Recensione
Perchè Nunnally sorride?
La risposta che Lelouch da a questa domanda è la spinta che gli da la forza (o forse è meglio dire il desiderio?) di cambiare il mondo. Sia Nunnally che Lelounch sono accomunati dall'avere un grande desiderio, nell'una si manifesta con gli origami, nell'altro con il Geass.
Questo è il nucleo attorno a cui ruota Code Geass, un anime decisamente interessante ma con dei nei che non gli permettono di raggiungere la perfezione.
Incominciamo dalle cose poco convincenti, partendo proprio dall'elemento più fastidioso dell'intera opera: la scuola di Lelounch. Come se non bastasse l'enorme forzatura del voler inserire, bene o male, la gran parte dei comprimari all'interno dell'istituto, c'è un numero considerevole di puntate incentrate sulle avventure del Lelounch liceale. E così, alternate alle avvincenti vicende di Zero, vengono mostrate le imprese di Lelounch che insegue un gatto, che è alle prese con la pizza più grande del mondo (due volte) e che scappa inseguito dal club di seduzione (!). In realtà queste puntate non sono mai realmente inutili ai fini della trama generale, ma ciò non toglie che siano tediose e inutili per la maggior parte del loro svolgimento.
L'altro grande difetto sono invece i personaggi. Per lo meno quelli che non sono Lelounch o Suzaku, ma di questo parlerò in seguito. Al di là della fastidiosa iper-sessualizzazione di ogni singolo personaggio femminile dell'opera (esiste una ragazza che non abbia la quarta di reggiseno? Non sono un puritano, però anche la quindicenne Anya veste una tuta che manco negli strip club), generalmente i personaggi "memorabili" sono pochi e, a conti fatti, neanche così memorabili (se ne devo citare due Rolo e Nina sono forse quelli con più spessore). Anche quelli più particolari e con una grande potenzialità, come Orange e C.C., li ho trovati a tratti molto forzati.
Discorso a parte va invece fatto per Lelounch e Suzaku, che aprono la sezione delle impressioni positive. Sopratutto Suzaku è un personaggio complesso e sfaccettato le cui motivazioni non sono mai banali e le reazioni mai scontate. Lelounch, nel suo particolare misto di indecisione/risolutezza lo segue comunque a ruota. Vedere in un anime due personaggi così complessi e ben riusciti è veramente una sorpresa piacevole.
Le imprese di Zero sono avvincenti da guardare, a tratti un po' disorientanti e con qualche buco, ma mai con delle lacune o incongruenze così grosse da non lasciarsi guardare piacevolmente. Il tutto è accompagnato dagli immancabili duelli dei mecha, che pescano a piene mani dall'immaginario cavalleresco sia occidentale che orientale e che appagano completamente la voglia più "action" dello spettatore.
Non poteva infine mancare, come nella più onorabile tradizione giapponese, il nucleo filosofico dell'opera, che in questo caso verte sulle menzogne e sul desiderio. Se devo essere onesto non sono un grande fan dei super spiegoni filosofici alla giapponese, ma in questo caso c'è stata l'intelligenza di non relegare questa parte alla puntata finale e di, comunque, trattare i temi con una certa profondità e sensibilità, senza eccedere in interminabili botta e risposta e ponendo il dilemma del sorriso di Nunnally che mi ha particolarmente toccato (ma che sarebbe bastato da solo, rendendo il tutto più elegante, a spiegare il nucleo "filosofico" di Code Geass).
Mi sento di consigliare Code Geass, ma senza lasciarsi influenzare troppo dall'eccessiva fama del prodotto che porta alcune persone a perdere di oggettività. Si parla comunque di un anime ben fatto, a tratti entusiasmante e con alcuni colpi di genio. Se siete disposti a passare sopra ad un po' di fan-service (che a qualcuno addirittura piace), Code Geass è un buon modo di spendere il proprio tempo.
La risposta che Lelouch da a questa domanda è la spinta che gli da la forza (o forse è meglio dire il desiderio?) di cambiare il mondo. Sia Nunnally che Lelounch sono accomunati dall'avere un grande desiderio, nell'una si manifesta con gli origami, nell'altro con il Geass.
Questo è il nucleo attorno a cui ruota Code Geass, un anime decisamente interessante ma con dei nei che non gli permettono di raggiungere la perfezione.
Incominciamo dalle cose poco convincenti, partendo proprio dall'elemento più fastidioso dell'intera opera: la scuola di Lelounch. Come se non bastasse l'enorme forzatura del voler inserire, bene o male, la gran parte dei comprimari all'interno dell'istituto, c'è un numero considerevole di puntate incentrate sulle avventure del Lelounch liceale. E così, alternate alle avvincenti vicende di Zero, vengono mostrate le imprese di Lelounch che insegue un gatto, che è alle prese con la pizza più grande del mondo (due volte) e che scappa inseguito dal club di seduzione (!). In realtà queste puntate non sono mai realmente inutili ai fini della trama generale, ma ciò non toglie che siano tediose e inutili per la maggior parte del loro svolgimento.
L'altro grande difetto sono invece i personaggi. Per lo meno quelli che non sono Lelounch o Suzaku, ma di questo parlerò in seguito. Al di là della fastidiosa iper-sessualizzazione di ogni singolo personaggio femminile dell'opera (esiste una ragazza che non abbia la quarta di reggiseno? Non sono un puritano, però anche la quindicenne Anya veste una tuta che manco negli strip club), generalmente i personaggi "memorabili" sono pochi e, a conti fatti, neanche così memorabili (se ne devo citare due Rolo e Nina sono forse quelli con più spessore). Anche quelli più particolari e con una grande potenzialità, come Orange e C.C., li ho trovati a tratti molto forzati.
Discorso a parte va invece fatto per Lelounch e Suzaku, che aprono la sezione delle impressioni positive. Sopratutto Suzaku è un personaggio complesso e sfaccettato le cui motivazioni non sono mai banali e le reazioni mai scontate. Lelounch, nel suo particolare misto di indecisione/risolutezza lo segue comunque a ruota. Vedere in un anime due personaggi così complessi e ben riusciti è veramente una sorpresa piacevole.
Le imprese di Zero sono avvincenti da guardare, a tratti un po' disorientanti e con qualche buco, ma mai con delle lacune o incongruenze così grosse da non lasciarsi guardare piacevolmente. Il tutto è accompagnato dagli immancabili duelli dei mecha, che pescano a piene mani dall'immaginario cavalleresco sia occidentale che orientale e che appagano completamente la voglia più "action" dello spettatore.
Non poteva infine mancare, come nella più onorabile tradizione giapponese, il nucleo filosofico dell'opera, che in questo caso verte sulle menzogne e sul desiderio. Se devo essere onesto non sono un grande fan dei super spiegoni filosofici alla giapponese, ma in questo caso c'è stata l'intelligenza di non relegare questa parte alla puntata finale e di, comunque, trattare i temi con una certa profondità e sensibilità, senza eccedere in interminabili botta e risposta e ponendo il dilemma del sorriso di Nunnally che mi ha particolarmente toccato (ma che sarebbe bastato da solo, rendendo il tutto più elegante, a spiegare il nucleo "filosofico" di Code Geass).
Mi sento di consigliare Code Geass, ma senza lasciarsi influenzare troppo dall'eccessiva fama del prodotto che porta alcune persone a perdere di oggettività. Si parla comunque di un anime ben fatto, a tratti entusiasmante e con alcuni colpi di genio. Se siete disposti a passare sopra ad un po' di fan-service (che a qualcuno addirittura piace), Code Geass è un buon modo di spendere il proprio tempo.