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10.0/10
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Il manga de L'Uomo Tigre in Italia è arrivato dopo l'anime, il quale ha avuto un enorme successo e, insieme ad altri celebri titoli, ha trainato nel nostro paese, come in altri, l'ondata di anime giapponesi che da allora non hanno più abbandonato il cuore degli occidentali. Nonostante ciò, i manga relativi a storie che abbiamo conosciuto prima sullo schermo che su carta non sfigurano affatto e anzi sappiamo che spesso sono superiori alla versione animata . Nel caso dell'Uomo Tigre il manga non supera l'anime ma non gli è nemmeno inferiore. Si sente dire che i disegni di Naoki Tsuji, non diversamente dai suoi contemporanei,sono ormai datati e non hanno retto bene al passare del tempo. In generale è un discorso che non condivido e francamente non capisco. Sarebbe come dire che Giotto, se paragonato a Leonardo o Caravaggio, farebbe una misera figura. O anche che le stampe giapponesi sono inferiori ai quadri del rinascimento italiano. E tuttavia vediamo che gli impressionisti francesi, Monet e altri, e soprattutto Van Gogh, sono ritornati al passato e addirittura alle stampe giapponesi. Ogni opera, se è grande, non invecchia mai, in un certo senso è eterna. Ora, ritornando ai capolavori del manga, sarebbe assurdo relegare i manga del passato in un angolo, allora dovremmo fare lo stesso con i lavori di Osamu Tezuka, ma giustamente non lo fa, credo, nessuno.
Anche questo meraviglioso manga merita, e ha effettivamente, un posto di primo piano nella storia del fumetto giapponese. Va certamente annoverata fra le opere immortali. Naoto è forse il personaggio migliore nella storia dei manga, non soltanto per la indiscussa bontà d'animo, ma anche per l'evoluzione personale del personaggio, per i contrasti psicologici interiori e per un finale non comune, sorprendente e non conciliante, come ci si sarebbe forse augurati. Ikki Kajiwara è sempre stato avulso dai sentimentalismi e dagli ideali francamente irrealizzabili. Naoto è un eroe, non c'è dubbio, ma è un uomo reale, quindi non perfetto. Eppure lo adoriamo per la sua tensione sincera e assoluta al bene. Un esempio vero, non un vuoto, fumoso e irraggiungibile ideale. L'autore della storia è , come detto, Ikki Kajiwara, sul quale non possono sorgere discussioni che non siano pretestuose. Fra le sue opere migliori e famose, l'Uomo Tigre rappresenta insieme a Rocky Joe, almeno per noi in Italia che non conosciamo altre sue opere, un modello indimenticabile e indimenticato per tutti i manga 'sportivi' e di combattimento che sono nati negli anni a venire. L'esperienza personale e il temperamento di Ikki Kajiwara, che assomigliano per tanti aspetti a quelli di molti suoi personaggi, ad esempio Joe Yabuki e Naoto Date, ne fanno uno scrittore credibile e ammirevole.