Recensione
L'attacco dei giganti
7.0/10
Introduzione
Siamo di fronte ad uno dei più chiacchierati e famosi anime del 2013, successo stratosferico in patria e nel mondo, anime che ha addirittura portato il manga ad essere venduto come il pane. Ne varrà la pena la visione o siamo di fronte all'ennesimo anime gonfiato nelle cifre, ma del tutto inconsistente?
Gigante cattivo, molta fame
La trama di questo anime è estremamente semplice. L'umanità e sull'orlo dell'estinzione e temendo l'improvvisa e feroce comparsa dei giganti, si è rintanata all'interno di 3 fila di mura difensive ciclopiche, che racchiudono diverse città e vaste zone di terreno. I giganti infatti hanno il vizietto di mangiare umani, cosa non molto apprezzata da quei poveri disgraziati. Per molto tempo l'umanità è rimasta al sicuro, ma improvvisamente un giorno senza apparente spiegazione ricompaiono nella città dove viveva Eren Jaegar il protagonista della storia, e compiono un'autentico massacro, dove perderà la vita molta gente compresa la madre di Eren, e da quel giorno il nostro prode Eren giura vendetta e di sterminare tutti i giganti. Aiutato dalla sorella adottiva Mikasa e dall'amico d'infanzia Armin, decide di arruolarsi nell'esercito per compiere tale vendetta. Detta cosi, la trama sarebbe anche banale (quante storie di gente con morti ammazzati i genitori, e che cerca vendetta conoscete? Tante. Forse troppe), ma a risollevarla un pochetto e a renderla più interessante, intercorrono i tanti misteri che circondano i giganti, il loro comportamento e la loro natura. Non mancano comunque i colpi di scena, alcuni abbastanza riusciti altri molto meno.
Ammazzagiganti
Ma parliamo dei personaggi, partendo da quello principale. Eren è il classico personaggio stereotipato presente in molte opere simili. In cerca di vendetta, crede di essere potentissimo e di potercela fare da solo contro tutti i giganti e contro tutti quelli che lo prenderanno giustamente per pazzo, ma collezionerà una valanga infinita di figure di merda. Per essere il protagonista dell'anime è abbastanza piatto ed anonimo, tanto che per larghi tratti vi scorderete pure di quel tizio li che "farneticava di ammazzare tutti i giganti".
Poi c'è Mikasa, che si potrebbe riassumere semplicemente dicendo: "è quello che non è Eren", forte, decisa, parla quando è necessario (Eren sbraiterà come una donnicciola, sempre nei momenti meno opportuni) ed è decisamente un buon personaggio. Peccato solo per il suo agire sempre in funzione di Eren, per "proteggerlo" (da cui ne scaturisce una nemmeno troppo velata storia d'amore) e sulla sua sparizione dalla trama nella seconda parte dell'anime. Armin è il classico personaggio che quando vedi la prima volta non gli dai nemmeno una chance, ma in realtà è un personaggio con un suo perché. E' il più debole dei tre amici, ma supplice alle mancanze fisiche usando più la testa. Gli altri cadetti, fatta esclusione per Jean sono abbastanza in ombra tanto che si possono ritenere inutili per buona parte dell'anime. Tra gli altri personaggi si distingue Rivaille, più per la cazzutaggine del personaggio che per una reale caratterizzazione.
Gigante, no me protagonista
Se i personaggi fin'ora descritti possono essere considerati quasi un contorno, i veri protagonisti di quest'anime sono a mio modo di vedere, proprio i giganti del titolo. Rozzi, feroci, imponenti, squallidi e dotati di poco cervello (anche se nonostante siano stupidi come non mai, riescono ad ammazzare interi squadroni di militari addestrati, che fanno la figura dei pirla), solo la loro presenza fisica e la loro devastante potenza, vale il prezzo del biglietto. Ne esistono di vari tipi, stazze ed intelligenza e le cose più interessanti vengono proprio da loro. Da dove provengono? Perché compaiono all'improvviso? Sono sempre esistiti o qualcuno li ha creati? Perché attacano l'umanità? Hanno uno scopo o agiscono per istinto? Non tutte le domande hanno avuto risposta con questa prima stagione, ma suppongo che ne sapremo di più con la prossima, probabilissima, stagione.
Tanta roba
Questo anime è tecnicamente fantastico. Credo che sia uno degli anime meglio realizzati degli ultimi tempi. Colpiscono le scelte stilistiche, colpisce l'animazione dei giganti, colpisce la generale pulizia visiva che si avverte durante tutta la visione. Certo è anche vero che la qualità non è sempre eccellente, ma nel complesso si assesta su ottimi livelli. Non mancano comunque le scene un pò più crude (ed era ora!), quindi se sbudellamenti e maciullamenti e sangue in buona quantità vi danno fastidio non guardate questo anime.
Come musiche ci siamo pure, buone le scelte dei pezzi durante tutto l'anime. La prima opening è epica ed è già diventata un'autentico fenomeno, sopratutto su youtube, la seconda non sarebbe del tutto malvagia ma ha avuto la sfiga di essere arrivata dopo la prima opening e quindi il confronto lo perde.
Un'opera gigantesca?
Il successo di quest'anime e del manga da cui è tratto è sotto gli occhi di tutti. A quei suppongo pochi, che ancora non hanno visto o letto nulla sui giganti ne consiglio la visione? Si, quest'anime merita una visione, anche solo per il tema diverso dal solito, ma sappiate fin da subito che non è un'anime perfetto, anzi ci sono parecchie cose che fanno un po' storcere il naso (per questione di spoiler, alcune cose che non andavano a mio avviso bene, non le ho messe in questa recensione), quindi valutate attentamente il tutto prima e dopo la visione, per farvi un'idea chiara di cosa sia quest'anime.
Siamo di fronte ad uno dei più chiacchierati e famosi anime del 2013, successo stratosferico in patria e nel mondo, anime che ha addirittura portato il manga ad essere venduto come il pane. Ne varrà la pena la visione o siamo di fronte all'ennesimo anime gonfiato nelle cifre, ma del tutto inconsistente?
Gigante cattivo, molta fame
La trama di questo anime è estremamente semplice. L'umanità e sull'orlo dell'estinzione e temendo l'improvvisa e feroce comparsa dei giganti, si è rintanata all'interno di 3 fila di mura difensive ciclopiche, che racchiudono diverse città e vaste zone di terreno. I giganti infatti hanno il vizietto di mangiare umani, cosa non molto apprezzata da quei poveri disgraziati. Per molto tempo l'umanità è rimasta al sicuro, ma improvvisamente un giorno senza apparente spiegazione ricompaiono nella città dove viveva Eren Jaegar il protagonista della storia, e compiono un'autentico massacro, dove perderà la vita molta gente compresa la madre di Eren, e da quel giorno il nostro prode Eren giura vendetta e di sterminare tutti i giganti. Aiutato dalla sorella adottiva Mikasa e dall'amico d'infanzia Armin, decide di arruolarsi nell'esercito per compiere tale vendetta. Detta cosi, la trama sarebbe anche banale (quante storie di gente con morti ammazzati i genitori, e che cerca vendetta conoscete? Tante. Forse troppe), ma a risollevarla un pochetto e a renderla più interessante, intercorrono i tanti misteri che circondano i giganti, il loro comportamento e la loro natura. Non mancano comunque i colpi di scena, alcuni abbastanza riusciti altri molto meno.
Ammazzagiganti
Ma parliamo dei personaggi, partendo da quello principale. Eren è il classico personaggio stereotipato presente in molte opere simili. In cerca di vendetta, crede di essere potentissimo e di potercela fare da solo contro tutti i giganti e contro tutti quelli che lo prenderanno giustamente per pazzo, ma collezionerà una valanga infinita di figure di merda. Per essere il protagonista dell'anime è abbastanza piatto ed anonimo, tanto che per larghi tratti vi scorderete pure di quel tizio li che "farneticava di ammazzare tutti i giganti".
Poi c'è Mikasa, che si potrebbe riassumere semplicemente dicendo: "è quello che non è Eren", forte, decisa, parla quando è necessario (Eren sbraiterà come una donnicciola, sempre nei momenti meno opportuni) ed è decisamente un buon personaggio. Peccato solo per il suo agire sempre in funzione di Eren, per "proteggerlo" (da cui ne scaturisce una nemmeno troppo velata storia d'amore) e sulla sua sparizione dalla trama nella seconda parte dell'anime. Armin è il classico personaggio che quando vedi la prima volta non gli dai nemmeno una chance, ma in realtà è un personaggio con un suo perché. E' il più debole dei tre amici, ma supplice alle mancanze fisiche usando più la testa. Gli altri cadetti, fatta esclusione per Jean sono abbastanza in ombra tanto che si possono ritenere inutili per buona parte dell'anime. Tra gli altri personaggi si distingue Rivaille, più per la cazzutaggine del personaggio che per una reale caratterizzazione.
Gigante, no me protagonista
Se i personaggi fin'ora descritti possono essere considerati quasi un contorno, i veri protagonisti di quest'anime sono a mio modo di vedere, proprio i giganti del titolo. Rozzi, feroci, imponenti, squallidi e dotati di poco cervello (anche se nonostante siano stupidi come non mai, riescono ad ammazzare interi squadroni di militari addestrati, che fanno la figura dei pirla), solo la loro presenza fisica e la loro devastante potenza, vale il prezzo del biglietto. Ne esistono di vari tipi, stazze ed intelligenza e le cose più interessanti vengono proprio da loro. Da dove provengono? Perché compaiono all'improvviso? Sono sempre esistiti o qualcuno li ha creati? Perché attacano l'umanità? Hanno uno scopo o agiscono per istinto? Non tutte le domande hanno avuto risposta con questa prima stagione, ma suppongo che ne sapremo di più con la prossima, probabilissima, stagione.
Tanta roba
Questo anime è tecnicamente fantastico. Credo che sia uno degli anime meglio realizzati degli ultimi tempi. Colpiscono le scelte stilistiche, colpisce l'animazione dei giganti, colpisce la generale pulizia visiva che si avverte durante tutta la visione. Certo è anche vero che la qualità non è sempre eccellente, ma nel complesso si assesta su ottimi livelli. Non mancano comunque le scene un pò più crude (ed era ora!), quindi se sbudellamenti e maciullamenti e sangue in buona quantità vi danno fastidio non guardate questo anime.
Come musiche ci siamo pure, buone le scelte dei pezzi durante tutto l'anime. La prima opening è epica ed è già diventata un'autentico fenomeno, sopratutto su youtube, la seconda non sarebbe del tutto malvagia ma ha avuto la sfiga di essere arrivata dopo la prima opening e quindi il confronto lo perde.
Un'opera gigantesca?
Il successo di quest'anime e del manga da cui è tratto è sotto gli occhi di tutti. A quei suppongo pochi, che ancora non hanno visto o letto nulla sui giganti ne consiglio la visione? Si, quest'anime merita una visione, anche solo per il tema diverso dal solito, ma sappiate fin da subito che non è un'anime perfetto, anzi ci sono parecchie cose che fanno un po' storcere il naso (per questione di spoiler, alcune cose che non andavano a mio avviso bene, non le ho messe in questa recensione), quindi valutate attentamente il tutto prima e dopo la visione, per farvi un'idea chiara di cosa sia quest'anime.