Recensione
Terror in Resonance
5.0/10
Recensione di Elena Bracchi
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"Zankyou no Terror" aveva catturato il mio interesse sin dal titolo e, da una rapida lettura della trama, mi aspettavo un anime coinvolgente e con personaggi di spicco. La trama appare sin da subito lineare, una serie di attentati terroristici e i bombaroli che sfidano apertamente la polizia, seppur sia subito chiaro fin dall'inizio che questi hanno uno scopo ben preciso. Purtroppo, da qui in poi l'anime non prende una piega più interessante, non sviluppa il potenziale che la storia di Nine e Twelve ha, e persino i loro scontri a indovinelli con il detective Shibazaki muoiono nell'arco di pochi secondi, senza permettere a chi guarda di lasciarsi emozionare dalla sfida in corso. A tal proposito aggiungo una piccola nota personale: per quanto sia brillante la scelta degli enigmi, questo piccolo scontro ha ricalcato fin troppo quello iniziale tra L e Light di "Death Note", con la pecca di non essere riusciti a dare rilievo all'unico aspetto parzialmente accattivante delle prime puntate.
Quasi tutti i personaggi si mantengono su una linea monotona, manca un poco di introspezione psicologica che avrebbe perlomeno giovato all'aspetto più emotivo dell'anime, che totalmente manca. Diversi personaggi sono tra l'altro deludenti e, tralasciando Lisa, spesso trovata dai più irritante, il personaggio che più mi ha deluso è quello di Five. E' il classico personaggio inserito per allungare l'anime di qualche puntata, ma di fatto le sue azioni incoerenti, così come dimostra la sua fine, non hanno fatto altro che diminuire l'interesse verso la trama principale. Se sfruttato in altro modo, il personaggio di Five avrebbe avuto un senso... purtroppo non l'ha.
"Zankyo no Terror" finisce all'undicesimo episodio nel modo che si attende sin dall'inizio, considerazione che si consolida proseguendo la visione. Dal lato emotivo non traspare nulla, si avverte solo l'amarezza di una trama dal buon potenziale ma mal sfruttata, così come i suoi stessi personaggi.
Uniche note di rilievo sono la colonna sonora, veramente bella a mio dire, e il personaggio di Shibazaki, l'unico ad essere meglio analizzato rispetto agli altri personaggi.
Quasi tutti i personaggi si mantengono su una linea monotona, manca un poco di introspezione psicologica che avrebbe perlomeno giovato all'aspetto più emotivo dell'anime, che totalmente manca. Diversi personaggi sono tra l'altro deludenti e, tralasciando Lisa, spesso trovata dai più irritante, il personaggio che più mi ha deluso è quello di Five. E' il classico personaggio inserito per allungare l'anime di qualche puntata, ma di fatto le sue azioni incoerenti, così come dimostra la sua fine, non hanno fatto altro che diminuire l'interesse verso la trama principale. Se sfruttato in altro modo, il personaggio di Five avrebbe avuto un senso... purtroppo non l'ha.
"Zankyo no Terror" finisce all'undicesimo episodio nel modo che si attende sin dall'inizio, considerazione che si consolida proseguendo la visione. Dal lato emotivo non traspare nulla, si avverte solo l'amarezza di una trama dal buon potenziale ma mal sfruttata, così come i suoi stessi personaggi.
Uniche note di rilievo sono la colonna sonora, veramente bella a mio dire, e il personaggio di Shibazaki, l'unico ad essere meglio analizzato rispetto agli altri personaggi.