Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così: è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domande che vi frullano in testa da un po'? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Ecco, AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
Poteva sembrare uno scherzo, ma purtroppo non è. Come svelato dal fattoquotidiano.it, la Buma Stemra, società di gestione collettiva dei diritti d’autore è stata condannata da un Tribunale olandese per aver utilizzato, in uno spot antipirateria, musica pirata senza aver avuto l’ok da parte dell’autore. Lo spot anti-pirateria recitava così: “Non ruberesti mai una macchina, non ruberesti mai una borsa, non ruberesti mai un televisore, non ruberesti mai un film, scaricare da internet film piratati è come rubare, è contro la legge, la pirateria è un reato”, ma la musica presente come sottofondo non è stata mai autorizzata con l’autore che non ha avuto il suo compenso. Lo spot è diventato virale venendo distribuito in migliaia sale cinematografiche ed è stato pubblicato, inoltre, online sui siti di molte società che si occupano proprio di questo.
Fonte: viagginews.com
Fonte: viagginews.com
Come ci svela DR Comodore Tutto questo ha avuto inizio nel 2006, quando il corrispettivo olandese della nostra SIAE commissionò al musicista Melchior Reitveld la realizzazione del brano esclusivamente per un Festival del Cinema.
Il musicista pensava che il suo spot anti-pirateria non avrebbe mai valicato i confini dell’evento live per cui era stato contattato e accettò il compenso pattuito per il suo lavoro. Fino a quando, un anno dopo, mentre guardava un DVD appena comprato, si stupì di vedere il suo stesso spot dell’inizio del film.
(Su drcommodore.it il resto di questa incredibile storia)
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
Credo che in molti smetterebbero di piratare e altri spenderebbero quei 100 euro in altro, continuando a piratare perché tanto bisogna essere furbi nella vita.
Come ha detto, facciamo finta che domani diano un bonus 100€ da usare solo per contenuti multimediali (musica,film,serie tv,anime e manga).
La pirateria calerebbe? sì.
Cesserebbe del tutto? No, perchè magari anche con quei 100€ non è possibile avere tutto quello che uno vorrebbe (disponibilità del prodotto o finanziaria). In ogni caso il prodotto piratato non sarebbe mai stato comprato perchè aveva una priorità inferiore rispetto agli altri.
La pirateria calerebbe? sì."
Mi sembra che si stia un po' "tirando" la situazione con questi 100 euro.
Avete assolutamente ragione. Inoltre la pirateria esisteva già 20/30 anni fa, quando per darti un lavoro venivano a cercarti a casa; pure a quelli che mettono i pollici versi.
Hai ragione, ad inizio '900 i bambini lavoravano in miniera, e la pirateria non esisteva...
In realtà la pirateria si è ridotta, lo dimostra il conseguente riscaldamento globale come suggeriscono i pastafariani
Oh, quando ho finito di ridere ti rispondo.
E magari cominci a scrivere robe sensate magari...
Scusa Barbanera.
Comunque, te lo spiego: visto che si imputa la pirateria a questo momento storico e alle relative difficoltà economiche, ho voluto far presente che anche quando il momento era diverso e le difficoltà economiche erano molto meno presenti, la pirateria c'era lo stesso. Quindi, il momento c'entra poco. Questo intendevo.
Ma dai, incredibile, c'era la possibilità di avere qualcosa gratis (o a meno soldi) e la gente ne approfittava! Non l'avrei mai detto...
Comunque no, non si imputa la pirateria solo a questo momento storico, se lo pensi sei fuori strada completamente.
Vabbé, io sto discutendo in base al mio punto di vista; se non si è d'accordo basta rispondermi e dirmi dove, secondo un altro punto di vista, sto sbagliando, ma con le buffonate non ho voglia di perdere tempo. Saluti.
Tu dici che si piratava anche quando "tutti" lavoravano, io dico che "grazie al cavolo" succedeva. La minore disoccupazione non significa necessariamente che tutti coloro lavorino abbiano denaro a sufficienza per comprare tutto quello che vorrebbero. E no, non si parla di Ferrari o di una villa con piscina, si intende anche roba come un videogame (60/80€) al mese...
In ogni caso ho già detto in precedenza (leggi i miei post sopra) che la pirateria è ANCHE un problema culturale, la gente non comprende i danni che può causare piratando, e lo fa senza troppi sensi di colpa.
MA sottovalutare l'aspetto economico non è molto saggio.
Il commento iniziale, che ho citato nella mia prima risposta, è quello che imputa il tutto al momento storico e dice che, se fossimo tutti benestanti, la pirateria non ci sarebbe. A questo io ho risposto dicendo che non è così. I commenti sono là sopra e puoi leggerli, sennò va bene lo stesso. Ciao.
Se fossimo tutti "benestanti" è molto probabile che la pirateria calerebbe in maniera significativa però!
Chi te lo farebbe fare di cercare un anime in giro per siti web molto dubbi, probabilmente pieni di virus e malware, se puoi permetterti di pagare tutti i servizi streaming possibili ed immaginabili*?
*sempre che quell'anime sia disponibile su uno di quei servizi, si intende...
Nemmeno io posso permettermi tutto quello che vorrei. Non ho mai potuto permettermi TUTTO quello che volevo. Ma ho potuto permettermi quello che mi interessava magari a scapito di altre cose che mi interessavano meno o facendo qualche rinuncia.
Come hanno scritto nei commenti da me citati prima, molti spendono tranquillamente per qualsiasi cosa, ma se gli chiedi 10 euro per musica, anime, un'app, o altre cose di questo genere, allora no. Non sono certamente tutti così, ma non sono nemmeno tutti così "poveri" da non poter pagare un abbonamento.
Non sottovaluto l'aspetto economico ma non gli do nemmeno un'importanza primaria, appunto perché, anni fa e con una situazione economica migliore, la gente piratava lo stesso. Per me, se fossimo tutti benestanti, la gente semplicemente avrebbe un po' di soldi in più per spendere dove già spende e continuerebbe a voler gratis quello che può avere gratis. Forse la pirateria calerebbe un po' ma non in maniera significativa, per te invece sì. La pensiamo diversamente.
C'è un fattore culturale sicuramente. Perchè comunque è verissimo che c'è chi piraterebbe anche la cosa da 1 centesimo """"""per principio"""""".
Ma i dati parlano chiaro: spotify e netflix hanno ridotto tantissimo la pirateria grazie ad un servizio relativamente economico, completo e facile da usare. Ora nel mondo delle serie TV e telefilm si sta tornando indietro a causa della frammentazione eccessiva, ma i numeri di netflix e d+ parlano chiaro. C'erano centinaia di milioni di utenti paganti che l'industria non stava sfruttando perchè invece che offrire un buon servizio erano impegnate a piangere ed urlare "urr durr, cattiva pirateria!".
Tu hai ragione, ma credo che il tuo discorso non vada in contrasto col mio, il quale è che il problema principale (non l'unico, il principale) è il fattore culturale e non quello economico. O volevi dirmi qualcos'altro?
E' vero che Spotify e Netflix hanno ridotto tantissimo la pirateria, ma ci sono riuscite perché hanno avuto utenti paganti; dall'altro lato c'era (c'è?) un nutrito sottobosco di utenti non paganti che, invece di usare il servizio free, usavano avevano abbonamenti fraudolenti e che, quando Spotify ha annunciato controlli, si sono pure lamentati.
Però sì, in effetti è vero, se ci sono buoni servizi a costi accessibili la pirateria cala.
Per me la qualità del servizio e la sua completezza sono il problema principale. Il problema culturale esiste, ma lo metto al quarto posto dopo:
1) Semplicità di utilizzo -> Se l'app è fatta male/difficile da usare non attiri clienti
2) Completezza -> Se per trovare il film che cerco devo impazzire e cercarlo in 10 servizi diversi, allora faccio prima a cercarlo piratato
3) Prezzo -> Imho è comunque un problema inferiore ai primi due. Per quanto un prezzo accessibile è ovviamente il modo migliore per far uscire più gente possibile
4) Culturale -> imho queste sono persone che a prescindere pagherebbero pochissimo.
Il problema è che oggi per fare la lotta a chi pirata, chi ci va nel mezzo sono gli utenti onesti. Vedi netflix che non si vede in HD sui dispositivi non ceritifcati, DRM assurdi sui blu-ray che ne impediscono la visioni su PC, DRM che limitano le performance dei giochi o che mi impediscono di farmi una copia di backup di qualcosa per cui ho pagato.
Lo penso anche io. Non ha molto senso concentrarsi su chi non paga. Bisogna piuttosto fare in modo di non dare a chi paga ciò che vuole e rendere la sua esperienza migliore. In questo modo chi è abituato a pagare continua a farlo e quelli in dubbio inizieranno a farlo. La fetta che, come qualcuno dice, non pagherebbe in ogni caso è già persa in partenza: non ti portava soldi prima come non ne porta adesso.
Il risultato è che ora ci penso due volte prima di comprare di nuovo un blu-ray. Almeno fino a quando non avrò la ps5 per guardarli.
Esatto. Per i bluray c'è da pagare i diritti a Sony (perché nello scontro da HDDVD e Bluray vinse il consorzio con a capo Sony) e quindi nessun lettore multimediale può essere gratuito nella riproduzione dei bluray. PoweDVD è praticamente l'unico modo per vederli (non è l'unico, ma è come se lo fosse), non costa poco e copre solo gli aggiornamenti per quella versione. Tali aggiornamenti a volte servono per vedere nuovi dischi quindi sono fondamentali e costringono ad aggiornare il software pagando. Io in genere o acquisto gli aggiornamenti anno per anno sfruttando lo sconto da possessore della copia precedente. In alternativa ogni 2 anni lo riacquisto. Tra l'altro Cyberlink è società abbastanza losca, anche quando ti mandano le promozioni degli sconti se guardi il prezzo scontato è sempre lo stesso, cambia lo sconto e viene modificato il prezzo originale così da fartelo sembrare più o meno scontato. Insomma siamo costretti ad usare queste cose se vogliamo rimanere nell'utilizzo legale.
Inoltre il sistema di criptaggio di alcuni contenuti ha delle incompatibilità con alcuni lettori fisici e non lo puoi sapere a priori e non è detto che ci saranno aggiornamenti del firmware.
Alla fine o usi programmi per la decriptazione al volo o fai dei dump su hdd, il tutto per usare una copia che hai pagato.
Se poi andiamo nel merito del prodotto in se, messo nel lettore ti devi sorbire loghi inutili e magari qualche trailer forzato prima dell'arrivo ai menu.
In alternativa c'è lo streaming ma non ne sei proprietario e non puoi usufruirne come vuoi e la qualità non sarà mai la stessa.
Cliccare su un file è decisamente più comodo e pratico.
Tra l'altro su questo discorso, io sarei totalmente per avere un servizio che ti permette di acquistare e scaricare un contenuto audivisivo senza drm da poter vedere nel medesimo modo. E magari la vendita degli stessi su supporto digitale (sd e memorie simili) e non ottico che offre una costanza di riproduzione maggiore e più veloce accesso al punto che preferisci (non dovendo leggere il disco).
Immagina che questi supporti siano aggiornabili scaricando un'altra versione del film, magari correggendo sottotitoli o aggiungendone di nuovi o addirittura nuove tracce audio. Sarebbe già tutto possibile.
Invece no: DRM e authoring della preistoria.
MAGARI! Se mi vendessero i film in qualità BR senza DRM li comprerei molto volentieri! Sarebbe molto più comodo per me avere un film, anche da 80GB, in 4k HDR con doppio audio e sottotitoli.
Ma no, meglio lamentarsi della pirateria piuttosto che pensare a come offrire un servizio migliore. Come se poi, malgrado i DRM, i film non si trovassero 10 minuti dopo in rete .
Modo facile e veloce per vedersi i BD su un PC senza necessità di spendere su un software come power DVD:
Scarica MakeMKV e sfrutta le sue decryption API per leggere direttamente i dischi, facile veloce e lo fai direttamente VLC (almeno io uso quello).
L'unico servizio (sensato per loro) che potrebbero offrire i vari distributori è qualcosa simili a a Movies Anywhere, tutto il resto è fuori tempo, non ci sarà un nuovo formato fisico, non ci sarà un successore dei BD UHD 4k, figuriamoci un supporto DRM free.
Ormai con servizi come Just Watch questo punto puzza molto di scusa molto forzata, per il resto sono d'accordo.
la certificazione di Netflix è tutto un discorso particolare perchè il servizio in streaming pretendo oltre che alle Widevine L1 anche di poter certificare in casa il player. Trovo abbastanza inutile lamentarsi di questo dato che queste cose si sanno a priori e si incorre in questi problemi soltanto se si comprano delle "cinesate", è anche una questione di qualità minima che Netflix impone.
Quoto.
Ma vi fa così schifo poter provare qualcosa prima di acquistarla?
Perché, se non si è ancora capito, la pirateria offre opportunità che spesso le vie legali non offrono, sta poi alla singola persona fare la cosa giusta!
Sulle opportunità maggiori che offre la pirateria, rispetto alle vie legali, purtroppo è un dato di fatto che sono costretto a riconoscere.
Tuttavia se quello che cerchi si trova su siti legali, per quale motivo dovrei usare siti illegali?
Lo ammetto, in passato ho usato anche io la pirateria, sarebbe ipocrita non ammetterlo, e certi anime purtroppo li puoi trovare solo su siti illegali, la tentazione è forte.
Da alcuni anni, ho compreso alcune cose e ho deciso di essere più onesto, cercando di vedere anime legali e di riuscire a resistere a vedere su siti illegali, anche se la tentazione è forte.
Ad esempio i manga, se le case editrici non mettono almeno un capitolo da poter leggere gratuitamente come fanno i potenziali lettori a capire se quel manga è buono o meno (specie se non c'è già una serie animata)? Alcune case editrici lo fanno, ma purtroppo non è la norma ancora. Certo potrei mettermi a leggere un manga in fumetteria, ma se lo facessero tutti non credo che i proprietari delle fumetterie sarebbero molto contenti...
È vero, ma stanno nascendo app come Manga Plus che permettono di leggere capitoli in modo gratuito e legale.
Quindi, sul fatto che diventerà la norma, potrebbe esserlo il più presto possibile, bisogna avere soltanto un po'di pazienza, solo un pizzico di essa, eh.
Io ho pazienza (ho aspettato più di 20 anni per "What's Michael" in fondo), il problema sono tutti gli altri che non ce l'hanno!
Complimenti allora, la pazienza è una virtù che va mantenuta in ogni circostanza.
Le auguro una buona serata e buona cena
Commento che condivido totalmente. Anche io agisco così.
Ma ti pare normale che uno per vedersiun film debba fare un lavoro simile? Quante persone sanno ste cose? E' più facile che uno compri un BR, veda che non funziona, e non ne compri mai più.
Rimane comunque un disservizio che viene dato all'utente pagante. Sulla stessa cinesata mi posso scaricare un film e vederlo in 4k.
Era anche ora. Però è un servizio nuovo. Esiste da quanto però? 1 anno? Massimo 2? Perchè hanno aspettato il 2020 per monetizzare i milioni di utenti che vogliono leggere in inglese?
Che poi una nota: Il reader fa pena se paragonato a quelli che trovi su altri siti su internet.
Secondo me Sony e Co. dovevano aprire più la cosa e lavorare con i player per permettergli tramite un database comune di leggere i BD come accade con i DVD.
Comunque l'ho fatta un po' complicata, ma con il mio metodo basta installarsi Makemkw e poi andare su VLC e aprire il BD, non bisogna essere dei geni del male per farlo, non è fisica nucleare.
Stiamo parlando di cinesate che non hanno neanche l'app originale di Netflix per le tv, ma usano quelle mobile (molto spesso comandata con un qualche puntatore).
Netflix vuole toccare con mano i dispositivi anche per assicurare un'esperienza decente e spesso questi sono anche dispositivi totalmente aperti che permetto e incentivano qualsiasi forma di pirateria.
Se queste cose si sanno a priori per me non diventa un disservizio, Netflix non viene dall'oggi al domani a dirti che il tuo box non è più certificato e quindi guardi in SD.
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