A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi, ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione. Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'inverno e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

N.B. Si è deciso di considerare quelle serie che arrivano ufficialmente in Italia in streaming con qualche mese di ritardo nella stagione del loro arrivo in Italia.

BLUE LOCK

Blue Lock

Serie da 24 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Sport
 
Con l'eliminazione del Giappone ai Mondiali di calcio del 2018, la federazione calcistica giapponese si decide a creare un programma in cui trovare giovani promettenti atleti e prepararli per i mondiali del 2022. Isagi Yōichi, un attaccante, riceve l'invito per partecipare a questo programma, proprio subito dopo che la sua squadra perde la possibilità di accedere alle nazionali a causa sua, che nel momento decisivo passò la palla a un compagno meno esperto invece che tentare di tirare lui stesso. L'allenatore del programma sarà Ego Jinpachi, il cui obiettivo è quello di "distruggere il calcio perdente giapponese" con un metodo rivoluzionario: isolare 300 giovani e promettenti attaccanti in una struttura simile a una prigione, chiamata "Blue Lock" e sottoporli a un rigoroso allenamento volto a creare "l'attaccante più egoista e migliore del mondo".
 
Alex Ziro: How Crazy Is That Feeling? Follia totale, pazzia, spokon che va e nulla che rimane davvero... oppure no? Decifrare velocemente in poche righe Blue Lock non è assolutamente facile perciò aspettando altri momenti per dire ancora di più devo soltanto dire che questa è una di quelle serie che più successo hanno avuto nel corso dell'anno e non mi sorprende per nulla il motivo. Si pensava che fosse un trashatona, una tamarrata come tante altre e invece... beh sì... lo è... ma non solo, è molto di più. Parliamo di vero sport mischiato con vero survival, magari quindi il risultato ci dice che non ha nulla di vero ma le emozioni che fa provare sono autentiche. Ho esultato più volte per i gol, che grande sorpresa.
Voto: 8/10
 
ladynera: Bluelock è quel genere di serie che inizi non troppo convinta, pensando di durare sì e no due episodi, e poi mollare perché il calcio non riesci a fartelo piacere. Ma gli anime hanno questo magico potere di farti apprezzare un po' tutti gli sport (anche quelli inaspettati e sconosciuti come il kabaddi) e infatti eccomi qui a dare un bell'8 ad una serie che possiamo definire sopra le righe per la sua idea di fondo. Ho visto storcere parecchi nasi per il fantacalcio presente e per la storia della squadra composta solo da attaccanti (perché so' i più fighi. semicit Ego). Ammetto che su quest'ultimo punto anche io ho tuttora dei forti dubbi, ed è una cosa che ovviamente non può funzionare dentro una squadra, ce ne accorgiamo già nei primi episodi.
Una volta digeriti questi punti e la totale nonchalance nel rinchiudere dei fanciulli in una prigione per farli menare a pallonate, la serie risulta parecchio emozionante e si segue che è un piacere. Certo innegabilmente ha i suoi momenti no, tipo un Isagi eccessivamente logorroico nelle sue analisi e alcune partite dal risultato ovvio. Nei lati positivi come non mettere le OST eccellenti e il bellissimo chara (ma il manga da questo punto di vista è meglio, che vuoi dirgli a Nomura?).
Voto: 8/10
 
Franky-san: Da amante del calcio già conoscevo la trama di Blue Lock e non mi convinceva per nulla. Troppo assurdo, troppo trash, troppo tutto insomma. Decido di provare a vedere i primi episodi e in effetti parecchio assurdo lo era, ma nel senso più positivo del termine! La cornice di questa gabbia di allenamento per attaccanti egoisti è fuori dal mondo ma la narrazione, le interazioni tra i personaggi, l’adrenalina delle partite da dentro o fuori rendono la visione piacevole e interessante. I protagonisti sono ben caratterizzati, con personalità ben definite che ben si sposano con il lor atteggiamento in campo. Sfide individuali e di squadra si alternano a momenti di riflessione, a volte anche troppo ingombranti se si pensa che vengono elaborati all’interno di una partita di calcio. Musiche davvero buone con un comparto tecnico a volte altalenante soprattutto per quanto riguarda la fluidità e la naturalezza dei movimenti dei calciatori. Altro aspetto che mi è piaciuto molto è il suo essere poco “politically correct”! Blue Lock è un inno all’egoismo, al voler primeggiare a tutti i costi, che seppur sbagliato dal punto di vista morale, dà vita ad una serie davvero avvincente e capace di mantenere viva la tensione dal primo all’ultimo minuto di ogni episodio. 
Voto: 7,5/10
 
Dasandwich: Da amante della cultura sportiva, ma soprattutto del calcio, ho accolto con piacere l'annuncio dell'adattamento animato, avvenuto ad agosto 2021. Nonostante l'incipit, sicuramente tanto originale per il genere, possa creare non pochi dubbi a chi si approccia per la prima volta a questa serie, nella sua forte estremizzazione di ciò che racconta riesce comunque a convogliare quello tecnico e tattico dello sport con dedizione e soprattutto realismo. L'aspetto "survival" mantiene viva la tensione per tutto il minutaggio, mentre le partite riescono con successo ad enfatizzare molti momenti e talvolta anche far dubitare su chi parteggiare, man mano che si esplorano i personaggi. Nonostante io ne preferisca di gran lunga il materiale originale sotto molti aspetti, rimane comunque una visione tutto sommato apprezzabile e che sa sicuramente intrattenere. 
Voto: 7,5/10
  
Ironic74: Una serie che continua a regalare divertimento e non solo. Peccato il lato tecnico che decade verso la fine della stagione. Per il resto questo titolo si conferma una piccola grande rivelazione, grazie anche al classico passaparola.
Voto: 7,5/10
   
Focasaggia: Preciso fin da subito: a chi piace il calcio questa serie potrebbe non piacere. Conoscendo l'autore sinceramente mi aspettavo di vedere una marea di morti, mostri e assurdità affascinanti, non dico di essere deluso ma di certo rimane la serie più normale che abbia mai creato. Serie adrenalinica.
Voto: 7/10
 

BUNGO STRAY DOGS 4

Bungo Stray Dogs 4

Serie da 13 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale:
 NO
Genere: Azione, mistero, combattimento, soprannaturale

 
Atsushi Nakajima è stato cacciato fuori dall'orfanotrofio in cui viveva e ora non ha né cibo né un posto dove dormire. Mentre sta sul ciglio di un fiume, salva un uomo che tenta di suicidarsi, costui si chiama Osamu Dazai e insieme al suo partner Kunikida fanno parte di un'agenzia di detective davvero particolare. Entrambi sono dotati di poteri soprannaturali e si occupano di casi troppo rischiosi per la polizia o i militari. Al momento stanno dando la caccia a una tigre apparsa nell'area recentemente, la quale sembra avere una sorta di connessione con Atsushi. Una volta concluso il caso è chiaro che ora il destino di Atsushi è collegato a quello dei due detective.
 
zettaiLara: Dopo tre stagioni di buon intrattenimento, di Bungo Stray Dogs pensavo scioccamente di aver visto già tutto, e invece l'agenzia è stata in grado di stupirmi ancora. E che stupore! Il comparto tecnico si mantiene eccellente anche nella quarta serie, tra animazioni fluide, doppiaggio piacevolissimo, sigle potenti e una colonna sonora che funge da sfondo perfetto a vicende in cui la tensione rimane costantemente altissima. Non è l'agenzia a dover combattere un potente avversario, bensì è essa stessa a divenire il nemico da abbattere a causa di una intricata e geniale macchinazione; è una stagione, questa, che sembra volersi soffermare con acume su quanto le cose da dare per scontato non siano mai da ritenere tali, dato il concreto rischio di sgretolamento che corre l'agenzia dei detective a dispetto del suo essere un pilastro per la città di Yokohama. Il ribaltamento della prospettiva viene peraltro introdotto in maniera ottima e implicita da un delizioso focus investigativo flashback sul personaggio di Rampo, attraverso il quale la serie introduce nuovi convincenti personaggi di supporto e ne approfondisce altri in modo eccellente, come le figure femminili della dottoressa Yosano e Kyoka. Senza dimenticare la Port Mafia, senza la quale, stavolta più che mai, l'agenzia non potrebbe sopravvivere...
Voto: 8,5/10
 
Arashi84: Bungo Stray Dogs è sempre una garanzia: giunti alla quarta serie, i detective dell'agenzia di Fukuzawa non perdono un colpo! Come al solito si inizia con un paio di episodi tratti da novel, in questo caso si tratta di quella che racconta del momento in cui un giovane Ranpo Edogawa incontra Fukuzawa e finisce sotto la sua ala. Episodi davvero molto belli e intensi che ci preparano ad una nuova saga veramente ricca di emozioni e colpi di scena. Triste ma bellissimo il flashback della Dottoressa Yosano, mentre i complotti ai danni dell'agenzia riportano in scena vecchi nemici e strane collaborazioni. Nel frattempo Dazai e Dostoyevsky danno via ad una lotta tra cervelli. Insomma, resta sempre il solito, vecchio e amatissimo Bungo Stray Dogs. Anche dal punto di vista tecnico la serie non cede, resta splendida nel suo doppiaggio, nelle musiche e in tutto il resto. Fortuanatamente questa volta non dovremo aspettare troppo per scoprire come andrà a finire questa lunga saga: siamo già pronti in attesa di luglio!
Voto: 8/10
 
Hachi194: Una quarta stagione che riannoda le fila e ci catapulta in uno degli archi narrativi della storia forse più complicati fino ad ora. Iniziamo con un flashback riguardante Ranpo che da solo merita la visione di tutta la serie. Ritorna l'Agenzia dei detective armati e questa volta deve affrontare un nemico che sembra davvero invincibile. Questa volta i cattivi appartengono alla letteratura russa e come sempre il gioco di citazioni fa esaltare ogni appassionato di narrativa. Ogni episodio strappa il cuore per la bellezza crudele di certe storie. Si arriva al finale di ogni puntata con il fiato sospeso, praticamente 20 minuti in apnea per la tensione. Ovviamente non si può vedere senza conoscere tutta la storia precedente. Quindi recuperatela subito! Fortuna che la quinta stagione è già stata annunciata per luglio....
Voto: 7,5/10
   
Thorgrim: Bungo Stray Dogs è sempre stato una fonte di sorpresa per me, a partire dal setting fino alla complessità della narrazione che, come in serie più blasonate, riesce a collegare eventi accaduti nelle prime stagioni anche ora che siamo arrivati alla quarta. Il primo cour di questo nuovo arco narrativo mette sul banco quanto di meglio ha sempre offerto questa serie: narrazione complessa, colpi di scena inattesi, plot twist sgnascia mascella e nuovi personaggi interessanti quanto inquietanti. Tecnicamente la serie mantiene i suoi elevatissimi standard senza eccessi particolari, ma lasciando lo spettatore con gli occhi carichi di meraviglia grazie ad un ottimo screenplay e ad una regia capace di esaltare il ritmo della novel originale. Se non avete visto le tre precedenti serie ed il film, beh, direi che è il momento di recuperarle!
Voto: 7+/10
 

ONIMAI: I'M NOW YOUR SISTER!

Onimai

Serie da 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale:
NO

Genere: Commedia, slice of life
 
Mihari Oyama mette una certa medicina nella cena di suo fratello maggiore, trasformandolo in una ragazzina. D'ora in poi dovrà imparare a comportarsi come una donna!
 
Dasandwich: Onimai rappresenta per me una delle serie della stagione invernale 2023 che ho saputo apprezzare meglio. In lavorazione da Studio Bind ancora prima che Mushoku Tensei venisse trasmesso, è un regalo per tutti gli appassionati di animazione e con un apparato tecnico che non riesce mai a farti storcere il naso per tutta la sua durata complessiva. Lessi già il manga prima di approcciarmi alla sua trasposizione animata e devo ammettere che quest'ultima ha saputo coinvolgermi tanto di più, non solo per la cura e l'attenzione per ciò che concerne la parte visiva, ma anche per il lavoro di sceneggiatura che riesce a dare maggiore senso di progressione nella storia e i vari cambiamenti riguardanti Mahiro e la sessualità. La splendida sigla d'apertura, confezionata da TOHO animation in collaborazione con Pony Canyon, rappresenta una delle sorprese più belle di questo inverno su tutti i fronti. Non si può non menzionare Norimitsu Suzuki, il quale ha preparato tutte le animazioni chiave della sigla finale, con un risultato che ne è assolutamente degno del suo nome e fama che ha acquisito con il tempo.
Voto: 8,5/10
 
Zelgadis: Fuoriusciti da White Fox per fare (così sembrava) solo Mushoku Tensei, lo studio Bind sorprende scegliendo di adattare un'altra opera controversa questa volta tratta da un manga. E lo fa in puro stile Kyoani, scegliendo di animare tutto prima di consegnare la serie televisiva. Il risultato è tecnicamente superbo e ci va a consegnare la miglior serie della stagione dal punto di vista tecnico senza mai un calo nel corso dei suoi 12 episodi: una vera gioia per gli occhi al di là dei contenuti con due sigle che risultano davvero dei gioielli di animazione. Parlando invece dei contnuti, è chiaro che l'incipit della trama possa far da subito pensare ad una serie ecchi anche molto spinta, invece non troviamo nulla di tutto questo (forse giusto nel primo e nell'ultimo episodio), ma una serie sì, dai toni leggeri, ma che si avvicina molto più ad un iyashikei che altro e che lascia spesso anche tanti spunti di riflessione. Manca un finale che chiuda le vicende (il manga è ancora in corso), ma in una stagione con tanti chiaroscuri, Onimai sicuramente è quella che spicca maggiormente per tecnica e anche per coraggio.
Voto: 8/10
 
Artax: Sentendone parlare pensavo fosse un titolo estremamente borderline e controverso, una specie di ecchi con un protagonista finito per sbaglio nel corpo di una ragazzetta. Però la bellezza delle animazioni mi ha convinta ad iniziare quello che temevo diventasse una spirale di indecenza. E invece no, invece Onimai è riuscito a stupirmi nel trattare argomenti delicatissimi e sinora taciuti con la delicatezza e la serietà che si meritano, senza risultare pesante o fuori target. Non mancano ovviamente superficialità, una buona dose di commedia fine a sè stessa e inquadrature pruriginose, ma la trama pressoché assente in Onimai non è un fattore che viene a mancare allo spettatore perché la forza della serie è l'espressività che i personaggi riescono ad avere grazie alla potenza delle animazioni e alla vitalità che esse gli infondono. Negli episodi succede poco e niente a livello di narrazione, sono brevi avventure di questo ragazzo trasformato in una "sorellina" dalla sorella maggiore. Un po' timoroso, un po' caduto dal pero, e decisamente traumatizzato. durante la serie esplora le sue nuove giornate alla scoperta non solo del nuovo modo di vivere e di trattare il proprio corpo senza incorrere in balanità, ma anche di ricucire il rapporto con la sorella. Ma come ho già detto, Onimai non sarebbe stato Onimai se non fosse stato per un comparto tecnico superlativo che ha saputo dare vita ad ogni gesto dei personaggi.
Voto: 7,5/10
   
Alex Ziro: Mi aspettavo di più, molto di più. Forse ormai si è così abituati alle serie che fanno continue occhiatine lolicon che ormai si è troppo lontani da poterci dire davvero sorpresi. Una serie carina, una serie che sa essere simpatica ma allo stesso tempo troppo all'acqua di rose per poterla davvero considerare come un qualcosa che si è messa in risalto ma allo stesso tempo con un incipit troppo esagerato per considerarla una serie che possa davvero farmi provare calore al cuore e dalla quale possa trovare dagli spunti. Non è un cane, non è un lupo, sa soltanto quello che non è.
Voto: 7+/10
 

TRIGUN STAMPEDE

Trigun Stampede

Serie da 12 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: NO

Genere: Azione, commmedia, avventura
 
La storia è ambientata su un pianeta sul quale l'uomo ha traslocato per riuscire a sopravvivere dopo una grande catastrofe. Il protagonista è Vash The Stampede, super ricercato accompagnato da una tetra aura di distruzione: dopo il suo passaggio interi villaggi vengono rasi al suolo ma senza che possano essere riscontrate delle vittime. Le compagnie assicurative, costrette a pagare diversi milioni di doppi dollari per la ricostruzione, decidono di inviare due agenti alla ricerca di questa costante minaccia al portafoglio aziendale. Quando lo troveranno scopriranno che Vash è in realtà una persona gentile e generosa, ben diversa dal mostro che si aspettavano.
 
Dasandwich: Presentandosi come un reboot, trovo corretto accantonare la nostalgia e prendere questo prodotto per ciò che dovrebbe essere. Metto le mani avanti, io ho spesso preferito l'animazione tradizionale, ma trovo che il lavoro di investimento sulla Computer Grafica di Studio Orange sia tra quelli meglio realizzati in Giappone e che più riesce ad affascinarmi. Forse non è perfetto per determinati aspetti, ma con il passare del tempo riusciranno sicuramente a migliorarsi sempre più. Tra i pregi, come i design, la regia e il modo frenetico su cui viene costruita tutta l'azione, mi lasciano un po' perplesso i tempi poco dilatati costruiti a tutta la sceneggiatura. Impossibile, invece, non menzionare quel pezzo di Kvi Baba per la sigla d'apertura, "TOMBI", che mi ha conquistato sin dai Trailer; il desiderio di riascoltarlo accresceva episodio dopo episodio, tanto che a volte tornavo indietro per quanto mi gasasse. Sicuramente fa il suo lavoro e contribuisce positivamente a immergere nel racconto!
Voto: 8/10
 
Franky-san: Premetto subito di non aver visto la serie del 1998 e so che questa è una grande discriminante nel giudicare complessivamente questo reboot. La mia sarà quindi un’opinione verso una serie a sé stante, senza paragoni o confronti che per ovvi motivi non posso fare. Per me una buona, a tratti buonissima opera che è stata capace di intrattenermi e regalare momenti ricchi di adrenalina e tensione. Sono riuscito ad empatizzare molto con i personaggi, nonostante i loro caratteri siano piuttosto estremi e stereotipati. Una delle cose che mi ha più colpito è che in quest’opera il cattivo è credibile e ha delle motivazioni che ti portano non a giustificare, ma almeno a comprendere i suoi comportamenti. Non voglio nascondere comunque alcuni difetti come un ritmo esageratamente veloce che rende poco chiari alcuni passaggi, soprattutto verso il finale. Discorso a parte per CGI di cui si avvale la serie: tutto sommato non mi è dispiaciuta ma c’è ancora tanto da lavorare. Nelle scene molto concitate, i movimenti dei personaggi mi sono apparsi poco naturali o comunque strani. In conclusione, mi sento di consigliare a tutti “Trigun Stampede”, non una serie capolavoro ma sicuramente piacevole da seguire.
Voto: 7,5/10
 
Focasaggia: Torna il mitico Vash in quella che sembrerebbe essere a prima vista un reboot della vecchia serie, ma le molte, forse troppe, incongruenza con la serie del 1998 verranno in realtà spiegate (tutte o quasi) con il trascorrere degli episodi. Alcuni dei personaggi introdotti forse risultano superficiali altri invece sono presenti anche nel manga originale e per la prima volta trasposti in versione animata. Vash ha meno carisma rispetto al passato ma rimane sempre lui. CGI di alto livello per una serie molto piacevole da seguire a prescindere da possibili paragoni. In questa terra di nessuno, un uomo dal cappotto rosso girovaga guidato dal destino. Forse questo tifone dalle sembianze umane è realmente una sorta di cataclisma, capace di sconvolgere città intere, ma di certo scuote il cuore di chiunque lo incontri.
Voto: 7,5/10
 

DANMACHI IV

DanMachi IV

Serie da 22 episodi, tratta da light novel (in corso)
Finale: NO

Genere: Azione, avventura, commedia, fantasy
 
Dopo le vicende legate al caso degli Xenos, Bell è salito al livello 4 e anche la Familia Hestia ha visto innalzarsi il proprio status. Per questo, la Gilda le assegna una missione di esplorazione nei piani bassi del dungeon. La truppa parte così all'avventura con la collaborazione dei membri delle familie Miach e Takemikazuchi più Aisha della Familia Hermes. Conclusa non senza difficoltà la spedizione, Bell e gli altri non hanno molto tempo per riposare: un cadavere viene infatti scoperto nell'avamposto di Rivira e tutti i sospetti cadono su Ryu che alcuni testimoni vedono fuggire dalla scena del crimine. Bell si getta quindi all'inseguimento per raggiungerla prima che lo facciano i cacciatori di taglie ma, nel precipitare della situazione, si troverà intrappolato nei livelli profondi insieme a lei con un mortale nemico che li insegue per ucciderli. Lo stesso nemico che anni prima aveva annientato la familia Astrea e condotto Ryu sulla strada della vendetta!
 
Zelgadis: Diversamente dalle serie precedenti, questa quarta stagione si prende tutto il tempo necessario per sviluppare la saga lungo due cour. Questo da luogo ad una prima parte anche lenta e noiosa in alcuni tratti, ma dopotutto ormai la serie, contanto già sul suo pubblico di affezionati, non ha certo bisogno di sparare le sue cartuccie anzitempo. Nel secondo cour la serie da realmente il meglio di sé approfondendo un personaggio, Lion, finora rimasto abbastanza ai margini e costruendo un'avventura nei piani inferiori del dungeon dove la tensione e l'atrocità dell'ambiente è palpabile ad ogni scena. Certo rimane qualche scenetta un po' stereotipata tra Lion e Bell, ma alla fine il tutto risulta ben confezionato e mai noioso, lasciando con il fiato sospeso fino all'ultima scena.
Voto: 8/10
 
Swordman: Quarta serie animata per DanMachi che adatta i volumi 12, 13 e 14 della light novel. Dopo guerre guerreggiate tra familie e intrighi complessivi nella città di Orario si torna nel Dungeon per la più classica delle esplorazioni. Dungeon che torna in primo piano e che quasi diventa l'antagonista principale del gruppo degli avventurieri. Cosa più importante, parte l'arco narrativo dedicato a Ryu della quale scopriremo ora in dettaglio il doloroso passato ma che avrà anche il suo tempo per brillare. Buon adattamento nel complesso anche se, rispetto alle novel, ne fa le spese un po' l'atmosfera (assai meno opprimente) e soprattutto i due principali mostri nemici che nei romanzi hanno anche una sorta di introspezione e diventano dei personaggi attivi di per loro. Nell'anime questa cosa un po' si perde. Altro neo, il design delle ex compagne di Ryu (la familia Astrea) assai meno attraente rispetto a quanto si vede nel gioco Memoria Freese dove sono apparse con più costanza.
Voto: 7,5/10
   
Thorgrim: Torna Danmachi e lo fa con tanta "ciccia" a differenza delle passate stagioni più incentrate sul mostrare il percorso di Bell da giovane imbranato ad eroe. Il racconto, a questo giro, prende i connotati di una battle royale dove la varietà delle ambientazioni lascia più spazio all'introspezione dei personaggi e al loro personale percorso di sopravvivenza di fronte alle avverisità dei piani più bassi del dungeon (anche se mi domando chi, a quei livelli, sia mai riuscito ad avanzare!). Il ritmo è ottimo e da un punto di vista narrativo c'è maggiore qualità rispetto alla precedente stagione, cosa che non si può dire del comparto tecnico che, ahimé, negli ultimi anni è drasticamente calato in casa JC Staff (una lacrimuccia scende pensando ai fasti della prima stagione, ma poteva andare di gran lunga peggio!). Una quarta stagione che si lascia guardare con piacere pur non offrendo animazioni e disegni fenomenali.
Voto: 7/10
 

THE MAGICAL REVOLUTION OF THE REINCARNATED PRINCESS AND THE GENIUS YOUNG LADY

The Magical Revolution of the Reincarnated Princess and the Genius Young Lady

Serie da 12 episodi, tratta da light novel (in corso)
Finale: NO

Genere: Avventura, azione, fantasy, sentimentale, yuri
 
La principessa Anne-Sophia un giorno ricorda improvvisamente la sua vita precedente e l'intenso amore che aveva per la magia. Tuttavia, in questo nuovo corpo non riesce a utilizzarla. La giovane si dedica allo sviluppo della magia e questo la porta, in seguito a un incidente, alla visione di una scena in cui suo fratello Algard rompe il fidanzamento con la sua fidanzata, Euphilia...
 
Alex Ziro: Intanto sono felice che un anime che sembri uno yuri alla fine dei giochi davvero diventa uno yuri, roba che davvero fa esplodere il cervello. L'anime di per sé lo trovo carino ma con una sceneggiatura abbastanza ballerina; se la prima parte (per quanto non sia assolutamente nulla di innovativo) riesce a funzionare grazie anche al carisma della protagonista e i vari intrecci delle altre gentil donzelle più il fratello dittatore wannabe... la seconda parte cala di tono in maniera deprimente. Sì, il titolo stesso ci fa comprendere quale sia la vera trama dell'opera e quindi non andrò a criticare le intenzioni di per sé o gli eventi presi come tali ma è una scrittura pigra che manca di creare un vero e proprio collante, che fa sentire un calo di tono troppo repentino. Però almeno si danno da fare, apprezzato.
Voto: 7,5/10
 
Artax: Ah, la principazza. E' già diventato storia. In una stagione piena di "bassi", è semplice diventare un "alto": ti si viene perdonato molto di più, si chiudono più occhi, si fa più finta di niente quando tagliuzzi le spiegazioni in un mondo basato su una lore abbastanza precisa. Ma facciamo un passo indietro: non mi piacciono gli isekai. Mi piacciono però moltissimo gli yuri e quindi ho dato una possibilità a questo, come la diedi a Shokei Shōjo no Ikiru Michi Bājin Rōdo. Ma mentre con il secondo mi ritrovai a chiedermi cosa diavolo stessi guardando, con Tenten Kakumei sono rimasta agganciata dal primo episodio. E non mi capita spesso. Ma a parte la mia evidente debolezza verso questo sottogenere, la serie in fin dei conti non è nulla di super eccezionale, anzi: come detto è molto superficiale a spiegare le cose e salta di palo in frasca; però ho apprezzato che si sia concentrata tanto sui rapporti dei personaggi, che onestamente era quello che volevo vedere. Il finale mi ha lasciato con la voglia di leggere la novel per sapere quale sarà il futuro della principessa reincarnata (cosa di cui nell'anime non si fa quasi praticamente menzione, e una parte di me, quella che non sopporta gli isekai, ringrazia) e della giovane geniale. Oh, la rivoluzione nel regno l'hanno fatta eccome e davvero non me lo sarei aspettato.
Voto: 7,5/10
  
Zelgadis: Tenten Kakumei o come lo abbiamo soprannominato "la principazza" è un buon anime, ha un bel comparto grafico e musicale, una trama articolata e soprattutto dei bei personaggi. Anisphia è energica e carismatica con un obiettivo a cui dedica anima e corpo, Euphyllia più posata ne è il perfetto contraltare. La storia sembra funzionare bene, poi ad un certo punto si è un po' sopraffatti dalla rapidità degli eventi che sembrano succedersi senza soffermarsi troppo sulla spiegazione. Certo l'anime si sofferma di più (probabilmente a ragione) sui sentimenti dei vari protagonisti piuttosto che sul dettagliare la situazione, ma questo finisce con il compromettere l'empatizzazione tra spettatore e personaggi.Andando a leggersi la novel sono fin troppe le differenze: la serie copre tre volumi, mancano spiegazioni, situazioni e personaggi, in un lavoro di taglia e cuci che fa sì che l'anime ne risenta negativamente. Probabilmente l'intenzione della produzione era pubblicizzare la novel, ma per noi spettatori dell'anime resta un'opera largamente incompleta e che lascia solo trasparire la complessità degli intrecci. Peccato perché aveva la sceneggiatura per essere un'opera eccellente, ma è stata sprecata, lasciandoci il risultato di un anime discreto, ma con molto amaro in bocca.
Voto: 7/10
   
Franky-san: L’anime della “Principessa pazza” è stata una bella sorpresa di questo inverno 2023! Un mondo fantasy con una protagonista solare, simpatica e vivace, molto vivace che interagisce con personaggi molto distanti dalla sua personalità dando luogo a una serie di avvenimenti a volte divertenti, a volte più seri e riflessivi. Il rapporto tra la protagonista Anisphia e la sua “allieva” Euphyllia è narrato splendidamente e sempre con un pizzico di mistero sulla natura della loro relazione. Apprezzabile anche la loro determinazione nel raggiungimento dei loro obiettivi! Purtroppo questo discorso vale molto per la prima parte dell’opera e molto meno per la seconda. Dopo la prima metà, infatti, la serie inizia a prendersi troppo sul serio e vengono a mancare quei sani momenti di leggerezza propri dei primi episodi. Inoltre andando avanti si nota una certa frettolosità nella narrazione degli eventi con evidenti tagli qua e là del materiale originale, confermati purtroppo anche di chi sta leggendo la novel. Davvero un’occasione mancata! Il mio voto finale non è altro che la media tra l’8 della prima parte e il 6 della seconda. Note di merito generale sono comunque un ottimo comparto tecnico e musicale.
Voto: 7/10
   
Thorgrim: Gli isekai oramai sono un genere spremuto fino all'osso, facilmente si incorre in prodotti dozzinali e difficilmente si trova qualcosa di veramente valido e/o memorabile. Tanten Kakumei, o come alcuni lo chiamano "l'anime della principessa pazza", è una via di mezzo in tutti i sensi. Se da un punto di vista tecnico (chara, animazioni e musica) offre davvero tanta roba, da un punto di vista narrativo crolla inesorabilmente con il passare degli episodi. Certo, non si arriva ai livelli di disprezzo totale, ma arrivati alla fine dell'episodio 12 un generico "meh" ti esce e senza neanche troppo sforzo. In cosa fallisce la serie? Direi, in poche parole, nei contenuti. Se la prima metà è piena di azione, colpi di scena, imprevisti e costruzione dei personaggi più che convincente, la seconda metà, probabilmente a causa di una produzione non proprio all'altezza, cala drasticamente il ritmo e si lascia andare in facili sentimentalismi che rovinano il clima yuri che fin da subito la serie ha usato come bandiera da sventolare. Un 'occasione sprecata per un anime che resterà nell'anonimato e poteva offrire molto di più di quanto ha fatto vedere. 
Voto: 6,5/10
 

Vi sono alcune serie che, pur essendo state consigliate da alcuni redattori, non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Aggretsuko 5
Consigliato da: Alex Ziro
- Don't Toy with me Nagatoro-san 2nd Attack
Consigliato da: Julaaar
- Handyman Saitou in Another World
Consigliato da: Zelgadis
- My Hero Academia stagione 6
Consigliato da: LismyXD, Dasandwich
- Play It Cool, Guys
Consigliato da: Ladynera, CloveRed
- Summer Time Rendering
Consigliato da: Ladynera, Focasaggia
- The Angel Next Door Spoils Me Rotten
Consigliato da: tenshi5100
- Tomo-chan Is a Girl!
Consigliato da: tenshi5100
- The Eminence in Shadow
Consigliato da: Focasaggia
- The Ice Guy and His Cool Girl Collegue
Consigliato da: Hachi194
- Un altro ippon
Consigliato da: Alex Ziro, Julaaar

Vi sono, inoltre, alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione. Nel nostro documento riepilogativo sono presenti tutte le serie visionate da almeno un redattore.

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