Recensione
Mazinger Z (Go Nagai)
8.0/10
Allora, parto col dire che il voto si riferisce fino alla metà del quinto volume, in quanto come spiegato all'interno dello stesso da parte di un redazionale d/visual, Go Nagai successivamente si dedicò ad altri manga, e non trovava più stimoli nella stesura delle avventure di Mazinger Z, cosa facilmente riscontrabile nell'ultimo volume soprattutto, dove gli episodi assumono tutti lo stesso, orribile, infantile e povero canovaccio. Fino a quel momento, però Mazinger Z è un ottimo manga, certo, bisogna saper assaporare quel gusto squisitamente retrò della storia, ma se si riesce a farlo è impossibile non rimanere affascinati da quello che è uno dei capisaldi del mondo robotico di tutti i tempi. Le vicende di Koji e della sua combriccola nei primi numeri sono molto avvincenti, ben articolate, alternano momenti rocamboleschi e movimentati a spiritose gag umoristiche (Boss è li' per questo), con l'immancabile presenza dei cattivoni di turno che daranno vita alle scene più movimentate.
Il disegno è quello del Maestro, grezzo, sporco, ma anche carico di cattiveria e fascino.
L'edizione D/Visual è ottima, anche se avrei preferito degli albi più flessibili, probabilmente però lo spessore della carta non ha permesso un compromesso ottimale.
Il disegno è quello del Maestro, grezzo, sporco, ma anche carico di cattiveria e fascino.
L'edizione D/Visual è ottima, anche se avrei preferito degli albi più flessibili, probabilmente però lo spessore della carta non ha permesso un compromesso ottimale.