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"Nekomonogatari" è la terza stagione, in ordine di uscita, delle "Monogatari Series". Mandata in onda a capodanno del 2012, costituisce la parte di storia compresa nella citatissima (in "Bakemonogatari") Golden Week, ovvero la prima volta che l'anomalia del Sawarineko si manifesta in Hanekawa Tsubasa.
È perciò il prequel di "Bakemonogatari" e, nonostante sia stato prodotto dopo quest'ultimo, ne mantiene quasi totalmente le caratteristiche tecniche principali. Regia, disegni e animazioni sono molto simili a quelle della prima stagione, mentre le musiche ne differiscono parzialmente.

A rendermi più interessante la visione di questa stagione rispetto alle altre, è la linearità con cui è stata presentata la trama. "Nekomonogatari" è posto in un punto della storia in cui la maggior parte dei personaggi non era ancora stato presentato, perciò vediamo principalmente in tutto l'arco narrativo solo sei personaggi (sette, se vogliamo contare il gatto). Nella maggior parte delle altre saghe, soprattutto in "Nisemonogatari", vediamo Araragi intrattenere dialoghi con bene o male tutti i personaggi presentati sino a quel momento. Questi dialoghi, tranne in rari casi, spezzavano il ritmo della trama che sembrava non venire mai al dunque. Al contrario qui nel vivo dell'azione ci sono fondamentalmente solo tre personaggi: Araragi, Hanekawa e Oshino. Esclusi i rari dialoghi con Tsukihi, il protagonista si rapporterà esclusivamente con due personaggi, coniugando le solite discussioni alla "Monogatari" con lo sviluppo della trama.

Ma ciò che risalta è lo sviluppo dei personaggi: il risveglio del Sawarineko in Tsubasa permette a Koyomi di trovarsi di fronte a un modo di vedere i suoi ideali completamente diverso. I suoi ideali di amore e famiglia saranno spesso messi in discussione, sia nelle conversazioni con Hanekawa ma soprattutto nei dialoghi con Oshino. L'esorcista infatti fa da mentore ad Araragi e gli presenta spesso punti di vista diversi su determinati argomenti, facendogli provare dubbi, tipici del periodo dell'adolescenza, ovvero quello vissuto dal protagonista. Questo tipo di evoluzione però non si è sentito nelle stagioni precedenti, che dovrebbero essere ambientate successivamente a questa. Il personaggio di Koyomi risulta diverso da come presentato in questi quattro episodi, perciò paradossalmente spero che nelle prossime stagioni si riparta da questa impostazione dei personaggi per le successive serie.

L'unico grosso difetto che ho trovato, ed è una cosa estremamente personale, è il fatto che, avendo visto "Bakemonogatari", ogni fatto presentato in "Nekomonogatari" era già di nostra conoscenza. Esclusi i particolari, nella storyline finale, incentrata su Tsubasa, veniamo a conoscenza sia di tutto ciò che ha portato il Sawarineko ad essere risvegliato sia del rapporto di Oshino con questo personaggio.
A posteriori sono convinto che convenga guardare "Nekomonogatari" prima di "Bakemonogatari", così che in quest'ultimo ci sia solo una specie di riassunto di una parte di storia già conosciuta.