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9.0/10
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<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

"Wolf Children" è un film del 2012 strutturato davvero molto bene, ben disegnato (alcune scene come la nascita di Yuki sembrano reali per quanto sono fatte bene) e con ottime melodie adatte alle situazioni. Non solo la trama è emozionante, ma il tutto complessivamente lo rende un ottimo film d'animazione da guardare.

La storia si apre con il casuale incontro di un ragazzo e una ragazza. Lei si innamora a prima vista di questo misterioso ragazzo che frequenta la sua stessa università, ma non è iscritto, lavora ed è indipendente fin da piccolo. Lui ha un segreto che non ha mai rivelato a nessuno: è un uomo lupo! Si trasforma in lupo in momenti di emozione, ma riesce a controllare questo fenomeno, anche se si tiene alla larga da tutti ed è un tipo solitario. Quando lui mostra alla ragazza Hana la sua vera identità, lei non si spaventa e continua ad amarlo e a proteggere il suo segreto. Vanno a vivere insieme e poco dopo lei resta incinta e decide di dare alla luce la sua prima figlia Yuki ("neve") in casa, perché non sa se sia un essere umano o un lupo. Ma la bambina nasce sana e bella e fin troppo vivace! Poco dopo nasce il piccolo Ame ("pioggia"), un bambino dolce e tranquillo. Ma quando lui è ancora un neonato il papà lupo non torna a casa, e Hana disperata va alla ricerca di lui sotto la pioggia con i suoi due bambini, e lo trova morto trasformato in lupo... nessuno riesce a capire il suo dolore.
I bambini crescono e Yuki è sempre più vivace... Hana decide di trasferirsi in un piccolo villaggio di montagna isolato, dove crescere i suoi figli in piena libertà e con l'identità che loro più desiderano. In questo paesino crescono tranquilli un po' lupi un po' esseri umani... e la piccola Yuki resta sempre la più vivace, capricciosa e brava "nell'essere un lupo", mentre Ame è tranquillo, solitario e introverso, e non gli piace essere un lupo... l'opposto della sorella maggiore. La famiglia si trova bene nel piccolo villaggio, dove vengono aiutati dagli altri abitanti, e si nota una grande diversità da come erano trattati in città (per esempio dove gli assistenti sociali vogliono vedere per forza i bambini) piuttosto che nel villaggio di montagna, dove la vita in comunità è tutto e ci si aiuta reciprocamente con amicizia e gentilezza.
Yuki arriva a sei anni e insiste col voler andare a scuola, e allora promette alla madre che mai si trasformerà davanti agli altri, mentre Yuki è praticamente costretto a frequentare la scuola e non vuole mai andarci. I bambini crescono e i ruoli iniziano a invertirsi. Yuki desidera più di ogni altra cosa essere una ragazza come tutte le altre e reprime il suo essere lupo, mentre Ame sente sempre più il lupo che è in lui, e qui i ruoli praticamente si invertono! Questo mostra il cambiamento che si ha nella vita, come si cambia crescendo. E secondo me è uno degli aspetti più belli di questo film, le differenze tra due fratelli e il cambiamento che si ha nel crescere.

La storia è davvero molto dolce, con questa madre che dedica tutta la sua vita a crescere da sola come meglio può i due figli tra mille difficoltà. E credo che qualunque madre possa un po' identificarsi in Hana per i sacrifici che fa, dalla perdita del sonno ai capricci da gestire, fino a sentire tutto il peso sulle proprie spalle. Gli sviluppi non sono mai scontati e banali, ma è sempre intrigante e in certe note divertente, ma soprattutto è un film dolce e commovente che non potrà non far scendere una lacrimuccia e far apparire un piccolo sorriso...

Non mi aspettavo di vedere un film così ben riuscito e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa: me lo aspettavo più banale e scontato, da vedere superficialmente in un momento di relax, invece è un fantasy ma che può essere facilmente trasportato nella realtà collettiva. Come per esempio le questioni scolastiche dei ragazzi con i compagni di scuola, l'essere accettati dagli altri e non sentirsi esclusi, i figli che prendono la loro strada e lasciano il nido, e la sofferenza di madre quando ciò accade.

Vale la pena di essere visto con attenzione. L'unica nota discordante potrebbe essere che la storia è incentrata solo su questa famiglia e gli altri personaggi non sono stati caratterizzati o sviluppati ma fanno solo da comparse, mentre magari alcuni potevano avere del potenziale da sfruttare per la storia. Come per esempio "il Maestro", che non viene ben identificato dall'inizio e non si capisce bene perché Ame debba prendere il suo posto, o Jose che ha una storia dietro e Yuki inizia a fidarsi (e forse a innamorarsi di lui?), poi nel finale non viene nominato e non si capisce che fine abbia fatto.

Comunque, alla fine l'importante è che tutti e due i ragazzi hanno scelto la loro strada autonomamente, senza l'influenza della madre, un po' come dovrebbe essere realmente.
E come tutte le storie, dopo la tristezza si ha un lieto fine.