Non è cosa da tutti unire l'utile al dilettevole, soprattutto quando si ha a che fare con qualcosa che va studiato. Per non parlare del fatto che la difficoltà dei giapponesi nel parlare inglese è ben nota a tutti e viene talvolta presa in giro anche all'interno di anime e manga. Ma quale potrebbe essere un metodo efficace per facilitare alla popolazione nipponica l'approccio con le lingue straniere?
Da qui nasce l'obbiettivo principale di Isekai ni tensei shitara densetsu no shōjodatta kudan, traducibile come "La ragazza leggendaria, reincarnata in un altro mondo": il romanzo di 178 pagine pubblicato dalla NHK infatti si presenta come una semplice light novel, con la particolarità però che è stata scritta esclusivamente in inglese.
Runa Wakatsuki è una semplice liceale giapponese, o almeno lo era fino a quando, dopo essere entrata in un negozio di antiquariato, decise di indossare un ciondolo che l'ha improvvisamente teletrasportata in un altro mondo. La ragazza si ritrova da sola in una foresta, ma viene trovata da un cavaliere; quest'ultimo le consegnerà una lettera che dev'essere consegnata alla principessa Lily e da qui inizierà un'avventura che la porterà ad esplorare lande magiche di cavaliere e mostri. Runa infatti viene vista dal popolo come la "ragazza della leggenda" e le verrà affidato il compito di sconfiggere un dragone che terrorizzava le loro vite.
Come potete vedere, l'incipit della storia è tranquillamente paragonabile a quello di tante altre light novel, anime o manga che trattano questo tema.
La scrittura molto semplice permette a chiunque, anche a chi è meno bravo con l'inglese, di immergersi in questo mondo fantasy, grazie all'utilizzo di un lessico molto basilare che talvolta presenta comunque parole ricercate ma mai fuori luogo.
Si tratta sicuramente di una trovata molto intelligente, che speriamo possa aiutare chiunque voglia imparare meglio l'inglese. Se siete anche voi curiosi di leggere questo romanzo, potete tranquillamente ordinarlo online cliccando QUI.
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Beh, alla fine non è molto diverso da quelle edizioni semplificate dei classici della letteratura inglese per gli studenti di medie e superiori. Dai testi mi sembra un inglese fin troppo semplice... però viste le (note) difficoltà che hanno i giapponesi in questa lingua ci sta anche, soprattutto per i ragazzi giovani. Inoltre se il fatto di essere un prodotto leggero invoglia alla lettura tanto meglio
Beh, se penso che ho imparato l'inglese a 35 anni leggendo in inglese gli ultimi due libri della saga dei vampiri di Anne Rice e una marea di fanfiction di Harry Potter, al punto che ora mi arrampico sui muri quando leggo certi svarioni, posso testimoniare personalmente che leggere, specie qualcosa che interessa, è un ottimo sistema per imparare a leggere una lingua. Lo scritto è già più elusivo. Ma il problema grave è che la pronuncia che hai nella testa non è "esattamente" quella corretta. Capire i dialoghi di un film o, peggio ancora, parlare con qualcuno, sono tutto un altro paio di maniche. Per non contare che, come noi abbiamo i nostri dialetti, senza stare a scomodare australiani o americani, nella stessa Gran Bretagna ci sono disparità di accento paurose. Non molto tempo fa alla TV ho sentito parlare uno scozzese, non sapendo che fosse scozzese. Beh, sono rimasta lì qualche minuto a cercare non dico di capire cosa dicesse, ma che razza di lingua parlasse!
E... sì, in teoria l'inglese l'avevo studiato a scuola, ma lo sappiamo come te lo insegnano a scuola,vero? Per quanto mi riguarda, l'ho praticamente imparato da sola.
Beh, se penso che ho imparato l'inglese a 35 anni leggendo in inglese gli ultimi due libri della saga dei vampiri di Anne Rice e una marea di fanfiction di Harry Potter, al punto che ora mi arrampico sui muri quando leggo certi svarioni, posso testimoniare personalmente che leggere, specie qualcosa che interessa, è un ottimo sistema per imparare a leggere una lingua. Lo scritto è già più elusivo. Ma il problema grave è che la pronuncia che hai nella testa non è "esattamente" quella corretta. Capire i dialoghi di un film o, peggio ancora, parlare con qualcuno, sono tutto un altro paio di maniche. Per non contare che, come noi abbiamo i nostri dialetti, senza stare a scomodare australiani o americani, nella stessa Gran Bretagna ci sono disparità di accento paurose. Non molto tempo fa alla TV ho sentito parlare uno scozzese, non sapendo che fosse scozzese. Beh, sono rimasta lì qualche minuto a cercare non dico di capire cosa dicesse, ma che razza di lingua parlasse!
E... sì, in teoria l'inglese l'avevo studiato a scuola, ma lo sappiamo come te lo insegnano a scuola,vero? Per quanto mi riguarda, l'ho praticamente imparato da sola.
Non mi parlare di accenti, vivo in Irlanda e sopratutto gli anziani parlano con un accento talmente pronunciato che google translate sul mio telefonino si e' suicidato.
Beh, alla fine non è molto diverso da quelle edizioni semplificate dei classici della letteratura inglese per gli studenti di medie e superiori. Dai testi mi sembra un inglese fin troppo semplice... però viste le (note) difficoltà che hanno i giapponesi in questa lingua ci sta anche, soprattutto per i ragazzi giovani. Inoltre se il fatto di essere un prodotto leggero invoglia alla lettura tanto meglio
Credo lo si possa definire un A1 (livello elementari/prima media italiano), già con l'A2 si comincia col passato.
Scritto tutto al presente e poi ti ritrovi un termine come hoofbeats che nel dizionario d'inglese del Mac nemmeno c'è (poi sono andata a vedere su Google e pare essere più comune la forma hoof beats). Non so bene la situazione giapponese ma mi ricorda come insegnavano inglese alla scuola cinese che frequentai, puntando tanto sui termini e poco sulla grammatica, col risultato che poi sapevano parole anche abbastanza desuete ma arrancavano nella costruzione delle frasi. L'idea del manga è carina ma secondo me sarebbe meglio qualcosa più simile all'inglese d’uso corrente.
Scritto tutto al presente e poi ti ritrovi un termine come hoofbeats che nel dizionario d'inglese del Mac nemmeno c'è (poi sono andata a vedere su Google e pare essere più comune la forma hoof beats). Non so bene la situazione giapponese ma mi ricorda come insegnavano inglese alla scuola cinese che frequentai, puntando tanto sui termini e poco sulla grammatica, col risultato che poi sapevano parole anche abbastanza desuete ma arrancavano nella costruzione delle frasi. L'idea del manga è carina ma secondo me sarebbe meglio qualcosa più simile all'inglese d’uso corrente.
Compare come hoofbeat sia nel Merriam-Webster sia nel Collins Dictionary, però è indicato come termine con una frequenza molto bassa. Quella di utilizzare testi semplici ed inserire ogni tanto parole complesse che spingono lo studente a cercarle sul dizionario è una strategia tipica dei libri di lingua... però in effetti è un po' trano come termine, forse lo hanno usato perché ha una corrispondenza diretta con un termine giapponese? Non so, da quelle poche righe è difficile capire l'effettivo contenuto, può anche darsi che il fatto di utilizzare una grammatica così semplice per le frasi serva proprio a dare le basi. Finché lo scopo è quello si tratta di prodotto interessante, resta il problema che nessuno in inglese parla così, è comunque un testo che va accostato ad uno studio serio della lingua, purtroppo da solo non può fare miracoli. Se serve ad invogliare però ben venga.
Credo lo si possa definire un A1 (livello elementari/prima media italiano), già con l'A2 si comincia col passato.
C'è da dire che i livelli si basano più sul contenuto del testo che sulla grammatica, e ci sono molte differenze tra il livello di comprensione di scrittura, lettura, ascolto e produzione vocale. Però sono 178 pagine, è anche probabile che il livello dei testi aumenti progressivamente.
@Echo Grazie per la contro-verifica! Forse come dici tu potrebbe essere per farlo ricercare. Certo che se si suppone sia l’incipit, e con l’elefante nella stanza che è la narrazione al presente, non aiuta proprio a renderlo leggibile, almeno per il nostro modo di studiare xD (comunque, guardando meglio la cover, è indirizzato al livello della scuola media, quindi ha senso anche la presenza di una forma al passato).
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Dai testi mi sembra un inglese fin troppo semplice... però viste le (note) difficoltà che hanno i giapponesi in questa lingua ci sta anche, soprattutto per i ragazzi giovani. Inoltre se il fatto di essere un prodotto leggero invoglia alla lettura tanto meglio
Ma il problema grave è che la pronuncia che hai nella testa non è "esattamente" quella corretta. Capire i dialoghi di un film o, peggio ancora, parlare con qualcuno, sono tutto un altro paio di maniche. Per non contare che, come noi abbiamo i nostri dialetti, senza stare a scomodare australiani o americani, nella stessa Gran Bretagna ci sono disparità di accento paurose. Non molto tempo fa alla TV ho sentito parlare uno scozzese, non sapendo che fosse scozzese. Beh, sono rimasta lì qualche minuto a cercare non dico di capire cosa dicesse, ma che razza di lingua parlasse!
E... sì, in teoria l'inglese l'avevo studiato a scuola, ma lo sappiamo come te lo insegnano a scuola,vero? Per quanto mi riguarda, l'ho praticamente imparato da sola.
Non mi parlare di accenti, vivo in Irlanda e sopratutto gli anziani parlano con un accento talmente pronunciato che google translate sul mio telefonino si e' suicidato.
Compare come hoofbeat sia nel Merriam-Webster sia nel Collins Dictionary, però è indicato come termine con una frequenza molto bassa. Quella di utilizzare testi semplici ed inserire ogni tanto parole complesse che spingono lo studente a cercarle sul dizionario è una strategia tipica dei libri di lingua... però in effetti è un po' trano come termine, forse lo hanno usato perché ha una corrispondenza diretta con un termine giapponese?
Non so, da quelle poche righe è difficile capire l'effettivo contenuto, può anche darsi che il fatto di utilizzare una grammatica così semplice per le frasi serva proprio a dare le basi. Finché lo scopo è quello si tratta di prodotto interessante, resta il problema che nessuno in inglese parla così, è comunque un testo che va accostato ad uno studio serio della lingua, purtroppo da solo non può fare miracoli. Se serve ad invogliare però ben venga.
C'è da dire che i livelli si basano più sul contenuto del testo che sulla grammatica, e ci sono molte differenze tra il livello di comprensione di scrittura, lettura, ascolto e produzione vocale. Però sono 178 pagine, è anche probabile che il livello dei testi aumenti progressivamente.
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