Lo possiamo annoverare tra i lavori più adulti e sensuali del maestro Osamu Tezuka, conosciuta in Italia grazie all'ultima edizione curata da J-Pop: ora però il manga di Barbara godrà anche di un nuovo capitolo e a realizzarlo sarà una vera leggenda
Veniamo infatti a sapere dal numero 9 di quest'anno della rivista Big Comic dell'editore Shogakukan che Go Nagai e il suo gruppo di lavoro disegneranno un nuovo capitolo del fumetto di Tezuka nel prossimo numero della rivista, il 10 maggio.
il papà di Jeeg, Devilman e Violence Jack realizzerà, sempre a maggio, poi un nuovo manga per un altro magazine dello stesso editore a maggio, il Weekly post.
Nel 2019 c'è stata la trasposizione in film grazie ad una cooperazione internazionale nella produzione che ha visto il figlio di Osamu Tezuka, Macoto Tezka alla regia
Ricordiamo che il manga originale di Tezuka è stato pubblicato tra il 1973 e il 1974 nella rivista Big Comic di Shogakukan.
L'editore J-Pop ne ha recentemente confezionato una prestigiosa edizione per l'Italia, uscita il 14 novembre 2018.
Fonte Consultata:
animenewsnetwork.com
Veniamo infatti a sapere dal numero 9 di quest'anno della rivista Big Comic dell'editore Shogakukan che Go Nagai e il suo gruppo di lavoro disegneranno un nuovo capitolo del fumetto di Tezuka nel prossimo numero della rivista, il 10 maggio.
il papà di Jeeg, Devilman e Violence Jack realizzerà, sempre a maggio, poi un nuovo manga per un altro magazine dello stesso editore a maggio, il Weekly post.
Trama di Barbara: Il famoso autore Yosuke Mikura vaga per i sempre affollati vicoli della stazione di Shinjuku, dove fa la bizzarra scoperta di una donna ubriaca, vestita di stracci sporchi di fango, e tuttavia in grado di citare elevata poesia francese. Il suo nome è Barbara.
Mikura la porta a casa con sé per farle fare un bagno e offrirle qualcosa di caldo da bere, e prima ancora che lui se ne renda conto la donna è già entrata nella sua vita, salvandolo da egoiste delusioni e nemici invidiosi. Ma se Mikura non è un santo, nemmeno Barbara è un benevolente angelo custode: l'uomo sviluppa una crescente ossessione nello svelare gli ingarbugliati segreti di lei, tra delinquenti e sadici, maledizioni e creature mitologiche. Il tutto chiedendosi se egli stesso si possa ancora ritenere sano di mente, o meno.
Mikura la porta a casa con sé per farle fare un bagno e offrirle qualcosa di caldo da bere, e prima ancora che lui se ne renda conto la donna è già entrata nella sua vita, salvandolo da egoiste delusioni e nemici invidiosi. Ma se Mikura non è un santo, nemmeno Barbara è un benevolente angelo custode: l'uomo sviluppa una crescente ossessione nello svelare gli ingarbugliati segreti di lei, tra delinquenti e sadici, maledizioni e creature mitologiche. Il tutto chiedendosi se egli stesso si possa ancora ritenere sano di mente, o meno.
Nel 2019 c'è stata la trasposizione in film grazie ad una cooperazione internazionale nella produzione che ha visto il figlio di Osamu Tezuka, Macoto Tezka alla regia
Ricordiamo che il manga originale di Tezuka è stato pubblicato tra il 1973 e il 1974 nella rivista Big Comic di Shogakukan.
L'editore J-Pop ne ha recentemente confezionato una prestigiosa edizione per l'Italia, uscita il 14 novembre 2018.
Fonte Consultata:
animenewsnetwork.com
Perché no?
Considero Barbara una delle migliori opere del Tezuka maturo, molto bello anche il film realizzato dal figlio. L'omaggio di un altro mostro sacro come Nagai non può che suscitare hype pazzesco.
E ora tutti a commentare da J-Pop chiedendo quando lo portano in Italia 😂
I "seguiti" di fumetti d'autore realizzati da altri in genere mi fanno storcere il naso, anche se ne esistono di più che degni (penso a quello recente de "Lo sconosciuto" di Magnus), tanto più quando si parla di opere di altissimo livello come questa di Tezuka.
Nella fattispecie, inoltre, non amo affatto il tratto e le opere di Go Nagai, con l'eccezione dell'insuperato Devilman.
Quindi insomma, non vedo di buon grado questo progetto, è un po' come se i Radiohead annunciassero l'uscita di un loro album come quarto disco della trilogia berlinese di David Bowie.
Mica è un problema, eh, per quanto mi riguarda lo ignorerò tranquillamente, era per dire.
Non e' che continua l'opera, realizzera' uno one shot dove dara la sua personale visione, non e' na cosa cosi strana nel mondo del fumetto, e ricordo che Nagai non e' nuovo a realizzare storie che cinvolgessero i personaggi del pantheon di Tezuka
Non può essere peggio delle storie realizzate ad omaggio di Black Jack...
Nella fattispecie, inoltre, non amo affatto il tratto e le opere di Go Nagai, con l'eccezione dell'insuperato Devilman.[/quote]
Hmmm
È vero che i gusti son gusti ma è pur vero che Go Nagai è Go Nagai
Dopo aver letto Devilman ho comprato e letto anche altri dei suoi lavori: Mao Dante, Majinsaga, Violence Jack, Shutendoji, Kekko Kamen, Shin Mao Dante e forse anche altri che ora non ricordo, ma nessuno di questi mi è piaciuto come Devilman, e se per quest'ultimo trovo che il suo stile di disegno sia adatto ed efficace penso invece che in altri titoli evidenzî tutti i suoi limiti.
Se mi chiedessero una lista de mangaka più "bravi" a disegnare di certo non lo includerei, in breve.
Io direi che il tratto è molto migliorato con gli anni: se si parla di disegno Devilmen è vecchiotto e altre serie sono uscite meglio... la più recente come tratto che ho è Mazinsaga: se paragoni Akira Fudo di Devilmen a Koji Kabuto di Maginsaga non puoi dire che il primo è disegnato meglio del secondo
Ma invece ti dirò che secondo me è proprio così: il tratto ancora acerbo e underground di Go Nagai in Devilman secondo me è perfetto per quell'opera, se fosse disegnato tra virgolette "meglio" paradossalmente sarebbe peggio. Per quella storia ci voleva quello stile lì, e non penso di essere l'unico a considerare Devilman un capolavoro così com'è.
Il tratto più "maturo" di Go Nagai in Majinsaga, con maggior cura nei dettagli e particolari, eccetera eccetera, lo rende invece poco scorrevole e inutilmente barocco. Sempre parere mio personale, eh.
Come La scuola senza pudore e Omorai-kun (che per me sono due capolavori, nel loro genere).
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