Recensione
Gan-Kon
6.5/10
Premetto che "Gan-Kon" è uno dei primi manga che abbia mai letto, quindi il fattore nostalgia non è da escludere.
Dunque, il finale mi è parso forse un po' affrettato, ma probabilmente si addice allo spirito "spensierato" della serie. Rimane comunque lievemente insoddisfacente...
Il protagonista è un pirla, ma è simpatico e la sua controparte ricorda, almeno all'inizio, la tipica tsunderina che lo picchia, ma che in realtà gli vuole tanto "bbbene" (grande classico).
La trama ha alcuni problemi, fra cui il fatto che otteniamo diversi nomi di clan e persone, ma il loro ruolo nell'universo di questo manga non è davvero chiaro, visto che manca una chiara definizione di tutto il sistema gerarchico delle divinità. Però suppongo che andare nei dettagli avrebbe appesantito la lettura, quindi capisco che per amor di scorrevolezza di una storia senza troppe pretese, si sia deciso di andare per questa strada.
In quanto al resto, beh... il tempo inizia a pesare su questo genere di opere... ma, onestamente, ho trovato ancora divertenti alcune gag, quindi (anche grazie alla sua brevità) resta una buona lettura per staccare un attimo la spina.
Dunque, il finale mi è parso forse un po' affrettato, ma probabilmente si addice allo spirito "spensierato" della serie. Rimane comunque lievemente insoddisfacente...
Il protagonista è un pirla, ma è simpatico e la sua controparte ricorda, almeno all'inizio, la tipica tsunderina che lo picchia, ma che in realtà gli vuole tanto "bbbene" (grande classico).
La trama ha alcuni problemi, fra cui il fatto che otteniamo diversi nomi di clan e persone, ma il loro ruolo nell'universo di questo manga non è davvero chiaro, visto che manca una chiara definizione di tutto il sistema gerarchico delle divinità. Però suppongo che andare nei dettagli avrebbe appesantito la lettura, quindi capisco che per amor di scorrevolezza di una storia senza troppe pretese, si sia deciso di andare per questa strada.
In quanto al resto, beh... il tempo inizia a pesare su questo genere di opere... ma, onestamente, ho trovato ancora divertenti alcune gag, quindi (anche grazie alla sua brevità) resta una buona lettura per staccare un attimo la spina.