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10.0/10
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Satoshi Kon era davvero il genio indiscusso dell'animazione giapponese, genio perché riusciva a trattare tematiche assai pesanti e spinose in un modo quasi poetico e ironico. Con genio non voglio dire che sia stato il miglior regista d'animazione ma che appunto riusciva con i suoi capolavori a toccare i tasti giusti facendoti riflettere. Dopo avere visto i suoi film ti chiedi sempre come possa una mente partorire idee tanto geniali e allo stesso tempo stravaganti.

Paranoia Agent è una serie di episodi che possono essere visti come singole unità oppure come un intreccio di pazzia che contorcendosi sempre di più finisce per esplodere in un tripudio di parole e immagini. Provare a descrivere la trama di quest'anime è davvero un'impresa impossibile, al massimo si può descrivere l'andamento delle prime puntate che partono molto tranquille ma potrebbero ingannare chi si aspetta un poliziesco normale.
Questa è l’opera che il maestro ha potuto plasmare liberamente come desiderava, farne una specie di specchio dei suoi pensieri, senza nessun freno, per questo assolutamente non è da considerarsi un prodotto più commerciale come i suoi altri film ma una sorta di viaggio nei pensieri di tutti.
Ogni paura, ogni mania, ogni difetto del genere umano viene dipinto magistralmente in quest’opera. Più la follia dell’animo umano è grande e più le vicende vengono ironizzate: perfetto esempio è l’episodio 8 che tratta di suicidio.

I primi episodi sono legati fra loro per la presenza dei due poliziotti che indagano su delle misteriose morti; si pensa che l’assassino possa essere un ragazzino in pattini a rotelle con una mazza da baseball. Tutto dunque inizia come una normale storia poliziesca, ma quando il presunto assassino verrà catturato inizia il vero e proprio viaggio nella psiche. I primi episodi sono dunque introduttivi e solo alla fine si capirà il loro vero significato. Dopo le prime vicende ogni episodio si trasforma in una storia autoconclusiva dove il solo filo conduttore è il misterioso assassino che inizia a essere sempre più una presenza sovrannaturale che una persona in carne e ossa.
Tutto questo rocambolesco procedere sfocia in un finale che si lega ai primi episodi dove tutto ebbe inizio e chiude il cerchio con un finale davvero... non ho parole per descriverlo, ognuno dovrà vederlo per capire cosa intendo.
Fin dall’inizio si pensa che l’autore non riuscirà a finire l’opera in modo soddisfacente, ma da un certo punto di vista l’opera non finisce affatto. Come detto prima, il cerchio si chiude, dunque si può immaginare che in qualsiasi momento tutto possa ricominciare così com'è finito perché la nostra società non impara mai dagli errori passati e tende sempre a rifarli come in un circolo vizioso.

Nella sigla d'aperta il maestro decide di imprimere fin da subito il tenore dell’opera, persone che ridono senza motivo mentre intorno a loro succedono le cose più impensabili, una società che è cieca verso tutto quello che succede attorno a essa e pensa solo al proprio bene e alla propria felicità.
Satoshi Kon costruisce un perfetto capolavoro di critica alla società moderna: Paranoia Agent è un anime di alto livello assolutamente da non vedere se si cerca divertimento, ma solo se si vuole qualcosa che faccia riflettere. Paranoia Agent è un anime che va rivisto più volte per capire il senso profondo che il maestro ha voluto imprimergli. Difficilmente si avrà un'unica interpretazione perché ognuno di noi ha un punto di vista diverso e ogni episodio scatenerà in noi domande ed emozioni diverse così che ci porterà a un'interpretazione unica.
Con ogni sua opera Satoshi Kon è riuscito a toccarmi nel profondo e a farmi riflettere, ho apprezzato ogni singolo lavoro di questo grande artista.
Grazie per tutto quello che ci ha donato, Maestro.