sequenze e riferimenti al panorama sonoro con brani storici e altrettanti riferimenti a musicisti celebri dalla fama di Mozart e Beethoven, sebbene in versione cartacea si perde l'effetto musicale, nonché quello variopinto che nell'anime rendeva meglio il concetto di chiaro e scuro. Malgrado ciò, la disposizione delle vignette, specie nelle doppie pagine dove accadono i momenti culminanti, esse risultano efficaci a esprimere le medesime conclusioni.
Altra componente che non è da meno è quella romantica, anche se magari presentano dei cliché visti e rivisti, l'impatto emotivo in certi frangenti è suggestivo.
La grafica è semplice, però di quella semplicità che ti rimane in qualche modo impressa, col tratto un po' acerbo, che deve ancora perfezionarsi soprattutto nei profili, ma non appare troppo sgradevole. Se c'è stato amore per i contenuti musicali e la narrazione scorrevole, perlomeno in questi primi due volumi, ancora non c'è stato per i personaggi... chissà se troveranno il tempo per convincere, così come i frangenti più cupi. Una lettura che a mio avviso non è imprescindibile, però in fondo ha il suo perché.
Fin dalle prime pagine si può percepire un senso di malinconia, pur essendoci molteplici gag e rappresentazioni in stile deformed chibi, ed è quella sensazione di gioventù innocua unita a scene di nostalgia a colpire inizialmente. Ma per coloro che sono appassionati di musica, in particolare quella classica, il cavallo di forza di tale opera sta in realtà nelle sequenze e riferimenti al panorama sonoro con brani storici e altrettanti riferimenti a musicisti celebri dalla fama di Mozart e Beethoven, sebbene in versione cartacea si perde l'effetto musicale, nonché quello variopinto che nell'anime rendeva meglio il concetto di chiaro e scuro. Malgrado ciò, la disposizione delle vignette, specie nelle doppie pagine dove accadono i momenti culminanti, esse risultano efficaci a esprimere le medesime conclusioni.
Altra componente che non è da meno è quella romantica, anche se magari presentano dei cliché visti e rivisti, l'impatto emotivo in certi frangenti è suggestivo.
La grafica è semplice, però di quella semplicità che ti rimane in qualche modo impressa, col tratto un po' acerbo, che deve ancora perfezionarsi soprattutto nei profili, ma non appare troppo sgradevole. Se c'è stato amore per i contenuti musicali e la narrazione scorrevole, perlomeno in questi primi due volumi, ancora non c'è stato per i personaggi... chissà se troveranno il tempo per convincere, così come i frangenti più cupi. Una lettura che a mio avviso non è imprescindibile, però in fondo ha il suo perché.
Autore: Melany
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Bugie d'aprile 1 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 2 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 3 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 4 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 5 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 6 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 7 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 8 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 9 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 10 | € 4.90 | Star Comics |
Bugie d'aprile 11 | € 4.90 | Star Comics |
Ed aggiungo un paio di cose; ad aver saputo prima che lo stile sarebbe stato così, e la storia proprio identica all'anime, forse il manga non lo avrei proprio iniziato, perchè l'anime è comunque più completo, grazie alle musiche e alle bellissime animazioni.
Se leggo un manga dopo aver visto l'anime, è perchè voglio trovarci più approfondimento, scene extra, roba inedita...altrimenti, a che pro leggere una cosa già vista?
Poi mi sorprende che tutti facciano commenti positivi all'edizione... sì la sovracopertina è una grande cosa, ma della scarsissima qualità della stampa - che macchia mani e pagine, solito problema di casa Star - ne vogliamo parlare?
Io invece di solito compro un manga, se l'anime mi è piaciuto tanto, per avere la storia sempre a portata di mano: se magari ho 5 minuti di attesa oppure sono nervosa/agitata mi è capitato spesso di prendere in mano un volume di una delle mie serie preferite per distrarmi. Mettere un dvd ci si mette sicuramente più tempo
Detto questo, confermo la prima impressione di perplessità, mi sono dovuta "abituare" al disegno per poter godere delle stesse emozioni che mi aveva dato l'anime e devo dire che, rileggendolo, mi sono ritrovata anche nelle parole di Zel.
A me non succede.
Con queste premesse l'acquisto del manga era per me quasi "d'obbligo" nonostante immaginassi che un'opera che ruota attorno alla musica di fatto senza poterla ascoltare ma solo "leggere" sarebbe stata un'esperienza "monca".
In effetti così è stato ma questo ha ulteriormente rafforzato in me l'idea che l'anime è una perla e che lo studio che lo ha prodotto ha fatto un piccolo capolavoro. Il mix tra melodie, immagini e colori è qualcosa di spettacolare.. una delle poche volte in cui un anime surclassa la sua controparte cartacea.
Due anni fa ero a NY da Barnes & Noble e, vedendo l'edizione americana, sono stata lì lì per comprarla... alla fine non l'ho fatto, sperando che un giorno qualcuno lo portasse da noi, ma ci ho comunque lasciato il cuore. Non vi dico la gioia e l'emozione nell'avere in mano il primo volume! *-*
Per ora sono riuscita a recuperare solo il primo volume, ma tanto mi è bastato per capire che non sentirò la mancanza della musica meno di quanto mi aspettassi: infondo basta recuperare i brani proposti (a proposito, carinissimi gli appunti fra un capitolo e l'altro!) dopo o durante la lettura, forse come era intenzione dell'autore fin dall'inizio. E anche senza di quelli, i disegni trasmettono bene tutte le emozioni... o forse è perché ho ancora l'anime "nel cuore"? Chissà!
Unica pecca è che anche a me come a Hikari il nero macchia un po', ma niente in confronto ai vecchi volumi della Planet, ad esempio - e solo sulle mani, non sulle pagine. Mi sa che va a fortuna ^^;
ps. anche io ero molto indeciso di comprarlo dato che la serie mi era piaciuta così tanto, ma per 60€ circa lo trovo un ottimo investimento.
Non lo so se sono sfortunata io, ma a me con i volumi Star è una costante...l'ultimo numero di Pandora Hearts era vergognoso per quante macchie di stampa vi trovai, idem con uno di The Seven Deadly Sins, e ora Bugie d'Aprile...l'unico con cui in genere vado sul sicuro è One Piece, forse li stampano da un'altra parte, boh.
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