L'annuncio di un nuovo adattamento animato di Souten no Ken (Ken il guerriero - Le origini del Mito, in Italia per Planet Manga), prequel del cult Hokuto no Ken - Ken il guerriero di Buronson e Tetsuo Hara, campeggia a caratteri cubitali sul nuovo numero del magazine Comic Zenon di Tokuma Shoten/Coamix in uscita in Giappone dopodomani.
Le info sono al momento veramente scarse: non sappiamo se si tratterà di un remake del precedente anime in 26 episodi del 2006/2007, che in Italia è già stato interamente pubblicato da Yamato Video e trasmesso in TV su Man-Ga (Sky 149), oppure un seguito ulteriore dello stesso, o se addirittura sarà collegato al nuovo manga che debutterà proprio sul magazine mercoledì, Souten no Ken: Regenesis.
La nuova serie a fumetti, un seguito ufficiale, è tuttavia affidata a un assistente del maestro Hara. Si tratta di Hideki Tsuji, che illustrerà la sceneggiatura di Hiroyuki Yatsu, romanziere e autore per serie TV che, almeno sulla carta, avrà la supervisione dello storico scrittore di Ken, Buronson. Il secondo arco narrativo della storia con protagonista il 62° successore dell’Hokuto Shinken, Kenshiro Kasumi, ci porta in un'Indonesia avvolta dagli intrighi. Mentre l'esercito olandese va alla ricerca del "Catalogo della speranza", nell'ombra si muove una misteriosa organizzazione che pratica un'arte marziale sconosciuta.
Nella prima serie animata di Ken il guerriero - Le origini del Mito, edito in DVD da Yamato Video:
Fonte consultata: MangaMag.
Le info sono al momento veramente scarse: non sappiamo se si tratterà di un remake del precedente anime in 26 episodi del 2006/2007, che in Italia è già stato interamente pubblicato da Yamato Video e trasmesso in TV su Man-Ga (Sky 149), oppure un seguito ulteriore dello stesso, o se addirittura sarà collegato al nuovo manga che debutterà proprio sul magazine mercoledì, Souten no Ken: Regenesis.
La nuova serie a fumetti, un seguito ufficiale, è tuttavia affidata a un assistente del maestro Hara. Si tratta di Hideki Tsuji, che illustrerà la sceneggiatura di Hiroyuki Yatsu, romanziere e autore per serie TV che, almeno sulla carta, avrà la supervisione dello storico scrittore di Ken, Buronson. Il secondo arco narrativo della storia con protagonista il 62° successore dell’Hokuto Shinken, Kenshiro Kasumi, ci porta in un'Indonesia avvolta dagli intrighi. Mentre l'esercito olandese va alla ricerca del "Catalogo della speranza", nell'ombra si muove una misteriosa organizzazione che pratica un'arte marziale sconosciuta.
Nella prima serie animata di Ken il guerriero - Le origini del Mito, edito in DVD da Yamato Video:
Se Kenshiro Kasumi aveva lasciato Shanghai per una donna, è per la stessa donna che fa ritorno dopo tre anni di assenza. In quella città, dove il potere è detenuto da chi controlla il traffico di droga, il gioco d’azzardo e la prostituzione, Kenshiro attraversa impassibile giochi crudeli e inganni di doppiogiochisti, lottando contro i più forti avversari per mantenere la promessa fatta a un amico. Mentre il mondo si lecca le ferite dopo la grande depressione e le tensioni che porteranno alla Seconda Guerra Mondiale si vanno accumulando, il sessantaduesimo successore dell’Hokuto Shinken cerca di garantire la sopravvivenza propria e delle persone da lui ritenute degne di avere un futuro. Ma non sempre questo sarà possibile.
Fonte consultata: MangaMag.
Forse si tratta dell'anime del sequel di Souten no Ken il nuovo manga, ma mi sembra strana la cosa, ancora non ci hanno fatto neppure un capitolo.
Per forza, ad un certo punto ha preso una strada completamente diversa dal manga. Io ho preso 3 numeri 8 anni fa di souten no ken e dirò la verità: era molto meglio ed era stupendo.
Le stelle dell'Orsa ormai brillano di luce riflessa.
P.S. un'annotazione..@2247 il punto non è che "...Le stelle dell'Orsa non brillano di luce riflessa". Il punto si chiama "Alternative universe" di Gundam. Sono queste opere, di variabilissima natura, che hanno fatto la oramai quarantennale fortuna di Gundam. Storie ambientate in scenari diversi da quelle del classico Gundam di Peter e Char, ma che ne richiamano i fondamentali. Alcune sono seriamente una croce - e non mi riferisco a G -Gundam - altre sono autentici capolavori.
Tutti gli editori vorrebbero capire la "formula" della Sunrise. E cercano di replicare, non sempre riuscendovi ( perchè, appunto, non basta appiccicare il nome Ken, od Okuto, da qualche parte, per rendere un manga od un anime degno di attenzione. E vale ovviamente anche per Gundam. Occorre investire, come notava @Antonio, e che gli sceneggiatori "pensino diversamente" )
Sono d'accordo con quel che dici. Quello che mi chiedo è se non sarebbe il caso di evitare di arrischiarsi a seguire un determinato brand (sia che si voglia fare una storia in "continuity" o "alternative"). Non sarebbe meglio magari ripescare qualcosa finito nel dimenticatoio e rivitalizzarlo, aggiornarlo, un po' come si faceva con i fumetti, dove a grandi autori venivano affidati personaggi ormai spariti dalla scena e, di fatto, ricostruendoli da capo, costruire un'opera totalmente nuova degna di nota?
Appoggiarsi ai masterpiece o ai grandi successi può essere allo stesso tempo sia coraggioso che comodo. Comodo perché si cavalca l'onda del successo, coraggioso perché si parte svantaggiati nel cercare di inserirsi anche solo parzialmente in quelli che a volte diventano dei veri fenomeni culturali.
Con queste premesse secondo me è più facile che venga fuori una schifezza che un capolavoro. Non è impossibile che ne esca qualcosa di buono, ma credo sia molto più difficile. Così la comodità diventa banale sfruttamento e il coraggio un azzardo senza senso.
Secondo me così si satura e si impoverisce il mondo dell'intrattenimento in generale (il discorso non vale solo per quello anime/manga).
Capisco che parliamo sempre di un mondo che ha comunque fini di lucro, ma se si satura, qualunque mercato può entrare in crisi o fallire.
Urgono nuove strategie.
Non è questione di "Lucro" - mica si campa d'aria - ma di dinamiche commerciali certamente. Guarda gli autori migliori - mi tocca semmpre citare Yasuhiro Imagawa, regista di Giant Robot e Shin Mazinger - operano proprio in questo modo..analizzano la serie di cui devono fare il reboot e quindi ne estraggono elementi "apparentemente secondari" ma che possono essere di grande impatto emotivo ( ed anche culturale9 capaci di attirare un publico composito.
Gundam Seed ha seguito la strada che hai indicato tu stesso, tracciando una rotta nuova, e così ha fatto Gundam 00 - di cui si stà celebrando il decennale - più recentemente Gundam Iron Blooded credo che abbia rivitalizzato un genere...
Purtroppo però le storie originali, e gli autori capaci di letture originali non si trovano come i funghi dopo una notte di pioggia...peggio noi fan - anzi i fan nipponici - come dire siam abitudinari...Sicuramente è anche colpa del management che vuole "risultati" ma c'è un forte riflesso organizzativo dietro. Mi spiego..Ho notato che oggi come oggi sempre di più gli anime sono solo una parte di progetti multimediali molto articolati. Questo da un lato è un bene - c'è maggiore coordinazione fra le varie esperienze - dall'altro obbiettivamente impone delle limitazioni nella scelta dei progetti e porta a percorrere vie facili, l'adattamento del manga Y, o del videogioco Z invece che prender storie nuove e "Particolari", e soprattutto già sperimentate....e le esigenze artistiche se ne vanno a far benedire. Anzi abbiamo opere interessanti in numero maggiore di quanto dovremmo avere. Insomma: lunga vita allo Studio Trigger.
Sembra la storia di Berserk: ogni nuova trasposizione sprofonda in un livello qualitativo sempre più basso. :'(
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