Can you hear my heartbeat?
Il battito del cuore (nostro o di chi ci stava accanto) l'abbiamo probabilmente sentito sin dal primo ascolto di questa bella opening e sicuramente si sarà fatto più forte di puntata in puntata.
Se c'è una cosa che non si può negare, è che Yuri!!! on Ice abbia fatto battere il cuore di milioni di telespettatori (eh no, non solo telespettatrici) per tutta la sua durata, in un crescendo emotivo inarrestabile.
Dalla sceneggiatura originale della mangaka Mitsuro Kubo, con la regia di Sayo Yamamoto e la produzione dello studio Mappa, Yuri!!! on Ice si aggiudica la medaglia d'oro come "sorpresa dell'anno", sicuramente non la serie di maggior successo ma dati alla mano, la più twittata.
Cos'è che ha reso speciale questa storia? Forse l'incentrarsi su uno sport affascinante come il pattinaggio artistico, forse le relazioni tra i personaggi e la loro particolare bellezza estetica, forse l'enfasi posta su ogni cosa, forse tutto questo messo insieme.
Se c'è una cosa che non si può negare, è che Yuri!!! on Ice abbia fatto battere il cuore di milioni di telespettatori (eh no, non solo telespettatrici) per tutta la sua durata, in un crescendo emotivo inarrestabile.
Dalla sceneggiatura originale della mangaka Mitsuro Kubo, con la regia di Sayo Yamamoto e la produzione dello studio Mappa, Yuri!!! on Ice si aggiudica la medaglia d'oro come "sorpresa dell'anno", sicuramente non la serie di maggior successo ma dati alla mano, la più twittata.
Cos'è che ha reso speciale questa storia? Forse l'incentrarsi su uno sport affascinante come il pattinaggio artistico, forse le relazioni tra i personaggi e la loro particolare bellezza estetica, forse l'enfasi posta su ogni cosa, forse tutto questo messo insieme.
Un grande successo di pubblico non è mai sintomo di un'opera esente da difetti, sia sul piano tecnico che narrativo, anzi, la sua risonanza ci concede di guardare con un pizzico di malizia in più tutti quegli aspetti troppo spesso passati dal fandom come perfetti o particolarmente innovativi. Dei fandom si sa, non c'è da fidarsi, d'altronde come dice il nome stesso si tratta di fan accaniti, così tanto coinvolti da perdere la lucidità e negare evidenze sconvenienti. Non che sia un problema del solo Yuri!!! on Ice, si tratta di una situazione comune a tutte quelle opere che, per un motivo o per un altro, accolgono attorno a sé schiere di folli innamorati: era successo con Free!, ma perché no anche con Evangelion e tantissime altre opere, alcune delle quali dimenticate all'indomani dell'esplosione del nuovo fenomeno, altre che hanno fatto la storia e ancora oggi resistono conservando il loro fervente fandom.
Ma digressioni a parte, di questo insieme di fanatici ci importa qualcosa? Sarebbe bello dire "no, per niente", ma in realtà a volte i fan accaniti e le loro community che strabordano di elucubrazioni sui singoli fotogrammi (e anche sui fotogrammi che esistono solo nella loro testa) della serie, permettono a chi è meno coinvolto di loro di percepire qualcosa che magari era sfuggito all'occhio profano e quindi di provare ad analizzare le cose con distacco.
La storia inizia con il protagonista ventitreenne, Yuri Katsuki, chiuso in bagno a piangere la sua sconfitta nella finale del Grand Prix. L'ansia lo ha schiacciato, ha fatto molti errori, ha perso. Mentre un giovane talento russo che porta il suo stesso nome lo insulta senza mezzi termini, Yuri torna a caso volgendo lo sguardo per l'ultima volta verso il suo mito di sempre, Victor Nikiforov, leggenda vivente del pattinaggio artistico.
Arrivato a casa, Yuri trova ad accoglierlo una famiglia festosa nonostante tutto e felice di rivederlo ma palesemente incapace di comprendere il suo stato d'animo.
Ricongiungendosi con l'amica d'infanzia Yuko Nishigori, Yuri pensa al suo futuro e pattina davanti alla ragazza sulle note di "Stammi vicino", riproducendo la coreografia che fece vincere al suo idolo Victor il titolo di campione del mondo. Seppur il ragazzo sia parecchio fuori forma e ancora provato dalla sconfitta, la sua performance è splendida e quando tre piccole parche mettono in moto il destino di Yuri, l'esibizione privata finisce davanti agli occhi di tutto il mondo, anche del suo idolo Victor che si presenta il giorno dopo nel freddo Kyushu proponendosi come suo coach. L'obiettivo è vincere il prossimo Grand Prix.
Yuri!!! on Ice è un'opera che mette insieme diverse anime, una prettamente sportiva e competitiva e una più sentimentale, laddove con questo termine non si vuole indicare soltanto il sentimento di amore per lo sport ma più direttamente l'amore romantico, le relazioni affettive di molti dei suoi personaggi. La caratterizzazione dei singoli gioca un ruolo importantissimo, poiché non trattandosi di uno sport di squadra, è stato essenziale caratterizzare al meglio possibile ogni personaggio, protagonista e non, che abbia messo piede su quella pista ghiacciata.
Sportivamente parlando, la serie segue alcuni canovacci abbastanza classici quali la crescita personale del protagonista insicuro e senza fiducia in se stesso, la sconfitta seguita dalla rivalsa e magari da un'altra sconfitta e forse da un'altra rivalsa, e regala diversi momenti emozionanti durante le competizioni.
E' pur vero però che Yuri, senza dimenticare tutti gli sforzi fatti per rimettersi in carreggiata e dare il meglio, sembra in un certo modo un protagonista un po' troppo protetto dalla stessa sceneggiatura poiché indipendentemente dal fallimento con cui tutto ha inizio, più di una volta volta pare vincere perché sì, perché Victor deve restare il suo coach o perché è meglio far fuori in maniera poco elegante avversari fin troppo pericolosi.
Tornando invece all'aspetto più ampiamente corale dell'opera, è bello vedere le esibizioni dei vari pattinatori che si danno il cambio sulla pista, tutti con stili diversi, e stimoli differenti per andare avanti: troviamo performance commoventi, divertenti, esaltanti, con il grosso difetto che però proprio nell'ultima puntata queste vengano un po' troppo velocizzate o tagliuzzate.
Ma digressioni a parte, di questo insieme di fanatici ci importa qualcosa? Sarebbe bello dire "no, per niente", ma in realtà a volte i fan accaniti e le loro community che strabordano di elucubrazioni sui singoli fotogrammi (e anche sui fotogrammi che esistono solo nella loro testa) della serie, permettono a chi è meno coinvolto di loro di percepire qualcosa che magari era sfuggito all'occhio profano e quindi di provare ad analizzare le cose con distacco.
La storia inizia con il protagonista ventitreenne, Yuri Katsuki, chiuso in bagno a piangere la sua sconfitta nella finale del Grand Prix. L'ansia lo ha schiacciato, ha fatto molti errori, ha perso. Mentre un giovane talento russo che porta il suo stesso nome lo insulta senza mezzi termini, Yuri torna a caso volgendo lo sguardo per l'ultima volta verso il suo mito di sempre, Victor Nikiforov, leggenda vivente del pattinaggio artistico.
Arrivato a casa, Yuri trova ad accoglierlo una famiglia festosa nonostante tutto e felice di rivederlo ma palesemente incapace di comprendere il suo stato d'animo.
Ricongiungendosi con l'amica d'infanzia Yuko Nishigori, Yuri pensa al suo futuro e pattina davanti alla ragazza sulle note di "Stammi vicino", riproducendo la coreografia che fece vincere al suo idolo Victor il titolo di campione del mondo. Seppur il ragazzo sia parecchio fuori forma e ancora provato dalla sconfitta, la sua performance è splendida e quando tre piccole parche mettono in moto il destino di Yuri, l'esibizione privata finisce davanti agli occhi di tutto il mondo, anche del suo idolo Victor che si presenta il giorno dopo nel freddo Kyushu proponendosi come suo coach. L'obiettivo è vincere il prossimo Grand Prix.
Yuri!!! on Ice è un'opera che mette insieme diverse anime, una prettamente sportiva e competitiva e una più sentimentale, laddove con questo termine non si vuole indicare soltanto il sentimento di amore per lo sport ma più direttamente l'amore romantico, le relazioni affettive di molti dei suoi personaggi. La caratterizzazione dei singoli gioca un ruolo importantissimo, poiché non trattandosi di uno sport di squadra, è stato essenziale caratterizzare al meglio possibile ogni personaggio, protagonista e non, che abbia messo piede su quella pista ghiacciata.
Sportivamente parlando, la serie segue alcuni canovacci abbastanza classici quali la crescita personale del protagonista insicuro e senza fiducia in se stesso, la sconfitta seguita dalla rivalsa e magari da un'altra sconfitta e forse da un'altra rivalsa, e regala diversi momenti emozionanti durante le competizioni.
E' pur vero però che Yuri, senza dimenticare tutti gli sforzi fatti per rimettersi in carreggiata e dare il meglio, sembra in un certo modo un protagonista un po' troppo protetto dalla stessa sceneggiatura poiché indipendentemente dal fallimento con cui tutto ha inizio, più di una volta volta pare vincere perché sì, perché Victor deve restare il suo coach o perché è meglio far fuori in maniera poco elegante avversari fin troppo pericolosi.
Tornando invece all'aspetto più ampiamente corale dell'opera, è bello vedere le esibizioni dei vari pattinatori che si danno il cambio sulla pista, tutti con stili diversi, e stimoli differenti per andare avanti: troviamo performance commoventi, divertenti, esaltanti, con il grosso difetto che però proprio nell'ultima puntata queste vengano un po' troppo velocizzate o tagliuzzate.
La chiamavano "Fujoshi bait", ossia l'esca per prendere all'amo le fujoshi, quell'insieme di piccole o grandi attenzioni che servono ad attirare il pubblico amante dei BL e che, a detta di chi usa questa espressione, sarebbe capace di innamorarsi di un prodotto solo grazie a qualche ammiccamento omosessuale. Personalmente non amo per nulla il termine, perché da lettrice e amante dei BL credo che molte, come me, non abbocchino semplicemente ad un amo come un pesce che per caso passa davanti ad un vermetto penzolante e ci rimane secco; credo che molte delle cosiddette fujoshi credano davvero in quello che per altri sono solo esche, e a volte ne hanno anche ben ragione, poiché tra un'esca e l'intenzione (seppur velata) di trasmettere qualcosa di vero, ce ne passa. Partendo dalla premessa che il sentimento che nasce e cresce tra Victor e Yuri non si possa chiamare in altro modo se non "amore", il rapporto tra i due è stato sviluppato in maniera abbastanza approssimativa e spesso forzata.
Praticamente sin dall'inizio Yuri e Victor si riempiono la bocca di parole come "amore" (viene usato proprio il termine "Ai"), di affetto, di gesti simbolici dalla forte valenza, di baci vedo-non vedo nascosti da inquadrature apposite e di proclami sul restare insieme anche dopo questo o quello. Insomma, passando sopra allo sbandieramento eccessivo del sentimento, gridato ai quattro venti come se non fosse qualcosa di intimo e profondo ma qualcosa da dover necessariamente far conoscere al mondo, la natura di questo rapporto così stretto è invero poco approfondita: sappiamo che Yuri idolatrava Victor da molto tempo, per cui la cotta per l'idolo è anche comprensibile, ma Victor, dove, come e quando ha sviluppato sentimenti tanto forti per lui? Ha iniziato ad allenarlo e boom, forse anche per il suo carattere un po' frescone si propone immediatamente di essere fratello/padre/fidanzato o tutto ciò di cui lui ha bisogno ma resta comunque qualcosa di molto approssimativo e più forzato che naturale. Non tiriamo in ballo il famoso (e divertentissimo) flashback dell'episodio 10 perché una notte brava e brilla non può bastare alla nascita di un sentimento così forte. La realtà è che il personaggio di Victor andava maggiormente approfondito nei suoi aspetti più intimi e nel suo background, così da poter capire cosa lo abbia spinto a fare determinate cose.
Ma volendo anche essere romantici e sognatori oltre ogni dire, e mettendo da parte quindi anche la verosimilità di un innamoramento talmente flash, resta il fatto che Yuri e Victor, come coppia, sono tanto teneri quanto poco funzionali. Pare che l'uno non possa vivere senza l'altro e soprattutto Yuri nei suoi tira e molla del "resta con me/meglio se ci separiamo qui", si inabissa in un rapporto che sfiora la dipendenza affettiva, vanificando quella che dovrebbe essere la sua crescita personale.
Praticamente sin dall'inizio Yuri e Victor si riempiono la bocca di parole come "amore" (viene usato proprio il termine "Ai"), di affetto, di gesti simbolici dalla forte valenza, di baci vedo-non vedo nascosti da inquadrature apposite e di proclami sul restare insieme anche dopo questo o quello. Insomma, passando sopra allo sbandieramento eccessivo del sentimento, gridato ai quattro venti come se non fosse qualcosa di intimo e profondo ma qualcosa da dover necessariamente far conoscere al mondo, la natura di questo rapporto così stretto è invero poco approfondita: sappiamo che Yuri idolatrava Victor da molto tempo, per cui la cotta per l'idolo è anche comprensibile, ma Victor, dove, come e quando ha sviluppato sentimenti tanto forti per lui? Ha iniziato ad allenarlo e boom, forse anche per il suo carattere un po' frescone si propone immediatamente di essere fratello/padre/fidanzato o tutto ciò di cui lui ha bisogno ma resta comunque qualcosa di molto approssimativo e più forzato che naturale. Non tiriamo in ballo il famoso (e divertentissimo) flashback dell'episodio 10 perché una notte brava e brilla non può bastare alla nascita di un sentimento così forte. La realtà è che il personaggio di Victor andava maggiormente approfondito nei suoi aspetti più intimi e nel suo background, così da poter capire cosa lo abbia spinto a fare determinate cose.
Ma volendo anche essere romantici e sognatori oltre ogni dire, e mettendo da parte quindi anche la verosimilità di un innamoramento talmente flash, resta il fatto che Yuri e Victor, come coppia, sono tanto teneri quanto poco funzionali. Pare che l'uno non possa vivere senza l'altro e soprattutto Yuri nei suoi tira e molla del "resta con me/meglio se ci separiamo qui", si inabissa in un rapporto che sfiora la dipendenza affettiva, vanificando quella che dovrebbe essere la sua crescita personale.
Se è vero che Yuri, ragazzo insicuro, con scarsa stima di sé e che si fa prendere facilmente dall'ansia riesce a trovare il buono in se stesso grazie all'aiuto di Victor, non arriva comunque ad una vera autonomia poiché, causa questo affetto fin troppo straripante, resta evidentemente ancorato al cordone ombelicale dell'adorato coach, il che non è bene, che si tratti di una relazione professionale o anche amorosa. Yuri insomma compie un percorso ma non lo porta davvero del tutto a termine, poiché ancora lontano dalla maturità come artista e come uomo, cosa comunque plausibile in quanto si parla di un ragazzo tra i 23-24 anni che avrà ancora tempo per crescere e maturare. Victor è il motore del cambiamento di Yuri, la guida sul suo percorso, ma non il suo punto di arrivo.
Altro problema riguarda le aspettative che si erano create attorno alla storia tra i due protagonisti: su quel bacio/non bacio, Yuri e Victor sembravano aver scritto la storia, ossia mostrare una coppia palesemente omo, innamorata e dichiarata davanti al mondo in un anime non prettamente BL. In realtà, Yuri!!! on Ice purtroppo resta nel campo dell'ambiguo e del "decidete voi", con una netta propensione a farci credere che la coppia avrà presto dei bambini e una casa con giardino e cane ma non si azzarda comunque a concretizzare, dimostrando ancora una volta come, quando si rivolge ad un pubblico ampio, il Giappone non sia abbastanza coraggioso da mostrare una storia gay in un contesto non prettamente BL.
Yuri e Victor sono una coppia anche molto tenera a cui è facile affezionarsi e per la quale ci si ritrova a fare il tifo, ma la storia non l'hanno scritta, non ancora o non davanti ai nostri occhi. Difficile dunque ritenere Yuri!!! on Ice il paladino dei diritti LGBT in un mondo prevalentemente "maschio" come quello dell'animazione; ci provano, si impegnano e danno anche qualche soddisfazione, ma non vanno davvero più in là della recinzione. Il tutto si riduce quindi ad una bella ruffianata che senza esporsi al massimo, accontenta comunque il suo pubblico.
Estrapolando però Yuri e Victor dal concetto di coppia e prendendoli come soggetti singoli, otteniamo fortunatamente due personaggi molto interessanti, seppur per caratteristiche diverse. Yuri è un ragazzo comune, a partire dalla sua tendenza all'ingrasso per amore del katsudon, per finire all'ansia e all'insicurezza che dominano il suo cuore, specialmente dopo un grosso smacco. Yuri è dolce, tenero, coccoloso e non si può fare a meno di volergli bene, perché nonostante tutto cerca la forza di rialzarsi, la trova, si impegna per rimettersi in gioco. Victor è un tipo bizzarro, allegro, fresco e mattacchione ma che conscio delle sua abilità riesce a trasmettere, non senza qualche grosso errore, sicurezza e fiducia a chi gli sta accanto, non per nulla pare che tutti lo vogliano. Il problema di Victor, come già accennato, è la sua mancanza di background.
Yuri!!! on Ice non è propriamente un'opera corale ma vista la sua natura sportiva non può trascurare personaggi di contorno quali supporter e famiglia ma soprattutto i rivali nelle competizioni di pattinaggio. A parte le dovute lodi alle tre gemelline smartphone-dipendenti, la parte più variopinta di Yuri!!! on Ice è rappresentata dai pattinatori rivali/amici di Yuri: a partire dal biondo e bellissimo Yuri Plisetsky, colui che sbraita nel primo episodio contro Yuri, troviamo una schiera di singolari pattinatori dal comportamento spesso un po' troppo sopra le righe, basti pensare al buon Giacometti o al nostro compaesano Crispino, che spesso e volentieri strappano una risata (amara per qualcuno) in virtù del loro comportamento assurdo ma che altrettanto facilmente scivolano nel grottesco.
I pattinatori di Yuri!!! on Ice competono ognuno alla propria maniera, tutti allo scopo di vincere ma portando nell'intimo obiettivi e mete differenti; così come Yuri esegue il suo programma all'insegna del tema "amore", anche gli altri sembrano fare lo stesso, impegnandosi al massimo per soddisfare ciò che il loro cuore urla. In tutto ciò è forse il biondo Yuri (Plisetsky) a venirne fuori come personaggio più completo, che nonostante la giovane età, lavora e sputa sangue per andare oltre i suoi limiti, facendosi ovviamente aiutare da chi crede in lui e nel suo talento innato, ma non dipendendo mai da nessuno. Allo stesso tempo altri pattinatori si fanno apprezzare per le storie personali o semplicemente per la passione che mettono nelle loro esibizioni, per la simpatia, la naturalezza e persino per i grossi scivoloni.
Tenendo conto che si tratta di una serie ricca di comprimari e composta da soli 12 episodi, il lavoro svolto è tutto sommato buono.
In un alternarsi di episodi vispi e ricchi di esibizioni ad altri più lenti e di passaggio, Yuri!!! on Ice ha fatto parlare di sé anche in merito alla sua realizzazione tecnica. Lodato da molti per il comparto registico ad opera della Yamamoto, la serie non ha ricevuto altrettanto benevoli critiche sulla questione delle animazioni, evidentemente approssimative e riciclate in diverse occasioni. Purtroppo, quelli che dovrebbero essere i momenti di maggior interesse degli episodi, nei quali si sarebbero dovuti concentrare gli sforzi tecnici, ossia le performance sul ghiaccio, risentono dei suddetti problemi. In due parole possiamo dire che lo studio Mappa ha avuto grossi problemi finanziari e che abbia quindi dovuto lavorare in fretta e furia agli episodi, pagandone così lo scotto.Si tratta certamente di un grosso punto a sfavore poiché alcune bellissime esibizioni vengono macchiate da animazioni e disegni di basso livello.
Quella che salta subito all'occhio positivamente è invece la opening, History Maker (eseguita dall'attore/cantante Dean Fujioka), sia per la bellezza di musica e testo, sia per la realizzazione grafica che utilizza, come per le esibizioni, una tecnica che mette insieme 2D, 3D e rotoscopio, creando un effetto sognante e al contempo realistico.
Altrettante lodi alla ending, You Only Live Once, cantata da Hatano Wataru (che nella serie doppia il russo Georgi Popovich) e che graficamente utilizza lo scorrere delle foto dei nostri protagonisti in stile Instagram.
Di certo la lavorazione di Yuri!!! On Ice ha richiesto un gran dispendio di energie, basti pensare alle accurate citazioni ai pattinatori realmente esistenti o alle complesse coreografie realizzate dal danzatore su ghiaccio Kenji Miyamoto.
Qui Miyamoto interpreta Eros, la coreografia più famosa di Yuri
La colonna sonora di Yuri!!! on Ice è ovviamente molto ricca e contiene un insieme di brani originali e della musica classica.
Il doppiaggio vede al lavoro tanti nomi che hanno fatto la gioia delle orecchie dei fan: Junichi Suwabe doppia divinamente il bel Victor (nella sua versione meno sexy ma sempre piacevole a sentirsi), Toshiyuki Toyonaga è il dolce Yuri mentre Kouki Uchiyama abbandona i suoi personaggi cool e composti per dar voce al focoso Yuri Plisetsky. Tra i personaggi di contorno abbiamo gli ottimi Kensho Ono (Phichit), Mamoru Miyano (JJ), Tomoaki Maeno (Crispino) e Yasumoto Hiroki (Giacometti).
Yuri!!! On Ice è un anime gradevolissimo, che sa commuovere e divertire, che appassiona ad una disciplina tanto affascinante quanto generalmente poco seguita, non per nulla ha fatto la gioia di vari pattinatori che ne hanno apprezzato i tributi o anche solo il realismo di alcune situazioni (sportive). Si fa seguire con molto interesse ma purtroppo, non esce particolarmente fuori dagli schemi e, diciamolo sinceramente, avrebbe dato la nausea a parecchie persone se Victor e Yuri fossero stati un uomo e una donna (specie ai/alle denigratori/denigratrici delle "mielosità" da shojo manga). Ma se passiamo oltre i potenziali meriti che il fandom gli ha attribuito dopo una manciata di episodi, se lasciamo perdere la pretesa di essere il paladino dei diritti degli omosessuali, se prendiamo la storia di Yuri e Victor con la leggerezza che gli spetta e ci concentriamo più sulla competizione sportiva e lasciamo le frivolezze di contorno come il mero divertimento che dovrebbero essere, otterremo una serie anime piacevole, con una bellissima colonna sonora e dei personaggi strambi ma più che azzeccati.
Yuri!!! on Ice probabilmente non ha fatto la storia, forse tra qualche anno sarà dimenticato in favore del Free! di turno con i giocatori di bocce, ma dall'autunno del 2016 a ora, e forse anche per qualche anno a venire, ha conquistato il cuore di migliaia di fan in tutto il mondo, come già detto magari spingendo i giusti tasti, ma in ogni caso è riuscito in quello che dovrebbe essere lo scopo di ogni serie di intrattenimento: far sognare il suo pubblico, dargli la possibilità di ridere, piangere e amare i suoi personaggi, facendoglieli portare nel cuore quanto più tempo possibile. E questo, in un periodo storico in cui vengono prodotte più di 150 serie l'anno, il 90% delle quali vengono dimenticate appena dopo la trasmissione dell'ultima puntata, non è esattamente poco.
Yuri!!! on Ice probabilmente non ha fatto la storia, forse tra qualche anno sarà dimenticato in favore del Free! di turno con i giocatori di bocce, ma dall'autunno del 2016 a ora, e forse anche per qualche anno a venire, ha conquistato il cuore di migliaia di fan in tutto il mondo, come già detto magari spingendo i giusti tasti, ma in ogni caso è riuscito in quello che dovrebbe essere lo scopo di ogni serie di intrattenimento: far sognare il suo pubblico, dargli la possibilità di ridere, piangere e amare i suoi personaggi, facendoglieli portare nel cuore quanto più tempo possibile. E questo, in un periodo storico in cui vengono prodotte più di 150 serie l'anno, il 90% delle quali vengono dimenticate appena dopo la trasmissione dell'ultima puntata, non è esattamente poco.
Condivido invece il fastidio per il mancato coraggio della serie di fare un passetto in più, sganciarsi dalle strizzate d'occhio per mettere entrambi i piedi nella canonizzazione della coppia. L'ottimista che è in me spera che abbiano solo tirato di impulso il freno a mano verso la fine per tenersi qualcosa per una eventuale seconda stagione (che se non farà sto benedetto passetto, mi darà un grosso dispiacere).
Io sarei stato un po' più cattivo sui comprimari: se paragoniamo Yuri On Ice a una di quelle opere corte ma con un cast ampio e fatte come Dio comanda (come Ping Pong) il risultato è un po' impietoso.
A parte Yurio, che è un personaggio che cresce e si sviluppa abbastanza bene in relazione al tempo che gli viene concesso.
Dopo averla letta; l' anime mi intriga ancora di più!
Yuri on ice!!! mi è piaciuto, tanto. Il pattinaggio su ghiaccio è fra i miei sport preferiti, mi emoziona proprio guardarlo. Però non ho vissuto bene la visione della serie, perché essendo esploso come una bomba su Twitter, il giorno dell'uscita dell'episodio mi era interdetto utilizzare il mio social network preferito, pena fantastiliardi di spoiler! E io sono la tipa che non guarda gli anime con l'ansia addosso, e non ho il tempo libero a disposizione per mettermi come un avvoltoio ad aspettare l'uscita dell'episodio dal Giappone, senza sub, e farne biliardi di screen spoilerose. Anche perché tuttora non ne trovo il senso! Arrivata a metà serie ho gettato la spugna, e ha inciso un sacco sulla valutazione finale il fatto di sapere tutto prima della visione. Inoltre c'era un po' troppa benevolenza in giro nel giudicare sia la sceneggiatura sia le animazioni, che hanno peccato sotto vari punti di vista, e a me i giudizi troppo buoni non mi piacciono se non motivati da qualcosa di concreto. Alla lunga mi fanno prendere in antipatia un anime.
Detto questo, Yuri on ice!!! non lo dimenticherò per molto tempo. Anche perché di YuriO chi si scorda?
La serie la sta seguendo mia moglie e vedo che le piace, alle fine deciderò a seconda di suo giudizio se guardarla. Di certo ha fatto molto parlare di se, sui social sopratutto il mio account è stato invaso.
Ciao,
Tacchan
Ma non ho capito una cosa, oltre al fatto che in giro si vedono più fan art yaoi che immagini prese dall'anime ( ), ma il genere potrebbe rientrare nello shounen ai?
La componente sportiva in sé non m'ha fatto trepidare: vero che mi ritrovavo a trattenere un minimo il fiato ad ogni salto o piroetta, ma non ho trovato traccia del sacrificio, il sudore e il sangue che solitamente fanno da protagonisti nei titoli sportivi che riservano un certo coinvolgimento.
Ciò che più ha attirato le mie simpatie è stata la rivalità dei due Yuri. Anche Victor e la tematica del mentore che solitamente mi piace molto veder trattata in una storia.
Personaggi simpatici insomma, e un quintale di volute ambiguità nei rapporti tra gli stessi che cmq non mi hanno disturbato, anzi, ho trovato simpatiche (non avendo preso nulla troppo sul serio).
Concordo però in toto con la recensione, soprattutto su fatto che si sia rimasti molto in superficie approfondendo davvero poco o nulla.
Insomma, non ci ho trovato molta sostanza, e probabilmente tra un paio di mesi me lo sarò già scordato, ma è stata una visione sufficientemente piacevole per me, nulla più.
PS: davvero simpatica e orecchiabile la opening.
Ma parlando di Eros... allego questo video *3*
Mai spoilerarsi!! io ho tolto i mi piace a tutte le pagine di Yuri on ice quando doveva uscire l'ultima puntata perchè aspettavo i sub!
[OFF TOPIC]Ciao amica <3 [/OFF TOPIC]
Mi limito a contestare la dipendenza di Yuuri da Victor; con il procedere della storia si capisce che, al massimo, è il contrario ^^;
Altri difetti citati ci sono, eccome. Quei frame nelle animazioni delle esibizioni sono sotto gli occhi di tutti; c'è da dire che molto probabilmente è stata la performance di Victor nel primo episodio (quella sì, davvero ineccepibile) ad alzare di molto le aspettative, ma questo non toglie che altre siano molto difficili da guardare (una su tutti quella di Emil, se mi ricordo bene era davvero animata MOLTO male). Sono curiosa di vedere se e come verranno migliorate nel BD.
L'ultimo episodio è effettivamente affrettato, quello sì, ma il vero calo di stile trovo sia stato nel penultimo, con quell'angst dell'ultimo minuto e alcune scelte non troppo felici.
Detto questo, mentirei se dicessi che YOI non è stato uno degli anime e non solo che più mi ha entusiasmato negli ultimi anni. Senza paragonarlo a titoli qualitativamente più alti, sia chiaro, sia come prodotto generico che sportivo (da quel punto di vista, opere come Haikyuu continuano ad essere migliori); ma la quantità di emozione pura e semplice (non saprei come altro definirla) che mi ha saputo regalare è stata talmente alta che trovo molto difficile, in futuro, riuscire a dimenticarlo. Ho una grande fiducia in questo NEXT LEVEL; sperando che, come Victor, si punti a stupirci ogni volta di più
(ho scritto davvero troppo, mea culpa D:)
Sono d'accordo riguardo alla mancanza di caratterizzazione di Victor, non ho mai capito quando è serio e quando scherza, ma non mi è dispiaciuto come personaggio. Mentre i due Yuri mi sono piaciuti.
Sinceramente, mi sarebbe piaciuto di più che la serie fosse stata più lunga e che si spieghi qualcosa su passato di tutti i personaggi, anche quelli secondari. Inoltre penso che le gare siano state create in modo abbastanza affrettato. Per questo spero in una seconda stagione in cui venga spiegato di più su tutto.
Per quanto riguarda l'ultimo episodio, mi aspettavo in finale diverso. Personalmente l'ho trovato un po' contraddittorio... (Ancora non mi spiego cosa sia successo lo scorso Grand Prix, sia per quanto riguarda Victor e Yuri, sia per Yuri e Yurio).
Non sono d'accordo solo su due punti.
Il primo, è il fatto che la narrativa imponga a Yuuri di vincere. Considerando /tutto/ l'andamento dell'anime, mi chiedo come si possa pensare qualcosa del genere XD Al massimo, lo si dovrebbe pensare di Yurio!
Il secondo, il fatto che si tratti solo di fujoshi bait. Forse sono troppo assuefatta da certo queerbating dei telefilm americani (quello degli autori che prima dichiarano di star scrivendo una relazione slash e poi mi raccomando precisiamo NO HOMO perché sia mai che i personaggi finiscano davvero per avere una relazione) perché francamente trovo che sia chiarissimo che Viktor e Yuuri si amano e sono una coppia.
Poi si può discutere se piaccia o no, se sia stata sviluppata bene o no (e anche io penso che avrebbero potuto fare un lavoro migliore), ma non ho assolutamente sentito la necessità di altro perché mi pare già chiarissimo che sia così.
Mi torna in mente il tweet della Kubo che si stupì del fatto che gli occidentali non avessero ben capito (o avessero dei dubbi) sul finale della puntata sette, quando per i giapponesi era chiarissimo quello che era successo... Probabilmente è così per tutta la loro relazione.
E sinceramente, credo sia /anche/ per questo che YoI ha avuto tanto successo. In un mondo pieno di subtex omo che non viene mai veramente esplicitato, hanno portato un anime che ha reso canon quello che normalmente sarebbe stato mostrato solo nel fanon. Non sarà certo la rivoluzione del secolo o dei diritti LGBT, né penso che YoI resterà nella storia dell'animazione (se non per le vendite, forse), ma aver dato alle persone quello che volevano vedere è la chiave del successo (e lo dico da persona che l'ha seguito solo per il pattinaggio, ma ha apprezzato gli scleri di chi aveva intorno XD).
Per chi non ha visto Nodame intendo questo (notare la fluidità e la realisticità dei movimenti delle dita sulla tastiera, non so come le abbiano fatte, ma sembrano vere ):
Sono in CG, come quelle di Shigatsu; il che non vuol dire sia di per sè facile animarle, ma di sicuro è tutta un'altra cosa rispetto all'animazione tradizionale (anche perchè per quanto ne sappiamo potrebbero benissimo aver usato un sistema di cattura dei movimenti di un pianista vero, come si fa nei videogiochi).
Poi per carità, non saranno al livello di roba alla Mob Psycho 100 o dello standard Kyoani, per dirne due, o Haikyuu se parliamo di spokon; ma dire che le animazioni di questa scena siano scarse mi fa un po' male al cuore ^^; Che da lì in poi sia tutto un po' calato di livello non lo nego, ma quella rimane una scena ben animata (forse la migliore dell'anime).
Partito con un budget non altissimo, è riuscito a rendere in maniera sì altalenante, ma anche accattivante, svariate coreografie sul ghiaccio designate ed eseguite da persone reali, che non penso proprio fosse semplice.
Sulla questione BL/non BL, purtroppo i regolamenti in Giappone sono chiari, se non vuoi finire con quell'etichetta addosso, non puoi rendere il rapporto tra i due protagonisti il fulcro della serie o rappresentarlo in maniera esplicita. Eppure che vi siano dei sentimenti tra Yuri e Victor mi sembra chiaro.
Sulla sceneggiatura, secondo me ha influito molto il numero ristretto di episodi, davvero troppo pochi per contenere un intero campionato, con esibizioni di tutti i concorrenti in ogni fase, oltre che tutti i momenti fuori gara tra allenamenti e presentazioni degli altri personaggi...con cio', e' naturale che una caratterizzazione migliore per Victor e uno sviluppo piu' naturale del rapporto tra i due personaggi principali siano stati penalizzati.
Sì, è la meno peggio, per le aspettative che mi ero creata (e forse è qui che ho sbagliato IO: mi sono creata aspettative troppo alte) la darei come il "minimo sindacale" perchè anche in quella trovo tante piccole imperfezioni, che già dall'episodio successivo invece di calare sono andate aumentando. L'esempio più evidente? I cambi di direzione, li trovo spesso troppo bruschi, innaturati, troppo veloci. Se prendi Victor a 0.15-0.20, si muove in un modo che sembra quasi che abbiano riavvolto un nastro all'improvviso. Ma anche Yuri più avanti verso il minuto mi da una brutta sensazione, succede spesso non solo lì, è come se i "movimenti di camera" non rispettassero quella che dovrebbe essere la reale velocità di esecuzione di molte figure (nell'esempio specifico, Yuri fa una curva ampia, dovrebbe essere più lento e dare più la sensazione di avvicinarsi all'osservatore, invece sembra quasi che giri "su un mattone"). Forse nel tentativo di dare fluidità e dinamicità hanno esagerato con certi effetti/trucchetti. Nel tuo filmato si vede bene perchè c'è il confronto con un pattinatore in carne e ossa, il modo in cui la telecamera ne segue i movimenti è ben diverso, è molto più ferma, e lo sfondo non da la sensazione di muoversi per i cavoli suoi (e quindi di nuovo in modo innaturale) come invece succede spesso nell'anime (ed è la cosa che più di tutto mi disturba, nel senso che mi da quasi il mal di mare). Sequenze tipo quella verso 2.30-2.40: il modo in cui Yuri si sposta sul ghiaccio cozza con i movimenti che fa, quello zigzagare all'indietro sembra reso più dalla "mano" che sposta fisicamente il cell col disegno di Yuri sullo sfondo, che dal modo in cui si muove il personaggio, è come se fosse stato disegnato per andare indietro dritto e poi di colpo si fossero pentiti e avessero deciso che doveva girare. Non riesce a darmi l'illusione che lo spostamento sia il risultato dei suoi movimenti e me lo fa apparire legnoso oltre che artificiale. Un pattinatore che zigzaga all'indietro in quel modo dovrebbe muovere di più le caviglia perchè è con quelle che sta lavorando, tutto il corpo dovrebbe inclinarsi prima da una parte e poi dall'altra, perchè sposta continuamente il suo baricentro, Yuri invece resta dritto e rigido come un palo ma lo si vede andare a destra e a sinistra... una bella scena rovinata, secondo me.
Mi fermo per non fare la rompi della situazione, ma ci tengo a precisare che non sto dicendo tutto questo per divertirmi a denigrarlo (non posso dire che non mi sia piaciuto, non sarei così delusa dalle animazioni se l'anime non mi fosse piaciuto), ma solo per capire se sono l'unica ad aver avuto certe impressioni.
YoI è una serie che ho accumulato all'inizio e recuperato tutto verso la fine della trasmissione e ammetto che s'è rivelata una bella chicca. Non conoscevo veramente la trama e non sapevo cosa aspettare, però sono rimasta sorpresa, per la storia alquanto "semplice", il tutto tramite una stagione di Gran Prix. Purtroppo la lunghezza è stata quella e quindi ulteriori approfondimenti non sono stati possibili, però direi che ciò che era necessario allo svolgimento della storia c'è stato. I personaggi secondari hanno avuto sufficientemente il loro spazio per esprimersi, sono rimasta sorpresa infatti che ad ogni turno ognuno si esibisse quasi per intero. Il budget scarso andato a discapito della grafica interessa numerosissime serie, peccato YoI sia finita tra queste. Le animazioni dell'OP sono stupende, anche le esibizioni lo sono state, ma a livello di fluidità e dettagli siamo su due piani diversi. La combriccola che anima la serie è stata molto varia, tanto diversi che non posso ammettere di aver apprezzato tutti, no. Però il trio principale li ho amati, poi la nota di merito alle 3 gemelle che sono state una forza della natura! Yuri è un protagonista che più o meno s'è fatto subito apprezzare, per la simpatia con cui spiega e narra gli eventi e per la sua caratterizzazione che trovo abbastanza fuori dai soliti canoni di personaggi fighi. Non sono pratica di BL, ma è evidente che la serie ne puzza parecchio, ciononostante il sentimento crescente tra Yuri e Victor non mi ha particolarmente infastidita, anzì, direi che per quanto sono carini stanno contribuendo ad avvicinarmi a questo mondo XD Poi in effetti la relazione è molto sospesa nell'aria e il senso di quello scambio assurdo di dono è stato difficile da concepire per me. In conclusione comunque, per me è rimasta come una serie specializzata su una data disciplina gradevole da seguire
Proprio per l'ambiente così multietnico che me lo sto chiedendo per quasi tutta la durata della serie: ma in che lingua comunicherebbero in verità?
Inglese? Sì, la probabilmente la risposta più ovvia, ma sarebbe anche troppo facile buttarla lì così. Parlano tutti così fluidamente il Giapponese, davvero sarebbero così anche in Inglese? Capisco che ora si tratta di un anime e quindi non facciamoci troppi problemi prendendo le situazioni così sul serio, ma come hanno fatto a farci passare così inosservato questa grossa barriera linguistica?!
piccolo errore di battitura ^^
Mi accordo 100% alla recensione di Arashi. Mi aspettavo di vedere una bella serie sul pattinaggio artistico e non ne sono rimasta delusa, quality a parte. Per personaggi e esibizioni mi è piaciuta mooolto più di Free!, per dirne una.
Peccato davvero che la nave non sia mai salpata da quel porto, già che ci avevano messo la coppia omo. E io è dal suo annuncio che vorrei uno spin-off sulle pattinatrici , ecco T_T
Pienamente d'accordo, anche io ho pensato la stessa cosa durante la visione della serie... è molto inverosimile. Ma non sono un grande fruitore di anime sportivi, quindi non ho idea di come vengano gestite le lingue in questi casi.
Toglietemi una curiosità: che "limiti di omosessualità" dovrebbe rispettare un anime non classificato come BL? Voglio dire, non è che non esistano anime e manga non Yaoi/Yuri con relazioni omosessuali. Magari non sono il centro della narrazione, ma capita di vedere anche scene inequivocabili con baci o dichiarazioni. Perchè per Yuri On Ice la cosa dovrebbe cambiare e restare necessariamente sul "te lo dico senza dirtelo"? Alla fine il fulcro resta il pattinaggio, non la loro storia.
Ammetto che non mi ero accorta delle debolezze nel comparto animazioni, forse perchè affascinata dalle musiche e dalle coreografie su ghiaccio, che seguo anche dal vero..anzi, le animazioni mi sembravano fluide e i pattinatori quasi volavano...
Uno dei grandi limiti della serie, a mio parere, era invece la ripetività dello schema delle puntate: strutturarle come una competizione vera era una bella novità all'inizio, ma tutte quelle telecronache e i caratteri esagerati e stereotipati alla lunga stancano.
Questo non ha impedito un po' a tutti, però(ci scommetto) di andarsi a spulciare i singoli salti che vengono continuamente nominati..dai, ammettetelo, avete setacciato wikipedia e youtube pure voi
Esistono eccome! C'è il manga di Moyashimon, per esempio, dove uno dei personaggi è innamorato del protagonista, si veste da donna e si affronta la sua questione assieme a tutte le altre cose di cui parla il manga, che è sull'agricoltura (LOL). Penso, però, che i manga come Moyashimon siano un'eccezione... Di solito l'omosessualità nelle storie non BL si ferma al fanservice...
Più che altro, la cosa che mi è sembrata strana non è che parlassero in giapponese (che è lecito pensare sia fatto a beneficio dello spettatore, come sempre nei film, per semplicità, lasciando intuire che ovviamente stiano parlando in una lingua comprensibile a tutti come l'inglese), ma il fatto che di tanto in tanto tirino fuori espressioni o piccole frasi proprio in inglese! Allora devo pensare che in tutto il resto del tempo stessero davvero parlando in giapponese? @-@
E sinceramente non lo trovo così strano? Yuuri ha vissuto in america per svariati anni, idem Pichith e Celestino. Sono atleti che viaggiano tanto, penso che sapere almeno l'inglese sia d'obbligo... Tra l'altro credo sia abbastanza così anche nella realtà (almeno a giudicare dalle varie amicizie che hanno i vari atleti, e da come comunicano su twitter).
Invece io quella scena lì per lì l'ho adorata, ma a posteriori è una paraculata grossa come una casa!
Sono d'accordo sul fatto che le animazioni siano un po' calate dal punto di vista tecnico, soprattutto nelle puntate 3, 4, 5 e 6, mentre dalla settima in poi è migliore (ma non eccezionali).
Sono d'accordo anche sul fatto che ci sia stato poco spessore sul carattere di Victor, ma questo purtroppo, per colpa del numero limitante degli episodi era inevitabile.
Parlando dei personaggi li ho trovati comunque molto realistici, soprattutto i due Yuri: Yuri Katsuki ha mostrato appieno le sue insicurezze in maniera concreta e decisa, come se fosse un personaggio in carne e ossa (infatti la scena del parcheggio dell'episodio 7 mi ha colpito molto), mentre Yurio è uno dei personaggi più riusciti meglio dando personalità sia al livello artistico che caratteriale.
Per la trama non c'è che dire, è veramente ben fatta e interessante; non sarà originalissima, ma nel suo piccolo riesce molto bene nel suo intento.
Riguardo alla relazione tra Victor e Yuri, c'è da dire molto: prima di tutto, anche nella recensione dici che l'amore di Victor verso Yuri è troppo forzato, ma se si calcola bene il tempo, direi un'innamoramento da parte del personaggio è lecito, perchè Victor conosce Yuri più o meno a dicembre, successivamente Victor va in Giappone a aprile e gli fa da coach per più o meno 7 mesi. Lì infatti la relazione, dal mio punto di vista non è per niente forzata, anzi è molto dolce, naturale e senza pretese. Io non sono una grande amante dello Yaoi, anzi ne vedo veramente, ma vedere l'amore che provano i due protagonisti, mi hanno lasciato un bel ricordo, come quando leggo uno shoujo manga.
i disegni gia dall'inizio mi piacevano, da quanto avevo guardato il trailer pensai "i disegni sono quelli di kiseijuu" e io kiseijuu lo amo.
Le musiche e la colonna sonora sono bellissime e creano indipendenza haha mi è piaciuto molto il fatto che abbiano usato una canzone italiana per il Gala e per il libero di Victor.
Ultimo ma non meno importante, ho apprezzato molto il tema della tolleranza: tutti i personaggi, nonostante le loro differenze culturali e sociali, si accettano e non mostrano segni di odio o di razzismo (anche per il fattore omosessuale).
E niente, quest'anime io l'ho amato alla follia, io ero una di quelle che sclerava ogni mercoledi sera per quello che succedeva nelle puntate su twitter (mi mancano quei momenti). Per molti non è così, ma io con Yuri on ice ho un certo valore affettivo: grazie a quest'opera sono riuscita a recuperare delle amicizie perse, ad approfondirle e ad ottenerle di nuove, quindi io non mi dimenticherò facilmente questo anime, anzi ne sono ancora ossessionata XD.
Grazie per l'appunto. Ho visto poi che Detroit è una città statunitense e non in Thailandia come avevo capito per errore all'inizio per disattenzione *scusate la mia stupidità*. Questo passaggio era stato fondamentale per dare una spiegazione logica e credibile alla conoscenza dell'Inglese da parte di Yuri, come hai detto anche tu visto che ci ha vissuto un po' di anni la' seguendo un articolo sono arrivata ad un tweet di conferma della lingua che comunicano tra loro https://twitter.com/valerieflames/status/796404618309685248
Yuri on Ice è una serie che desideravo tanto vedere, sia per la tematica cosiddetta "boys love" che per quella del pattinaggio, e alla fine mi ha piacevolmente intrattenuta, su questo non c'è dubbio. Però la parte "romantica" l'ho trovata eccessivamente veloce e sdolcinata, talmente tanto da farmi storcere il naso in più occasioni: certo, dalle mie parti si suol dire "piuttosto di niente è meglio piuttosto", e quindi passi per la coppia gay protagonista che cerca di sdoganare le storie d'amore "non etero", però... mi rimane un po' l'amaro in bocca, ecco. Se non ci fossero state questi eccessi che io considero pecche (qualcun altro magari no, certo), alla serie ne avrebbe senz'altro giovato.
Passando alle cose che più ho gradito: la varietà dei personaggi, tutti hanno avuto il loro spazio nel loro momento (chi più chi meno) ed è stato bello. Così come bellissime sono state anche le interazioni tra tutti questi vari personaggi di diversa nazionalità, e il realismo con cui sono stati "fotografati": la rivalità tra i due Yuri (ecco, su questo ci avrei voluto ben più attenzione, questo sì), i più giovincelli sempre con il cellulare alla mano a twittare foto, oppure tutti insieme appassionatamente a godersi il dopo gara bevendo e mangiando qualcosa insieme, e così via.
Non ho fatto i salti di gioia per la personalità regalata all'italiano Crispino o al "di sicura origine remota italiana" Giacometti, ma nell'insieme di tutti, ci stanno (tanto l'insieme comprendeva pure Piccitto e Yurio ).
Le animazioni non mi hanno fatto sicuramente impazzire.
Le musiche invece sì, sia le theme song sulle esibizioni dei vari Piccitto di turno che, soprattutto, la splendida sigla. Ecco, sicuramente tra un range da 1 a 10, alla sigla regalo un bel voto 15
Grazie intanto per aver letto la recensione che era bella lunga, inoltre, sono anche contenta di constatare che i commenti, seppur non favorevoli o completamente d'accordo, siano stati argomentati bene e pacificamente. Vi confesso che non è stata una recensione facile, quando c'è da parlare non benissimissimo di qualcosa che comunque alla stragrande maggioranza della gente piace tanto, ho sempre un po' di timore, perché è facile passare per un haters o una con la puzza sotto il naso, anche perché sostanzialmente a me Yuri on Ice è piaciuto. Sapevo comunque che le donzelle della community di AC sono persone moderate quindi non temevo troppo!
Qualche risposta sparsa, per il resto non aggiungo altro perché ho già detto abbastanza nella rece!^^
@sailortenshi rispondo al tuo sotto spoiler sottospoilerandomi anche io
@Akemichan, sulla questione
rispondo anche a te sotto spoiler che non si sa mai!
Stessa cosa dicasi per la finale, quando JJ, mostro di narcisismo e autostima, crolla dal nulla. Lui non era nuovo a competizioni importanti e invece che fa? Crolla del tutto, così è stato eliminato il rivale potenzialmente più pericoloso assieme a Yurio, perché se JJ avesse pattinato come al solito, probabilmente Yuri avrebbe preso il bronzo. Insomma anche qui mi è parso un escamotage per far fuori i pericoli. Il problema forse è anche dato dal mancato approfondimento di JJ, noi non sappiamo nulla di questi suoi problemi, sappiamo che è un figo spocchioso, bravissimo, vincente e qui lo vediamo crollare dal nulla, forse se avessimo saputo di più di lui e della sua ansia da prestazione sarebbe stato più credibile.
Dall'altro lato, Yurio non lo vedo per nulla "protetto", è quello che più di tutti ha sputato sangue e ha oltrepassato i suoi limiti con la sua determinazione, a costo di fare un grossissimo buco nell'acqua.
Riguardo la fujoshi bait invece, neanche io penso che lo sia perché anche io penso che il sentimento sia vero e palese, però lo vedo comunque come una ruffianata perché si spreca in belle parole ma non va oltre. Per me il bacio c'è stato in quella puntata, ne sono convinta, ma perché non farlo vedere? Perché il braccio strategico che copre? Così mi stai solo punzecchiando senza esporti davvero. Che poi a me piace questa cosa, figurati, io leggo tutti quei manga pieni di biscioni che flirtano ma che non stanno certo insieme, solo che, come spiegato nella rece, questo "pararsi il sedere" non porta YoI al di là di tante altre cose stuzzichevoli.
@Haizhong_Musume
E' naturale purtroppo ma non va bene, Victor è un coprotagonista di pari importanza a Yuri e il loro rapporto è stato messo molto ma molto ma molto in evidenza, per cui penalizzare uno dei due protagonisti e la relazione tra di essi, è un difetto abbastanza grosso. So che purtroppo con queste mini serie si fa quel che si può ma per l'appunto resta comunque un difetto.
Niente che comunque sconsigli la visione, perché nonostante tutto è gradevolissima comunque, ma mancano piccoli accorgimenti per fare una storia davvero, davvero buona.
Per la questione della scena di Barcellona, quoto Benihime
Molti di voi dicono che in Giappone ci sono regole molto severe sul classificare le varie serie anime e di conseguenza i contenuti, regole che hanno imposto allo staff di Yuri on Ice! di non poter fare determinati passi (immagino si stia parlando di baci lampanti).
Allora perchè in Sailor Moon Crystal durante il terzo arco non si sono fatti problemi nel rappresentare il bacio saffico tra Sailor Moon e Sailor Uranus? Dubito che rientri fra le serie di cui voi parlate che non hanno le mani legate in quanto classificate in un determinato modo!
E' vero che il bacio c'è nel manga e che la serie deve essere il più fedele possibile e il bacio stesso non è assolutamente carnale o volgare, privo di passione. Ma è pur sempre un bacio gay!
Sono fuori strada per caso? Fatemi capire
In realtà non ho interpretato per nulla come te quelle scelte di trama, ma non voglio intasare il topic, soprattutto perché dovremmo mettere tutto sotto spoiler e diventerebbe tutto pieno di righe bianche XD
Aggiungo solo una precisazione... diverse persone hanno parlato della 'censura' in Giappone come spiegazione al fatto che certe cose non potessero essere mostrate (da lì braccia messe in posizioni strategiche e via discorrendo). Sinceramente non ne so nulla di censura giapponese per cui alzo le braccia, tuttavia, ricordando gli episodi avvenuti sulla nostra tv pubblica di scene omosessuali censurate anche in opere che trattavano della tematica dell'omosessualità o avevano personaggi dichiaratamente omosessuali, be', non me la sento di incolpare YoI di essersi autocensurato pur andando oltre il semplice bait che invece si è visto in molte altre opere, anche non giapponesi.
Aaah ok, capisco bene il tuo punto di vista! In effetti quella parte di problema potrebbe esserci, però non dimenticare che Yuuri è (ed è caratterizzato in questo modo fin dal primo momento) un personaggio incredibilmente ansioso e con autostima pari a quasi 0. Non so quanto tu sia famigliare con l'ansia patologica (spero per te di no!); purtroppo ritrovandomi molto in lui trovo comprensibile un suo attaccamento a Victor, almeno per ora, visto che è stato lui stesso a dare a Yuuri più sicurezza in sé.
Insomma, ora come ora non lo vedo così problematico da parte sua (per questo dico che l'attaccamento di Victor, così sicuro di sé, è più "dipendente"), anzi, trovo che questo affetto gli abbia dato la spinta che gli serviva per iniziare a confrontarsi con le sue insicurezze, cosa che non può che essere positiva. Se e quando vedremo mai il proseguimento della loro storia, allora sì, sarebbe bello che Yuuri facesse quel passo in più
Conta che però la maggior parte dei manga/anime sentimentali (shoujo soprattutto, ma anche alcuni shonen come Shigatsu) hanno relazioni principali in cui i personaggi possono benissimo risultare dipendenti dall'altro, quindi forse siamo noi ad essere troppo severe con YOI da questo punto di vista ahah
Hai colto perfettamente il punto, solo che io sono severissima anche con gli shojo o comunque con tutte le storie sentimentali! XD Anzi, in realtà sono molto più indulgente con le coppie omo, altrimenti non potrei amare gli yaoi! XD (poi però non ti nascondo che quando mi innamoro davvero di qualcosa riesco a minimizzare almeno un po', sono umana XD )
@forsaken
Purtroppo quello di kairi è un discorso assurdo ma veritiero. Ci sembra che i giappi siano favorevoli alle coppie omo maschili solo perché hanno migliaia di yaoi ma in realtà ci tengono a tenerli chiusi nel loro recinto senza farglielo scavalcare troppo.
Credo che poi il discorso da anime a manga cambi, per dire, il manga è più targettizzato, nakayoshi o simili lo comprano le bambine/ragazzine e stop, un anime (come YoI poi) forse ha più risonanza ed è meno chiuso nel target. Questa è solo un'ipotesi mia però.
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