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Bisogna ammettere che non è affatto facile giudicare oggettivamente un'opera come "Zankyou no Terror", così eterogenea per qualità sia nelle sue diverse caratteristiche sia nei singoli episodi; pertanto, è naturale che l'impressione generale sulla serie appaia divisa, risultando positiva nei casi in cui l'anime soddisfi i requisiti qualitativi di chi la guarda e negativa altrimenti.

Tuttavia, su una cosa si può essere certi: era lecito aspettarsi di più. Anche a chi non ha mai sentito in vita sua il nome "Watanabe", infatti, basterà guardare il primo episodio per restare affascinato dalle impeccabili scelte registiche; scelte che, unite ai disegni e alle musiche dall'atmosfera cupa e intrigante, non possono non rapire lo spettatore, tempestandolo di domande su quel misterioso mondo in cui è stato appena catapultato.
Una missione nella neve, una ragazza fragile, due personaggi criptici e, infine, il crollo di un edificio: sono queste le premesse di "Zankyou no Terror", che sembra già costruire le fondamenta per una storia mozzafiato. L'inizio è dunque promettente e ci dà l'impressione di avere davanti un capolavoro dell'animazione giapponese: purtroppo, però, la delusione è dietro l'angolo.

Con il proseguimento della visione, certi particolari non convincono e un'atmosfera di poca chiarezza comincia a calare su alcuni elementi della trama: la risoluzione inverosimile di un determinato enigma, un susseguirsi di azioni forzato, il ruolo fin troppo ambiguo di un dato personaggio (sì, mi riferisco ovviamente a Five). Mentre chi guarda rimane interdetto da queste incertezze, la serie non fa altro che peggiorare la situazione, offrendo spiegazioni sempre più frettolose e meno credibili e sfociando presto in un nonsense generale. Onestamente, scene come quella della partita a scacchi in aeroporto si sarebbero potute tranquillamente evitare; l'anime ne avrebbe soltanto giovato.

Buchi di trama e azioni inspiegabili da parte dei personaggi accompagnano la maggior parte degli episodi, intervallati da puntate che vorrebbero essere più esplicative, ma che risultano in fin dei conti inutili, in quanto tentano di rafforzare una storia veramente troppo debole e inverosimile.
In particolare, ritengo insensato il ruolo di Five, le sue azioni e le sue motivazioni; stesso discorso per l'FBI e il governo giapponese, che sembrano essere comandati da dei bambini.

Il susseguirsi di assurdità arriva infine a un undicesimo episodio che cerca di rispondere alla domanda iniziale che tutti ci siamo posti fin dal primo episodio e che ci ha fatto struggere per capire la motivazione dietro ogni singola azione dei protagonisti: "Perché? Perché questi attentati maldestri, da parte di piccoli geni talmente intelligenti da spingersi a disinnescare un proprio ordigno perché 'speravano che la polizia lo trovasse'?". La risposta, ovviamente, è insensata come ci si aspetterebbe, ma tutto sommato l'episodio finale è meno terribile dei precedenti e in qualche modo contribuisce a salvare la serie. Più o meno.

Un vero peccato che la trama e il character development (inesistente per Lisa, patetico per tutti gli altri) siano stati così trascurati, in un'opera che ne dovrebbe fare il proprio punto di forza; e pensare che, invece, è il lato tecnico a risollevare l'intero anime, con animazioni impeccabili e disegni realistici, veramente adatti all'atmosfera generale. Anche le ambientazioni e le musiche sono da brivido, con una delle OST più belle dell'anno; "Zankyou no Terror" è un vero piacere per le orecchie e per gli occhi, su questo non c'è dubbio.

In fin dei conti, nonostante la grande delusione e pur non riuscendo a creare una storia credibile, non si può dire che quest'anime sia totalmente da buttare, in quanto di lati positivi ce ne sono e non mi sembra onesto trascurarli.
Consiglio la visione? Sì, ma solo a chi è in grado di godersi la bellezza artistica di un'opera senza preoccuparsi di capirne il significato. Sempre che ne abbia.