Tutti sappiamo che la serie live action di Cowboy Bebop targata Netflix è dietro l’angolo, infatti l’uscita è prevista per il prossimo 19 novembre. Intanto la piattaforma di streaming ci dà un assaggio di ciò che vedremo, ha pubblicato, infatti, su YouTube il video che funge da sigla delle puntate.
La canzone che accompagna le immagini di presentazione è Tank dei The Seatbelts, la band jazz/blues della musicista Yoko Kanno che compose le musiche per l’anime originale, questa canzone infatti è l’opening anche della serie originale. Le connessioni non si fermano qui: anche lo stile e l'immagine iniziale ripercorrono quelle dell'anime. Quest’ultimo è uscito nel 1998, diretto da Shin'ichiro Watanabe.
Il live action vede alla regia André Nemec, alla sceneggiatura Christopher Yost e lo stesso Yoko Kanno come compositore delle musiche; con Watanabe come consulente esterno.
Ricordiamo che, essendo una serie originale Netflix, tutti gli episodi saranno disponibili sulla piattaforma il giorno dell’uscita.
Fonte consultata:
Crunchyroll
La canzone che accompagna le immagini di presentazione è Tank dei The Seatbelts, la band jazz/blues della musicista Yoko Kanno che compose le musiche per l’anime originale, questa canzone infatti è l’opening anche della serie originale. Le connessioni non si fermano qui: anche lo stile e l'immagine iniziale ripercorrono quelle dell'anime. Quest’ultimo è uscito nel 1998, diretto da Shin'ichiro Watanabe.
Il live action vede alla regia André Nemec, alla sceneggiatura Christopher Yost e lo stesso Yoko Kanno come compositore delle musiche; con Watanabe come consulente esterno.
Ricordiamo che, essendo una serie originale Netflix, tutti gli episodi saranno disponibili sulla piattaforma il giorno dell’uscita.
Fonte consultata:
Crunchyroll
Cosa non facile se il ruolo da interpretare ha già una sua rappresentazione parecchio realistica come quella dell'anime in questione. Se poi aggiungi il fatto che questo live action è strettamente connesso all'unica opera originale esistente è inevitabile che scatti il confronto....
Di Batman o di Spider-man fanno 20 versioni diverse (che spesso e volentieri si discostano parecchio dal soggetto originale) e nessuno dice nulla. Fanno la stessa cosa per un anime e tutti pronti con i mitra... boh.
Veramente no, basta fare un giro su youtube e ci sono centinaia di video che criticano i vari adattamenti di comics Marvel o DC.
Ma dove vivi, sulla luna per caso ?
Il web è pieno di critiche sensate o meno agli adattamenti dei fumetti americani.
Il qualunquismo è sempre una costante in zona commenti, vedo.
Qualcosa non quadra.
E francamente non se ne sentiva l'esigenza.
Ma si sa che gli americani devono rendere qualsiasi opera infinita, anche quelle finite che sono belle così anche perché sono appunto finite.
Io non mi bagno né per l'uno, né per l'altro.
Sono assolutamente convinto che in ambito artistico s'ha da seguire la regola "mogli e buoi dei paesi tuoi". E che bisogna tenerla ben d'occhio anche prima di ipotizzare di trasporre un'opera da un media a un altro.
Dirlo per Gundam o un qualsiasi Battle shonen da dragon ball e saint seiya in poi, se qualcosa monetizza non avrà mai, anche per i giapponesi.
Secondo me bisogna stare nel mezzo. Se una casa di produzione estera conosce bene l'opera, ha i mezzi per sviluppare qualche progetto interessante perché no? Ben vengano pure i franchise, se ben fatti. Pensa ai telefilm giapponesi di Spider-man... o al Monsterverse... o a Love me Licia... mi sa che hai ragione tu.
Intanto rilassati. Le critiche ai cinecomics ci sono ma i numeri parlano diversamente, e ciò significa che la gente a conti fatti li apprezza. E perché non potrebbe succedere la stessa cosa per un adattamento anime?
Come dicevo sopra, per me questo è il punto centrale. Se sai cosa stai facendo non ci vedo nulla di male.
D'altra parte capisco chi non si fida più facilmente delle affermazioni sul rispetto e comprensione dell'opera, abbiamo fin troppi famigerati casi a rendere scettico chiunque.
Ok, ora respira e riscrivilo in italiano, perché io non ho capito una mazza.
A parte che hai mischiato il quote di Raptor col mio.
Io non ho scritto che escludo al 100% che gli americani debbano trasporre qualcosa di giapponese, ma semplicemente che è meglio che ci pensino su davvero bene, valutando con coscienza non solo i risvolti economici, ma anche le caratteristiche dell'opera, l'accoglienza che ha avuto tra i fan, e la necessità reale di averne una trasposizione live action. Altrimenti poi i risvolti economici ti si "risvoltano" contro.
Di quali numeri parli ? Degli incassi al box office ?
Le produzioni si dividono in successo di pubblico e successo di critica per questo, anche io apprezzo i cinecomics ma non per questo posso dire che non abbiano forzature ed incongruenze a livello di narrazione o che abusino di espedienti narrativi.
Me li faccio andare bene perché sono dei blockbuster ed il loro punto di forza non sta certo lì, come in un film come Memento o Old Boy.
Chiuso questo discorso, il caso di questo live action è ben diverso visto che traspone un'opera nettamente di nicchia di un cult anime dei primi anni 2000, riconosciuto dagli appassionati tra i più grandi prodotti televisivi di animazione giapponese.
Di successo nel grande pubblico non se ne può parlare, e come dice inoltre bene Messer_Azzone, si corre il rischio non troppo lontano di trasporre qualcosa che può deludere l'unico pubblico che visionerà in maggior parte il live action, i fan dell'anime o quantomeno chi l'anime lo ha visionato anche a distanza di tempo.
Si può parlare pertanto di un pubblico circoscritto e ben definito a cui il live action è palesemente indirizzato, e basta guardare la opening in tal senso.
Concludendo, il tuo paragone non ha tanto senso, al di là dei pareri personali sul trailer o sulla prova attoriale degli attori stessi sulla sigla di apertura che sciommitta la opening originale facendolo accomunare a quei imbarazzanti live action amatoriali che i giapponesi tirano fuori, postandoli su YouTube (imho).
Esatto.
Se restiamo nell'ambito anime, si potrebbe parlare di un progetto con buone prospettive di riuscita per esempio su una versione live di Evangelion: setting e atmosfere si prestano all'obiettivo, il target è decisamente meno di nicchia, i costi di realizzazione sono alti, ma il prodotto si presta molto all'effettistica digitale tanto cara a Hollywood. E di fatto resta un potenziale Blockbuster, se fatto con tutti i crismi.
Non è lo stesso discorso per Cowboy Bebop, che resta un prodotto di nicchia.
Non lo era per Dragon Ball che, a parte la schifezza immonda che hanno buttato fuori, resta anche questo un prodotto di nicchia, e oltretutto con setting e atmosfere difficili da rendere all'occidentale senza risultare parodistici.
Probabilmente nella produzione Netflix Ed è stato tagliato proprio perché risulta il più parodistico dei personaggi... ma se da una parte hanno fatto una scelta del genere su di un personaggio, non si spiega come si possano permettere di rendere parodistici tutti gli altri, come risulta dall'impressione offerta da questo trailer.
Esatto, molti neanche tengono conto dell'importanza che ha il setting nella riuscita di una produzione, specie nelle trasposizioni da altri medium.
Per spendere qualche parola poi su Evangelion, Guillermo del Toro ha ben dimostrato che qualcosa in tal senso si può produrre con discreto successo di critica e pubblico.
Vero, ma secondo te quando gli arrivano centinaia di milioni di incassi al box office si preoccupano delle valutazioni della critica? 800 milioni, 1 miliardo... vuol dire che hanno fatto centro, che la pellicola è stata più che apprezzata al di là delle incongruenze narrative e difetti vari (che ci sono).
Si, è la stessa cosa che dicevano per i cinecomics (pubblico circoscritto, nicchia etc.) e guarda un pò ora dove sono arrivati. Non capisco perché secondo te non possa valere lo stesso discorso per un anime live action. E ti aggiugo che sul web c'è anche chi ha accolto con entusiasmo l'opening senza avere mai visto l'anime. Il pubblico del passato è solo una parte (okay, in questo caso una grossa parte) ma l'intento è raccoglierne sempre di nuovi.
Probabilmente si è trattato di un gruppo di ipovedenti, perché se un montaggio che pare amatoriale ti fa avvicinare a un'opera, qualche problema ce l'hai.
Se ci metti i baloon, sembra la sigla di Batman degli anni '60.
Ma di cosa stai parlando ?
Partendo dal presupposto che stai facendo un paragone di medium diversi, i fumetti americani ancor prima dei cinecomics (per come poi li conosciamo oggi) a livello globale hanno (quasi) sempre frantumato numeri divenendo fenomeni di massa, mi sto riferendo alle silver/golden age per la precisione.
Questo tuo ultimo commento pone la parola fine a qualunque sana discussione, una buona continuazione.
Non potrebbe essere una scelta stilistica? A te sembra amatoriale, ad altri (che guarderanno la serie) no.
Il medium non è rilevante ai fini del discorso. Tu scrivi che non può avere successo perché è di nicchia, io ti rispondo che non è così facendo l'esempio dei cinecomics. Quindi ecco di che si parla.
E piantamela con questo atteggiamento, se non sei all'altezza della conversazione fuori dalle palle.
Cowboy Bebop è un prodotto di nicchia, mi dispiace immensamente in quanto lo considero un capolavoro, ma non ha la stessa fama dei vari Ironman. Basta uscire di casa e chiedere a 10.000 persone quanti conoscono Ironman e quanti conoscono Spike Spiegel. Il successo di critica non nega che si parla di un prodotto di nicchia, la prima affermazione non esclude la seconda.
Anche Alita è sempre stato un prodotto di nicchia, per questo penso sempre che aver speso tanto per quel film è stata una (bellissima) follia. Far conoscere queste grandi opere al grande pubblico è un qualcosa che a tutti dovrebbe far piacere, e si, questi progetti se fatti bene ben vengano.
Ora attendiamo la messa in onda per poter dare un nostro parere.
Aspetta: oggi nel 2021, 20 anni fa probabilmente no. Ma era solo un esempio per far capire a certi utenti che la nicchia può uscire dal suo status (con l'esempio di Ironman appunto); che questa trasposizione potrebbe catturare anche chi non ne ha mai sentito parlare e anche se presenta differenze/incongruenze rispetto all'anime originale (vedi di nuovo i cinecomics).
Ma poi gli anime stessi spesso adattano i manga da cui sono tratti prendendosi delle libertà (nuovi personaggi, storia allungata, capitoli saltati e via) e quindi perché non potrebbe farlo un live-action? Perché è con attori veri? Perché è Netflix? Tutto qua.
Lo status di nicchia non è obbligatoriamente permanente, certo.
Per quanto siamo stati scottati chi più chi meno da tentativi discutibili avvenuti in passato è innegabile che gli adattamenti sul piccolo e grande schermo aiutano la diffusione dell'opera. (Basta considerare quante persone incuriosite dalla trasmissione solitamente vogliono approfondire vedendo l'opera originale).
Molto (tutto) dipende dalla qualità dell'adattamento (che non sarà mai, a discapito di pareri personali inopinabili, oggettivamente neanche pari all'opera originale in quanto nasce diversa).
Al momento abbiamo visto troppo poco. Cast, trailer, ora la sigla. Basandosi sul poco tutto quello che hanno detto Ekros, Messer Azzone e gli altri è corretto. Le loro critiche sono fondate, ma se avesse successo, tutti noi, nessuno escluso, ne saremmo felici. Non è "che non potrà mai avere successo" è "che difficilmente avrà successo". Adattare è molto più difficile di quanto si pensa.
Vero, ma è il concetto di qualità l'oggetto del dibattito. È troppo soggettivo, troppe variabili da tenere in considerazione, troppi livelli di valutazione diversi.
Non credo. È difficile che un reboot metta tutti d'accordo, perché ci sarà sempre chi farà confronti (spesso inutili, a mio avviso).
Poi se è proprio una ciofeca lo è e basta...
Altro esempio: The Walking Dead serie TV. Io mai letto un fumetto nè interessato a farlo; prima stagione: bella, seconda: bella; terza e quarta: okay; poi declino inesorabile. Il mio parere è quindi allineato con quello che è il pensiero dominante. La mia recensione sulla serie TV è la stessa dei cultori esperti della saga fumettistica, con la differenza che io non ho mai aperto mezzo volume e non faccio paragoni con nulla. Capisci che intendo?
Mi riferivo all'essere felici per l'eventuale successo. Le critiche esisteranno sempre per ogni cosa.
Vero. Io la penso come gli altri, ma credo che nemmeno Marrabbio abbia detto cose tanto strane. I Comics americani sono da sempre stati cose da nerd, diffusi ma pur sempre una nicchia. Nicchia che però è presente a livello internazionale forse più di quanto lo siano manga e anime (almeno fino ad un po' di tempo fa). Di tentativi orribili di live action ce ne sono stati parecchi, poi finalmente c'è stata la tecnologia adatta a portare quell'immaginario fatto di poteri e tecnologia e da qui il successo dei cinecomics che comunque sono produzioni anche molto costose.
Per contro gli anime, non essendo occidentali, hanno già una barriera in più nell'avvicinare il grande pubblico che si deve prima abituare (e spero amare) certe stranezze. Se poi prendiamo Cowboy Bebop, che sulla carta dovrebbe essere uno dei più trasponibili in quanto è abbastanza internazionale culturalmente parlando (in sostanza poche stranezze da otaku), ci accorgiamo però che ha comunque uno stile e un'estetica particolare che è quello che lo rende unico. Se non si capisce l'opera e non la si riesce a trasporre portando questi elementi, in realtà cade tutto anche se magari la storia e i personaggi sono più o meno quelli. Qui non puoi tanto rivisitare gli elementi originali e cambiarli perché rischi di perderti buona parte di quello che volevo portare al pubblico.
Vero. Dopo aver visto lo scempio di Shyamalan sul "L'ultimo dominatore dell'aria" mi sono detto: "possibile che faccia così pena l'originale?". Mi sono quindi recuperato la serie animata, di cui sapevo l'esistenza ma non l'avevo mai filato, e penso che sia una delle mie serie preferite oggi.
Però all'orizzonte c'è ancora Netflix che ora vuole fare un altro live action senza il benestare degli autori originali che si sono dissociati, quindi beh, non è che non si noti un trend qui.
Adattare è difficile ma non lo prescrive neanche il medico. Io penso che debba sempre essere fatto con criterio e dopo averne studiato la fattibilità.
Dato che praticamente ad oggi nessun live action è uscito bene, credo che essere cauti e non ottimisti non sia tanto sbagliato.
Il problema però è che anche i giapponesi stessi spesso non sono capaci di fare live action, mi basta pensare a quello di Occhi di Gatto, Tiger Mask o Attack on Titan.
Perché il problema di fondo non è in che paese viene realizzato il film, ma da chi e come.
Bisogna capire quali sono gli elementi portanti della storia e cercare di non snaturarli, pur portando quel mondo e quei personaggi dalla dimensione del fantastico a quella del reale.
E per farlo servono cose molto semplici, gente capace e tanti soldi.
Se c'è gente che crede in un prodotto, scegli un bravo regista, dei bravi attori e spende soldi, e abbiamo cose come "Il signore degli anelli", se c'è invece chi crede che basta fare il film di un prodotto dal titolo forte, abbiamo cose come "Dragon Ball Evolution" o il già citato "L'ultimo dominatore dell'aria".
Da quel che ho visto finora, Netflix spesso fa questo, prende un titolo forte ed è convinta di aver fatto centro.
Purtroppo anche con Cowboy Bebop sembrano aver preso questa strada, con un cast di attori poco conosciuti e gente che non sa nemmeno montare una sigla.
Sul primo punto ti do ragione anche se penso che il pregiudizio in parte sia fondato. Questo perché quando adatti o trasponi qualcosa che non è vicino alla tua cultura hai una barriera in più da superare e quindi la difficoltà aggiunta è nel modo in cui ci riesci (o non ci riesci). E oggi abbiamo una lunga lista di esempi che vanno a crearci scarse aspettative di successo perché abbiamo visto come in media ragiona chi tenta questi adattamenti, che poi è un po' il discorso che fai tu dopo. Questo non vuol dire che non si possa, sono sicuro che se un progetto nasce con l'obiettivo di rendere giustizia all'originale e ci lavorano persone capaci e per un'azienda con lo stesso interesse, alla sia fattibile. Un allineamento di pianeti un po' raro, ma fattibile.
Al momento quanto mostrato non da motivo di pensare bene, tutto qua. E credo che certi personaggi o aziende si creino anche una reputazione.
Comunque quando leggo le parole espresse dai creatori dei vari live action ricordo sempre le interviste date dagli addetti ai lavori per Dragon Ball Evolution, tante parole spese su quanto la priorità fosse nell'essere fedeli all'originale. Quindi a queste parole do sempre poco peso, se non sono seguite da fatti coerenti con esse.
Classica scusa che si usa per giustificare un prodotto uscito male.
Suvvia, se vuoi avere ragione te la do, ma qualsiasi cinemaker ti direbbe che quella roba sembra amatoriale...
https://www.badtaste.it/tv/articoli/cowboy-bebop-lanime-arriva-su-netflix-il-21-ottobre/
Sarò limitato nella mia visione, ma più guardo questa produzione, meno riesco a prenderla seriamente.
Che cringe...
Non mi vengono nemmeno le parole per esprimere lo sgomento.
Fortuna io che ho cofanetto DVD allora!
E che altro dire? Chi si guarderà l’anime su Netflix e poi la Live Action… giudicherà da se…
Perché mi devi far preoccupare così? O_O
No, lo so, sono preoccupato anche io. Sinceramente non volevo pensarci adesso.
Sono d'accordo che il problema sia preservare la versione migliore e renderla acquistabile anche in futuro. Anche perché i doppiaggi abbiamo visto che è facile farli sparire.
Comunque su Amazon qualche copia del cofanetto Blu-ray c'è ancora...
Internet: la fucina delle verità.
Qualcuno ha anche scritto che ha dato la possibilità agli imbecilli di poter dire la loro.
Point of view.
Basti vedere i fatti di cronaca per rendersi conto di quanto sia pericolosa internet per chi non la sa usare.
Poi ci si domanda il perché, piattaforme private, prendono delle decisioni ferme su chi viola le policy ed i regolamenti.
Detto questo chiudo qui l'OP, penso siamo sullo stesso POV.
Sì sì è vero, è fuori catalogo ovunque. C'è solo un trader su Amazon che ne ha ancora qualche copia (a un prezzo maggiorato, ma neanche più di tanto)... L'ho scritto nel caso qualcuno ne volesse approfittare.
Grazie per aver controllato.
In molti punti sembra una cosa seria, poi però ti appaiono a tratti scene meh...
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