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Questo è tutto, ora la palla passa a voi
Fonte consultata:
wired.it
Secondo i dati dell’Istituto nazionale giapponese sulle malattie infettive, il 2016 ha visto un notevole aumento dei casi di sifilide e di altre malattie sessualmente trasmissibili, con 4.077 persone colpite rispetto alle 2.697 del 2015.
Il ministero della Salute nipponico non ha ancora trovato una causa all’inspiegabile aumento delle infezioni, che però sembra riportare preoccupantemente il paese a decenni fa, quando nel periodo post-bellico si erano raggiunti anche gli 11mila casi annuali.
Il ministero della Salute nipponico non ha ancora trovato una causa all’inspiegabile aumento delle infezioni, che però sembra riportare preoccupantemente il paese a decenni fa, quando nel periodo post-bellico si erano raggiunti anche gli 11mila casi annuali.
Per cercare di frenare questa tendenza, il governo ha ideato, tra le altre forme di prevenzione, una campagna con una testimonial decisamente particolare: Sailor Moon, l’eroina dei fumetti e dei cartoni animati che soprattutto negli anni Novanta è stata popolarissima anche tra le teenager italiane. La Guerriera Sailor diventa così la testimonial di una campagna di comunicazione sull’uso dei preservativi e l’importanza di fare test di controllo.
In uno dei volantini distribuiti insieme ai profilattici, Sailor Moon esclama “Sono venuta qui per punirti se non fai il test!”, un riferimento a “Sono venuta fin qui per punirti in nome della luna”, il motto del personaggio.
I preservativi, ideati con la collaborazione di Naoko Takeuchi, sono stati inviati a 142 comuni per essere distribuiti in occasione di eventi come la Giornata mondiale contro l'AIDS e la tradizionale cerimonia del passaggio all’età adulta che si svolge a gennaio, secondo quanto hanno comunicato i funzionari del ministero.
Qui sopra, un video di presentazione dell’iniziativa da parte del ministero e qui sotto il poster dell'iniziativa.
E in Italia campagne del genere servirebbero?
preservativo e volantino
In uno dei volantini distribuiti insieme ai profilattici, Sailor Moon esclama “Sono venuta qui per punirti se non fai il test!”, un riferimento a “Sono venuta fin qui per punirti in nome della luna”, il motto del personaggio.
I preservativi, ideati con la collaborazione di Naoko Takeuchi, sono stati inviati a 142 comuni per essere distribuiti in occasione di eventi come la Giornata mondiale contro l'AIDS e la tradizionale cerimonia del passaggio all’età adulta che si svolge a gennaio, secondo quanto hanno comunicato i funzionari del ministero.
Qui sopra, un video di presentazione dell’iniziativa da parte del ministero e qui sotto il poster dell'iniziativa.
E in Italia campagne del genere servirebbero?
Ovviamente ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.
Questo è tutto, ora la palla passa a voi
Fonte consultata:
wired.it
Da ciò si dovrebbero trarre alcune considerazioni (o meglio le dovrebbero trarre gli alti papaveri nostrani).
In un paese di analfabeti funzionali, con una mentalità spesso altomedievale e con un impressionante analfabetismo di ritorno, certe cose dovrebbero semplicemente essere tolte dalla libera scelta del genitore, troppo spesso privo dei mezzi intellettuali e morali per poter prendere una decisione corretta. L'educazione sessuale dovrebbe diventare materia obbligatoria perché rappresenta una forma di prevenzione di massa e strumento per l'educazione al rispetto dell'altro (specie la donna, visti i tempi ed i casi di cronaca), che porterebbero un risparmio allo Stato (meno cure da erogare, meno processi e indagini da pagare, etc.).
In Italia sarebbe una buona idea?Sì,ma il testimonial ideale per il popolo italico sarebbe uno youtuber o qualche star talent. Da noi la realtà è ben altra rispetto al Giappone.
Assolutamente ridicolo, oltre a non salvaguardare i figli li crescono con canoni sbagliati in quanto essendo adoloscenti dotati di internet andranno sicuramente a cercare quello che gi interessa altrove e senza controllo alcuno. E sappiamo tutti cosa troveranno.
A questo punto ritorniamo ai tempi del cioè dove orde ragazzine tredicenni chiedono se possono restare incinte con un bacetto.
Credo che prima di educare i figli debbano essere educati gli educanti.
Del sesso se ne occupa la famiglia, punto. Mi ricordo bene le " lezioni di educazione sessuale" intere classi annoiate a morte il cui unici interventi da parte degli alunni erano " ma è vero che se si scopa a Capodanno si scopa tutto l'anno?" Ogni alunno è diverso e la sessualità è una delle poche cose strettamente personali che vengono vissute in modo diverso per ognuno. Sfatiamo poi il mito che se al ragazzo non vengono spiegati i preservativi non sa che il sesso non protetto porta a malattie e gravidanze. Non siamo più negli anni '80, i ragazzi di adesso dopo anni di ( giusti ) bombardamenti da parte della televisione sanno quello che c'è da sapere. Già i programmi scolastici sono troppo standardizzati ( ma non si può fare più di tanto con i budget attuali all'educazione ), figuriamoci dei programmi volti a spiegare la sessualità ai ragazzi. L' Italia di " analfabeti funzionali retrogradi " è tra gli ultimi posti in Europa per interruzioni di gravidanze, gravidanze giovanili e trasmissioni di malattie infettive, dunque ci andrei piano con le critiche al nostro sistema, più che altro è da criticare la poca considerazione alle necessità sessuali, prostituzione illegale, preservativi e pillola che costano troppo ma del resto siamo anche il Paese in cui gli assorbenti sono considerati come bene di lusso.
La sifilide è una delle malattie più diffuse ma visto che ad oggi esistono molti modi per debellarla non è più un problema così grave, anche se curata in modo tardivo può creare problemi ma la sifilide a differenza dell'HIV è una malattia che mostra dei segni sulla cute dunque difficilmente uno non si accorge di essere ammalato.
Dove sta scritto? Tu Stato, che esisti con lo scopo fondamentale di tutelare (inteso nel senso più ampio possibile) i cittadini affideresti davvero un tema che ha dei risvolti sociali ed economici significativi alla famiglia, specie tenendo conto della profonda crisi in cui versa come istituto sociale dagli anni '90 in poi?
Diverse culture (i bigotti, come sappiamo, ci sono in tutte le religioni e popolazioni), possibili problematiche anche serie legate al nucleo familiare (non è che sono tutti la famiglia del mulino bianco), persone che credono a maghi e stregoni ( su Facebook è pieno di pagine che prendono in giro certi gruppi, mi ricordo uno screen di questi sciroccati che spiegava come si potesse evitare la gravidanza inserendo nella vagina un santino della Madonna) e via dicendo: non si possono correre certi rischi. A questo serve lo Stato, al di là delle statistiche.
Stessa cosa per me. La persona che doveva spiegare era più imbarazzata di noi. Ho comunque imparato tutto facendo le stesse identiche cose a scienze, con la differenza che l'approccio "asettico" di tipo scientifico lo rendeva meno "divertente" per la mente di un tredicenne e quindi ho potuto (e dovuto vista l'interrogazione) imparare certe cose.
Si è vero, ma il punto è che educazione sessuale non deve trattare solo della sessualità, ma anche di questioni FONDAMENTALI come il rispetto della donna e della diversità. Se non iniziamo a spiegare nelle scuole che i maschi che picchiano le compagne devono essere marginalizzati da tutti, lasciandoli soli come meritano, certe cose non cambieranno mai.
E torniamo al punto di partenza: da uomo del sud come sono, conoscendo certi ambienti e certi pensieri, mi terrorizza che i figli possano imparare il rispetto della donna da padri che insegnano a dire "guarda che bella put..nella" riferito ad una ragazza in minigonna (discorso analogo per ogni cultura e/o religione integralista).
Trovo comunque assurdo non farvi partecipare i figli, per quale motivo?! Non riesco proprio ad arrivarci; è una cosa di cui prima o poi bisogna prendere coscienza, meglio prima che poi.
Tornando all'articolo, non so quanto un'eroina degli anime possa essere un buon testimonial... Mah, mi viene da pensare che gran parte delle persone colpite da sifilide erano giovani, per cui per questo hanno scelto un personaggio degli anime...
Mia madre propose la cosa al consiglio in quinta elementare. Mi ha raccontato che la insultarono pesantemente con epiteti da "pazza" a salire (sgualdrina e altre cose non ripetibili).
che esagerazione, certo che la gente educazione pari a zero.
Mi sembra prestino però 5 elementare, magari già in seconda media sarebbe il caso di farlo. Alla fine i ragazzini stanno più a scuola che in casa con i genitori, il pomeriggio ci sono sempre attività da seguire sia a scuola che private.
Veramente dove NON sta scritto. Nessuna legge impone allo Stato l'educazione sessuale. Impone che lo Stato dia sotto richiesta tutte le informazioni relative alla sfera sessuale e per questo esistono i consultori dove chiunque senza nessun pagamento di sorta può recarsi. Affiderei ai cittadini l'educazione sessuale?Certamente, un genitore ( e già non è sempre così) è colui che più sta a contatto con il figlio e che più dovrebbe capire quando il figlio è pronto per " il discorsetto".
Il degrado esiste ovunque e non è facendo educazione sessuale a scuola che risolvi il problema. Ha fatto più Dawson Creek con la morte di uno dei protagonisti a causa di una malattia infettiva che tutta l'educazione sessuale fatta nelle scuole. E' un fatto che ai ragazzi frega nulla dell'educazione scolastica in tema sessuale ( se non addirittura totalmente) è semplicemente inadeguata.
La lezione di scienze è diverso, un conto è sapere cosa sia la riproduzione sessuata, un altro è volerla praticare e questo secondo punto è diverso per ognuno di noi, sia come tempistiche sia come inclinazioni.
Ma per l'amor di Dio, l'educazione sessuale non deve spiegare nessun rispetto per chicchessia, questo devono farlo i genitori insegnando il rispetto per TUTTI, non per categorie e questo non ha nulla a che fare con la sessualità. Se al bambino piccolo ( altro che adolescente in preda agli ormoni ) spieghi che deve rispettare l'anziano che in autobus ha più necessità di sedersi, spieghi che non può picchiare la bimba che gli piace per attirare la sua attenzione, il rispetto per l'autorità i più grandi, tutte quelle variabili che nel corso della sua breve vita affronterà vedi che non avrà problemi una volta cresciuto a rispettare chiunque. E questo al di là dell'esempio che il genitore deve dare. Puoi fare tutta l'educazione scolastica che vuoi ma se un ragazzo tornando a casa vede il padre che da due sberle alla madre questo non sarà mai rispettoso verso le donne.
Anche io. Un branco di bambini che semplicemente non capivano cosa veniva detto loro, a mala pena capivamo che chi aveva i peli in certi posti stava diventando più grande.
Lasciare la cosa al solo ambito familiare è limitante visto che il più delle volte l'argomento non si affronta per imbarazzo ma anche per semplice ignoranza.
Che poi chi deve fare educazione sessuale debba essere preparato e avere una certa sensibilità su questo nn ci piove..anzi auspicherei fosse così per tutti gli insegnanti
Non sono io ad aver avuto un'esperienza negativa. Con tutta l'onesta possibile, chi di coloro che hanno avuto educazione sessuale a scuola può dire con onestà che è stata utile? La sessualità è troppo personale per essere trattata in modo didattico.
Non sono io ad aver avuto un'esperienza negativa. Con tutta l'onesta possibile, chi di coloro che hanno avuto educazione sessuale a scuola può dire con onestà che è stata utile? La sessualità è troppo personale per essere trattata in modo didattico. La cosa migliore che uno Stato può fare è dare ampia disponibilità di contraccettivi ( ad oggi costano troppo) e riaprire i bordelli.
Da noi hanno usato Lupo Alberto negli anni '90, per la campagna sull'uso dei preservativi per evitare di prendersi AIDS ed altre malattie sessualmente trasmissibili...
Prima media, ci credo che ti ha aperto la mente su temi che non avevi mai affrontato, penso che questo valga per tutti se fanno queste cose alle medie visto che generalmente si iniziano le medie quando si iniziano ad avere pulsioni sessuali rilevanti.Ciò non toglie la loro inutilità.
Personalmente mia madre mi ha parlato solo di contraccezione, tutto il restante visto che io non ho mai avuto problemi di sorta me lo sono imparato semplicemente vivendo la mia sessualità.
La famiglia è il primo passo, poi sarà il/la ragazzo/ragazza se necessario che cercherà aiuto altrove, aiuto che oggi è possibile trovare ovunque. La cosa che effettivamente è utile nella scuola ( o almeno, così era da me ) è la possibilità di un aiuto psicologico gratuito mediante uno psicologo ASL che veniva ad orari concordati nell'istituto per chi ne richiedeva la disponibilità.
I dati riportati da Harken sono davvero sconfortanti, fossi madre (cattolica) premerei per la sostituzione delle ore di religione con quelle di educazione sessuale...
L'articolo originale dice che in Giappone è aumentato il numero di casi di sifilide tra i trentenni, quindi si è deciso di utilizzare un personaggio che fosse noto alle persone di quell'età (che lo conoscono sin da bambini) come testimonial della campagna di prevenzione.
La vedo molto male!
P.S. Sull'educazione sessuale penso che sia un piccolo passo in avanti, soprattutto se si fanno parlare le persone. I ragazzi e le ragazze - cosa non facilissima -Per puro caso in questi giorni ho ascoltato un'insegnante invitare alcuni ragazzi e ragazze proprio a dei corsi che saranno tenuti nel loro istituto ( basandosi proprio sul metodo del confronto con il medico più che su una "pseudo lezione sul come si fà o non si fà", ch ha anche un suo senso ma magari la facciamo dopo )
Ed ho letto - sul venerdì - un articolo sui 50 anni del "noto" mensile "Le ore", credo che i più grandi sappiano a che mensile mi riferisco. non era propriamente Playboy.
Un tempo certe riviste ( oltre alle vanterie dei "più grandi") erano il modo normale in cui si apprendevano le "verità della vita " ( Un millennio che neppure pensavo questa frase).
In Giappone temo siano parecchio indietro sul punto.
In ogni caso temo che purtroppo abbia ragione chi dice che ci vorrebbe ben altro, persino immagini shock, per avere una campagna più efficace: com'è stato già scritto tutti bene o male sanno che il sesso non protetto porta a gravidanze indesiderate e/o a malattie sessualmente trasmissibili, fra cui la sifilide! Però per chi non è addetto ai lavori (medico o infermiere o chiunque altro lavori in ambito sanitario) o non ha avuto esperienze più o meno dirette, personalmente o tramite amici o familiari, questi restano solo concetti astratti. Perciò ci vuole ben altro che un personaggio "puccioso" che si rivolge a loro con un sorrisetto quasi scherzoso, magari si potrebbe iniziare con opuscoli che spieghino le conseguenze delle varie malattie, ovviamente con un linguaggio non troppo "tecnico" e con qualche immagine.
A prescindere dalle varie malattie veneree, purtroppo oggi pare stia diventando in tutto e per tutto in vero e proprio metodo contraccettivo: è sconvolgente che praticamente ogni giorno ci siano ricoveri ospedalieri per pratiche di aborto, soprattutto perché molte di queste donne sono minorenni! La gravidanza non è una malattia, ma l'aborto (indipendentemente dal fatto che sia giusto o no) è un vero e proprio intervento non esente da rischi, sia fisici che (soprattutto) psicologici), per chi lo subisce.
Dato che indorare la pillola non è servito finora a molto, io credo che l'unica soluzione sia mettere persone che sono ormai capaci di ragionare di fronte a quella che non è altro che la realtà. Altrimenti non si farebbe altro che appoggiare, e su questioni ben più gravi, l'atteggiamento del moige che negli anni '90 sconvolse tanto gli anime passati su Mediaset, al fine unico di tenere i bimbi sotto una campana di vetro, tingendo il sangue di nero, sostituendo "uccidere" con "eliminare" e "morire" con "partire per un'altra dimensione".
Nel sud Italia ci sono tante realtà dove educazione sensuale non esiste praticamente, è le scuole non aiutano perché spesso non fanno ore di educazione sessuale.
Io tante cose per esempio le appresi alle superiori, grazie a quello che poi è diventato anni dopo il mio compagno.
Comunque ho letto su Gente un articolo sul Giappone analogo a questo, dove diceva che tra i giovani in Giappone sono aumentate le malattie sessualmente trasmissibili, credo che ci sia un problema di educazione sensuale anche in Giappone, bello serio tra altro.
Ma sul serio gente? Ragazzi di 14 anni ( do questa età come quella più precoce come attività sessuale sebbene sappia che ci sono casi più precoci) che non sanno cosa sia un preservativo? Eddai, non prendiamoci in giro, posso capire la spirale et. simila contraccettivi che comunque fanno già parte di una sessualità più matura ( e quindi è anche inutile da spiegare ai ragazzi) e soprattutto non proteggono dalle malattie ma sul serio? Ragazzi che non conosco il preservativo al giorno d'oggi? Non prendiamoci in giro. La pillola invece è un contraccettivo ch'è generalmente viene prescritto dal ginecologo quindi anche qua, non serve la lezioncina scolastica, è lui che spiega oltre a fare degli esami per accertare quale sia la pillola più indicata tra le tante in commercio. Se i ragazzi non usano il preservativo è perché non vogliono farlo, non perché siano ignoranti.
Io tante cose le ho imparate semplicemente facendo sesso. E va bene così. Una volta che si è protetti il resto la scopri da te con l'esperienza. Oh, e al di là della protezione, l'igiene cavolo. Altro che educazione sessuale,spesso le peggio pecche sono dalla parte igienica ed anche qui, non è la scuola che ti deve insegnare a lavarti i genitali.
Ne avevo sentito parlare ed ho notato quel video su YT. Ma l'hai già postato tu, perciò io propongo questo:
Nemmeno ai miei tempi c'era educazione sessuale a scuola, ma non oso immaginare la mia maestra o le mie prof. delle medie che la insegnano... Non è come quella del video, vero?
Anch'io lol
Non oso neppure immaginare la mia maestra o i mie professori delle medie che ne parlavano.
Per certe cose ci vogliono dei professionisti, gente abituata a farlo.
Penso molte persone comprese la sottoscritta. I bambini non nascono imparati, ci dev'essere qualcuno che gli insegni le cose e questo non può essere fatto tutto dalla famiglia. É un po' come quando un bambino chiede ai genitori da dove vengono i bambini, qualcuno gli ha mai risposto in modo serio e non vago come al solito? Lasciare che certi argomenti vengano insegnati dai genitori mi sembra un po' lasciare la gente nell'ignoranza.
So già come risponderai. Vuoi che al giorno d'oggi con internet e tutto il resto i bambini non riescano ad informarsi? Sì possono farlo, ma il livello di informazione non sarà mai paragonabile a quello che viene fornito da un'insegnante.
Le singole esperienze non sono statisticamente rilevanti, mi spiace.
E come personalmente ci sembra la realtà fattuale delle cose e della società, potrebbe essere una visione distorta dal nostro punto di vista. Per questo in certi ambiti opinioni di un certo tipo non contano praticamente nulla.
L'unica cosa che l'adolescente deve sapere per forza è l'esistenza del preservativo e questo ormai è uber sdoganato. Il resto lo fa l'educazione familiare e l'esperienza. Non è la scuola che ti deve insegnare a rispettare le donne( o i gay i trans etc. Il rispetto generale insomma) , non è la scuola che ti deve insegnare a lavarti. Il resto lo si acquisisce semplicemente con l'esperienza (puoi fare tutta l'area teoria che vuoi mandare un preservativo lo impari a mettere solo con la pratica) o, in caso qualcuno si voglia dilettante in meccaniche più "spinte" , esistono corsi appositi per adulti con una piena coscienza della propria sessualità.
No, quello non basta, deve anche sapere a cosa serve nello specifico e fidati che i bambini o i ragazzi un po' più grandi non vanno a cercare queste cose. Ricordo ancora quando alle superiori ci fecero una breve lezione a riguardo. Gli studenti sapevano cos'era e che era una forma di protezione, ma pochi sapeva da cosa e quasi nessuno sapeva altre cose oltre al fatto che l'HIV é una malattia che si trasmette soprattutto tramute rapporto sessuale. Faccio un esempio un po' stupido: Se dici a un bambino di non toccare il vetro della stufa non é detto che ti dia retta, se gli dici che non lo deve fare perché si scotta la mano è già diverso.
Appunto! Ed a proposito della sifilide, avete presente la povera Gennai di Ooku (il capolavoro manga di Fumi Yoshinaga tuttora in corso in patria)? La poveretta se la becca quando viene stuprata da un malato di quella orribile malattia, che è finita nel dimenticatoio perché ormai si parla sempre di AIDS, ma che in realtà non è mai scomparsa.
Se solo i giovani venissero bene informati su cosa rischiano potranno ovviamente esserne un po' turbati, ma questo farà si che ci pensino bene prima di fare sesso in maniera irresponsabile!
Dunque, se proprio vogliamo usare i manga come mezzo di comunicazione che arrivi più facilmente a loro, perché non usare certe storie narrate nei manga per chiarire meglio il messaggio? Per un bambino di elementari o medie potrà essere troppo duro, ma per un liceale no!
Ragazzi che non vogliono usare il preservativo perchè è più bello senza, ragazze che non vogliono usare la pillola perchè ingrassa e fa venire i brufoli, però pensa di poter restare incinta "a distanza", o che peggio considerano la trasmissione dell'AIDS come un atto di vero amore. Non sopravvalutare l'intelligenza e la cultura degli under 18, discorsi di questo tipo, usando treni ad orari scolastici, li sento tutti i giorni.
Ma infatti l'ho pure scritto, i ragazzi sanno a cosa serve il preservativo, semplicemente non lo vogliono usare e non sarà certo l'educazione sessuale a far cambiare loro idea, semplicemente perché di base manca l'educazione alla responsabilità.
Ci credo che i bambini non lo sanno, la sessualità non è nelle loro interesse, quando crescono sia informano. Basta sapere cosa sia il preservativo e l'esistenza delle malattie ed i ragazzi sono apposto, il resto è educazione ed esperienza.
Bambini o ragazzi non centra, pensi davvero che un ragazzo prima di fare sesso dica "Meglio che vado a cercare su internet i rischi prima di farlo"?
Come ho detto prima, sapere dell'esistenza di una cosa non serve se non gli fai sapere a cosa serve e quanto é grave, l'esempio di Kary mi sembra parecchio esauriente a riguardo. Anche io ho sentito discorsi del genere in corriera. La gente ragiona così, ma se sapessero quanti rischi corrono dubito che direbbero le stesse cose. I giovani devono essere informati, non lasciati là.
Esperienza? Non stiamo parlando di un errorino o cose del genere, se ti prendi qualche malattia grave quando hai imparato é ormai troppo tardi.
Questa frase mi ha ricordato scuola guida, dove impari guidando sotto la supervisione di qualcuno con piu' esperienza... ora, nel sesso a volte si e' nella stessa condizione. Ma le adolescenti incinte sono spesso il risultato di coppie inesperte che hanno "imparato" facendolo....
Quindi benvenga l'educazione sessuale, magari gia' dalle elementari, infatti io noto che parentado e figli di amici sotto i 10 anni sembrano gia' avere una discreta idea sull'argomento..
Quindi qualsiasi cosa serva per educare la masse ben venga, dalle immagini shock a Sailor Moon all'educazione sessuale a scuola. Mai lasciare nulla di intentato per quanto stupido, o inutile, possa sembrare. Magari su 20 persone a cui parli 19 sanno già tutto, ma quell'unica che resta da sola può fare una quantità allucinante di danni.
Io per esempio sono sempre stata una bambina precoce, sapevo tutto di gravidanze/preservativi/etc già alle elementari, ho avuto la fortuna di avere una famiglia molto liberale su questi temi (parlavamo di tante cose), ed ero informatissima su tutto già prima di fare educazione sessuale a scuola. Però quelle due volte che l'ho fatta, sia alle medie che alle superiori, nonostante gli imbarazzi di una prof (per fortuna aveva la collega molto più sfacciata che prese in pugno la situazione), mi hanno dato tantissimo sia a livello di conoscenze che umano e non me le dimenticherò mai. La prof delle medie si prese il tempo, e la briga, di spiegarci cosa ci fosse al di là del "hahah il sesso ahah" a livello di emozioni e sentimenti, dell'importanza del rispetto della fiducia reciproci, e lo fece parlando con un tale livello di maturità che alla fine costrinse al silenzio e all'ascolto una trentina di sghignazzanti studenti delle medie. Possono sembrare cose banali, ma imho non lo erano.
La dottoressa che invece venne alle superiori contribuì moltissimo a colmare alcune lacune e disinformazioni che persino i più informati di noi avevano sulla contraccezione. Questo per dire che mai dare per scontato "oggi c'è la tv, c'è internet, i bambini sanno tutto"; si, sanno molto più di un tempo forse, ma bisogna valutare la qualità di quello che sanno e ripetere certe cose non può mai far male anche se al momento "annoi" i pargoli e "scandalizzi" i genitori (che hanno tutti avuto immacolate concezioni pare).
(Nel caso specifico della sifilide, pochi sanno addirittura cos'è essendo una di quelle malattie "vecchie" di cui senti parlare nei romanzi dell'800, però fidatevi, provate a googlarla, anche se ad oggi si cura rimane una cosa brutta... molto, molto brutta)
https://www.youtube.com/watch?v=crXu32FjJbw
E intanto qui c'è chi parla che in Italia non si fa pubblicità progresso ...noi al facevamo 25 anni prima degli altri
Quello spot lo ricordo anche io, anche se all'epoca, ovviamente, non capivo minimamente il senso.
Ora però assistiamo a una curiosa regressione sulla tv specie in Rai. Non si parla quasi più di prevenzione e preservativi o sbaglio?
Non sbagli. Ed anche le campagne sull'AIDS sono "morte e sepolte", quasi fosse scomparso. In realtà è tristemente vivo e vegeto e continua a colpire sempre le stesse categorie.
D'altra parte fare prevenzione vuol dire chiarire e chiarisi in che tipo di modo si vuole vivere. E, come dire, c'è un sacco di gente che non ha ancora ben capito "cosa gli conviene dire".
Elementari - la suora che ci parlava di Maria Goretti e del suo esempio di virtù
Medie - l'unico ragazzo che voleva ascoltare e capire fu emarginato da tutti perché interessato all'aparato maschile e quindi "femminiello" mentre tutta la classe si alzava e usciva dall'aula per omertà
Liceo: il prof di scienze che aveva difficoltà a far capire ai 18enni che il preservativo fosse monouso.
Per me le campagne al di fuori della scuola sono molto più utili di quelle interne. Come dicevano altri utenti, meglio tentare tutti i mezzi: anche da noi c'è una ignoranza spaventosa... a proposito dei discorsi in corriera, che dire di quelli che "la pillola del giorno dopo costa 12 euro, è troppo, perche non ti prendi 7 pillole anticoncezionali per abortire che il dosaggio e lo stesso?"
Questo discorso agghiacciante veniva da un gruppetto di laureandi in giurisprudenza...
si, e dopo un paio di giorni si scatenarono talmente tante polemiche che non si fece piu' nulla a riguardo (quasi, perche' ricordo che l'anno appresso venne fatto un altro opuscolo sempre a tema lupo)
me lo ricordo ancora lo sciopero "Jervolino figlia di unpreservativo rotto"!
FMA35 non posso essere d'accordo con la tua opinione: e' giusto cio' che dici circa il "timing" che puo' essere capito solo da un genitore, tuttavia esistono un insieme di regole base (tra cui io penso debba esserci l'educazione sessuale, ma anche quella civica, altra grande bistrattata) che devono essere impartite per delega
Altrimenti l'educazione sessuale si fa col passaparola degli amichetti
Altrimenti la gente si lamentera' su facebook che il presidente del consiglio "non e' stato eletto dal popolo" (sic)
Altrimenti la gente diventera' no vax "perche' miocuggino mi ha detto che provoca l'autismo"
Mala tempora currunt!
Perdonami ma con che razza di disagiati sei andato a scuola? In particolare la seconda è sconcertante xD
http://www.internazionale.it/video/2017/02/15/vagina-educazione-sessuale
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