Ecco il comunicato ufficiale:
"Oggi possiamo annunciare che Crunchyroll e Funimation sono diventate una sola compagnia. Puoi trovare più informazioni ufficiali qui nel comunicato stampa.
I due marchi che conosci e ami lavoreranno insieme e pensiamo sia qualcosa di grande sia per i fan che per il settore! Entrambe le squadre sono competenti, piene di passione e si sono impegnate nella comunità degli anime per decenni. Non potevamo chiedere dei soci migliori.
Sappiamo che potresti avere delle domande! Oggi iniziamo a lavorare per portare due fantastiche squadre a diventare una sola e per portarti ancor più di quel che ami. Grazie per tutta la fiducia e il supporto!"
Kenichiro Yoshida, presidente e CEO di Sony Group Corporation , ha commentato la fusione: “Siamo molto entusiasti di dare il benvenuto a Crunchyroll nel Gruppo Sony. Gli anime sono un mezzo in rapida crescita che affascina e ispira emozioni tra il pubblico di tutto il mondo. L'unione di Crunchyroll e Funimation ci permetterà di avvicinarci ancora di più ai creatori e ai fan, che sono il cuore della comunità degli anime. Non vediamo l'ora di offrire un intrattenimento ancora più eccezionale che riempia il mondo di emozioni attraverso gli anime ".
La storia di Crunchyroll:
Crunchyroll ha lanciato il suo servizio di streaming nel 2006, offrendo dei titoli animati senza l'autorizzazione. Al suo primo round di finanziamenti da Venrock, il sito si era assicurato ben 4 milioni di dollari ed ha iniziato a licenziare degli anime per lo streaming nel 2008.
Il Chernin Group ha acquisito la quota di maggioranza di Crunchyroll nel dicembre 2013, e, insieme a AT&T ha dato vita all'iniziativa imprenditoriale congiunta Otter Media nel 2014. Nell'agosto del 2018 AT&T ha annunciato di avere acquisito tutte le quote di Otter Media.
A settembre del 2019, Crunchyroll ha acquisito le quote di maggioranza di Viz Media Europa, entrando in possesso anche del distributore di anime Kazé.
La storia di Sony con i servizi di streaming anime:
Aniplex e Sony Pictures Television detengono già tre importanti distributori di anime presenti al di fuori del Giappone, ovvero Funimation (USA), Wakanim (Francia) e Madman Anime Group (Australia). Negli ultimi tempi la stessa Sony non ha voluto nascondere l'intenzione di espandere la sua già vasta influenza all'interno mercato degli anime. Lo scorso maggio il presidente Kenichiro Yoshida ha dichiarato che il conglomerato giapponese vuole contribuire alla distribuzione dell'animazione giapponese in tutto il mondo.
In Giappone Aniplex è al centro di numerose produzioni che hanno ottenuto un enorme successo a livello economico. Basti pensare a franchise come Demon Slayer, Sword Art Online e Fate che nel recente periodo hanno rispettivamente macinato numeri da capogiro. Le loro produzioni possono godere inoltre di sbocchi cross-mediali, visto che Sony possiede anche un'etichetta discografica (Sony Music Entertainment) e una divisione che si occupa di intrattenimento videoludico (Sony Interactive Entertainment e quindi anche il marchio PlayStation). I profitti di Aniplex negli ultimi tre anni hanno raggiunto quota 124,8 miliardi di yen (quasi un miliardo di euro).
FontI Consultate:
Crunchyroll
somoskudasai.com
Che è quello che spero ormai da anni. Il catalogo è troppo, davvero troppo piccolo per invogliarmi ad acquistare un abbonamento mensile, se amplieranno almeno di 5 volte se non di più il catalogo, allora potrò forse abbonarmi, ma con un catalogo così microscopico non ne vale la pena.
L’ultimo problema di Crunchyroll è il catalogo striminzito, sopratutto se porta mezza stagione ogni volta con i concorrenti che si portano a cada 2 serie in croce.
Al massimo il problema è il backlog che non è enorme.
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