Recensione
Recensione di HakMaxSalv92
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Sesto e ultimo lungometraggio basato sulla serie, questa ultima prova per la nostra coppia mette nuovamente a dura prova la loro unione, rischiando ulteriormente di troncarla.
La storia ha inizio con un'astronave di piccoli alieni che sono alla ricerca dell'uomo "più allupato dell'Universo"; come ben sappiamo, si parla del nostro Ataru Moroboshi. Questo, inconsapevole di essere preso di mira, se la gode a flirtare con altre ragazze, salvo poi essere fulminato da Lamù per i suoi continui tradimenti. I piccoli alieni sono in difficoltà, e ad assisterli ci pensa una ragazza che si rivela essere la loro principessa nonché futura regina, Lupika. Ataru, vedendo la ragazza, si invaghisce e la segue, e quindi si fa rapire. Lamù, nel frattempo, si accorge che Ataru non c'è, e si mette alla ricerca di Ataru, facendosi aiutare dai suoi genitori e dalle sue amiche Benten, Ran e Oyuuki. Intanto, sulla sua astronave Lupika fa fatica a gestire Ataru e cerca di metterlo a posto, ma invano, e spiega poi, una volta che Ataru si è calmato, che il motivo del rapimento consiste nella necessità della principessa di recuperare un certo filtro d'amore per poter far colpo su una persona. Ovviamente, la principessa non rivela ad Ataru di chi si tratti, e questo fa pensare ad Ataru che lui sia il candidato ideale per recuperare il filtro e fare colpo sulla principessa. Tuttavia, una volta giunti a destinazione, l'impresa si rivela abbastanza ardua, perché il tempio dove il filtro si trova è pieno di trappole più o meno mortali. Ataru riesce ad evitarle, ma viene ingannato da Lupika, la quale però viene raggiunta da Lamù e viene imprigionata temporaneamente nel tempio. Tornati sulla Terra, Ataru, che ha preso il filtro, cerca di farlo bere alle ragazze su cui vuole fare colpo, ma Lamù, che sente tutto, cerca lei stessa di farlo bere ad Ataru, per fare in modo che lui si innamori di lei e di nessun'altra. Il piano tuttavia riesce a metà, perché Ataru beve sì il filtro, ma purtroppo si innamora di Lupika, che nel frattempo è giunta sulla Terra per riprendersi il filtro e con grande amarezza scopre l'accaduto. La situazione prende una piega molto drastica, perché Ataru è come ossessionato, ipnotizzato, e non insegue più alcuna ragazza se non Lupika. Questa non ne può più e spiega come fare in modo che torni alla normalità. Il fiore da cui il filtro è prodotto cresce con il nuovo ciclo lunare, bisogna aspettare più o meno la prossima luna piena, e solo allora si può cogliere il fiore maturo, ma bisogna essere precisi e puntuali, altrimenti il fiore appassisce e, una volta appassito, bisogna aspettare altri cento anni per coglierlo di nuovo. La situazione è disperata, e né Lamù né Lupika vogliono cedere, poiché ognuna vorrebbe avere il fiore tutto per sé e somministrarlo al proprio compagno. Una volta sbocciato il fiore, si scatena una battaglia senza quartiere per il possesso, che si risolve con la distruzione del fiore e/o la guarigione di Ataru.
Personalmente, non è il film più grandioso, anche se ha la sua importanza. Ovviamente, la grafica è ben curata, la musica svolge la sua funzione di contorno a una situazione comica e drammatica insieme.
I personaggi qui raggiungono una coscienza, una consapevolezza, una maturità, buon senso, giudizio e una coerenza particolari, cioè che l'amore deve essere una cosa spontanea e non il frutto di un artificio materiale come un filtro, perché altrimenti non è amore, ma possessione e manipolazione. Questa è la principale chiave di lettura della pellicola ed è a mio avviso altrettanto importante, perché soprattutto oggi l'amore è una cosa molto artificiale e premeditata; forse questa pellicola vuole essere una sorta di denuncia nei confronti della pubblicità e della strumentalizzazione dell'amore.
A mio avviso è riuscita bene. Forse non è così evidente all'inizio.
Sesto e ultimo lungometraggio basato sulla serie, questa ultima prova per la nostra coppia mette nuovamente a dura prova la loro unione, rischiando ulteriormente di troncarla.
La storia ha inizio con un'astronave di piccoli alieni che sono alla ricerca dell'uomo "più allupato dell'Universo"; come ben sappiamo, si parla del nostro Ataru Moroboshi. Questo, inconsapevole di essere preso di mira, se la gode a flirtare con altre ragazze, salvo poi essere fulminato da Lamù per i suoi continui tradimenti. I piccoli alieni sono in difficoltà, e ad assisterli ci pensa una ragazza che si rivela essere la loro principessa nonché futura regina, Lupika. Ataru, vedendo la ragazza, si invaghisce e la segue, e quindi si fa rapire. Lamù, nel frattempo, si accorge che Ataru non c'è, e si mette alla ricerca di Ataru, facendosi aiutare dai suoi genitori e dalle sue amiche Benten, Ran e Oyuuki. Intanto, sulla sua astronave Lupika fa fatica a gestire Ataru e cerca di metterlo a posto, ma invano, e spiega poi, una volta che Ataru si è calmato, che il motivo del rapimento consiste nella necessità della principessa di recuperare un certo filtro d'amore per poter far colpo su una persona. Ovviamente, la principessa non rivela ad Ataru di chi si tratti, e questo fa pensare ad Ataru che lui sia il candidato ideale per recuperare il filtro e fare colpo sulla principessa. Tuttavia, una volta giunti a destinazione, l'impresa si rivela abbastanza ardua, perché il tempio dove il filtro si trova è pieno di trappole più o meno mortali. Ataru riesce ad evitarle, ma viene ingannato da Lupika, la quale però viene raggiunta da Lamù e viene imprigionata temporaneamente nel tempio. Tornati sulla Terra, Ataru, che ha preso il filtro, cerca di farlo bere alle ragazze su cui vuole fare colpo, ma Lamù, che sente tutto, cerca lei stessa di farlo bere ad Ataru, per fare in modo che lui si innamori di lei e di nessun'altra. Il piano tuttavia riesce a metà, perché Ataru beve sì il filtro, ma purtroppo si innamora di Lupika, che nel frattempo è giunta sulla Terra per riprendersi il filtro e con grande amarezza scopre l'accaduto. La situazione prende una piega molto drastica, perché Ataru è come ossessionato, ipnotizzato, e non insegue più alcuna ragazza se non Lupika. Questa non ne può più e spiega come fare in modo che torni alla normalità. Il fiore da cui il filtro è prodotto cresce con il nuovo ciclo lunare, bisogna aspettare più o meno la prossima luna piena, e solo allora si può cogliere il fiore maturo, ma bisogna essere precisi e puntuali, altrimenti il fiore appassisce e, una volta appassito, bisogna aspettare altri cento anni per coglierlo di nuovo. La situazione è disperata, e né Lamù né Lupika vogliono cedere, poiché ognuna vorrebbe avere il fiore tutto per sé e somministrarlo al proprio compagno. Una volta sbocciato il fiore, si scatena una battaglia senza quartiere per il possesso, che si risolve con la distruzione del fiore e/o la guarigione di Ataru.
Personalmente, non è il film più grandioso, anche se ha la sua importanza. Ovviamente, la grafica è ben curata, la musica svolge la sua funzione di contorno a una situazione comica e drammatica insieme.
I personaggi qui raggiungono una coscienza, una consapevolezza, una maturità, buon senso, giudizio e una coerenza particolari, cioè che l'amore deve essere una cosa spontanea e non il frutto di un artificio materiale come un filtro, perché altrimenti non è amore, ma possessione e manipolazione. Questa è la principale chiave di lettura della pellicola ed è a mio avviso altrettanto importante, perché soprattutto oggi l'amore è una cosa molto artificiale e premeditata; forse questa pellicola vuole essere una sorta di denuncia nei confronti della pubblicità e della strumentalizzazione dell'amore.
A mio avviso è riuscita bene. Forse non è così evidente all'inizio.