Arrivati a una certa età, si comincia a pensare sempre più intensamente al "glorioso passato", immersi da una malinconica nube zuccherata dolceamara.
E voi vi ricordate i tempi andati, in cui...
Vedere cartoni, e leggere fumetti, era da sfigati?
Sì perché c'era un tempo (in realtà in certi strati sociali e fasce d'età c'è ancora, vedi quelli che quest'estate consigliavano di dedicarsi meno alla caccia di creature col cellulare e più alla caccia di femmine) in cui i cartoni si abbandonavano, al più tardi, alle medie, e oltre quel limite sottinteso si diventava quasi (o non quasi) reietti.
E oggi?
Oggi invece anche i bulli swag hanno Pokémon Go sul cellulare, vanno alle fiere, sanno chi è Capitan America e Goku e Vegeta sono, per loro, due miti, tanto che non vedono l'ora di poter assistere a Dragon Ball Super dopo l'annuncio ufficiale e le prime pubblicità.
Concetti impensabili o quasi, un tempo.
E che è successo, ci hanno "invasi"?
Tutto quello che abbiamo dovuto soffrire (in misura diversa da persona a persona) è stato vano?
Ma soprattutto, tutto ciò è un male?

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No che non lo è.
A parte le scontate uscite sul fatto che nessuno deve soffrire o essere schernito per le sue innocue passioni, a parte l'indubbia esortazione a non vergognarsi mai di ciò che ci piace, meno astio a questo mondo c'è, e meglio è, quindi anche se persone che un tempo avrebbero riso e deriso degli anime e di chi li guarda ora ci si avvicinano, per quanto questo non ne corregga la morale dubbia, di certo non è un'invasione, un'offesa, ma piuttosto una spinta ricca di potenziale.

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Perché se il target che viene definito, adottando un americanismo e rielaborandolo un po', "nerd", si allarga, abbiamo da guadagnarne tutti.
Più che idilliaci girotondi tra ex "nemici" in campi fioriti, mi figuro qualcosa di più pragmatico, in proposito: i truzzonerd fanno numero e possono fare un grosso numero, e questo grosso numero ci può aiutare, aiutare ad avere più eventi, più fiere, più manifestazioni, più negozi, più ospiti.
Chiudersi in una sorta di "elite" come ripicca verso anni di soprusi è solo controproducente, perché in un modo o nell'altro, questi "casual nerds" hanno la loro utilità nell'ecosistema degli amanti della fantasia.

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Scrivo queste righe dopo (nel senso che sono rientrato a casa un paio d'ore fa, eh) una due giorni nella prima capitale d'Italia, Torino, in compagnia di una buona parte del resto dello staff, che come sapete ha partecipato alla manifestazione Cartoons on the Bay come media partner ecc. ecc.
Ecco, qui sta il punto, alle medie sarò stato sfigato finché volete a guardare i Pokémon e disegnare Gatto Silvestro sul diario, ma il non aver mai mollato questi personaggi, questo mondo, m'ha portato a far parte di una ciurma che viene invitata da mamma Rai (insieme a tanti altri ragazzi e appassionati) in un "serissimo" museo risorgimentale, con telecamere e tutto il resto, non proprio una cosa da sfigati.
Ok, ora sembra che io me la stia tirando, ma quello su cui voglio che ci si focalizzi è: il modo in cui viene visto il mondo dell'animazione e del fumetto sta cambiando, sta diventando qualcosa che fa "business", qualcosa da uomini in giacca e cravatta con due telefonini, uno per orecchio, che programmano, fanno, disfano, organizzano.
Ecco, organizzano.
Organizzano qualcosa come l'incontro con Shin'ichirō Watanabe, la possibilità di incontrare, dialogare, farsi fare un autografo da un importante regista e sceneggiatore giapponese, qualcosa che un tempo sarebbe sembrato impossibile ma che ora, una volta che il grande evento si è concluso, fa pensare: e adesso?
Quale sarà il prossimo evento-colpaccio?
Il prossimo grande cambiamento?
A saperlo, a saperlo!
Ma le possibilità sono quasi infinite, e il nostro entusiasmo anche.
Perché, oh, la nostra passione sta diventando qualcosa di veramente grande e potente, di sempre più ampio rilievo e questo non può che portarci gioie su gioie.
E voi?
Siete ancora ghettizzati, più accettati, e soprattutto entusiasti verso il futuro dell'animazione, del fumetto e di come vengono percepiti in Italia?

Fonti consultate: Cartoons on the Bay su Facebook.com