La primavera sta per arrivare e chiunque abbia un social si sarà accorto che iniziano ad essere sempre più numerosi i post dedicati ai primi sakura in fiore. Con i suoi petali che dal bianco sfumano verso mille tonalità di rosa, i fiori di ciliegio ricoprono i paesaggi giapponesi.
Profondamente radicati nella cultura nipponica, oltre ad essere motivo di festa durante la loro piena fioritura (di solito tra la fine di marzo e i primi di aprile), i sakura sono diventati arte e poesia, cibo e bevande. In particolare, i giapponesi vedono la loro brevità (molti fioriscono solo per una o due settimane) come un simbolo dell'impermanenza e della caducità della vita. Ma siete sicuri di conoscere tutte le loro caratteristiche e i loro segreti? Ecco a voi tutto quello che c'è da sapere sui sakura!
L'albero di Sakura appartiene alla famiglia delle rosacee e il suo nome può essere scritto in kanji (桜), in hiragana (さ く ら) o in katakana (サ ク ラ). La varietà più comune in Giappone è il Somei-yoshino il cui nome scientifico è Prunus x yedoensis, coltivati in tutto il Giappone sin dal periodo Meiji. Quando ogni anno i telegiornali annunciano che è ufficialmente iniziata la fioritura dei ciliegi, si usa proprio questa varietà come riferimento.
La varietà Somei-Yoshino fiorisce per circa una settimana: i suoi fiori sbocciano e muoiono velocemente. I petali cadono costantemente, colorando il terreno con un bel tappeto bianco o rosa pallido.
Esiste poi un termine specifico per il momento esatto in cui tutti i petali sono caduti e le foglie stanno iniziando a germogliare: si dice hazakura (葉 桜).
Esistono più di 600 specie di Sakura in Giappone, considerando sia le specie autoctone che quelle ibride. Si differenziano per la forma dei petali, la dimensione e il colore dei fiori, la quantità di frutti e così via. Questa variazione naturale ha anche aiutato la creazione di molte varietà ibride.
Gli alberi di Sakura però sono fragili e possono facilmente marcire se si danneggia la corteccia o le radici. Questo è il motivo per cui bisogna prestare molta attenzione quando ci si appresta a fare hanami e si decide di fare un picnic sotto agli alberi.
Nonostante ciò, esiste un albero di ciliegio che ha 2000 anni: si chiama Jindai Zakura, (神 代 桜), si trova dentro al Tempio Jissou nella Prefettura di Yamanashi ed ha una circonferenza di 13,5 metri.
A seconda del numero di petali il fiore assumerà un nome diverso: fino a 5 petali sono chiamati hitoe (一 重), da 5 a 10 petali sono detti hanyae (半 八 重), con più di 10 petali sono chiamati yae (八 重).
L'attività più famosa che si fa durante la fioritura dei ciliegi è l'Hanami (花 見) cioè ammirare la bellezza della natura ma anche mangiare e bere! Popolarissimo in Giappone, è anche un grande evento sociale per conoscere meglio i colleghi o compagni di classe, visto che il nuovo anno accademico o lavorativo inizia ad aprile, nello stesso momento in cui fiorisce il sakura.
I petali e le foglie di Sakura sono commestibili: dopo un processo chiamato shiozuke (塩 漬 け), o salamoia, si ottengono i sakurazuke (桜 漬 け) dall'aroma caratteristico, molto usati in pasticceria o per fare i sakura mochi (桜 餅), vera prelibatezza giapponese, composta da marmellata di fagioli rossi all'interno di un mochi di colore rosa, avvolto in una foglia di sakura.
Mettendo invece 2 o 3 fiori di sakurazuke in una tazza di acqua calda si prepara un tipo di tè detto sakurayu (桜 湯), spesso bevuto in occasione di riunioni formali come i matrimoni.
Il fiore di Sakura è visto come un simbolo di grazia e caducità. Nella lingua giapponese dei fiori, o hana-kotoba, il sakura rappresenta la bellezza spirituale e in particolar modo la varietà somei-yoshino rappresenta la purezza e la grazia nelle persone. Inoltre è anche metafora di un nuovo inizio, perché sia la scuola che l'anno fiscale iniziano ad aprile, quando il sakura è per lo più in piena fioritura. Per questo molte scuole piantano alberi di ciliegio nei loro terreni.
Il Sakura è rappresentato sulla moneta da 100 yen, giusto per sottolineare una volta di più quanto profondamente questo fiore sia radicato nella cultura giapponese. D'altronde le forze di autodifesa del Giappone utilizzano il Sakura come loro logo nei distintivi e nelle bandiere.
Sakura è anche un nome molto popolare per le bambine.
Esiste poi un giorno dell'anno dedicato al sakura: è il 27 marzo. Questa data è stata decisa dalla fondazione Nihon Sakura no Kai (日本 さ く ら の 会) nel 1992. Non è però una vera festa nazionale.
Fonte consultata:
TsunaguJapan
Profondamente radicati nella cultura nipponica, oltre ad essere motivo di festa durante la loro piena fioritura (di solito tra la fine di marzo e i primi di aprile), i sakura sono diventati arte e poesia, cibo e bevande. In particolare, i giapponesi vedono la loro brevità (molti fioriscono solo per una o due settimane) come un simbolo dell'impermanenza e della caducità della vita. Ma siete sicuri di conoscere tutte le loro caratteristiche e i loro segreti? Ecco a voi tutto quello che c'è da sapere sui sakura!
L'albero di Sakura appartiene alla famiglia delle rosacee e il suo nome può essere scritto in kanji (桜), in hiragana (さ く ら) o in katakana (サ ク ラ). La varietà più comune in Giappone è il Somei-yoshino il cui nome scientifico è Prunus x yedoensis, coltivati in tutto il Giappone sin dal periodo Meiji. Quando ogni anno i telegiornali annunciano che è ufficialmente iniziata la fioritura dei ciliegi, si usa proprio questa varietà come riferimento.
La varietà Somei-Yoshino fiorisce per circa una settimana: i suoi fiori sbocciano e muoiono velocemente. I petali cadono costantemente, colorando il terreno con un bel tappeto bianco o rosa pallido.
Esiste poi un termine specifico per il momento esatto in cui tutti i petali sono caduti e le foglie stanno iniziando a germogliare: si dice hazakura (葉 桜).
Esistono più di 600 specie di Sakura in Giappone, considerando sia le specie autoctone che quelle ibride. Si differenziano per la forma dei petali, la dimensione e il colore dei fiori, la quantità di frutti e così via. Questa variazione naturale ha anche aiutato la creazione di molte varietà ibride.
Gli alberi di Sakura però sono fragili e possono facilmente marcire se si danneggia la corteccia o le radici. Questo è il motivo per cui bisogna prestare molta attenzione quando ci si appresta a fare hanami e si decide di fare un picnic sotto agli alberi.
Nonostante ciò, esiste un albero di ciliegio che ha 2000 anni: si chiama Jindai Zakura, (神 代 桜), si trova dentro al Tempio Jissou nella Prefettura di Yamanashi ed ha una circonferenza di 13,5 metri.
A seconda del numero di petali il fiore assumerà un nome diverso: fino a 5 petali sono chiamati hitoe (一 重), da 5 a 10 petali sono detti hanyae (半 八 重), con più di 10 petali sono chiamati yae (八 重).
L'attività più famosa che si fa durante la fioritura dei ciliegi è l'Hanami (花 見) cioè ammirare la bellezza della natura ma anche mangiare e bere! Popolarissimo in Giappone, è anche un grande evento sociale per conoscere meglio i colleghi o compagni di classe, visto che il nuovo anno accademico o lavorativo inizia ad aprile, nello stesso momento in cui fiorisce il sakura.
I petali e le foglie di Sakura sono commestibili: dopo un processo chiamato shiozuke (塩 漬 け), o salamoia, si ottengono i sakurazuke (桜 漬 け) dall'aroma caratteristico, molto usati in pasticceria o per fare i sakura mochi (桜 餅), vera prelibatezza giapponese, composta da marmellata di fagioli rossi all'interno di un mochi di colore rosa, avvolto in una foglia di sakura.
Mettendo invece 2 o 3 fiori di sakurazuke in una tazza di acqua calda si prepara un tipo di tè detto sakurayu (桜 湯), spesso bevuto in occasione di riunioni formali come i matrimoni.
Il fiore di Sakura è visto come un simbolo di grazia e caducità. Nella lingua giapponese dei fiori, o hana-kotoba, il sakura rappresenta la bellezza spirituale e in particolar modo la varietà somei-yoshino rappresenta la purezza e la grazia nelle persone. Inoltre è anche metafora di un nuovo inizio, perché sia la scuola che l'anno fiscale iniziano ad aprile, quando il sakura è per lo più in piena fioritura. Per questo molte scuole piantano alberi di ciliegio nei loro terreni.
Il Sakura è rappresentato sulla moneta da 100 yen, giusto per sottolineare una volta di più quanto profondamente questo fiore sia radicato nella cultura giapponese. D'altronde le forze di autodifesa del Giappone utilizzano il Sakura come loro logo nei distintivi e nelle bandiere.
Sakura è anche un nome molto popolare per le bambine.
Esiste poi un giorno dell'anno dedicato al sakura: è il 27 marzo. Questa data è stata decisa dalla fondazione Nihon Sakura no Kai (日本 さ く ら の 会) nel 1992. Non è però una vera festa nazionale.
Fonte consultata:
TsunaguJapan
Che poi durante l'Hanami su Twitch il 10-11 aprile scatta l'interrogazione.
L'hanami è una di quelle cose che vanno viste e vissute.. dev'essere una cosa meravigliosa camminare sotto quei petali rosa, come un viaggio in un mondo fantasy...waaaa chissà quando potrò...
Grazie per l'ennesimo interessante articolo. 🙏
Grazie mille Hachi per l'articolo!
Complimenti per l'articolo.
A chi lo dici. E' il mio sogno da sempre ;_;
Con i festival nei parchi fino a notte e tutti quei cibi... . . . . . .
;_;
Forse anche di più di chi é potuto andare (soprattutto se non puoi andarci ed é probabile che rimanga solo un sogno irrealizzabile)
Comunque quei meravigliosi "cosetti" bianco-rosati avvolti nella foglia.. qualsiasi cosa siano.. . . .. . .. . .ahhhhhhhhhhhh ;_;
Sono i Sakura mochi
Ohhh. E' dannatamente kawaiii pure il nome *-*
(sospiro) ;_;
Jindai Zakura è un gigante!
Ne avevo un paio fino a qualche anno fa (dopo ho venduto l'orticello quindi ora nulla) la loro fioritura è spettacolare ma non è l'unica. Gli alberi di Pesco, quelli di melo, quelli di albicocche hanno fioriture paragonabili se non più belle (poi vedere tanti alberi in fiore in primavera è sempre uno spettacolo, avere più colori è sempre meglio che averne uno solo).
Se c'è una cosa che ho capito è comunque che gli alberi in generale sono davvero delicati, per ogni albero che supera i cent'anni ce ne sono 10 che muoiono per le ragioni più varie (dagli afidi ai funghi non c'è davvero tregua), alle volte però alcuni processi tipo l'innesto (che consiste nell'usare come radice base una specie di albero e come fronda un'altra specie per ottenere frutti più buoni e meno selvatici) riservano sorprese inaspettate... Uno dei miei albicocchi si è trasformato in un susino quando è morta la parte di sopra.
Se avete un parco vicino andateci in primavera, non rimarrete delusi (a chi è in Piemonte consiglio il parco della mandria di Venaria Reale, non costa nulla, è uno dei parchi più grandi d'Italia, si possono fare picnic e ci sono anche dei ciliegi selvatici... State solo attenti a non portare animali domestici che non possono entrare (per evitare che portino malattie alla fauna locale)).
Covid permettendo il periodo giusto dovrebbe arrivare a breve.
Tale varietà ha i petali di un colore rosa intenso e mantiene la piena fioritura anche per più di tre settimane (quindi con meno rischio di perderla).
Ho avuto la fortuna di visitare il Kawazuzakura Hanami Matsuri nel 2019 e sono rimasto affascinato da quel luogo: oltre a essere il miglior hanami a cui ho mai assistito, il paese è molto poco turistico (anche se comunque affollato nel periodo del matsuri, soprattutto nei week-end) e parte di quel Giappone rurale che trovo davvero bello da scoprire.
Consiglio fortemente l'esperienza di viaggio, è un'ottima alternativa al classico hanami a Kyoto, in un mese di bassa stagione a costi inferiori. Sui monti della zona c'è anche un bellissimo ryokan con terme sotto a una cascata, dove siamo stati benissimo e abbiamo mangiato da Dio.
Caspita non pensavo proprio potessero diventare di quelle dimensioni!
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