"Purtroppo oggi lasciamo andare circa 150 dipendenti, per lo più statunitensi. Questi cambiamenti sono guidati principalmente da esigenze aziendali piuttosto che da prestazioni individuali, il che li rende particolarmente difficili perché nessuno di noi vuole dire addio a colleghi così grandi. Stiamo lavorando duramente per sostenerli in questa difficile transizione", ha detto un portavoce all'Afp.
Circa 150 dipendenti sono stati licenziati, la maggior parte negli Stati Uniti, ha affermato il portavoce, aggiungendo che Netflix ha anche tagliato la spesa per gli appaltatori.
Le mosse sono arrivate poche settimane dopo che Netflix ha riferito di aver perso abbonati per la prima volta in più di un decennio. Sono stati 200.000 gli abbonati persi nel primo trimestre. Non era mai successo da oltre un decennio.
"Il nostro rallentamento della crescita dei ricavi significa che dobbiamo anche rallentare la nostra crescita dei costi come azienda", ha affermato il portavoce.
La perdita prevista è di oltre 2 milioni. A pesare in tale contesto la decisione presa all'inizio di marzo di sospendere il servizio in Russia dopo l'invasione dell'Ucraina.
Netflix, che attualmente conta 221,6 milioni di abbonati, ha riportato l'ultima perdita di clienti nell'ottobre 2011. La piattaforma di streaming più famosa ha offerto poi una cupa previsione per il trimestre primaverile, stimando la perdita di altri 2 milioni di abbonati, nonostante il ritorno di serie tanto attese come "Stranger Things" e "Ozark" e il debutto del film "The Grey Man", con Chris Evans e Ryan Gosling.
In seguito al rapporto sugli utili, il 20 aprile il titolo della società ha subito un calo del 35,1% a 226,19 dollari, il più grande calo in un solo giorno dal 2004. Netflix sta ripensando il suo modello di business, che per lungo tempo si è basato sull'offerta di una grande quantità di contenuti privi di pubblicità
Fonti: agi.it
affaritaliani.it
Poi ultimamente con la perdita dei diritti marvel e dc comics andati su altra piattaforma di anime interessanti che ne mettono con il contagocce e di serie sempre più brutte che si aspettavano
Se ora Netflix si trova costretta a tagliare sul personale non è perché sono calati gli abbonati ma perché il management aziendale non è capace di fare il suo lavoro... mi spiace solo per chi a perso il lavoro.
[edit]
https://www.animeclick.it/news/92175-netflix-prezzi-aumentati-per-gli-abbonamenti-agoraclick176
https://www.animeclick.it/news/91547-il-mercato-delle-variant-manga-tra-collezionismo-e-business-fatto-in-casa-agoraclick169
eh si Giglio Tigrato direi proprio che per una azienda cosi grande, ce ne vuole. no, ma cio che dici è giusto (nel senso di sensato, logico per loro). sarà duro e spietato ma si tratta di bilanci, che purtroppo a volte non contano le questioni sociali, ma solo freddi numeri. una azienda cosi grande, figuriamoci.
sicuramente è terribile. su questo non ci piove...magari ci sono di mezzo famiglie, figli e chi sa quale altre situazioni. ma le grandi aziende (americane in questo caso) quando tagliano tagliano (cose tristemente gia viste)
La domanda che mi faccio in questi casi è: visto che non ricordo di esempi di grandi aziende che agiscono preventivamente attendendo sempre che si arrivi alla criticità per agire... Possibile che l'allarmismo e il conseguente ridimensionamento fosse anch'esso previsto (e quindi alla fine voluto) anni prima? E mi rispondo sempre si.
No, il calo c'è stato prima che abbandonassero il mercato russo, e si prevede un notevole calo ulteriore di abbonati nel secondo trimestre.
già.
e poi si, vero, c'era un leggero calo anche prima dell'abbandono dal mercato russo
poi vedremo a seguire come andrà
Sicuramente hanno sbattuto contro un muro e di mezzo ci sono andate delle persone innocenti (che comunque in un mercato del genere non faticheranno a ritrovare lavoro) ma credo sia più per miopia (l'incapacità di capire che non si può crescere per sempre e gli abbonati extra del 20-21 potevano non essere eterni) che altro.
Sicuramente siamo in una fase di transizione. Vediamo cosa succederà.
Perdona, ma intendi forse che è meglio da noi che abbiamo ammortizzatori sociali e Naspi?
Se vogliamo hanno pagato milioni e milioni per finanziare robe costosissime che alla fine hanno avuto poco riscontro 🤷🏻♀️
Hanno ssmpre usato la tattica "buttiamo soldi alla quantità, statisticamente prima o poi azzecchiamo", per dieci anni è andata pure bene, poi è arrivato disney+ a dimostrare che un altro modello di business è fattibile
Vero, la Disney è stata di gran lunga più furba: ha comprato direttamente le aziende che producevano film e le serie di successo, un investimento sicuramente costoso, ma che verrà ampiamente ripagato, anche perché la Disney non ha abbandonato il grande schermo ancora, mentre Netflix fa uscire al cinema i suoi film di punta solo per un periodo limitato, giusto per poter ambire agli Oscar ed altri premi.
Non credo che Yamato sia vera concorrenza per Netflix.
Questi licenziamenti probabilmente sono frutto di razionalizzazioni di attività superflue. A noi che siamo la nazione della cassa integrazione e delle aziende zombi che vanno avanti per anni con fondi pubblici può sicuramente sembrare una cosa molto strana, ma negli usa succede questo e altro.
Poi vabbè per il resto è la solita storia, viviamo in un regime capitalistico, ciò che conta è il profitto, tutto il resto viene dopo.
Si fa presto però a parlare di qualità: cos'è la qualità? è il successo che decreta ciò che è buono da ciò che fa schifo? Oppure una buona politica aziendale differenzia l'offerta? Ci sono film sulle reti generaliste che vengono spesso riproposti ed erano considerati all'uscita b-movies o spazzatura (storie su professoresse e infermiere in primis...)
Prime Video €3.99 mese (6 profili + i servizi di Amazon)
Crunchyroll €6.49 mese (4 dispositivi)
AppleTV €4.99 mese (6 profili/dispositivi)
Disney + €8.99 mese (4 dispositivi)
Netflix €12.99 (full hd 2+1 profili) / 17.99 mese (4k 4+1 profili)
...non si spiega proprio.
Tralasciando il fatto che la "concorrenza" non so se si possa definire tale, visto che i contenuti sono perlopiù diversi ed esclusivi sulle varie piattaforme, quindi si è "costretti" a fare più abbonamenti (o piratare); Netflix rimane comunque la più cara in assoluto, e si meraviglia che la gente condivida l'account lanciandosi alla ricerca dei trasgressori.
La concorrenza in questo caso è sul tempo libero: se uno guarda i contenuti di una piattaforma non ha più tanto tempo per vedere i contenuti di un'altra piattaforma, un abbonato Disney+ potrebbe dunque decidere di sospendere l'abbonamento a Netflix e riattivarlo in caso quando esce la nuova stagione di Stranger Things, The Witcher o se sente parlare di qualche film o serie di successo (tipo Squid Game per intenderci).
ma che intendi insinuare?
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