Chi ha vissuto la sua infanzia negli anni 80 non potrà non ricordarla! Lei era Poochie, una cagnolina (poochie in inglese significa appunto cagnolino) bianca caratterizzata da due orecchie fucsia simili a capelli raccolti in due trecce, occhiali viola e le zampe a forma di fiore. Questo personaggio raggiunse una grande popolarità negli USA, in Gran Bretagna e in Italia; tutti furono invasi da una moltitudine di gadget: dai peluche ai timbri, dagli zaini per la scuola ai diari.
In Italia fu addirittura stampato un giornalino a lei dedicato dal titolo Il Giornalino di Poochie. Ma che fine ha fatto questo iconico marchio?
Lo abbiamo scoperto, a sorpresa, durante l'ultima edizione del Romics dove dopo ben 30 anni abbiamo trovato una nuova Poochie e scoperto che ora è tutta italiana.
Ma andiamo con ordine.
Vita e diritti di un Marchio registrato cessano quando questo scade e decade, se non viene rinnovato e sfruttato. E “chiunque” può fare domanda per un nuova registrazione dello stesso Marchio. Dagli anni 90 la registrazione del marchio Poochie ha iniziato a scadere in tutto il mondo, a partire dagli USA; ma per conoscere questi dati, e date, bisogna essere esperti di Marchi e Brevetti e saper accedere e navigare in specifici database dove solo i professionisti sanno addentrarsi. Dopo di che si avvia un lungo, costoso e difficile procedimento per le pratiche di domanda per la prima registrazione e successivamente per l’estensione al di fuori del proprio paese.
Operazione non da tutti, esistono infatti agenzie specializzate nel settore che si occupano di queste prestazioni, a pagamento. E non è detto che la domanda venga accettata. Devono essere effettuati dei controlli da parte dell’ufficio dei Marchi e Brevetti ed un periodo in cui il vecchio proprietario viene avvisato dell'imminente scadenza e gli viene concesso un diritto di prelazione di rinnovo per recuperarlo prima di qualcun altro.
Nota: La domanda per rinnovare un marchio deve essere depositata entro i dodici mesi precedenti l’ultimo giorno del mese di scadenza del decennio in corso (articolo 227 del Codice Italiano di Proprietà Industriale), o, trascorso tale periodo, nei sei mesi successivi al mese di scadenza con l’applicazione di una sopratassa.
Se lascia scadere questo mese e un altro soggetto registra tale Marchio, il cliente precedente ha però la possibilità di fare opposizione, che deve essere proposta entro tre mesi decorrenti dalla data di pubblicazione, che avviene sul bollettino ufficiale dei marchi d’impresa, verso una domanda di registrazione ritenuta registrabile del suddetto Marchio.
Quindi il vecchio proprietario viene avvisato e deve essere il primo ad interessarsi a rinnovare e proteggere il Marchio, ha tutto il tempo e vantaggio per attivarsi altrimenti…il marchio decade!
Per arrivare al dunque, il nuovo proprietario del marchio Poochie è una giovane italiana, esperta in Marchi e Brevetti, che è riuscita da sola a registrare nuovamente il marchio Poochie dall’ Italia, ad estenderlo poi in tutta la comunità Europea e successivamente anche in tutti gli Stati Uniti d’America! Il tutto legalmente!
Così dopo 30 anni il marchio Poochie torna ad essere attivo e viene presentato in anteprima ed esclusiva al Romics 2019, insieme a nuovi prodotti ad esso associati, accompagnati da una nuova Mascot denominata Poochie, un personaggio nuovamente disegnato, originale, in una veste grafica moderna e super kawaii che si è fatto subito notare e apprezzare da grandi e piccini! Il suo nuovo appeal è accattivante e già iconico!
Solamente al Romics, solo per un giorno, pochi fortunati hanno potuto scoprire e acquistare in anteprima i primi gadgets sample di Poochie e scoprire la nuova mascot, disegnata da Vanessa Santato, fumettista e character designer di mascot aziendali promozionali, recentemente premiata da Unilever per il concorso nazionale Disegna il tuo Coccolino, per il quale firma una nuova illustrazione di Coccolino per l’etichetta Limited Edition del celebre ammorbidente in vendita in questo momento in tutti i negozi Acqua&Sapone.
Vanessa è specializzata da sempre in creazione di personaggi antropomorfi e ha sempre avuto occhio e interesse per quelli legati ai marchi, le così dette Mascot, dall’appeal particolare e riconoscibile. In breve tempo questa passione si estende dal disegno al mondo del Licensing, studiando il mondo dei Trademark a tutto tondo, di cui è ormai esperta (nel 2016 vende un suo Marchio registrato a Nintendo). Ma Vanessa è anche una collezionista e appassionata di giocattoli e oggetti anni 80, una forte cultura pop che non può non attrarla e legarla al marchio Poochie, il suo preferito quando era bambina!
Riparte così dall’Italia il marchio Poochie, che tradotto significa “cagnolino” in maniera tanto generica quanto Kitty, gattino. Ma proprio per la sua semplicità e vasto utilizzo, questa parola internazionale di uso comune ha un enorme valore come marchio in quanto associata a qualsiasi immagine di un tenero cucciolo, di qualsiasi razza! Essendo un parola chiave, il valore è proporzionale all’uso comune e alla sua indicizzazione!
Per noi italiani la parola Poochie suona anche come vezzeggiativo ( “Com’è pucci/puccioso!”) o come nome proprio per un cucciolo. Pertanto il marchio Poochie ha un notevole valore nella parola chiave che viene rafforzata da un nuovo personaggio (con nuovo copyright) associato ad essa da cui ne prende automaticamente il nome.
Il marchio Poochie è quindi da considerarsi il controvalore e risposta al marchio Hello Kitty (a sottolineare la storica rivalità tra cane e gatto in cui non v’è vincitore poiché amati entrambi!).
Ma ci sono nuove aggiunte alle classi, le categorie registrate a nome Poochie, ovvero il raggio d’azione del Marchio. Oltre ad avere ottenuto le classi carta/editoria/cartoleria e giochi/giocattoli/videogiochi, per la prima volta il marchio copre anche: borse/ombrelli/accessori, bigiotteria/orologi e portachiavi, saponi/cosmetici/profumi e la classe abbigliamento!
Ci sarà quindi una prima possibilità per il marchio Poochie di firmare moda e vedere il personaggio (o personaggi) su magliette, borse, scarpe, cinte e cappelli…
Ma soprattutto giochi e cartoleria siamo certi la faranno da padrone! La passione per lo stationery è tornata di moda in maniera esponenziale!
Ma perchè limitarsi a noi umani? Come detto Poochie significa cagnolino e le classi elencate sono perfettamente adattabili anche ai nostri amici pelosi: immaginate vestitini per cani, articoli per toelettatura, giochi, collari, medagliette e trasportini! Un potenziale enorme!
Ma come dice il detto “Roma non è stata costruita in un giorno”. Si riparte quindi proprio da Roma, con i primi campioni di articoli marcati Poochie presentati al Romics 2019 che sono: portachiavi e una collezione di Stickers con più di 50 soggetti legati al mondo delle Emoji!
Il nuovo concept di partenza è Poochie Emoji Collection!
Negli anni 80 e 90 spopolavano i “timbrini” coi quali si potevano esprimere stati d’animo con una piccola frase o una sola parola stampata, accompagnati da una figure della mascot del timbrino. C’erano tantissimi personaggi che avevano il loro timbrino: Iridella, Masters of The Universe, Popples, Ghostbusters (by Filmation), Poochie…
Chi è collezionista di giocattoli e figure anni 80 sa di cosa stiamo parlando!
Oggi non servono più le parole poiché il linguaggio per esprimere uno stato d’animo è diventato universale (e di comprensione immediata) grazie alle Emoji (le faccine disegnate, inventate in Giappone), le Emoticon (che vengono create tramite combinazione dei tasti dei caratteri sulla tastiera ) e gli Stickers (virtuali per mobile, che possiamo trovare su Facebook, Telegram e Line o cartacei per abbellire e decorare il proprio Journal, il diario cartaceo tornato di moda!).
Il character design della nuova Mascot Poochie è interamente focalizzato e basato sulle sue espressioni.
Emoji estremizzate, dinamiche, simboliche, dal gusto grafico giapponese, che fanno immediatamente capire lo stato d’animo e le intenzioni, perfette per gli stickers, virtuali e non, da condividere e collezionare!
La parola d’ordine di questa nuova linea di prodotti marcati Poochie è pop, derivato dal gusto vintage anni 80 che oggi è presente e glorificato in sempre più occasioni, con un personaggio decisamente kawaii, tradotto per noi “puccioso”, senza dubbio!
Per contattare Vanessa potete visitare la sua pagina Facebook.
In Italia fu addirittura stampato un giornalino a lei dedicato dal titolo Il Giornalino di Poochie. Ma che fine ha fatto questo iconico marchio?
Lo abbiamo scoperto, a sorpresa, durante l'ultima edizione del Romics dove dopo ben 30 anni abbiamo trovato una nuova Poochie e scoperto che ora è tutta italiana.
Ma andiamo con ordine.
Vita e diritti di un Marchio registrato cessano quando questo scade e decade, se non viene rinnovato e sfruttato. E “chiunque” può fare domanda per un nuova registrazione dello stesso Marchio. Dagli anni 90 la registrazione del marchio Poochie ha iniziato a scadere in tutto il mondo, a partire dagli USA; ma per conoscere questi dati, e date, bisogna essere esperti di Marchi e Brevetti e saper accedere e navigare in specifici database dove solo i professionisti sanno addentrarsi. Dopo di che si avvia un lungo, costoso e difficile procedimento per le pratiche di domanda per la prima registrazione e successivamente per l’estensione al di fuori del proprio paese.
Operazione non da tutti, esistono infatti agenzie specializzate nel settore che si occupano di queste prestazioni, a pagamento. E non è detto che la domanda venga accettata. Devono essere effettuati dei controlli da parte dell’ufficio dei Marchi e Brevetti ed un periodo in cui il vecchio proprietario viene avvisato dell'imminente scadenza e gli viene concesso un diritto di prelazione di rinnovo per recuperarlo prima di qualcun altro.
Nota: La domanda per rinnovare un marchio deve essere depositata entro i dodici mesi precedenti l’ultimo giorno del mese di scadenza del decennio in corso (articolo 227 del Codice Italiano di Proprietà Industriale), o, trascorso tale periodo, nei sei mesi successivi al mese di scadenza con l’applicazione di una sopratassa.
Se lascia scadere questo mese e un altro soggetto registra tale Marchio, il cliente precedente ha però la possibilità di fare opposizione, che deve essere proposta entro tre mesi decorrenti dalla data di pubblicazione, che avviene sul bollettino ufficiale dei marchi d’impresa, verso una domanda di registrazione ritenuta registrabile del suddetto Marchio.
Quindi il vecchio proprietario viene avvisato e deve essere il primo ad interessarsi a rinnovare e proteggere il Marchio, ha tutto il tempo e vantaggio per attivarsi altrimenti…il marchio decade!
Per arrivare al dunque, il nuovo proprietario del marchio Poochie è una giovane italiana, esperta in Marchi e Brevetti, che è riuscita da sola a registrare nuovamente il marchio Poochie dall’ Italia, ad estenderlo poi in tutta la comunità Europea e successivamente anche in tutti gli Stati Uniti d’America! Il tutto legalmente!
Così dopo 30 anni il marchio Poochie torna ad essere attivo e viene presentato in anteprima ed esclusiva al Romics 2019, insieme a nuovi prodotti ad esso associati, accompagnati da una nuova Mascot denominata Poochie, un personaggio nuovamente disegnato, originale, in una veste grafica moderna e super kawaii che si è fatto subito notare e apprezzare da grandi e piccini! Il suo nuovo appeal è accattivante e già iconico!
Solamente al Romics, solo per un giorno, pochi fortunati hanno potuto scoprire e acquistare in anteprima i primi gadgets sample di Poochie e scoprire la nuova mascot, disegnata da Vanessa Santato, fumettista e character designer di mascot aziendali promozionali, recentemente premiata da Unilever per il concorso nazionale Disegna il tuo Coccolino, per il quale firma una nuova illustrazione di Coccolino per l’etichetta Limited Edition del celebre ammorbidente in vendita in questo momento in tutti i negozi Acqua&Sapone.
Vanessa è specializzata da sempre in creazione di personaggi antropomorfi e ha sempre avuto occhio e interesse per quelli legati ai marchi, le così dette Mascot, dall’appeal particolare e riconoscibile. In breve tempo questa passione si estende dal disegno al mondo del Licensing, studiando il mondo dei Trademark a tutto tondo, di cui è ormai esperta (nel 2016 vende un suo Marchio registrato a Nintendo). Ma Vanessa è anche una collezionista e appassionata di giocattoli e oggetti anni 80, una forte cultura pop che non può non attrarla e legarla al marchio Poochie, il suo preferito quando era bambina!
Riparte così dall’Italia il marchio Poochie, che tradotto significa “cagnolino” in maniera tanto generica quanto Kitty, gattino. Ma proprio per la sua semplicità e vasto utilizzo, questa parola internazionale di uso comune ha un enorme valore come marchio in quanto associata a qualsiasi immagine di un tenero cucciolo, di qualsiasi razza! Essendo un parola chiave, il valore è proporzionale all’uso comune e alla sua indicizzazione!
Per noi italiani la parola Poochie suona anche come vezzeggiativo ( “Com’è pucci/puccioso!”) o come nome proprio per un cucciolo. Pertanto il marchio Poochie ha un notevole valore nella parola chiave che viene rafforzata da un nuovo personaggio (con nuovo copyright) associato ad essa da cui ne prende automaticamente il nome.
Il marchio Poochie è quindi da considerarsi il controvalore e risposta al marchio Hello Kitty (a sottolineare la storica rivalità tra cane e gatto in cui non v’è vincitore poiché amati entrambi!).
Ma ci sono nuove aggiunte alle classi, le categorie registrate a nome Poochie, ovvero il raggio d’azione del Marchio. Oltre ad avere ottenuto le classi carta/editoria/cartoleria e giochi/giocattoli/videogiochi, per la prima volta il marchio copre anche: borse/ombrelli/accessori, bigiotteria/orologi e portachiavi, saponi/cosmetici/profumi e la classe abbigliamento!
Ci sarà quindi una prima possibilità per il marchio Poochie di firmare moda e vedere il personaggio (o personaggi) su magliette, borse, scarpe, cinte e cappelli…
Ma soprattutto giochi e cartoleria siamo certi la faranno da padrone! La passione per lo stationery è tornata di moda in maniera esponenziale!
Ma perchè limitarsi a noi umani? Come detto Poochie significa cagnolino e le classi elencate sono perfettamente adattabili anche ai nostri amici pelosi: immaginate vestitini per cani, articoli per toelettatura, giochi, collari, medagliette e trasportini! Un potenziale enorme!
Ma come dice il detto “Roma non è stata costruita in un giorno”. Si riparte quindi proprio da Roma, con i primi campioni di articoli marcati Poochie presentati al Romics 2019 che sono: portachiavi e una collezione di Stickers con più di 50 soggetti legati al mondo delle Emoji!
Il nuovo concept di partenza è Poochie Emoji Collection!
Negli anni 80 e 90 spopolavano i “timbrini” coi quali si potevano esprimere stati d’animo con una piccola frase o una sola parola stampata, accompagnati da una figure della mascot del timbrino. C’erano tantissimi personaggi che avevano il loro timbrino: Iridella, Masters of The Universe, Popples, Ghostbusters (by Filmation), Poochie…
Chi è collezionista di giocattoli e figure anni 80 sa di cosa stiamo parlando!
Oggi non servono più le parole poiché il linguaggio per esprimere uno stato d’animo è diventato universale (e di comprensione immediata) grazie alle Emoji (le faccine disegnate, inventate in Giappone), le Emoticon (che vengono create tramite combinazione dei tasti dei caratteri sulla tastiera ) e gli Stickers (virtuali per mobile, che possiamo trovare su Facebook, Telegram e Line o cartacei per abbellire e decorare il proprio Journal, il diario cartaceo tornato di moda!).
Il character design della nuova Mascot Poochie è interamente focalizzato e basato sulle sue espressioni.
Emoji estremizzate, dinamiche, simboliche, dal gusto grafico giapponese, che fanno immediatamente capire lo stato d’animo e le intenzioni, perfette per gli stickers, virtuali e non, da condividere e collezionare!
La parola d’ordine di questa nuova linea di prodotti marcati Poochie è pop, derivato dal gusto vintage anni 80 che oggi è presente e glorificato in sempre più occasioni, con un personaggio decisamente kawaii, tradotto per noi “puccioso”, senza dubbio!
Per contattare Vanessa potete visitare la sua pagina Facebook.
In ogni caso le auguro davvero che "infesti" la rete e non solo e che il marchio abbia successo.
Ora però vorrei sapere che marchio ha venduto alla Nintendo.
Anche io sono curioso di sapere che marchio ha venduto a Nintendo.
Bè, dovevi il cartone di Poochie degli anni 80 , uno special tv della DiC ( quella di Iridella e Jayce , Ispettore GADGET ): cioè la Mattel da carta bianca alla Dic per farci quello che vuole col personaggio , e lo che ti fanno ?
Una cagnolina che abita in una città di cagnolini coccolosi come la logica supporrebbe ( e come erano i fumetti italiani )?
Nooo, Poochie diventa un cane robot al servizio di un organizzazione di agenti segreti robot stile Ispettore Gadget !
Ma che si fumavano alla Dic ?
A me confesso all'epoca dava sui nervi!
Proprio ora mi viene in mente che il vezzeggiativo "poochie" lo avevo sentito nell'anime Abenobashi, e solo ora l'ho ricollegato! Non immaginavo derivasse da tutto questo!
NO, quello è il giapponese "pochi" ( "tirapiedi, leccapiedi usato spesso come nome per gli schiavi delle regine sadomaso ) che con Pochiee credo non abbia nulla a che fare
Mah, lo usava Sashi per riferirsi ad un animale che vezzeggiava come un cucciolo. Strano dare a un cucciolo del "leccapiedi sadomaso" per coccolarlo.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.