Yūta Momiyama, il vice caporedattore di Shonen Jump+ e parte dello staff di MANGA Plus, ha rilasciato una intervista con ITMedia, nella quale ha mostrato lo status dei servizi online e sue riflessioni sui lettori esteri. Si inizia con l'informarci che al momento MANGA Plus ha 5 milioni di utenti attivi e che un nuovo capitolo di una serie famosa raggiunge 1 milione di visualizzazioni.
Per quanto riguarda le vendite dei fumetti, dice che “crede” che il 10-20% di vendite vengono dall’estero e aggiunge che a suo avviso in 10 anni i fan che vivono fuori dal Giappone saranno responsabili del 50% delle vendite generali dei manga, questo a patto che le piattaforme digitali crescano nel modo corretto così da permettere di comprarli nel modo più efficiente.
Nonostante MANGA Plus abbia delle pubblicità, ha spiegato che la priorità non è quella di guadagnare dal sito di per sé quanto quella di rendere il più facile possibile acquistare online la versione ufficiale del manga. Il punto di forza di MANGA Plus, stando alle sue parole, non è il solo sferrare un attacco alla pirateria ma anche quello di rendere più immediata la risposta del pubblico straniero, il quale può leggere immediatamente i nuovi capitoli, cosa impensabile (legalmente) fino a qualche anno fa. Tuttora le licenze degli anime per l’estero sono tra gli elementi più lucrativi di tutta l’industria dei manga, quindi adesso la popolarità di un’opera su MANGA Plus è diventata un fattore determinante per decidere o meno se adattare un manga.
Un problema rimangono gli elevati costi necessari per tradurre un’opera. Viene sottolineato come i software di traduzione sono tuttora di una qualità fin troppo bassa ma che la situazione tra 10 anni dovrebbe migliorare, asserendo che qualora riusciranno ad avere a disposizione traduzioni di alta qualità in tante lingue diverse sarà qualcosa di epocale. Ulteriori problemi sono le censure che determinati stati necessitano e che spesso vengono presi alla sprovvista proprio per la mancanza di personale in molti paesi che possono aggiornarli su queste tematiche, rendendo anche difficile fare gli aggiustamenti necessari qualora il problema venisse segnalato.
Ricordiamo che MANGA Plus è disponibile in tutto il mondo dal gennaio 2019, potete trovare diverse serie in corso e completate, come tutte le serie di Shonen Jump attualmente in corso delle quali sono disponibili i primi capitoli e gli ultimi, consigliando quindi una lettura settimana dopo settimana; attraverso l’app si può anche essere indirizzati sui siti degli editori che possiedono i diritti dei vari volumi per poterli acquistare. Attualmente i manga li potete trovare in diverse lingue, tra le quali l’inglese e non sappiamo se e quando verrà implementata la lingua italiana.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Per quanto riguarda le vendite dei fumetti, dice che “crede” che il 10-20% di vendite vengono dall’estero e aggiunge che a suo avviso in 10 anni i fan che vivono fuori dal Giappone saranno responsabili del 50% delle vendite generali dei manga, questo a patto che le piattaforme digitali crescano nel modo corretto così da permettere di comprarli nel modo più efficiente.
Nonostante MANGA Plus abbia delle pubblicità, ha spiegato che la priorità non è quella di guadagnare dal sito di per sé quanto quella di rendere il più facile possibile acquistare online la versione ufficiale del manga. Il punto di forza di MANGA Plus, stando alle sue parole, non è il solo sferrare un attacco alla pirateria ma anche quello di rendere più immediata la risposta del pubblico straniero, il quale può leggere immediatamente i nuovi capitoli, cosa impensabile (legalmente) fino a qualche anno fa. Tuttora le licenze degli anime per l’estero sono tra gli elementi più lucrativi di tutta l’industria dei manga, quindi adesso la popolarità di un’opera su MANGA Plus è diventata un fattore determinante per decidere o meno se adattare un manga.
Un problema rimangono gli elevati costi necessari per tradurre un’opera. Viene sottolineato come i software di traduzione sono tuttora di una qualità fin troppo bassa ma che la situazione tra 10 anni dovrebbe migliorare, asserendo che qualora riusciranno ad avere a disposizione traduzioni di alta qualità in tante lingue diverse sarà qualcosa di epocale. Ulteriori problemi sono le censure che determinati stati necessitano e che spesso vengono presi alla sprovvista proprio per la mancanza di personale in molti paesi che possono aggiornarli su queste tematiche, rendendo anche difficile fare gli aggiustamenti necessari qualora il problema venisse segnalato.
Ricordiamo che MANGA Plus è disponibile in tutto il mondo dal gennaio 2019, potete trovare diverse serie in corso e completate, come tutte le serie di Shonen Jump attualmente in corso delle quali sono disponibili i primi capitoli e gli ultimi, consigliando quindi una lettura settimana dopo settimana; attraverso l’app si può anche essere indirizzati sui siti degli editori che possiedono i diritti dei vari volumi per poterli acquistare. Attualmente i manga li potete trovare in diverse lingue, tra le quali l’inglese e non sappiamo se e quando verrà implementata la lingua italiana.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Leggo "i software di traduzione"... nulla sostituirà l'essere umano per una buona traduzione, (le lauree non si trovano nelle buste di patatine. XD) certo capisco il discorso dei costi da sostenere.
Ma... se gli servisse personale a buon mercato fatemelo sapere che so chi proporre. XD
Questa parte non mi ispira molto, forse potrebbe provocare qualche problema.
In ogni caso MangaPlus è interessante e tale modello verrà seguita anche dalle altre grandi case editrici.
Praticamente ad oggi il mercato manga è almeno all'80% dato dalle vendite giapponesi. Per cui il resto è abbastanza ininfluente nel complessivo (a meno che ad esempio una serie sia un flop in Giappone e un successo all'estero. In quel caso pur rimanendo che la serie non raggiungerá le stesse vendite delle hit in madrepatria, eviterebbe almeno il disastro assoluto).
Questo penso sia un discorso neanche molto velato rivolto alla Cina che ultimamente sta inasprendo le censure sempre di più. Qualche giorno fa ha censurato i nomi di gran parte dei personaggi cinesi presenti in un gioco per cellulari (FGO) arrivando in alcuni casi ad eliminare anche le relative illustrazioni.
Ho letto il primo capitolo, è un Battle/commedia ecchi/ Horror. Mi sono fermato li, anche se era abbastanza divertente, ma per il resto mi è sembrato dimenticabile
Su questo non penso ci siano dubbi, almeno non per i prossimi, anche molti, anni, il medium del libro cartaceo è completamente diverso da altri mezzi come ad esempio la musica o i videogiochi, dove il digitale sta effettivamente sopravanzando il fisico, in questi casi l’esperienza che ti da il supporto fisico rispetto a quella che ti da quello digitale è identica, e ovviamente prevale quella più comoda, nel caso di un libro, per quando anche la versione digitale per certi versi può risultare più comoda per alcuni, è comunque nella pratica diversa da quella di un libro cartaceo, e questa differenza ci sarà sempre
Sulla questione "software di traduzione" mi auguro che intenda i software di supporto alla traduzione per gestire velocemente traduzioni in più lingue e la creazione di un glossario. Sarebbe assurdo se si avvalessero di traduzioni automatiche senza un umano che conosca il prodotto e prenda delle scelte sensate (fermo restando che le traduzioni ufficiali di manga plus sembrano non essere di qualità eccelsa).
Anche perché i gruppi che fanno scanlation per passione (non quelli che puntano a fare uscire un capitolo il prima possibile, triste trend degli ultimi anni) sicuramente produrranno qualcosa di meglio.
Piuttosto parliamo del danno che un servizio ufficiale del genere può fare all'editoria locale
Con questo non dico che MangaPlus non sia interessante, anzi è una gran cosa. Vorrei solo che si assegnino le giuste responsabilità invece di demonizzare le solite cose senza cognizione di causa.
In ogni caso io vorrei vedere una collaborazione con gli editori locali che detengono i diritti almeno per quanto riguarda le traduzioni. Altrimenti la vedo dura passare dal digitale al cartaceo, sempre che sia quella la strada.
Per le serie già vendute in digitale dagli editori italiani no problem ma per le altre, se non sono appena partite, diventa difficile recuperarle.
Assolutamente d'accordo. Da quando esiste MangaPlus mi si è aperto un mondo, tant'è che quando ne parlo con i miei amici che non lo usano (ma leggono comunque manga), mi sembra di vivere in un'altra dimensione.
Merita se ti piace il genere del "bizzarro", perché questo lo è un bel po'. La tematica sono semplicemente le relazioni fra adolescenti, però ben raccontate. A me piace parecchio.
Se il fisico venisse eliminato hai idea di come il mercato delle variant crolla all istante non ci sarebbero pero i problemi di non trovare le copie perche si esauriscono pero perderesti il fascino di averle esposte in libreria o appunto altre piccole chicche che solo le versioni variant possono offrire
Attacco alla pirateria perché a loro non interesserebbe proprio niente che il capitolo fosse disponibile in contemporanea, ma al posto di farci guadagnare altri con la pirateria ci guadagnano loro (anche se dice abbastanza chiaramente che sarebbe meglio se non ci fosse ne manga plus ne la pirateria).
Poi, bisogna proprio essere... per lamentarsi del danno che manga plus fa all'editoria, quando il danno lo faceva già la pirateria (stai contraddicendo quello che hai scritto poco più su) ed è proprio per questo che hanno fatto manga plus.
Vi rileggete quando scrivete?
Il danno che manga plus ha fatto all'editoria è zero, perché il danno all'editoria lo faceva la pirateria. Manga plus serviva a danneggiare la pirateria.
Se vuoi sapere il danno che la pirateria ha fatto all'editoria locale, ecco a te
https://myanimelist.net/forum/?topicid=1384127
Dove lo dice?
Chi si lamenta?
La contraddizione di cui parli è tra le motivazioni che Shonen Jump da alle proprie loro azioni. Io ho cercato solo di sottolinearla in modo provocatorio.
La pirateria non può subire danno non essendoci costi. Sostituire una cosa che si ritiene dannosa con un'altra che in sostanza fa la stessa cosa mostra solo l'ipocrisia di attribuire alla prima tutti i problemi della situazione attuale. In realtà andrebbero cercate le cause delle scarse vendite prima di cercare la via più facile. Ci si è già provato con gli altri media e la risposta è sempre la stessa: se non vendi è perché non soddisfi i bisogni del pubblico.
Nel caso specifico si è in ritardo nell'accorgersi che una fetta di pubblico preferisce l'accesso immediato e facilitato ad un prodotto, e predilige il digitale. Se non si è arrivati prima a fornire questo servizio non è certo colpa della pirateria, semmai il contrario.
E questo lo dico da uno che adora ancora il cartaceo.
Il link non mostra il danno che fa la pirateria, ma i dati di vendita. Le supposizioni non spacciamole per fatti, per favore.
Attualmente utilizzo Manga Plus soprattutto per leggere le riedizioni di serie concluse. In particolare sono grato per la pubblicazione quotidiana di Naruto, del quale, per quanto lo apprezzi, difficilmente comprerei la versione cartacea a causa dell'elevato numero di volumi, oppure per avermi dato la possibilità di conoscere un titolo come Assassination Classroom, che non era in cima alle mie priorità. Quando un'opera mi piace molto e ha un numero ragionevole di volumi, come nel caso di Claymore, con il tempo recupero anche l'edizione cartacea.
Grazie a questo servizio ho anche scoperto una piccola perla come Soloist in a Cage.
Infine apprezzo molto che per le nuove serie, in particolare quelle del Jump+, rendano disponibili tutti i capitoli per un determinato periodo di tempo.
Questo a mio parere è uno degli spunti più interessanti dell'intervista. Viene chiarito che l'obiettivo principale del servizio non è tanto guadagnare attraverso le pubblicità, ma fare conoscere legalmente le nuove serie, creare delle community di discussione, in breve cercare di fidelizzare i lettori, in modo che appena siano disponibili le versioni cartacee o digitali di quei manga nei rispettivi Paesi, questi, avendoli già letti e quindi sapendo in anticipo se sono di loro gradimento, li acquistino a colpo sicuro. A giudicare da ciò che leggo nei commenti ai capitoli dei vari Dandadan, Sakamoto, Kaiju 8, ci stanno riuscendo benissimo. Alla luce di ciò, chi ritiene che questo servizio rischia di danneggiare gli editori locali, secondo me sbaglia completamente, dato che in realtà è l'esatto opposto.
Per quanto detto finora, ritengo che il servizio analogo Azuki della Kodansha sia destinato al fallimento, dato che rende disponibile gratuitamente soltanto il primo capitolo delle loro serie. Tra l'altro, a fronte di una tariffa mensile di 5 dollari, non permette nemmeno di leggere tutti i capitoli, un esempio su tutti è rappresentato da AoT, di cui, pur pagando, non è possibile leggere i capitoli dal 91 al 130.
Dipende dai gusti, ma ti avviso che è un titolo molto sopra le righe, per dire l'azione nei primi capitoli si sviluppa intorno al protagonista che
Perchè sarebbe ipocrisia? Se no sbaglio i manga sono il loro prodotto e sono loro che pagano il salario ai mangaka, non la pirateria. La pirateria sin dall'inizio è dalla parte del torto, che la sua azione sia giusta o meno, che abbia soddisfatto il bisogno di un pubblico che altrimenti sarebbe rimasto senza, perché non porta nessun guadagno alla azienda e quindi agli autori.
Poi giustificare Mangaplus a causa del calo di vendite di cartaceo mi sembra eccessivo, in particolare sul fatto che non soddisfi le richieste del pubblico, perchè le storie non cambiano, che sia digitale o cartaceo. Quindi alla fine la nuova via non alternerebbe granché le vendite, anzi ci potrebbe essere invece il caso che il pubblico si sposti dal cartaceo a quello digitale. Inoltre dalle parole del caporedattore il target in particolare è il mercato estero e non quello interno per cui il calo di vendite non c'entrano molto con questa iniziativa.
E poi diciamoci la verità: se uno prima piratava, continuerà a fare lo stesso anche in futuro, soprattutto se gli mancano i soldi.
Penso che a molti sia sfuggito l'intento del mio commento. C'era anche una bella faccina in fondo.
Il mio punto è che non si può parlare per anni della pirateria a giustificazione dei cali delle vendite e dei conseguenti danni all'industria per poi di fatto proporre un servizio analogo (digitale e gratuito) e dichiarare che questo porterà ad un maggiore acquisto di manga cartacei. Questa è un'argomentazione che è saltata fuori spesso riguardo le scanlation ed è sempre stata snobbata perché si voleva cercare il caprio espiatorio (le scanlation) piuttosto che la vera natura del problema (l'insoddisfazione del cliente). Con soddisfazione del cliente intendo quando viene trovata la giusta misura tra offerta (il manga specifico), sistema di fruizione (digitale), tempo (immediato) e costi.
Se molte persone si sono appassionate a manga che non conoscevano e magari li hanno comprati lo dobbiamo a decenni di lavoro gratuito di chi per passione traduce scan di manga non pubblicati all'estero. Loro non ci guadagnano (al massimo si può dire che i siti aggregatori, che sono comparsi dopo, potrebbero guadagnare dalle pubblicità, e anche lì non sappiamo quanto) e divulgano un lavoro (che se anche non ufficiale e non permesso è comunque lavoro) con lo scopo di far conoscere un'opera. Questo sicuramente ha un impatto sull'interesse dei fan che diventano potenziali acquirenti nel momento in cui il manga diventa disponibile dalle loro parti. Se poi si tradurrà in vendite dipende da cosa vuole il cliente e da come l'azienda saprà soddisfare tali necessità, quest'ultimo punto è stato il punto dolente di tutto il sistema per anni.
Per chiarire ulteriormente la mia posizione.
Trovo che Mangaplus sia un buon servizio arrivato però molto tardi. Sicuramente è comodo per far conoscere il prodotto anche se con traduzioni zoppicanti. Non lo reputo meglio dell'alternativa non ufficiale ma è un buon segnale che l'industria stia capendo ciò che già era ovvio da anni. Penso che possa far danno all'editoria locale ne più di meno delle scanlation nella misura in cui l'utente che ne fruisce è solo interessato a leggere la storia e non a possedere il prodotto e nel caso nostro a leggerli non in italiano. Per portare vantaggi si dovrebbe coinvolgere gli editori locali nella produzione ed eventuale guadagno della versione digitale (soprattutto nel caso si evolva in sistema a pagamento). Per il resto è un buon strumento di diffusione e io personalmente non conterei vendite perse quelle di persone che comunque non erano interessate all'acquisto fin dall'inizio.
Il successo del mercato digitale si avrà seguendo le regole che ci sono sempre state, ovvero soddisfare il pubblico. Per questo ritengo che un servizio che non permette l'acquisto senza drm taglierà fuori sempre una fascia di pubblico che vuole accedere come e quando vuole ad un prodotto. L'altra cosa che spero è di vedere le edizioni fisiche accompagnate dall'edizione digitale senza costi aggiuntivi.
Mi trovi d'accordo.
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