City Hunter: Private Eyes, il nuovissimo film cinematografico dedicato alla saga firmata da Tsukasa Hojo che ha debuttato lo scorso febbraio nelle sale giapponesi, arriva finalmente in Italia per Dynit. Riportiamo il comunicato della casa editrice.
In occasione del 30° anniversario della prima trasmissione giapponese della serie animata, Aniplex e Sunrise producono un nuovo lungometraggio dell’investigatore privato Ryo Saeba. Una storia originale, nuovi personaggi e tutte le vecchie conoscenze che già amiamo.
Ryo Saeba è un investigatore privato con sede nel quartier Shinjuku di Tokyo. Oltre ad essere piuttosto in gamba e ad avere una mira infallibile, ha un’ossessione esagerata per il sesso opposto. Lui e la sua collega Kaori spesso fanno da guardie del corpo e svolgono anche altri compiti per chi richiede i loro servizi. La loro ultima cliente è una modella, Ai Shindo, che è stata attaccata da persone misteriose, e che inconsapevolmente è in possesso di una misteriosa “chiave”, fondamentale per una cospirazione che coinvolge l’intera città.
Riuscirà Ryo a proteggere Ai e a salvare la città?
City Hunter: Private Eyes, quarto lungometraggio animato dedicato all’irresistibile detective creato da Tsukasa Hojo, ha ottenuto un notevole successo in Giappone. Dal debutto dell’8 febbraio scorso ad oggi, ha incassato ben 1 miliardo e mezzo di yen (circa 12 milioni di euro), dopo aver totalizzato oltre 2 milioni di euro solo nel primo fine settimana. L’inedito lungometraggio è diretto da Kenji Kodama, già regista delle prime due serie animate di City Hunter, andate in onda in Italia nel corso degli anni novanta.
CITY HUNTER – PRIVATE EYES verrà distribuito AL CINEMA da Nexo Digital il 2, 3, 4 settembre! Seguiranno maggiori informazioni, stay tuned!
Fonte consultata:
Sito ufficiale dell'editore Dynit
Questo film è molto "Studio Trigger Style!", molto. Per essere lanciato esige una buona campagna marketing che spieghi bene chi sono gli autori e cosa fanno. Trigger x noi tutti è sinonimo di qualità assoluto ma il pubblico più largo cosa ne penserà? Capiamoci è un ottimo film per i concorsi e le manifestazioni, ma meglio mandarlo in home video ( e o proporlo INSIEME ad un evento dedicato allo STudio)
come ho detto io mi preoccupo soprattutto per loro tre.
Meglio la nostalgia della qualità, insomma.
Ciò detto, il cast romano di City Hunter aveva indubbiamente nomi famosi (Massimo Rossi/Chiara Colizzi) ma a livello di recitazione erano sotto a Cavalleri/Laurenti, che anche come "vocalità" si avvicinavano molto di più a quelle originali. L'alternativa sarebbe il re-casting (ma il film è proprio un "tributo" a quel City Hunter di fine anni 80).
Secondo me stai mischiando le cose. La questione lì è diversa. In Giappone c'è una diversa concezione del doppiator/seiyuu. Non è questione di nostalgia, è questione di pregio(usando il termine in maniera un po' allargata).
Qui si richiede(bada il termine) una voce perché "mi ha accompagnato durante i momenti felici della mia infanzia" in primis.
Ovviamente, poi c'è anche il caso opposto, eh(ovvero, si chiama perché il doppiatore è bravo ed adatto. E comunque nessuno dice che le due cose non possano andare a braccetto). Nessuno lo nega
Non sono d'accordo, per me sia Massimo Rossi che Chiara Colizzi si avvicinavano molto di più alle voci originali.
E anche come recitazione ho trovato li cast romano superiore a quello milanese.
Non so fino a che punto è questione di "pregio"... ci sono doppiatori anche dei giorni nostri altrettanto famosi e "di pregio" da poter chiamare, ma hanno preferito rimetterci un 60enne su un personaggio che ovviamente 60 anni non ha (e si nota, ha una voce pesante e "da vecchio" che sul disegno ci sta malissimo). Mi sembra un po' la stessa operazione di mettere un Malaspina 70enne su Actarus... risultato pessimo infatti.
Il mettere nomi "di pregio" è sempre stato il mantra di Di Sanzo e Bassanelli. Mettere nomi altisonanti del doppiaggio italiano (anche a costo di cambiare cast precedenti) solo per poter dire "doppiaggio migliore perché chiamo le voci del cinema", come se bastasse la semplice voce a fare del doppiaggio un buon doppiaggio. Il problema (e la fortuna dei due) è che sono riusciti pure a venderla così al pubblico visto che alcuni ancora pensano che se la voce è "quella di Mediaset" allora il titolo e la traduzione "non è fedele", quando poi anche nei doppiaggi Dynamic c'erano degli svarioni di traduzione e adattamento da far rabbrividire... (ovviamente sappiamo tutti che la fedeltà non dipende dalla voce impiegata, ma tant'è...)
Mah, non so per gli altri come sia il discorso... io guardai City Hunter col cast milanese e acquistai i dvd col cast romano... e Rossi soprattutto proprio non ci stava come recitazione... magari all'epoca pensava ad altro o non s'era impegnato più di tanto.. ma sembrava sempre avere una recitazione col "freno a mano" tirato, soprattutto nelle scene comiche dove poteva e doveva osare di più. Cavalleri era riuscito molto meglio a "separare" le due diverse sfaccettature del carattere di Saeba.
E no, non ho cambiato opinione, l'interpretazione di Massimo Rossi mi piace molto di più. Inoltre, la voce di Cavalleri mi sembra troppo "leggera" e giovanile, per il personaggio.
Confermo poi la maggiore somiglianza tra le voci di Rossi e Akira Kamiya (che non vuol dire niente, alla fine, ma dato che se ne era parlato...).
Certo, fa strano sentire i due doppiatori italiani sullo stesso personaggio, perché sono diversissimi, e temo sia il motivo per cui in tanti disprezzano il doppiaggio delle ultime due serie. Per me è solo una questione di abitudine e trovo che nel doppiaggio Dynamic non ci sia una voce fuori posto (Paolo Buglioni è insuperabile come Umibozu).
Ora bisogna vedere se la Dynit punterà su un'operazione nostalgia (come è tutto il resto del film, alla fine), scegliendo il cast Merak o se riconfermerà i doppiatori romani.
Ma non è da escludere nemmeno che si decida di cambiarli tutti.
Comunque, noto che Cavalleri ha appena lasciato un messaggio sulla pagina Dynit XD confermando che, se glielo chiedessero, ritornerebbe a interpretare Ryo.
Ah, ecco, come sospettavo... Avevo notato il cambiamento nella voce della Colizzi, quella di Massimo Rossi non la sento da tempo, invece (ma saranno trascorsi una ventina d'anni e già all'epoca non era giovanissimo, quindi il dubbio c'era).
A questo punto, tanto vale usare il cast Merak e accontentare gran parte dei fan.
Grazie, darò un'occhiata.
Mitica scena ^^
Io a livello recitativo le prime due serie le ho sempre trovate un po' altalenanti, ma gli stessi doppiatori li ho apprezzati sul primo film e sugli special... Probabilmente, non avere a che fare con copioni edulcorati avrà aiutato (sfido chiunque a restare credibile su testi che sembrano supercazzole).
Però l'Umibozu di Buglioni è tremila volte superiore a quello di Vittorio Bestoso, almeno lui lo vorrei. Per il resto, personalmente non ho nulla in contrario all'utilizzo del cast Merak (meglio quello che un cast nuovo di zecca, comunque... per un solo film non avrebbe senso e si creerebbero solo altre inutili polemiche).
Bersola invece non c'entra nulla e non capisco cosa pretende chi lo richiede a gran voce (sono da poco passato sulla pagina Facebook della Dynit e mi sono inquietato).
Infatti, ti accontenti di poco...
Cioè già un fandub ti basta, insomma...
Basterebbe pure il primo scappato di casa che doppia tutti i personaggi a rutti.
Ridiamo per non piangere, va'…
PS: A me non importa nulla della somiglianza delle voci con le originali, sempre detto, prima cosa deve calzare sul personaggio. Rossi per quanto bravo non l'ho mai sopportato su Ryo, doppiava quasi controvoglia, arrancava in modo imbarazzante sulle parti comiche, mentre Guido Cavalleri era perfetto in ogni sfumatura. Come Roberta Gallina su Kaor… ehm Kreta
E come fai a dire se sta bene sul personaggio o no? In base al chardes? Orsù.
Senza contare che se gli autori han scelto una voce ci sarà stato un motivo, quindi sapranno loro se su un personaggio burbero vogliono l'Ape Maia o Golgo 13
Certo!
E gli autori di solito non scelgono un piffero.
Potevi metterci più impegno per il trolling o rispondere semi- seriamente.
In realtà il mio discorso non et riferito all'autore in sé quanto più allo studio. Senza contare che gli autori (di fama) ci mettono il loro eccome nella scelta
- Se sarà doppiaggio milanese, romano o misto
- Se almeno Claudia Razzi e Barbara Castracane torneranno sulle sorelle Occhi di Gatto, perché Susanna Fassetta ormai si è ritirata.
Vediamo se mi tocca prendere il film all'estero
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