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Ho letto parecchi manga nell'ultimo periodo, alcuni mi hanno divertito, altri mi hanno annoiato, altri mi hanno lasciato l'amaro in bocca, altri ancora mi hanno esaltato... ma solo questo mi ha realmente colpito nel profondo.
Non so spiegare precisamente quale strana magia mi abbia pervaso durante la lettura, sarà che ogni personaggio, principale o comprimario che sia, mi è entrato nel cuore ognuno per un motivo diverso. Sarà che l'atmosfera grigia e velata da una sottile malinconia mi hanno avvolto in uno stato di semicoscienza decisamente inebriante. Sarà che ho trovato la storia da un punto di vista narrativo veramente ben costruita e, sebbene con alcuni cliché, mai banale.
Sarà ancora che l'autore è riuscito a donare a tantissime scene veramente grande sentimento ed epicità, dosando saggiamente dolcezza, rabbia e crudeltà.
Per me Record of the Venus Wars si piazza tra i migliori manga mai letti, tra l'altro inaspettatamente, visto che ad una prima occhiata, tecnicamente parlando, non mi aveva colpito granché...
Ma mano a mano che la lettura va avanti ci si ricrede e si notano tanti piccoli particolari e tocchi di classe, una grande cura nelle espressioni, delle ottime proporzioni.

Veramente un fulmine a ciel sereno...