A distanza di qualche settimana dagli annunci in cui abbiamo visto entrare in azione la Nippon Telegraph and Telephone Corporation (NTT) nella faccenda che coinvolge i tre siti-pirata individuati dal governo, il tutto si era complicato. Infatti, un avvocato della prefettura di Saitama presentò un'accusa contro una delle unità di NTT Corp. presso il tribunale distrettuale di Tokyo.
Il querelante Yuuichi Nakazawa affermò davanti al giudice che l'azione "repressiva" di NTT Corp., voluta dal governo, costituisce una violazione del Telecommunications Buisness Act e dei diritti della privacy, in quanto implica che la compagnia è a conoscenza dei contenuti a cui accedono gli utenti registrati ai vari siti. L'articolo 3, capitolo I sulla legge per le telecomunicazioni afferma: "Nessuna comunicazione gestita da un operatore di telecomunicazioni deve essere censurata". Mentre l'articolo 4 recita: "La segretezza delle comunicazioni gestite da un operatore di telecomunicazioni non deve essere violata".
Ricordiamo anche che, come già riportato in una news precedente, la possibilità che tutto ciò potesse rivelarsi anti-costituzionale era contemplata, infatti secondo l'articolo 21 della Costituzione giapponese:
"La libertà di riunione e di associazione, così come la libertà di parola, stampa e di tutte le altre forme di espressione sono garantite. Nessuna censura sarà attuata, né sarà violata la segretezza di alcun mezzo di comunicazione."
Ciononostante, il governo fece conto di esporre l'argomentazione secondo la quale i contenuti piratati danneggiano sia gli editori che gli stessi creatori e artisti: in tal caso il blocco del sito è consentito dal Codice Penale giapponese.
Nella sua accusa, Nakazawa ha inoltre affermato che il blocco dei siti non è previsto nel contratto di connessione Internet di NTT Corporation.
Ma oggi, quando l'argomento sembrava passato in secondo piano, alcuni mangaka e autori rivelano l'influenza positiva che la chiusura del sito pirata Mangamura ha avuto sulle vendite delle loro opere.
L'autrice di Kimi wo Shinasenai tame no Storia, Toriko Gin, ha affermato che le vendite dei volumi del suo lavoro in formato elettronico sono più che raddoppiate da quando il governo ha preso provvedimenti riguardo ai siti pirata.
Mentre l'autrice shoujo Hika Mayama ha scritto "Davvero, il guadagno ricavato dai miei diritti è aumentato di 4-5 volte! Anche se non è gratuito, lo state leggendo tutti! Piango!".
La scrittrice di light novel Akinori Satake, autrice di Gyaku Seichou Cheat de Sekai Saikyo, ha dichiarato che le vendite del suo romanzo sono aumentate e tutti coloro che si lamentarono del fatto che non potevano più gustarselo illegalmente, ora sono regolari acquirenti.
La mangaka Sakuya Amano (Konohana Kitan, Eclair, Gosick) ha notato che i siti ufficiali dei vari editori stanno registrando più visitatori dopo la chiusura di Mangamura. Allo stesso modo, Yoshitoshi ABe (character designer di Serial Experiments Lain e NieA_7) fu piacevolmente colpita di questi dati, e Mitsuru Yuuki (creatrice di Shonen Onmoyouji) ha rilasciato che è una meravigliosa notizia per tutti coloro che hanno acquistato legalmente i vari prodotti e ha ringraziato tutti i legali acquirenti delle opere.
Sembra quindi che l'azione del governo contro i siti che contengono materiale audiovisivo illegale stia dando i suoi primi frutti. Cosa ne pensate? Vi aspettavate delle immediate conseguenze? Ditecelo nei commenti.
Fonte consultata:
Anime News Network, II
Il querelante Yuuichi Nakazawa affermò davanti al giudice che l'azione "repressiva" di NTT Corp., voluta dal governo, costituisce una violazione del Telecommunications Buisness Act e dei diritti della privacy, in quanto implica che la compagnia è a conoscenza dei contenuti a cui accedono gli utenti registrati ai vari siti. L'articolo 3, capitolo I sulla legge per le telecomunicazioni afferma: "Nessuna comunicazione gestita da un operatore di telecomunicazioni deve essere censurata". Mentre l'articolo 4 recita: "La segretezza delle comunicazioni gestite da un operatore di telecomunicazioni non deve essere violata".
Ricordiamo anche che, come già riportato in una news precedente, la possibilità che tutto ciò potesse rivelarsi anti-costituzionale era contemplata, infatti secondo l'articolo 21 della Costituzione giapponese:
"La libertà di riunione e di associazione, così come la libertà di parola, stampa e di tutte le altre forme di espressione sono garantite. Nessuna censura sarà attuata, né sarà violata la segretezza di alcun mezzo di comunicazione."
Ciononostante, il governo fece conto di esporre l'argomentazione secondo la quale i contenuti piratati danneggiano sia gli editori che gli stessi creatori e artisti: in tal caso il blocco del sito è consentito dal Codice Penale giapponese.
Nella sua accusa, Nakazawa ha inoltre affermato che il blocco dei siti non è previsto nel contratto di connessione Internet di NTT Corporation.
Ma oggi, quando l'argomento sembrava passato in secondo piano, alcuni mangaka e autori rivelano l'influenza positiva che la chiusura del sito pirata Mangamura ha avuto sulle vendite delle loro opere.
L'autrice di Kimi wo Shinasenai tame no Storia, Toriko Gin, ha affermato che le vendite dei volumi del suo lavoro in formato elettronico sono più che raddoppiate da quando il governo ha preso provvedimenti riguardo ai siti pirata.
Mentre l'autrice shoujo Hika Mayama ha scritto "Davvero, il guadagno ricavato dai miei diritti è aumentato di 4-5 volte! Anche se non è gratuito, lo state leggendo tutti! Piango!".
La scrittrice di light novel Akinori Satake, autrice di Gyaku Seichou Cheat de Sekai Saikyo, ha dichiarato che le vendite del suo romanzo sono aumentate e tutti coloro che si lamentarono del fatto che non potevano più gustarselo illegalmente, ora sono regolari acquirenti.
La mangaka Sakuya Amano (Konohana Kitan, Eclair, Gosick) ha notato che i siti ufficiali dei vari editori stanno registrando più visitatori dopo la chiusura di Mangamura. Allo stesso modo, Yoshitoshi ABe (character designer di Serial Experiments Lain e NieA_7) fu piacevolmente colpita di questi dati, e Mitsuru Yuuki (creatrice di Shonen Onmoyouji) ha rilasciato che è una meravigliosa notizia per tutti coloro che hanno acquistato legalmente i vari prodotti e ha ringraziato tutti i legali acquirenti delle opere.
Sembra quindi che l'azione del governo contro i siti che contengono materiale audiovisivo illegale stia dando i suoi primi frutti. Cosa ne pensate? Vi aspettavate delle immediate conseguenze? Ditecelo nei commenti.
Fonte consultata:
Anime News Network, II
I cosidetti siti di RAW non danneggeranno mai le opere originali, se uno si rivolge alle RAW in primo luogo è perchè non vuole gli originali o perchè non ha comunque i soldi per acquistarli, se gli cavi le RAW la gente non si fionda a comprarli magicamente, non cambierà niente, anzi, il copyright ancora una volta viene usato come grimaldello per poi giusificare la soppressione di altro, risicando un pò alla volta, il passo è breve.
[img]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn%3AANd9GcSX-A0aazOYiE2ZsuI58jMfxgxA2wtx1dh9vHxSfv_qD7eMj4IR[/img]
Praticamente hanno chiuso un sito ma c'è n'è sono ancora aperti almeno 50 siti simili ?
Ma lo scopo è raggiunto, nonostante sia un fallimento, lo fanno passare come un successo, come "necessario", poi qualche commento di alcuni autori e lo spin è bello pronto e servito.
Che poi scusa ma non c'è ne saranno tipo anche altri 20 di questi siti con le stesse Scan? (considerando che se le rubano a vicenda anche) Che è successo tutti gli utenti di quel sito non sanno usare google e si sono ritrovati a "dover comprare" l'opera per poterla finire?
Infatti mi lascia perplesso tutti questi aumenti di vendite, come giustamente dicevi tu chi pirata solitamente lo fa perchè non vuole o non può comprarselo, solitamente quello che danneggia più il mercato è l' usato dato che li c'è gente che è disposta a spenderci soldi.
E' esatto, non a caso il peggior nemico del consumismo capitalista è il riciclo e l'usato, perchè riduce il numero di copie circolanti riducendo i guadagni per volume, tempo fa lessi che volevano mettere l'usato fuorilegge, poi per ovvi motivi non si è fatto nulla o comunque la cosa è stata affossata perchè avrebbe danneggiato anche molti negozi di compravendita.
Pensa che la Mediaset accusò il proprio declino in campo anime per la pirateria! Qui però sorge un problema il crollo Mediaset iniziò nel 2008-2010....quando ancora la pirateria di massa non esisteva!
Bella scusa! Piuttosto che prendersela con se stessi, per il palinsesto imbarazzante,instabile,ballerino,dimezzato che offriva...
Può avere i soldi ma avendo quei contenuti gratuiti può optare per spendere i soldi per altre cose (collegate come il merchandising o cose completamente diverse, anche il semplice cenare fuori con amici) ma che di norma gli interesserebbero di meno.
Bloccando il materiale pirata ecco che i soldi si rendirizzano verso quelle cose.
Mai letta una scan!
Attualmente vedo gli anime su VVVVID,yamato animation,Pokèmon TV
Non pirato nessuna serie nuova presente sulle piattaforme.
L'unica cosa che vedo non ufficiale, sono vecchie serie alcune che non trasmetteranno più, altre che sono state dimenticate dagli stessi produttori,licenziatori, TV.
vorrei sapere da te le cifre della pirateria di anime e manga in Italia per capire di che numeri parliamo.
Penso sia sbagliato confrontare gli appassionati italiani con quelli giapponesi. Le serie non licenziate in Italia sono moltissime e per questo una persona può essere costretta a piratarle anche se ha i soldi, ma per un giapponese è diverso. Loro non hanno problemi di licenze e non hanno nemmeno problemi con la lingua dato che le serie vengono doppiate in giapponese. Inoltre, è vero che le edizioni bd costano un casino, ma è anche vero che la maggior parte delle serie vengono trasmesse in televisione quindi che si tratti di un canale a pagamento o uno gratuito, quelle persone possono registrare tranquillamente le serie direttamente da casa risparmiando.
La raw sono utili per noi solo se vengono tradotte, ma per gli editori giapponesi sono un danno a prescindere dato che si tratta di serie doppiate nella loro stessa lingua.
In questa notizia mi sembra si parli per lo più di manga. Capisco che qualcuno possa avere problemi economici, ma per gli altri che non vogliono acquistare l'edizione cartacea (cosa che non possono avere comunque con le scan) ci sono sempre i siti legali in cui è possibile leggere un sacco di serie pagando un abbonamento.
Insomma, penso sia inutile ragionare come se la situazione italiana fosse uguale a quella giapponese.
Poi andando a guardare le dichiarazioni di chi non lo usa più si scopre che in realtà le cose non stanno proprio così.
Le stesse affermazioni che facevano qualche anno fa i produttori di giochi retail... poi però è nato steam e la pirateria si è man mano ritirata sempre di più ad una "nicchia" di criminali irriducibili (che guarda caso si allargano solo quando viene usato denuvo)... the irony.
Ad oggi esistono siti come gog che vendono tutto drm-free senza preoccuparsi minimamente della pirateria... e pare che se la passino decisamente bene.
Personalmente parlando ho smesso completamente di guardare anime da fonti non ufficiali da quando ci sono i siti di simulcast (che sono troppo comodi... mi sono fatto anche l'abbonamento per renderli ancora più comodi).
Mentre per i videogiochi ho avuto il mio primo PC da gaming dopo la nascita di gog (che è stato il sito che mi ha convinto a non piratare mai visto che drm-free significa fiducia da entrambe le parti).
Non so se sia vero che hanno aumentato le vendite dopo azioni repressive, ma quel che so è che, anche fosse vero, è il metodo sbagliato.
Non è stata la chiusura di megaupload/megavideo a fermare il me più giovane dal guardare anime piratati, sono stati vvvvid/crunchyroll/netflix ecc... piattaforme più comode della pirateria, più affidabili della pirateria.
Bisogna educare non vietare... altrimenti si ottiene al massimo un effetto placebo (al prossimo sito pirata che apre sono punto e a capo).
Colui che fruisce delle tue opere deve capire che pagarle è un vantaggio anche per lui perché se arrivano i soldi all'autore egli può creare altre opere di qualità.
Se dai un fastidio ai tuoi clienti (esempio gli metti un drm... e poi loro non riescono ad avviare il gioco/leggere il manga perché salta di tanto in tanto internet o lo vogliono leggere su un dispositivo non supportato dal drm...) il cliente verrà attirato verso la pirateria, e se il fruitore si abitua a piratare è chiaro che sarà più difficile che torni ad acquistare.
Ad oggi tra i giocatori PC non ce n'è uno che non abbia un account steam, gog o simili... persino tra coloro che piratano.
Stesso discorso vale per i fruitori degli anime... ad oggi quanti di quelli che sanno cos'è VVVVID/Crunchyroll non li usano? Pochi, perché sono comodi e legali.
E, come chi pirata si abitua a piratare, anche chi usa le fonti ufficiali si abitua ad usare solo fonti ufficiali.
La realtà è che nessuno vuole piratare (al massimo può essere contento di farlo il ragazzino di 10-12 anni, che non capisce cosa significa e si crede figo perché riesce a fare una cosa da "hacker"), è una rottura, richiede tempo, e il risultato è quasi sempre inferiore alle aspettative.
Se la pirateria viene usata è perché i servizi in quel determinato campo non sono all'altezza.
Personalmente, visto che non voglio piratare, ho smesso quasi di leggere manga proprio perché non esiste un servizio di vendita di manga in digitale decente qui in Italia.
Se però io non fossi così contrario alla pirateria (grazie alle convinzioni che ho maturato con gli anni), probabilmente il mio desiderio verrebbe indirizzato verso siti pirata.
Combattere la pirateria in maniera efficace è un'arte di pazienza e offerta, sfortunatamente in questi anni sono stati ignorati i bisogni dei potenziali clienti (coloro che leggono sempre di più su dispositivi elettronici) facendo di conseguenza abituare tali fruitori al modello pirata.
E no, non è neanche una questione di soldi che mancano (ad oggi su steam persino i 12enni fanno acquisti, poi ovvio che ci sono quelli a cui i genitori vietano gli acquisti... ma acquistare una steam card al gamestop e simili in contanti non è un'operazione impossibile neanche per un 12 enne)... è solo una questione di comodità dell'offerta.
La pirateria è molto più scomoda di quel che sembra, basta davvero solo un minimo di impegno per offrire di meglio.
Grazie alla pirateria ho scoperto nanatsu no taizai, che ho iniziato ad acquistare quando uscì grazie a Star... (forse l'avrei comprato anche grazie alla successiva messa in onda dell'anime, ma intanto l'ho scoperto grazie ai vari mangafox) finita la prima "stagione" (bellissima) e iniziata la seconda (praticamente una scopiazzatura di Dragonball e poco altro) visto il calo qualitativo l'ho abbandonata e ho venduto tutti i numeri usciti fino a quel momento...
Eppure le scan continuavano (e continuano) a essere reperibili su internet senza troppa fatica...
Quindi il ragionamento si chiude in modo molto semplice: se un'opera vale l'appassionato la compra... punto e basta...
se vengono chiusi i siti il vero appassionato non noterà la differenza e continuerà a comprare il manga in fumetteria...
lo scroccone seriale cercherà comunque altri canali dove leggerlo a sbafo (ergo non cambierà nulla per le tasche dei detentori dei diritti)
l'appassionato con scarsa o scarsissima disponibilità, cesserà di seguire a malincuore l'opera perché "senza lilleri non si lallera"... e quindi anche qui nulla cambia per i Soloni dell'anti-pirateria...
L'equazione Xmilioni di copie scaricate= Xmilioni*prezzo di vendita di perdita è una baggianata totale che solo i tonti potrebbero prendere per buona... ed è questo dogma su cui le major fondano la loro lotta, il concetto sbagliato che accennavo all'inizio...
Tutto giusto! L'unico problema che trovo nelle piattaforme, rappresenta la penuria di anime del passato,essendo che preferisco gli anime degli anni 80-90, Esse non possono darmi quello che maggiormente cerco.
Post ineccepibile...
Ma questo solo perché l'offerta attuale si concentra sui simulcast.
Non è per nulla detto che in futuro (con il crescere di questi servizi) non arrivino anche serie più vecchie (crunchyroll usa sta mettendo in questo periodo un sacco di serie degli anni 90 2000... e sono convinto che pian piano si arriverà anche a quelle precedenti... esempio si trova tutto kenshiro).
VVVVID stessa ha (o ha avuto perdendone poi i diritti) molti anime di quell'epoca.
E il mio discorso rimane valido, se quegli anime fossero su vvvvid o crunchyroll italia tu dove li vedresti? Continueresti a vederli su siti pirata?
Ovviamente no.
E questo vale anche se ci sono i dvd... se io arrivo a casa stanco e voglio solo mettermi comodo sul letto con il portatile sulle gambe a guardarmi un anime di cui ho voglia in quel momento, se è su vvvvid o crunchyroll bene... se non lo è di certo non mi alzo per andare a prendere il dvd che poi sul mio alienware nuovo neanche posso vedere (perché non ha più il lettore visto che i giochi ormai sono solo digitali).
Aggiungo... volevo comprarmi il film di Your Name in digitale... ma hanno avuto la straordinaria idea di pubblicarlo con solo la lingua italiana (senza la lingua originale inclusa nel pacchetto come nel dvd/blu-ray).
Ora, io posso anche vedermelo in italiano ma perché io che pago per avere la stessa versione che c'è in dvd devo beccarmi una versione inferiore? Pago anch'io e mi becco pure il drm (itunes o google) quindi perché dovrei pure beccarmi una versione senza doppia lingua? Se voglio sentire com'è il doppiaggio originale cosa dovrei fare?
È ovvio che, quando inizi a mettere paletti e rompere le scatole io, potenziale cliente, inizio a rompermi le balle e farmi meno problemi. Se io fossi il ragazzino che ero un tempo avrei semplicemente scaricato il blu-ray su torrent e pace.
Ora che sono contrario semplicemente non acquisto nulla e pace.
Ma devono dire grazie a gog, steam, vvvvid, crunchyroll ecc... Non è certo grazie alla loro "grande idea" di non mettere il doppiaggio giapponese nella versione digitale.
"E il mio discorso rimane valido, se quegli anime fossero su vvvvid o crunchyroll italia tu dove li vedresti? Continueresti a vederli su siti pirata?
Ovviamente no."
sicuramente in maniera ufficiale!
quel poco che pirato lo faccio nel modo più semplice possibile su YouTube, quindi Niente siti strani!
Comunque gli anime piratati su YouTube fanno poche migliaia di visualizzazioni. ( Nadia il mistero della pietra azzurra,che era presente da un anno faceva 1500-2000 mila visualizzazioni ad episodio, quasi influente ).
I danni provengono anche dall'estero, con tutti che leggono novel/manga grazie ai "siti pirati" tradotti e ben fatti! Bisognerebbe sradicare prima il male alla radice, e solo poi parlare di vittorie...
In questo caso si tratta di un danno nei confronti degli editori degli altri paesi, ma se trovi una serie sottotitolata significa che quella è stata tradotta da una raw e quella raw è stata messa online direttamente in Giappone. Le raw sono un problema perchè essendo in giapponese, i giapponesi che le piratano hanno già la serie pronta per essere vista. In ogni caso questo può danneggiare anche la pirateria al di fuori del giappone perchè se i traduttori non hanno una raw da tradurre, non possono pubblicare nel loro sito la serie. Che poi i warez prendano i siti da un sito legale è un altro discorso, ma penso che ai giapponei interessi principalmente risolvere i problemi a casa loro.
https://www.animeclick.it/autore/1170/yoshitoshi-abe
Ok... (per punizione obbligherei l'autore della news a guardarsi questa recente intervista)(toco toco tra l'altro è un canale fighissimo)
Detto questo mi pare lapalissiano che chiudere grossi siti in cui sono sfogliabili gratuitamente dei manga porti un aumento delle vendite in formati elettronici.
Poi sui numeri chissenefrega, ma è evidente che lo streaming/consultazione online illegale sia un problema perché offre concorrenza non facile da contrastare per chi effettivamente detiene i diritti.
Quantomeno per lo streaming i grossi competitor offrono qualità elevata, facilità di utilizzo e simulcast, penso che per un sito di manga la cosa sia molto più difficile visto che proporre un prodotto pirata concorrente è enormemente più semplice.
magari fosse come dici tu, purtroppo esistono ancora troppi stronzi che non li usano perche via delle pubblicità, e ovviamente non vogliono nemmeno farsi l'abbonamento, le visual che hanno certi siti purtroppo ne sono la testimonianza
Discorso diverso vale per le serie più recenti, che comunque per questioni contrattuali non hanno vita eterna su nessuna piattaforma di streaming legale. A quel punto uno o si compra la serie in home video, oppure si scarica gli episodi.
Ovviamente non sto difendendo la pirateria, dico solo che i vantaggi dell’home video e dei siti pirata sono comunque anni luce superiori a quelli delle piattaforme legali.
Ovviamente specialmente vvvvid andrebbe sostenuto il più possibile, essendo free.
C’è di positivo che l’home video di listino negli ultimi anni costa meno rispetto a prima... così come, ovviamente, un abbonamento a netflix è economico. Ma non è detto che l’utente sia interessato a molte altre serie della piattaforma... e quindi non rimane iscritto.
Discorso ineccepibile.
No no, non funziona più così datempo, frequento tantissimi siti di scanlators sopratutto mangadex (che è come il fansubdub qui su animeclick, un servizio per scanlators dove le RAW sono vietate), oggi si comprano i tonkobon direttamente dal Giappone quando le raw non sono pubblicate online, grazie alle donazioni dei fans e sono poi gli scanlators a scannarli e tradurli, quindi ti assicuro che il danno delle scans rasenta lo zero virgola, come del resto anche quello delle RAW.
Sarebbe bello che questa farsa del "una copia scaricata è una copia venduta persa" sparisse, è una frase iridicola e illogica, e prima di usarla sarebbe opportuno mostrare i dati, cosa che i publisher si guardano bene da non divulgare (perchè li smentirebbe palesemente). Il mercato dell'usato è il loro vero nemico, non le scans.
Aggiungo che molti autori hanno cambiato approccio e pubblicano i capitoli dei loro manga/romanzi direttamente online su twitter o sui siti dep publisher, alcuni autori danno anche il permesso agli scanlators di tradurli in diverse lingue, poi chi li vuole collezionare si compra il volumetto in un secondo momento.
Questo è un isekai molto carino, esempio di manga pubblicato online gratuitamente in formato RAW (e tradotto in inglese):
https://web-ace.jp/youngaceup/contents/1000063/
https://mangadex.org/manga/24988/gyaru-tensei-isekai-seikatsu-majidarui
Stavi commenttando l'articolo o annunciando l'affermazione?
TUTTI gli autori sono di parte in quanto creator, quando si tratta di prendere le distanze o attaccare la pirateria che in quanto tale danneggia sempre, poco o tanto che sia ma sempre, il creator di una qualsiasi opera. Hai mai sentito un mangaka, un cantautore o un regista saltarsene fuori dicendo "no, ma prego guardate pure il mio film in streaming che tanto magari su 2.000 che lo hanno visto gratis, in 500 poi decideranno di comprarsi il DVD perchè il film a loro è piaciuto e quindi recupero una parte degli ipotetici 800 DVD che avrei venduto in più se la pirateria in sé non esistesse?" (Anche supponendo che manco la metà di quelli che guardano abitualmente film gratis non avrebbero visto un certo film se non fosse stato per l'appunto gratuito, esso venderebbe comunque molte più copie fisiche o biglietti se la pirateria non ci fosse, perchè almeno quella parte di loro davvero interessata alla visione a quel punto sarebbe stata costretta a pagare come gli altri spettatori per poterlo vedere, generando sempre e comunque un guadagno maggiore di quello attuale)
E invece si perchè se uno non avesse altro mezzo per leggere un manga se non andarlo a comprare, lo andrebbe a comprare e basta senza farsi troppe domande, per cui di tanto o di poco a seconda del caso le vendite del medesimo aumenterebbero inevitabilmente perchè certo non tutti ma almeno una parte di quelli che sfogliano un certo manga solo online andrebbe sempre e comunque a confluire con quella che già lo sta acquistando abitualmente. E' pura e semplice matematica.
Però non bisogna neanche guardare gli irriducibili e rappresentarli come "verità assoluta". È ovvio che ci siano anche loro, ma sono sempre più una minoranza (e sono certo che man mano che usciranno serie che nessun fansub si cagherà ma che magari a loro piacciono così tanto da non poter aspettare che le mettano online pirata anche loro inizieranno ad usare vvvvid e/o crunchyroll e/o netflix... prima timidamente, poi pian piano in maniera sempre più convinti. come detto ci vuole tempo e pazienza perché solitamente chi dice così si è abituato alla pirateria e solo con il tempo si potrà far abituare all'offerta legale).
Se fino al 2010 (sparo un anno) eravamo a 90% pirateria 10% acquisti dvd (sparo anche qui cifre tanto per rendere l'idea). Ora gran parte della pirateria si è trasformata del tutto o in parte in canali legali di streaming. Più migliora il servizio, meno scuse avranno i pirati (la recente introduzione dell'abbonamento per eliminare la pubblicità, ha tolto la scusa "non c'è modo di eliminare la pubblicità"... ora la scusa (che regge molto meno) è "l'abbonamento costa troppo per quello che offre", dai tempo e anche questa scusa sarà sempre meno credibile). I pirati vivono di scuse, quando togli loro la maschera della "dubbia moralità" smettono di piratare.
Tre frasi, tre cose su cui non sono molto d'accordo:
- partiamo dalla frase centrale. Non penso che una piattaforma vada sostenuta solo perché free. In fondo gli abbonamenti delle piattaforme attuali sono molto economici. (tra l'altro anche crunchyroll è free volendo cercare il pelo nell'uovo). Più che altro vvvvid è una piattaforma italiana, per questo va preferita, ma non vanno demolite le alternative se offrono un buon servizio.
- prima sentenza.... l'home video non c'entra nulla. È ovviamente molto più scomodo di entrambe le "alternative". E non è per nulla "anni luce avanti l'offerta streaming legale", tutto il contrario. Se non fosse stato per l'offerta streaming legale l'home video sarebbe stato schiacciato dalla pirateria proprio perché è un modo vecchio di fruire di un prodotto. Andrebbe affiancato ad un servizio di vendita in digitale drm-free che eliminerebbe il problema "scadenza licenza", ma di certo non si può assolutamente affermare che freni in qualche modo la pirateria.
- E arriviamo alla fine... uno non si fa l'abbonamento netflix per vedere tutto... si fa l'abbonamento netflix per vedere serie su netflix per un certo periodo di tempo.
Quindi è normale che uno non stia abbonato tutto l'anno (a meno che non decida che vuole continuare a fruire del servizio continuamente perché gli interessa tutto quello che esce).
Non è un problema se uno non resta abbonato, è parte del sistema.
Sono d'accordo che i creatori siano tutti contrari alla pirateria (come anche molti utenti alla fin fine). Ma credo si possa fare una distinzione tra i creatori che fanno affermazioni come quelle nell'articolo e i creatori che pubblicano i propri lavori senza drm su piattaforme come gog (e che quindi combattono la pirateria offrendo il proprio lavoro, sempre a pagamento, ma in una maniera molto più libera da vincoli che danneggiano più che altro l'acquirente).
Credo sia una distinzione importante. C'è chi crede che la pirateria vada combattuta con il pugno di ferro (e che quindi è interessato a dire che le vendite sono aumentate grazie ad un'operazione repressiva) e c'è chi crede che la pirateria vada combattuta offrendo un servizio migliore (e fino ad ora gog è stata una piattaforma in crescita, dimostrando, di fatto, che sempre più persone preferiscono l'acquisto alla pirateria).
Forse non ti è chiaro che gli scanlator occidentali predono il materiale pirata da quelli nipponici.
Se chiudono i rubinetti in Giappone, i pirati occidentali non hanno più una fonte a cui attingere.
E saranno tempi cupi per gli scrocconi.
Mia opinione personale sull'articolo e sui dati dei publisher che ovviamente non esistono.
Dimostralo che danneggia (sempre), semmai ha fatto si che molti manga sconosciuto divenissero conosciuti grazie alle scans, che sono diverse dalla pirateria. Per pirateria bacera intendo le RAW scannate dai volumetti originali o licenziati.
Dimostra anche questo con numeri visto che è matematica, e in matematica le statistiche sono fatti giusto? Se a me mi cavano i manga che leggo non li vado a comprare, te lo posso assicurare al 100%, non vado a buttare soldi in un vulmetto in lingua originale di cui non capirei nulla, sarebbe giusto una slideshow di immagini.
Non cambia niente, gli scanlator occidentali comprano i volumetti originali dal Giappone o hanno li un amico che li scanna per loro, il 95% oggi giorno fa così. Ognuno vuole avere il controllo sulla qualità delle immagino e le RAw originali molte volte sono fatte alla cazzo di cane.
straquoto anni fa il mercato degli anime italiano sembrava stesse arrivando in un punto di non ritorno, ma da quando arrivarono pop corn tv e vid dynit è ritornata ad investire sempre di più in nuove serie
In Italia però penso che il danno sia derivato in piccolissima parte dei fansub perchè fatta eccezione per chi pratica il licensub, alla fine quelle serie non sono licenziate quindi le persone non potrebbero in alcun modo vederle su un sito legale. Il danno deriva soprattutto dai warez che oltre a caricare nel loro sito le serie dei fansub caricano anche quelle dei siti legali. In quel caso il danno c'è perchè invece di andare nei siti legali, le persone vanno in quelli illegali, che tra l'altro ci guadagnano anche. Ler persone che fanno così non sono solo gli utenti casual, sono molte di più di quello che pensiamo.
Mi rendo conto che obbligare in questo modo le persone ad andare nei siti legali non sia il metodo più corretto, ma senza azioni del genere le persone non prenderebbero mai nemmeno in considerazione l'idea di provare un sito legale perchè troppo abituati ad avere le cose gratis. Comunque ripeto che in Giappone la situazione è diversa, loro hanno un sacco di modi per vedere le serie legalmente quindi quest'azione può solo fargli bene.
Fa un pò ridere questa affermazione quando qui su Animeclick esiste il fansubdub con tanto di link ai gruppi fansub e il cui database è gestito da voi stessi.
vero, ma qua facendo la battaglia a sti siti non risolvi molto anche perche ne nascerebbero di altri e stai punto e a capo, il problema sta nei fruitori degli anime che nella maggioranza dei casi non capuscono l'importanza di supportare le proprie passione e vogliono il modo più comodo per vederli senza pubblicità. finche non cambia la mentalità di tutti la situazione rimane questa
Io però non ho capito cosa c'entra questa frase con il danno dei warez e fansub. L'hai presa larga di qualche chilometro.
Niente di chè, tu hai detto che, secondo la tua opinione personale, il danno viene anche dal fansub e il sito di cui tu fai parte gestisce un database di fansub con tanto di link ai siti stessi.
Io ho detto:
Per dire che il danno legato ai fansub è dovuto a quei fansub che fanno licensub. Se tagli la frase è naturale che il significato cambi.
Inoltre io non faccio parte di fanusbdb, non sono nemmeno iscritta. E' solo un sito a parte in cui è presente una lista dei fanusub italiani in cui i link a quanto pare non riportano nemmeno alla pagina degli streaming, ma solo alla home dei fansub. Alla fine si tratta solo di un elenco, non è molto diverso da quei siti su internet che fanno una lista dei migliori programmi per modificare le immagini o altro.
Mai detto il contrario (anzi, i fansub non li considero quasi per nulla pirateria... se si pensa a quei fansub che fanno serie mai licensate e che non usano alcun metodo di guadagno. Legalmente lo sono (anche se non essendoci lucro come per i warez è comunque meno grave), ma da un punto di vista puramente morale i fansub sono i primi ad aver spinto le release legali).
Più che altro quel che penso io è che al contrario siano sempre meno gli irriducibili che si rivolgono alla pirateria pur avendo a disposizione l'alternativa legale (certo sono la maggioranza di chi pirata ancora... ma stiamo pur sempre parlando di una minoranza rispetto al totale degli utenti).
E personalmente penso che per convertirli l'unica è portare serie famose prima dei siti illegali (esempio, il problema che c'è stato con My Hero Academia, che non è stato colpa di Dynit ma dell'editore giapponese, ha favorito l'uso della pirateria anche tra coloro che normalmente si sarebbero rivolti a vvvvid... ma vale anche il contrario, se una serie famosa viene presa da vvvvid ci saranno degli utenti che dall'illegale passeranno al legale).
Chiudere i siti pirata non è necessariamente negativo o positivo... questo perché sfortunatamente il materiale pirata non sparisce (al massimo ci sono brevi periodi in cui gli utenti di questi siti illegali cercano l'alternativa... ma se non la trovano legale (o se fanno parte degli irriducibili) è certo che si orienteranno nuovamente su siti pirata).
Chiudi un sito pirata?
Aprine uno legale, o pubblicizza l'alternativa legale.
Quel che stanno facendo (pubblicizzare il fatto di aver chiuso siti pirata e dire che sono aumentate le vendite dopo la chiusura) a mio parere non è particolarmente efficace (come non lo è stato denuvo nel settore videogiochi). Al contrario, quando si pubblicizza un servizio che è migliore della pirateria stessa, è probabile che si abbia successo.
Vogliono chiudere un sito illegale? Bene lo facciano, non servono proclami. In quel momento (quasi per caso) devi iniziare una campagna in cui dici chiaramente "vuoi leggere gli ultimi manga usciti? vieni qui da noi. A tot puoi leggere questo e quest'altro, abbiamo tutte le tue serie preferite, in digitale, drm-free. Basta un click" (o roba simile).
I messaggi positivi superano sempre quelli negativi/repressivi.
Prendere in giro l'utente piratone perché hanno chiuso i siti da cui si riforniva (e sto parlando dell'utente che magari non conosce l'alternativa legale) rischia di fare l'"effetto ripicca".
Al contrario, se si da l'impressione di aver fatto scegliere l'utente in maniera consapevole, lo si educa non solo per ora, ma anche per il futuro.
Ho capito ma quale vantaggio economico o effettivo hanno tratto i mangaka autori di quelle opere? Nessuno se l'unico modo in cui il pubblico è entrato in contatto con quei manga è attraverso le scan; poi se vuoi ipotizzare che mediante le scan viste alcuni lettori in Giappone possano poi aver deciso di comprare anche il manga cartaceo e che quindi in quel senso un'opera possa anche trarre beneficio dalla pirateria, quello è un altro discorso ed è verissimo. Lungi da me infatti affermare che la pirateria è il male assoluto o che non possa portare a dei vantaggi; mi sarei perso non so quanti film distribuiti in modo osceno e non entrati nel grande circuito se non fosse per i siti di streaming, ma se non ammettessi che d'altra parte essa non causi dei danni o degli svantaggi evidenti ad alcuni creator o in altre parole che i contro siano maggiori dei pro francamente sarei ridicolo.
Se da un lato infatti è vero che alcuni film, alcune serie o alcuni manga possano giovare della distribuzione gratuita, viceversa se l'unico modo di procurarseli fosse comprarli su siti o negozi vari inevitabilmente venderebbero più di quanto già non fanno, perchè non si aggiungerebbero a coloro che già stanno comprando un manga solamente quelli che ne hanno letto alcune scan rimanendone piacevolmente incuriositi, ma anche chi non ne sa nulla ed inizia a seguirlo augurandosi che sia bello; il numero degli acquirenti sarebbe comunque maggiore, quello intendevo dire.
In un mercato "non saturo" magari la pirateria può avvicinare i potenziali clienti come il fansub lo ha fatto con gli anime. Può creare una massa critica e invogliare gli editori a investire. Quando però il mercato è saturo le cose cambiano. Fa' finta che 100 persone scarichino da un sito, illegalmente e questo sito viene chiuso. Nella peggiore delle ipotesi il numero delle vendite non cala ma se anche uno di quelli che scaricavano illegalmente inizia a comprare, le vendite aumentano.
Per quanto riguarda il Copyright, esso è un diritto non un grimaldello e i diritti devono essere tutelati. Tutelare un diritto non è soppressione di nulla perché non esiste un diritto alla pirateria.
Le scan danneggiano il mercato, i fan sub pure.
Fine.
Gli autori guadagno percentuali dalle vendite del cartaceo e dalle visualizzazioni online ( che a loro volta creano indotti dalla pubblicità).
Anche se si è capito che qui molti dei commentatori non hanno mai comprato un manga o un dvd in vita loro, e li terrorirzza il pensiero che presto dovranno farlo, è meglio che costoro si rassegnino.
La pacchia non durerà in eterno e prima o poi , un modo per chiudere i rubinetti da cui attingono gli scrocconi di tutto il Mondo, ci sarà .
Le tue sono solo ipotesi, come i publisher che non rilasciano dati perchè non possono dimostrarlo. E se non ci sono dati di perdite significa che tali perdite sono irrilevanti sugli utili.
Il copyright è giusto fintanto che non viene usato come scusa per far passare le peggiori porcate che limitano la libertà poco alla volta, come spesso accade e non solo per questo. Le cattive intenzioni si nascondono sempre dietro buoni propositi.
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