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Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
Davide Bonelli, Direttore Generale della Sergio Bonelli Editore, è tornato a rivolgersi direttamente ai lettori delle sue testate SBE dalle pagine dei numeri di maggio della casa editrice. Questa volta non per annunciare un nuovo aumento del prezzo o una iniziativa particolare ma per fare il punto sullo stato di salute generale del fumetto.
"L’aumento generalizzato dei costi della carta e di tutte le materie prime necessarie alla stampa, dagli inchiostri all’alluminio per le lastre, sta colpendo duramente l’intero settore. E c’è una difficoltà oggettiva, come mai era accaduto in passato, nel reperire le materie e tutto quanto necessita alla produzione.
A tutto questo si unisce la preoccupante diminuzione del numero delle edicole presenti sul territorio nazionale (Ne sono rimaste circa 14.500 e se aggiungiamo i punti vendita presenti in supermercati, pompe di benzina, autogrill, si arriva ad un massimo di 25.000 unità con calo netto di quasi 4.000 in 10 anni come dai dati di Union Camere) e del numero di lettori in generale.
Cercate di acquistare i vostri albi preferiti sempre dalla stessa edicola di fiducia. Questo ci permetterebbe di meglio razionalizzare la distribuzione, evitando di disperdere troppe copie. Una cosa che forse non tutti sanno, infatti, è che per poter vendere un determinato numero di copie, un editore deve stamparne almeno il doppio, se non di più, e quelle invendute vengono praticamente tutte distrutte: capirete che, in un momento in cui la carta è così carente e preziosa, lo spreco risulta ancora più insopportabile.”
L'appello ai lettori però finisce con una promessa, ovvero che per ora la Bonelli non applicherà rincari ai suoi albi, cercando di premiare così il sostegno dei propri lettori
Fonti consultate:
meganerd.it
afnews.info
"L’aumento generalizzato dei costi della carta e di tutte le materie prime necessarie alla stampa, dagli inchiostri all’alluminio per le lastre, sta colpendo duramente l’intero settore. E c’è una difficoltà oggettiva, come mai era accaduto in passato, nel reperire le materie e tutto quanto necessita alla produzione.
A tutto questo si unisce la preoccupante diminuzione del numero delle edicole presenti sul territorio nazionale (Ne sono rimaste circa 14.500 e se aggiungiamo i punti vendita presenti in supermercati, pompe di benzina, autogrill, si arriva ad un massimo di 25.000 unità con calo netto di quasi 4.000 in 10 anni come dai dati di Union Camere) e del numero di lettori in generale.
Cercate di acquistare i vostri albi preferiti sempre dalla stessa edicola di fiducia. Questo ci permetterebbe di meglio razionalizzare la distribuzione, evitando di disperdere troppe copie. Una cosa che forse non tutti sanno, infatti, è che per poter vendere un determinato numero di copie, un editore deve stamparne almeno il doppio, se non di più, e quelle invendute vengono praticamente tutte distrutte: capirete che, in un momento in cui la carta è così carente e preziosa, lo spreco risulta ancora più insopportabile.”
L'appello ai lettori però finisce con una promessa, ovvero che per ora la Bonelli non applicherà rincari ai suoi albi, cercando di premiare così il sostegno dei propri lettori
Fonti consultate:
meganerd.it
afnews.info
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
Leggiti anche Mercurio Loi, di certo graficamente non è troppo estroso, ma a livello di modernità e originalità non esiste un qualcosa che faccia di più, usando il linguaggio del fumetto in maniera magistrale, giocando con generi diversi e clichè, il tutto avendo una trama e sottotrama orizzontale che si sviluppa man mano, anche se inizialmente non si nota la cosa, cosa del tutto voluta.
Ci sarebbe anche Attica, che è in pratica una falsa serie manga, come disegni e impostazione, tanto che in fumetteria è uscito in formato Tankobon, mentre in edicola nella classica Bonelli.
Comunque potete provare anche volumi o storie singole, non dovete per forza provare serie intere.
https://www.facebook.com/gianmarco.fumasoli/posts/10227852825131829
Comunque post abbastanza esaustivo di come funziona la cosa, e di come noi sappiamo poco, anzi niente, pur proponendo soluzione o credendoci più furbi.
Mi sembra un'osservazione onestamente eccessiva, oltre che sbagliata. I manga non sono popolari in tutto il mondo a causa della loro controparte animata (anzi a volte verrebbe da dire proprio il contrario: sono apprezzati nonostante i loro adattamenti animati, ma questa è un'altra storia), al massimo si potrebbe dire che il recente boom nell'interesse e nelle vendite dei manga sia stato molto aiutato dagli anime, ma anche questo a causa di un particolare momento storico e non perché i manga senza gli anime non valgono a nulla. Suggerire che i manga senza gli anime sarebbero popolari come i Bonelli, è secondo me un'assurdità. I manga sono apprezzati semplicemente perché sono prodotti di qualità in continua evoluzione, capaci di incontrare i gusti di molti e soddisfare le esigenze di un vastissimo spettro di pubblico, giovane e meno giovane. Non si può dire la stessa cosa della Bonelli semplicemente perché non è vero. Ho cominciato a leggere fumetti grazie a mio padre, bonelliano incallito: Zagor, Dylan Dog, Mister No, Martin Mystere, Il comandante Mark, Ken Parker, Nathan Never e tutto il carrozzone, li ho amati e in un certo senso li apprezzo ancora; anche se non conosco alcuni dei nuovi titoli citati, a parte Orfani (che mi ha lsciato piùttosto indifferente), è un fatto che la Bonelli punti ancora la stragrande maggiornaza delle sue risorse su queste collane ed è anche un fatto che siano collane ripetitive, ma è proprio quello il bello. Sergio Bonelli se non sbaglio disse "Perché creare un personaggio quando si può creare un universo" e la questione è tutta qui: quelle collane Bonelli non si leggono per lo sviluppo umano dei personaggi (non che questo non avvenga) si leggono per abitare quell'universo e per ritornarci in ogni volume: la Bonelli non ha un target più adulto, il suo target è nostalgico. Tutto questo avviene anche nei manga ma in misura assai minore, con le serie di Kochikame, Golgo 13 o del Detective Conan,tutte oltre i cento e passa volumi: non credo che chi legga Conan lo faccia ancora per sapere se mai Ran capirà che Conan è in realtà Shinichi, o per sapere se Conan riuscirà mai a smascherare gli Uomini in Nero, lo si legge principalmente per godersi un nuovo caso e la sua risoluzione con i soliti personaggi, e magari, se si è fortunati, anche per essere premiati con un piccolo passo avanti della storia generale. Tutto questo ha molto fascino ma è innegabile che sia un modo datato di fare fumetti (il che non vuol dire sbagliato, beninteso) e i manga riescono proprio dove il fumetto occidentale tutto secondo me fallisce: c'è dramma, azione, sentimenti, intrighi, storie di consumo ma anche di letteratura. Il fumetto italiano in questo mi sembra carente perché sono pochi quelli che riescono a portare e sviluppare qualcosa del genere in Italia e che venga apprezzato in Italia, a cominciare dal fatto che la professione stessa del fumettista da noi non esiste (le vignette satiriche del primo Ortolani sono ancora attuali) e poi è molto più facile e redditizio inserirsi in un solco già collaudato come quello dei personaggi dell'universo Bonelli che rischiare su un progetto nuovo, e questo non vale solo per i personaggi o le storie, ma anche per le impaginazioni, gli accorgimenti grafici, il modo stesso di fare fumetti. Potremmo imparare molto dai giapponesi, magari ricominciando anche noi a pubblicare stabilmente su rivista, istruendo concorsi aperti ai giovani per pubblicare i migliori e farli conoscere al pubblico.
Scusate il lunghissimo e barboso OT
Vuoi negare che i manga siano diventati di interesse pubblico, slegato alla sola nicchia di appassionati, con l'arrivo dell'anime di Dragon Ball?
Perché questa è l' ABC dello sdoganamento dei manga/anime nell'occidente al pubblico in generale.
Prima i manga non se li cagava nessuno e non erano pochi o brutti, anzi.
Comunque do lo stesso consiglio che ho dato agli altri, se non sai le cose evita di sparare stupidate a caso.
Se un giorno dovessi tornare ad apprezzare il mondo Bonelli, riconsiderarlo e persino altro sarà solo grazie a voi.
Iniziai a leggere manga che all'epoca non conoscevo minimamente proprio perché stanco dei comics/fumetti italiani...
Già una frase "Dragonero che da le piste a qualsiasi manga in tutto e per tutto" fa la stessa cosa che stiamo facendo noi secondo te. Oltre a non voler dire assolutamente nulla come frase ( perchè è impossibile dire che un'opera è oggettivamente meglio di un altra se non sulla base di propri gusti strettamente personali) generalizza altamente il tutto.
Hai fatto il confronto con ogni singola cosa non bonellide del mondo per sapere che in Dylan Dog ci sono più intrighi che in qualunque comic americano/manga?
I manga fanno una cosa che semplicemente nel resto del mondo si fa poco ossia avere tutti i generi di storie. Trovi gialli, storie d'amore, storie di sport, commedie romantiche, drammi strappalacrime, procedurali e mille altri tipi di storie dalle più banali alle più complesse (mai provato a vedere come è stato studiato The Five Star Stories?, sicuramente una cosa banalissima...).
È questo che li rende così popolari ed in grado di essere vicini a tutti i tipi di lettore da quello che vuole solo battle shonen a quello che vuole leggere thriller o altro.
L'eventuale trasposizione anime poi contribuisce certamente a fare da pubblicità al manga, ma come ben saprai non tutte le serie hanno una trasposizione manga e questo non impedisce che vendano e siano lette da milioni di persone.
Poi quello che si continuava a dire è che Bonelli fatica ad acquisire nuovi lettori. E questo è a prescindere dalla qualità dell'opera o dal fatto che comunque le loro vendite siano comunque enormi.
Dicevo che era interessante capire perchè Bonelli non riesce a penetrare in questo tipo di lettori perchè dovrebbe essere ambizione di qualunque editore ingrandire il proprio pubblico e quello che legge manga (e ci spende tanti soldi dietro) dovrebbe essere un pubblico allettante.
Mi citi un evento di Dragonero a Lucca per fare vedere che c'è interesse e va benissimo. Non ho mai negato che Bonelli abbia il suo pubblico nè che le opere siano valide, ma chi c'era a vedere questo evento? Chi continua a compare Tex, Zagor e compagnia? Affezionati lettori Bonelli o nuovi lettori?
Comunque mi sono segnato Dragonero e ci butterò un occhio. Grazie
Mercurio Loi è il picco della produzione seriale Italiana dell'ultimo decennio, e uno dei picchi del fumetto Italiano degli ultimi anni, e no, vi posso assicurare che non esagero, leggete qualche recensione per credere la portata della serie, che cerca di sconvolgere ogni dettami classico del seriale, sopratutto Bonelli. Bilotta è un autore enorme.
Comunque c'è anche Chambara ambientato nel Giappone feudale, così come Attica che vuole essere un manga, uscito in fumetteria perfino in formato Tankobon.
Ci sono cose oggettive anche nelle opere, i gusti personali non c'entrano.
La costruzione del mondo, dei personaggi, delle trame e sotto trame, gli intrighi, la coerenza degli eventi e delle situazioni ed infine la qualità del disegno sono tutte cose oggettive, non ci scappi. L'unico manga che si può avvicinare o anche essere quasi alla pari con tutto ciò per ora è solo uno, One Piece.
Comunque la mia era una risposta a quello che ha detto che nei fumetti italiani non ci sono: "dramma, azione, sentimenti, intrighi, storie di consumo ma anche di letteratura" e gli ho fatto notare che anche in un solo numero di Dylan Dog ne ritrovi almeno 3-4 di questi aspetti.
Per le persone che vanno negli stand di Bonelli dovresti metterti li e chiedere a ogni persona che ci va, io ho solo fatto notare che non è assolutamente vero che gli stand sono vuoti ed abbandonati.
Ripeto per la terza volta che ho già detto perchè Bonelli non ha appeal sui ragazzini ed è normale che sia così (salvo rare eccezioni).
Per l'ultima volta ripeto anche questo: I manga nel mondo (soprattutto in Italia) sono diventati popolari, anche a chi non li conosceva, grazie ai rispettivi anime. Questo cosa vuol dire? Che sono stati "scoperti" grazie alla controparte animata, se poi i manga di adesso senza controparte animata sono diventati popolari, non vuole dire assolutamente nulla perché l'innesco della scoperta è già stato dato allora.
Boh, la domanda che mi viene spontanea è: ci siete o ci fate? O anche: conoscete la lingua italiana scritta?
Non credo, ogni volta che ho chiesto arretrati sono arrivati.
E non erano ristampe.
Comunque il problema dei lettori nuovi è grosso da discutere, e va nel mezzo dei pregiudizi verso lo stesso editore, loro che non riescono a creare serie o personaggi di successo nonostante la qualità, i lettori magari troppo affezionati a certe dinamiche e via cosi, non è semplice, basta sdoganare varie cose, tra cui la Bonelli che non ci prova, cosa del tutto non vera se solo vedeste cosa propone nell'ultimo decennio insieme alle sue cose classiche, e che lo stesso Dylan Dog si è svecchiato, sia che appunto faccia solo roba per cariatidi, visto che io sono il primo a cui Tex o Dampyr non piacciono, che dopo 2 pagine devo chiudere, nonostante Boselli sia un autore che riesce a scrivere 30 sceneggiatore all'anno e tutte di qualità l, e gestire 3 testare tra cui 2 che sono le più vendute in Italia, e porta con sé una responsabilità enorme.
Ma anche della Bonelli ci stanno gli arretrati o i magazzini.
Bisognerebbe ancora andare di più in profondità e chiedere come funziona, che va a finire che con i manga è uguale in Italia.
Comunque non voglio assolutamente sminuire nessun autore e disegnatore, soprattutto i manga. Ho più manga che fumetti in questo momento a casa per dire. Il mio era far capire a chi scrive le cose senza sapere minimamente quello che sta dicendo.
Ma si, anch'io sono d'accordo su questa cosa con te, che si sta andando troppo a sparare a zero senza conoscere realmente la casa editrice odierna e suoi prodotti, che infatti invito un attimo a provare tra le moltitudini di roba che abbiamo citato, solo appunto non adiamo di estremismi per combattere altri estremismi.
Detto questo ricordiamoci che in generale tutti i paesi con una tradizione fumettistica, e dovremmo essere solo grati che l'Italia la tenga, e scuole hanno un loro stile, infatti credo che alla fine molti non è che fossero solo stanchi del fumetto italiano, ma in generale anche comics o bandè dessinee che sia, che quindi non è solo questione di Italia, e che in generale non si può chiedere ad un fumetto francese di assomigliare ad un manga, cosi come non si può chiedere ad un manga di avere la follia e nonsense nei termini in cui viene messa in Golconda, non so se mi spiego, e non c'è nulla di sbagliato in questo.
Il fatto è che si parla di vasto pubblico, quando al limite si dovrebbe dire di pubblico nuovo, visto che rimane il fatto che i fumetti Bonelli vendono quasi tutti da più di qualsiasi manga fino allo stesso livello dei migliori nei casi peggiori dell'editore nostrano, che è un bel distinguo.
Comunque qui avete ragione entrambi, i manga vanno in quanto piacciono, ma non è inesatto dire che la stessa animazione, che ormai da anni sta sbancando come mai aveva fatto, aiuta molto, questa cosa la trovo giusta visto che in Giappone è cosi che funziona il meccanismo.
Che poi lo stesso problema Bonelli lo tengono in USA, giusto per mettere in relazione la cosa.
mmmh un momento..Che alcuni "formati" della Bonelli siano "antiqui", non vuol dire che "In se e per se" siano superati. Andando con quest'ordine di idee, l'Astorina dovrebbe chiudere domani.
Inoltre i formati da libreria - che riprendono la tradizione BD- sono ben impostati. Tex Willer è notevole- e certi volumi usciti, ad esempio il Dragonero in formato libro, ha un grande interesse ( in quella collana è sicuramente a farla da padrone sono i curatissimi volumi dedicati a Martyn Mistere).
Sulle storie..Bhò...Il punto è che una singola collana della Bonelli deve sfornare una dozzina di storie-almeno - all'anno..quante storie sforna all'anno una collana manga?? Non è che tutti gli autori sono "naoki Urasawa".
Oper come Magico Vento, ed altre serie di Manfredi, certo lavoro di Burattini su Zagor, e di boselli su Tex, fanno parte effettiva della storia.
I formati non ha proprio senso come discussione o argomento, ognuno il suo così come il manga tiene il proprio e da quello non si smuove, ma in geberale si confonde il linguaggio, credendo che una narrazione più frizzante e a gabbia classica sia più moderna di una a 6 gabbie per pagina, quando non funziona così, non determina quello la modernità, infatti il fumetto USA mainstream anche lui sta soffrendo molto il suo essere ristagnante da anni, per poi accogliere con lodi ogni qualvolta esce qualcosa di ottimo e diverso, come l'ultimo Hulk di Ewing, che in pratica a momenti sembra un DyD come storie puntando molto sull'horror, questo ciclo anche meno spettacolare come layout delle pagine, eppure tra le cose migliori degli ultimi anni, è sono appunto eccezioni in un mercato molto stagnante.
Comunque si sottovaluta molto la bravura o professionalità di molti autori nostrani.
una cosa può essere oggettivamente fatta bene, ma allo stesso tempo può essere soggettivamente non interessante... se mi fanno 100 volti perfetti sempre uguali, quando vedi il primo dici bello, vedi il secondo ok, al decimo già ti sei stancato perché non ha carattere, è il solito disegno perfettino fatto come ti è stato insegnato, tu autore non lasci niente di te stesso
poi come mi avete citato ci sono titoli che sembrano prendere un altra direzione, però 5 titoli usciti nell'arco di 10 anni e solo un paio ancora in corso mi sembra un po' pochino come tentativo di cambiamento, e il problema di fondo è che gli autori promettenti puntano a venire pubblicati all'estero, basta vedere Mirka Andolfo, 2 cose ha fatto per bonelli anni fa, ed è "scappata", ora oltre a fare le americanate pubblica robe sue che in Bonelli non so quanta vita avrebbero avuto
scusami, ma perché parli di Storie per una collana?... nei manga non esistono le collane, il 99% di manga sono una sola storia lineare... poi se vuoi sapere quanti volumi escono, di norma un settimanale sono 5 volumi da 180 pagine l'anno
se vogliamo prendere una serie episodica come detective Conan sono 48 capitoli, ogni caso si divide in 2-3 capitoli, quindi una media di 15-20 casi l'anno
Su Urasawa anche non ne capisco il senso della citazione, quello che pubblica lo fa su una rivista settimanale, quindi non esce ne più ne meno degli altri 150-200 autori che pubblicano sullo stesso tipo di riviste (tolto Boichi che è un mostro e ci son periodi che fa due settimanali e Mashima che non arriva a quei livelli ma poco ci manca), non mi sembra che a livello prolifico sia fuori dagli standard
Quelli che ho citato io sono quelli che conosco io ma ci sono tanti altri titoli a cui bisognerebbe approcciarsi per poter dire la propria sennò si può dire quello che si vuole.
Da precisare che la Andolfo in Bonelli ha fatto solo la disegnatrice su due albi, non è scappata, ha solo collaborato. Poi se te sei il suo agente e sai le cose più di noi perfetto.
Le opere della Andolfo sono troppo fuori canone per una testata Bonelli come lo sarebbe anche una qualsiasi opera di Zerocalcare, dicasi linea editoriale.
Una collana vuol dire la serie di un fumetto... Esempio: la collana di One Piece.
Io la risposta alla tua penultima domanda penso di averla trovata nel tuo caso. Incredibile come ti sia difficile non isultare le persone o accusarle di non capire nulla in ogni commento che fai.
Poi se per te l'unico manga ben scritto e con un mondo ben ideato è solo One Piece mi fa pensare che non ci si possa fidare molto dei tuoi ragionamenti se quella è l'unica cosa valida che hai trovato buona in questo medium.
Forse dovresti appunto rivolgerti ai bonellidi che ti riescono evidentemente a dare quel qualcosa in più che rientra nei tuoi gusti.
Poi per completezza visto che sei pignolo è accusi in malo modo le persone di essere ignoranti o di cambiare hobby ti vorrei far presente che in Italia le collane manga ci sono state e ci sono tutt'ora con certi editori.
One Piece ad esempio è pubblicato su Young e Greatest (non sulla collana di One Piece), così come My Hero Academia o un Dr Stone sono pubblicati su Dragon. Anche Goen le usa ancora per racchiudere serie con toni o tematiche similari e anche Panini le ha usate in passato.
In un certo qual modo anche la rivista stessa originale può essere considerata una collana, raggruppando certi tipi di prodotti riconoscibili per linea editoriale e caratteristiche simili. (la roba di Jump è perfettamente riconoscibile da Magazine e Sunday per esempio).
Anche la questione del fatto che i manga sono diventati popolari solo per gli anime. È vero in parte, ma non è mica una cosa negativa o denigratoria come la vuoi far passare.
Poi possiamo anche chiuderla qui la questione perchè tu stai facendo l'avvocato difensore di Bonelli senza che nessuno l'abbia accusata di fare opere brutte.
La maggior parte dei commenti riguardava semplicemente il fatto che producessero cose che non rientrano nei propri gusti per X motivi non che facessero schifo o non potessero essere meritevoli.
Ma la definizione di pubblico vasto è proprio quella, pubblico vecchio e nuovo, sia per età sia per sesso, non dispongo dei dati di vendita di serie manga o dei Bonelli e non credo sia utile in questa discussione, non ho mai detto che i Bonelli non vendono o che sono da buttare, come pure mi è stato detto, anzi, li leggevo moltissimo e talvolta li rileggo con piacere e con nostalgia. Ho semplicemente affermato che non si può pretendere di raggiungere una platea più ampia con la maggior parte dell'offerta editoriale bloccata nel passato; e che non è vero che i manga sono popolari solo perché esistono gli anime che li pubblicizzano. Non mi sembra di dire nulla di nuovo o di incredibile, anzi mi pare una cosa ovvia per chi condivide il mio stesso hobby: i fumetti Bonelli hanno sicuramente un valore e un loro pubblico e sono felice che ci sia ancora gente che li apprezza e, ripeto, di tanto in tanto lo faccio anch'io, ma offrono tendenzialmente titoli datati per un pubblico nostalgico. In secondo luogo solo perché sin dagli anni Settanta-Ottanta le televisioni trasmettono anime a frotte questo non vuol dire che i manga siano seguiti e famosi solo per questo, ieri come oggi, e va da sé che i manga non siano tutti perle distillate di poesia. L'esempio che ho fatto mi sembra calzante. Tutto qui. Per il resto sono d'accordo con te che anche negli Stati Uniti abbiano lo stesso problema dei Bonelli, è la stessa storia.
Scusami rispondo di nuovo a te per riprendere anche le altre voci. Sono d'accordo con te che parlare di formati è inutile e che ancora una volta i problemi della Bonelli siano gli stessi di quelli del fumetto americano, soprattutto per quel che riguarda l'impaginazione, per esempio. Si potrebbe certamente cambiare qualcosa, basti pensare che già negli anni d'oro della Bonelli, Toppi e Battaglia creavano vere e proprie opere d'arte anche proprio grazie all'impaginazione rivoluzionaria delle loro storie: si cita l'Astorina, bene, Diabolik è cambiato di poco dalla sua gabbia bipartita per tavola. Ripeto, non è una cosa cattiva, se c'è una fetta di pubblico che li apprezza ben venga, ma non ci si può nascondere dietro al fatto che i Bonelli non sono così popolari perché non hanno gli anime come i manga che li pubblicizzano o perché hanno un target più adulto, mi sembra una presa in giro.
Si forse Dragon Ball, ha aumentato all'inizio un pò le vendite. Ma francamente io vedevo andare di più i Manga più Seinen tipo Berserk o Shamo.
Poi romcom? Ma lo capite che quella è roba Jappa e non puoi chiedere roba Jappa ad un fumetto Italiano come ad uno Francese? Mi chiedo perché in Giappone non fanno qualcosa come Lupo Alberto o Rat-Man allora, oppure Asterix o Blake e Mortimer.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10227852825131829&id=1406471336
Ho con interesse l'articolo postato nel link, ma credo che possa riferirsi solo alle "Edicole", se la situazione è questa direi che la Bonelli dovrebbe sbarcare in Fumetteria, dove i clienti fissi sono di più delle edicole.
P.S.: Se Qualcuno volesse obbiettare, che la Bonelli è "già" in fumetteria, non è vero gli albi da edicola di solito si trovano 1 mese dopo della loro uscita in Fumettteria...
Come detto da altri il problema della Bonelli è quello di non aver osato, puntando tutto sullo zoccolo duro dell'utenza che ancora compra Tex o Zagor.
Credo che alcuni personaggi sarebbero dovuti morire nell'epoca in cui sono nati ed esplosi.
La Bonelli avrebbe dovuto seguire il modello di John Doe dalla Eura Editoriale, un piccolo capolavoro autoconclusivo che mostrava l'immenso potenziale che abbiamo qui in Italia.
Purtroppo il mercato è cambiato così come l'utenza, cosa che a quanto pare la Bonelli fatica a comprendere e in tutta sincerità non posso che dispiacermene.
Dovevano battere il ferro finchè era caldo e sbarcare in fumetteria tipo 25 anni fa, come gli chiedevano tutti sbavando al pensiero, sarebbe stata una manna per tutti, lettori, librai, la stessa SBE...
si sarebbero assicurati le nuove leve di lettori giovani e "specializzati" , e pian piano potevano accompagnare le vecchie cariatidi alle iniziative da libreria, magari per le serie di nicchia che non potevano reggere i numeri richiesti dalle edicole. (chissà, magari Mercurio Loi e Napoleone avrebbero tenuto botta).
Adesso sono arrivati ma non frega più a nessuno, nel frattempo fumetterie e lettori hanno trovato la loro soluzione, puntando sull'usato, di cui Bonelli non vede un centesimo... e rimanendo bloccati in una distribuzione alle edicole costosa e destinata a morire.. good job.
Il risultato sono titoli solo libreria come Il confine, Chanbara, Nero stampati in edizione pornolusso (presumo) e completamente fuori mercato, almeno dal mio.
(Poi sarebbe da fare tutto un altro discoso sulla qualità schizofrenica, da un lato ottime serie come Mercurio Loi (capolavoro), Dampyr, Dylan Dog Speciale, Tex Willer, Dragonero, Deadwood Dick
dall'altro robaccia come Odessa, Lukas, Martyn Mystere giovane, Cani sciolti)
Situazione che rispecchierebbe al 100% quella di qualsiasi altro editore di fumetti al mondo che a catalogo ha serie di alta qualità e altre no, serie popolari e altre no, serie con contenuti visti e rivisti e altre no.
Comunque se volete avere ragione allora avete ragione. Contatta la Treccani e digli che hanno sbagliato anche loro già che ci siamo. Anche la gazzetta e tantissimi altri editori allora.
E' normale che ognuno ha i propri gusti e ci mancherebbe ma non sopporto chi straparla senza manco avere idea di quello che sta dicendo.
Che poi c'è un paradosso grande come un grattacielo!
Vi lamentate e dite che il modello delle storie di Bonelli e fumetti occidentali sono vecchi e stantii e poi vi esaltate e continuate a leggere i battle shounen che sono fatti tutti con la stessa formula da più di 30 anni, idem gli shoujo e sportivi. Di cosa stiamo parlando allora?
Onestamente non mi reputo superiore intellettualmente a nessuno. Se ho scritto nei commenti di questo articolo era unicamente per confrontarmi con chi magari é più avvezzo ai Bonelli e vedere le opinioni degli altri sul tema.
Citando il dizionario "[serie di volumi che hanno contenuti e veste editoriale affini: c. storica] ≈ collezione, serie. ‖ raccolta]". Tu affermi che le collane in ambito manga non esistono. Perfetto.
Vai sul sito di Star Comics o Goen e vedi che ci sono le collane. Non hai voglia di andare sul sito? Apri un volume e vedi che ci sono scritte all'interno. Non hai voglia di aprire un volume? Vai su Wikipedia prendi ad esempio One Piece e vedrai la collana della pubblicazione italiana.
Vuoi dire a Star o Goen che sbagliano a chiamarle collane perché non rientrano nella tua idea anche se in linea con quanto riporta il dizionario? Scrivigli una mail. Magari prendono in considerazione chi queste cose "le vive".
Linkarmi la versione Gazzetta di One Piece che non é neanche l'editore aveva senso? No.
Magari io o qualche utente qua ha sicuramente straparlato senza sapere cosa diceva, ma c'è modo e modo di confrontarsi con le persone e sicuramente insultarle come hai fatto tu più volte non é il più indicato.
Se vuoi essere preso sul serio visto che a quanto pare le conoscenze le hai, impara a confrontarti con le persone senza dargli degli ignoranti, insultandole o dandogli dei terrappiattisti o altro.
Fare così abbassa semplicemente il tuo livello e ti qualifica.
Poi se mi dici che prendendo Hokuto no Ken pubblicato 30 anni fa e un'opera di Jump odierna non c'è stata alcuna evoluzione nel tratteggiare storie o personaggi c'è davvero qualche problema. Così come Tsubasa e Haikyu sono due mondi completamente diversi di raccontare lo sport sulla stessa rivista.
Ma anche fuori dalla roba pubblicata su Jump tutte le altre riviste shonen sono completamente riconoscibili e differenti nei modi di fare e non sono assolutamente uguali a 30 anni fa nel modo di costruire le loro opere.
Pure gli Shoujo sono completamente diversi e riconoscibili addirittura per decade, altro che 30 anni fa! Stilemi e argomenti completamente cambiati. Non si può davvero dire che siano la stessa cosa.
Questa é la mia ultima risposta su questo argomento, anche perché un confronto non mi pare possibile dato che non riesci a fare un singolo post senza accusare nessuno di essere ignorante o altro ed anche le risposte che ti hanno dato gli altri utenti lo dimostrano.
Comunque hai detto alla perfezione per la storia di come si sono evoluti i manga ma guarda che hanno fatto la stessa identica cosa i fumetti occidentali e anche in casa Bonelli!! E' quello il punto!!! Per gli insulti, vero, certe volte ho sbagliato e me ne dispiaccio e mi scuso ma leggendo certi commenti non sono riuscito a stare calmo. Io ignorante non l'ho mai reputato un insulto o una parola denigratoria ma l'ho sempre vista e usato col suo significato, una persona che non sa, che ignora.
I manga non riescono mai a essere tali e quali, non riescono mai a stancare (e io mi stanco di tutto facilmente).
Vero che faccio l'errore di fare l'associazione Fumetto italiano = Bonelli = Storie infinite che per quanto piacevoli lasciano il tempo che trovano... un associazione sbagliata vero. Ma per quanto il discorso che fate ha un senso perde il confronto con i giapponesi ma è normalissimo ragazzi, in Italia quasi nessuno vive con il fumetto, ne escono poche opere ogni anno e di queste pochissime sono veramente valide/innovative, in Giappone ogni anno ne escono migliaia di opere e di quelle almeno un centinaio sono sempre valide, innovative e quasi sempre sconosciute.
E ma anche così il paragone non calza perché shonen jump è radicalmente cambiato nel corso del tempo, non è una rivista di tantissimi battle come poteva essere 15 anni fa, negli ultimi 12 anni hanno sfondato solo 5 serie di quel genere, quelle che van per lo più ultimamente sono tutte serie diverse, nisekoi romcom, haikyuu spokon, assassination clasroom commedia, Soma culinario, Yuna harem/ecchi, Neverland darkfantasy/drama, dr stone commedia scientifica (ma dr stone è tutto), act age commedia/drama, chaisawman horror psicologico, sakamoto days umoristico, blue box romance
Se guardi I titoli che ho menzionato si ha una vastissima gamma di generi, la rivista di per sé pubblica di tutto
E questo è il vero problema, Bonelli che è il più grosso editore italiano rilascia si è no 20 numeri mensili della quale quasi la metà son inerenti a Tex, con una così poca scelta diventa anche difficile andare a trovare qualcosa, invece di manga c'è qualcosa per ogni gusto, anche se non ti piace qualcosa c'è sempre l'altro pronto per essere letto
Vero anche quello, ma aborti del genere non sarebbero mai stati pubblicati fino a pochi anni fa...
Cioè, la serie peggiore della Bonelli per eccellenza è sempre stata Gregory Hunter, quasi un meme, ed è 100 volte meglio dei titoli citati sopra.
Poi pensavo anche alle gestioni pasticciate di Dylan Dog e Nathan Never, praticamente hanno ucciso i due personaggi più di successo dopo Tex
Sono ammirato dal fatto che tu ti sia dovuto sorbire la lettura di tutte quelle serie bonelli per giudicarle.
Spero almeno che sia stato per lavoro, quindi retribuito.
L'articolo è interessante, perché non avevo idea di come funzionasse la resa, però diciamo che l'esempio che un lettore prenda il suo albo in 5 posti diversi in 5 mesi, mi sembra un po' estremizzato, per ognuno che fa cosi, quanti sono quelli che lo prendono sempre nella stessa edicola?
Comunque sono andato a cercare un po' in giro e ho trovato questo articolo.
www.draft.it/cms/Contenuti/molti-quotidiani-italiani-al-macero-la-resa-dei-giornali-a-giugno/
Parla della resa dei quotidiani, il corriere della sera" aveva nel 2019 una resa del 32%, ci sono altri che fanno molto peggio, ma presumo che la logistica dei quotidiani, sia un tantino più complicata dei mensili.
c'è poi questo sito che tiene tutti i dati certificati, i filtri non sempre funzionano bene, ma c'è anche la “resa” e "il corriere" sembrerebbe migliorare negli anni,
www.adsnotizie.it/_dati_certificati.asp?azione
Quindi penso che la Bonelli abbia molti margini di miglioramento
Noi facciamo discorsi da appassionati e giustamente parliamo di cose alte: il disegno, le copertine, le sovra copertine, lo script. Il problema è che accanto alle cose alte ci sono quelle più “terra terra”, fatte di bollette e mutui. Sono andato a vedere la casa editrice di cui parli e su wiki c’è scritto “ERA una casa editrice”. La Bonelli si è sicuramente ispirata al modello americano Marvel / DC e cioè “batti il ferro finché è caldo ” e se inizia a raffreddarsi “prova a scaldarlo di nuovo”: cosi finché gli albi vendono , continuano a farli uscire, tanto sono tutte storie autoconclusive, se poi iniziano a calare le vendite si inventano qualcosa: quante volte i vari Spiderman, Superman, Batman sono morti e risorti? Anche la Bonelli con Groucho ha provato a fare una cosa del genere, lo scorso anno. Anni fa anche io mi ero appassionato ad una serie “Indi”, all’inizio era regolare, poi divenne saltuaria, quindi ricomparve sotto il marchio di un’altra casa editrice e in un editoriale lo stesso autore, aveva raccontato che praticamente erano falliti, con tanto di sequestro delle proprietà, mentre la Bonelli in un modo o nell’altro va.
I giapponesi in hanno sicuramente una cultura diversa, anche se poi qual è la fine di “Lamù”? E poi la maggior parte delle serie ha solo 2 puntate diverse: la prima e l’ultima, le altre sono messe li per allungare il brodo, e per una serie di successo che finisce, inevitabilmente tirano fuori tante serie “clone”, con la speranza di riuscire ad andare avanti. Fortunatamente nel mucchio, ogni tanto escono fuori dei capolavori.
Scusami, potresti farmi qualche esempio di serie degli ultimi 10 anni di cui puoi leggere il primo capitolo e l'ultimo e tutto il resto servire solo come brodo?
Se io cito Lamù e tu mi parli arbitrariamente degli anime degli ultimi 10 anni, significa che dai tempi di Lamù fino a 10 anni fa, anche te ritieni che ci siano state delle serie che abbiano degli episodi filler.
Sulla metafora gastronomica effettivamente hai ragione perché dovevo usarne non una, ma due:
“Allungare il brodo” e “riscaldare lo stesso piatto”, che per quanto possa essere buono all’inizio, dopo un po’ comincia a stancare.
Se si parla della storia dei manga non si può non parlare della takahashi, che è una grandissima autrice e mi è anche capitato di acquistare qualche suo albo in fumetteria , ma Lamù, Ranma ½ e Inuyasha , hanno una struttura fatta di episodi autoconclusivi per cui se vedi il secondo ( non il primo ) , il decimo, il ventesimo, poi torni al quarto, oppure ne salti uno, nemmeno te ne accorgi. Lamù lo considero spassassimo, perché l’autrice è stata brava ad aggiungere nuovi personaggi, stereotipatissimi , ma comunque funzionali a quella che è una “gag” (un po’)romcomedy , (nonostante gli episodi siano sempre simili uno all’altro, non me la sento di parlare di pietanze ). Ranma carino,ma ogni episodio è uguale all’altro, e nemmeno tanto divertente quanto Lamù .Ho continuato a vederlo solo per sapere come finiva la storia con Akane e la maledizione (qui si può parlare di piattino riscaldato, con l’aggravante che il finale rimane aperto) . Inuyasha l’ho droppato quasi subito (c’è una bella recensione riguardo Inuyasha su questo sito, mi sembra che gli dava 5 ) (piattone riscaldato). “Maison Ikkoku”, ancora mi sento l’ost, va avanti, ma con calma (ci sono alcuni archi che servono solo ad “allungare il brodo”, e se tagli con un po’ di attenzione 30 episodi, la gente nemmeno se ne accorge ). “Orange Road” ( l’ho amato ), ma anche qui se salti da un episodio all’altro , o ne tagli un po’ a caso, che non siano i primi 2 o gli ultimi 2, nemmeno te ne accorgi (mediaset ne ha tagliato una senza tanti riguardi).
Parliamo ora dei spokon e dei battle shonen ,che alla fine hanno la stessa dinamica: Nei primi episodi il protagonista e i suoi amici sono tutti dei principianti: partecipano a incontri/scontri locali ( e vincono), poi passano ad incontri scontri regionali (e vincono), poi quelli nazionali ( e … indovina?) . Ogni volta l’avversario è sempre più forte , lo scontro finale sarà ovviamente con l’avversario più forte, non sia mai che questi venga eliminato prima. Ogni “partita/scontro” può coprire tranquillamente 10 puntate e per il 90% del tempo o si parla o si pensa (se non è questo allungare il brodo). E qualsiasi puntata vedrai staranno facendo un incontro/scontro (che tanto vinceranno ). Nota a margine, questo genere l’ho droppato da parecchio, magari ci sarà qualche eccezione.
Negli ultimi 5- 10 anni, la lunghezza standard di una stagione si è abbassata a 12 episodi, quindi è più difficile che ci siano filler . Tuttavia mi vengono in mente: “Rent a girl friend”, ho visto la prima stagione, (giudizio personale in sospeso), tuttavia leggendo i commenti di sta seguendo il manga, sembra che la trama sia alla deriva, in un eterno gioco dell’oca (brodone). Takagi san , simpatici (gag )(rom)comedy, ma dopo un po’ rompono, se calcoli che c’è un doppio episodio a puntata, e che bisogna aspettare la fine della seconda stagione per intravedere la luce … (piattini riscaldati). Komi non ricordo se l’ho droppata all’amico 3 di 100 o 4 di 100, tuttavia mi sono riproposto che, nel caso la ragazza, grazie all’amico 60 di 100, riesca a spiccicare una frase in senso compiuto, potrei anche riprendere a vederla ma … (se non organizzano un “party dell’amicizia”, alla media di amico a puntata, il piatto si carbonizza). Senza contare i molti anime inutili a cui puoi dare un 6 striminzito e la bruttissimissima copia di Orange Road un certo “Osamake” (bleh)
Invece secondo te negli ultimi 10 anni ci sono stati solo capolavori? Con puntate avvincenti, mai ripetitive? Piene di bei disegni e animazioni fluide? Dove i personaggi sono sempre ben strutturati? Con scrittura precisa e coerente dove ogni azione è ben spiegata?
E comunque nel mio discorso precedente volevo solo dire che: se noi guardiamo solo l’aspetto artistico di un’opera, chi sta dall’altra parte deve cercare anche di camparci, e se” allunga un po’ il brodo” o se “riscalda qualche piattino” è comunque da comprendere.
No, ho detto 10 anni fa per il semplice fatto che si sta discutendo di ora, quindi l'ho identificato come arco di tempo congruo, non c'entra niente che ci siano o meno ( e ci sono) serie valide nel periodo precedente
Poi il tuo discorso è fallace, perché prima parlavi di serie in cui bastava leggere il primo e l'ultimo è sei apposto, ora parli di qualche filler (che più bisogna sempre vedere cosa sia un filler perché nel tuo discorso gli dai una definizione che totalmente erronea) sono due cose completamente divers, ogni serie ha momenti morti che ai fini della storia non servono a granché ma questo non vuol dire che basta leggere solo il primo e l'ultimo
Non capisco perché tu abbia fatto una disamina della takahashi, che cmq inuyasha è tutt'altro che una serie episodica, non so tu cosa abbia visto xD
Anche qui non capisco io senso del tuo discorso, in un fumetto l'importante non l'inizio o la fine, ma il percorso di crescita dei personaggi... poi scusa ma si vede che non ne stai leggendo poi molti ultimamente perché la tua disamina cozza molto con quello che vende ultimamente, tanto per far un esempio my hero academia il Nemico totale tombale viene sconfitto ad un terzo di storia, e coloro che vengono in seguito crescono insieme ai protagonisti, non esperti niente ora c'è il nemico forte domani quello più forte, ma anche una serie come fire force che è un classicismo stravolge completamente il fattore livello di forza dando più spazio alle abilità dei personaggi... per non parlare di one piece che hanno combattuto contro il personaggio più forte in assoluto ad un quinto di storia
Cosa centrano ora gli anime?... si sta parlando di fumetti, che poi non so sembra che te guardi solo romcom e commedie.
Cmq ovvio che la mia era una provocazione, certo che li trovi i titoli recenti che abbiano quelle determinate caratteristiche (no, rent a girlfriend non rientra, come scritto sopra è l'evoluzione dei personaggi che fa una serie, non basta vedere il primo e l'ultimo in una serie come quella, perché è quello che c'è in mezzo a contare, che poi sia brutta e gestita malissimo è un altro conto), ma il punto è sul quanti sono, mi hai citato quei 2 (anime)... su oltre 500 serie che escono oggi 3 mesi certo che ne troverai altre 50, ma poi c'è anche un mondo di serie che Cazzano con il "leggi primo e ultimo e sei apposto", in quella definizione ci rientrano giusto una piccolissima fetta di serie come appunto takagi-san che va visto giusto per farsi 2 risate e i personaggi son quello dall'inizio alla fine
Continuo a non capire perché parli di anime
Cmq certo che no, ma ci sono tantissime ottime serie (anche romance o romcom, tanto per dirne un paio, quintessenza quintuoles o anche il recente blue box), sei tu che fai di tutto un fascio dicendo che non esistono serie che meritano di esser lette se non nel primo e nell'ultimo capitolo
Mi sembra un attimino diverso quello che scrivi qua da quello che hai scritto sopra, è logico che tutte le serie abbiano momenti morti di stasi, non ogni capitolo ti può dar avanzare la serie, ma bisogna vedere il tutto nell'insieme dell'opera, pwr esempio una serie come Op uno come può mai dire che Oda sta allungando il brodo?... eppure dura da 30 anni
Sono curioso di vedere quante copie del 739 manderanno. Se gliene mandano 10, forse è la Bonelli che deve rivedere la distribuzione e NON i lettori!
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"Davide Bonelli, Direttore Generale della Sergio Bonelli Editore (...) Una cosa che forse non tutti sanno, infatti, è che per poter vendere un determinato numero di copie, un editore deve stamparne almeno il doppio, se non di più
Quindi il "caro" (nel senso di costoso) Davide ci dice che potrebbe vebderci gli albi a 2,20 euro invece di 4.40? E magari valutare di eliminare quella bella scritta in grassetto in terza di copertina ALMENO NELLA PARTE DEDICATA AGLI ABBONAMENTI?
Anch'io ho letto dei manga ridicoli ed in comune con Tex hanno il fatto che li ho letti UNA VOLTA E NON MI ISPIRANO UNA SECONDA LETTURA.
Mentre manga decisamente interessanti/divertenti li ho letti 3/4 volte!
P.S. @Autore: Ironic74
Webmaster pelato sempre pronto all'avventura!
Dove hai trovato il Tex 739 il primo maggio?
Anche al mio Carrefour, hanno sempre 5/7 copie di Dylan Dog e Tex, non le ho mai viste vendere... anzi no! ona volta presi io per la prima volta un DD, perchè c'èra in allegato la ristampa del numero 1.
è colpa tua allora se stampano millemila copie che poi vanno al macero asd
Chiediglielo direttamente quante ne vende e quante ne rispedisce indietro xD
Questa cosa sta diventando sempre più AVVINCENTE!!!
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