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Evangelion: 3.33 (o 3.0 che dir si voglia) You Can (Not) Redo, o letteralmente "Non lo puoi rifare", è il terzo film della quadrilogia Rebuild of Evangelion. Esce per la prima volta nelle sale giapponesi il 17 novembre 2012, progetto ideato e prodotto dallo Studio Khara di Hideaki Anno. Segue ovviamente gli omonimi 1.11 You Are (not) Alone e 2.22 You Can (not) Advance rispettivamente usciti nel 2007 e 2009. La storia della saga di Evangelion (gallina dalle uova doro della Gainax e poi di Studio Khara) è ben nota a tutti: enormi mecha pilotati da ragazzini appena adolescenti sbucano dal cuore di un organizzazione chiamata Nerv per attaccare e distruggere esseri misteriosi e soprannaturali che vengono identificati dai protagonisti come Angeli, ma che di angelico hanno poco nulla. Ovviamente a capo di tutto ciò ci sono parecchi loschi figuri i cui intenti non sono speso molto chiari, e poi c'è un manipolo di scienziati che si occupa del funzionamento degli Eva che sa più di quanto lasci credere. Molti curiosi circa la saga, dando un occhiata a questo misero riassunto, si saranno chiesti: e come mai allora la saga NGE conta ben un anime, un manga (tutt'ora in corso in Italia, ma decisamente ben fatto), il film riassunto Death e Rebirth, e il finale alternativo sempre film detto The End Of Evangelion, altri manga con una trama simile e adesso anche una quadrilogia? La risposta è decisamente semplice: una saga come NGE ha in se una così grande, immensa, considerevole ricchezza di spunti, idee, temi e questioni che intorno al suo manipolo di personaggi ci si potrebbero girare 20-30 film. Ci sono moltissimi anime con un numero molto maggiore di personaggi: prendiamo ad esempi Soul Eater e i suoi 40-50 ragazzini, adulti, strani esseri e streghe. Ecco, su un anime così paradossalmente si potrebbe lavorare meno. Evangelion invece ha tutto: personaggi psicologicamente malati, tecnologia incredibile, eventi storici, significati religiosi, passati misteriosi, relazioni non molto chiare, misteri circa Angeli, Eva, Lilith, Adam e dei personaggi così ben caratterizzati che ci si potrebbero fare un paio di film solo su uno di loro. Ora ovviamente vi starete domandando: perchè fin'ora vi ho detto tutto questo? Semplice, per rendere più chiaro perchè questo Evangelion 3.33 è così azzeccato e allo stesso tempo così eccessivo. Partendo dal fatto che sono stata al cinema a vederlo (il 25/09, unico giorno in Italia) posso dirvi di sicuro che guardarvi un film di una tale spettacolarità e dalla colonna sonora così potente su maxi schermo non è una cosa di tutti i giorni! Poi se si tratta di un anime giapponese curatissimo e ottimamente doppiato, è un esperienza fantastica; ma se diciamo che è un film della saga Eva allora vi ho detto tutto. Un dieci tondo tondo a livello grafico-estetico-sonoro: il doppiaggio è semplicemente magnifico, di una cura scrupolosissima e quindi non ha un minimo difetto (mi stavo commuovendo quando sentivo la voce di uno dei membri dell'equipaggio cambiare di potenza se la scena inquadrava la cabina interna o l'esterno!); a livello grafico i colori sono sgargianti, l'animazione è fluida, pulita, e ogni singolo dettaglio non viene trascurato (dalle ombre al movimento di ogni singolo capello), gli sfondi sono splendidi e gli Eva rispettano perfettamente colori e dettagli originali; la colonna sonora riesce a essere di un livello pari a quella del 2.22 (che a mio parere è la miglior colonna sonora mia composta per un film), e i suoni sono sempre azzeccatissimi; infine la coordinazione fra le scene è perfetta, non ci sono passaggi bruschi, salti oppure collegamenti poco sensati, e spesso il rapporto musica-grafica-scenario è molto d'impatto anche a livello emozionale. Ripeto 10 su tutta la linea. Ma come chiunque di noi sa un film non si vede solo dalla grafica o dai suoni, ma soprattutto dalla storia. Ecco. La storia di Evangelion 3.33 è un vero e proprio macello. Ci sono un milione di elementi nuovissimi che non si erano mai visti ne sentiti da nessuna parte, e i personaggi si auto caratterizzano in maniera molto differente dal solito: Shinji è più piagnucolone, patetico, e amihè, deludente del solito. Non riesce proprio a farsi dar retta, rispettare, combinare qualcosa o al limite mettere fine alla sua vita tanto che fa solo guai. Asuka (per via di una strana maledizione che è sbucata dal nulla) è identica a 14 anni prima (già perchè questo 3.33 si svolge 14 anni dopo i fatti del 2.22), se non per un occhio misteriosamente sparito. Lei è quella che per chiunque come me si sta laureando in comunicazione multimediale e filmografia, viene considerata l'eroina positiva. A discapito di 14 anni di mistero è rimasta coraggiosa, determinata, forte e piena di energia: un fiume in piena di sentimenti che stravolge continuamente i fatti. Rei invece è più che mai una bambola che fa solo vaghe comparse per rendersi ridicola (ma come si può biasimare, è una delle tante Rei dopotutto...). Katsuragi è diventata il capo di una misteriosa organizzazione anti Nerv, e affiancata da Ritsuko pilota una strana astronave chiamata "Nave della Speranza". Poi ovviamente c'è Gendo Ikari che ha sempre quel velo (una tenda di velluto anzi!) di mistero calato addosso, e l'ancor più ingannevole e misterioso Kaworu che sembra anche lui non avere proprio tutte le risposte in mano. Che dire, hanno aggiunto un organizzazione anti Nerv, sono passati 14 anni "buco", nevette volanti anti misteriose forze angeliche, un altro paio di Impact e un sacco di altri misteri che si spera verranno definitivamente svelati nel quarto e ultimo capitolo. Possiamo in definitiva bollare questo Evangelion 3.33 come un ennesima revisione e re ideazione della storia degli Eva e di Shinji Ikari, che a quanto pare non può fare altro che subirsi i misteriosi e malefici piani dell'odiato padre ancora e ancora. Come finirà questa ennesima rivisitazione? La terra verrà definitivamente spazzata via dalla follia soprannaturale degli angeli (?), Gendo Ikari si ricongiungerà a Yui? Shinji troverà pace e soprattutto ci capirà qualcosa di tutti quello che vive? Aspettiamo il 4° e ultimo capitolo e vedremo, sperando che Studio Khara non decida di inventarsi ancora qualche altra cosa e tirare avanti fino all'impossibile questa assurda, malata, incredibile, affascinante, pseudo-religiosa, misteriosa, intricata, folle ed emozionantissima saga di quelli che alla fine sono solo mostri e robbottoni!