Recensione
Bocchi the Rock!
9.0/10
Recensione di Johnny Ryuko
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Qualche giorno fa ho visto - e recensito - "Girls Band Cry", trovando diversi punti in comune in quella serie con "Beck - Mongolian Chop Squad" ma anche con "Bocchi the Rock!", facendomi venire voglia di rivedere entrambi. Purtroppo "Beck" era su VVVVID e, mentre scrivo e probabilmente per sempre, il sito è offline. "Bocchi" invece è disponibile su Crunchyroll e così ne ho approfittato. Inutile dire che questa serie me la sono proprio bevuta.
Questo commento prende spunto appunto dalla visione di GBC che, mi dispiace dirlo, perde ulteriori punti (farò un inserto su quella recensione perché devo obbligatoriamente abbassarle il voto) perché Bocchi è superiore in tutto. Escludiamo la componente tecnica, essendo i due anime realizzati in maniera totalmente diversa, uno con un'animazione tradizionale, l'altro in CGI.
Registicamente Bocchi è spanne sopra. Dagli intermezzi surreali dei viaggi mentali della protagonista, alle citazioni di anime famosi e meno ("Rocky Joe", "Dragon Ball", "Evangelion", giusto per citarne qualcuno) che fanno sempre piacere perché sempre nel flusso del racconto. Piccoli omaggi allo spettatore, che gradisce. Ovviamente alla gestione nei momenti chiave, le esibizioni sul palco, dove si respira dinamicità senza scadere nella psichedelia e nei movimenti di macchina inutilmente frenetici.
E poi, posso dirlo? I brani "original" della Kessoku Band sono tutti davvero carini. Ovviamente non sono capolavori, ma di certo sono orecchiabili, fanno presa e ti vien voglia di riascoltarli. Cosa che, e lo avevo sottolineato nella recensione, non avviene con quelli di GBC.
Ma in tutta onestà lì dove Bocchi funziona è la coerenza nelle motivazioni e negli eventi consequenziali delle protagoniste. Che formano una band e hanno ambizioni, ma si comportano anche per quel che sono: delle ragazzine. Al di là dell'ansia sociale di Hitori, che è fortunata a non aver subito bullismo, e diciamo che qui vien fuori l'anima più da commedia, sebbene un po' di dramma ci sia sempre (come per esempio il racconto di Nijika sulla madre morta quando era piccola), non si va mai fuori dal vaso.
Hitori è bravissima a suonare la chitarra perché lo ha fatto per ore, ogni giorno, per tre anni, ma al primo approccio nella band va fuori tempo. Kita sa cantare ma per imparare a suonare ci mette del duro lavoro e riconosce fino alla fine i suoi limiti in quanto ancora "dilettante" dello strumento. Si sottolinea l'ammirazione verso gli altri artisti e l'ispirazione che possono darti, senza inventarsi inutili rivalità. Le ambizioni nel breve termine sono coerenti con l'età delle protagoniste. È vero che Nijika ha il sogno di suonare al Budokan (anche qui, GBC purtroppo pesca a piene mani) ma l'entusiasmo è per il concerto al festival scolastico. È quello il punto di arrivo e di partenza dopo 6 mesi.
Poi, per carità, non ho letto il manga e sicuramente dopo ci saranno ulteriori step, magari arriverà il discografico e il gruppo suonerà in contesti diversi. Ma il percorso di crescita nell'anime è coerente e ben scandito. È questo che funziona. Al netto dell'aspetto carino e quasi moe delle protagoniste e degli altri personaggi, della comicità surreale, delle solite (come le chiamo io) iperboli ed estremizzazioni tipiche degli anime, "Bocchi the Rock!" risulta, alla fine dei giochi, di una solidità disarmante. Dalla scrittura dei personaggi, al ritmo degli eventi, dall'alternarsi degli stati d'animo (Hitori passa dall'euforia alla depressione in maniera molto tipica per il personaggio che è) ai messaggi che la storia vuole trasmettere.
Hitori vuole solo che la gente si accorga di lei. Non lo fa per voglia di rivalsa, non prova invidia, se non quella genuina e positiva nei confronti delle amiche o di come Kikuri tiene il palco e incanta il pubblico. È questo che dovrebbe trasmettere un anime a tema musicale, non la smania di successo, il numero di like e la rivalità con gli altri artisti.
A mio modesto avviso, uno degli anime "da vedere" degli ultimi 10 anni.
Qualche giorno fa ho visto - e recensito - "Girls Band Cry", trovando diversi punti in comune in quella serie con "Beck - Mongolian Chop Squad" ma anche con "Bocchi the Rock!", facendomi venire voglia di rivedere entrambi. Purtroppo "Beck" era su VVVVID e, mentre scrivo e probabilmente per sempre, il sito è offline. "Bocchi" invece è disponibile su Crunchyroll e così ne ho approfittato. Inutile dire che questa serie me la sono proprio bevuta.
Questo commento prende spunto appunto dalla visione di GBC che, mi dispiace dirlo, perde ulteriori punti (farò un inserto su quella recensione perché devo obbligatoriamente abbassarle il voto) perché Bocchi è superiore in tutto. Escludiamo la componente tecnica, essendo i due anime realizzati in maniera totalmente diversa, uno con un'animazione tradizionale, l'altro in CGI.
Registicamente Bocchi è spanne sopra. Dagli intermezzi surreali dei viaggi mentali della protagonista, alle citazioni di anime famosi e meno ("Rocky Joe", "Dragon Ball", "Evangelion", giusto per citarne qualcuno) che fanno sempre piacere perché sempre nel flusso del racconto. Piccoli omaggi allo spettatore, che gradisce. Ovviamente alla gestione nei momenti chiave, le esibizioni sul palco, dove si respira dinamicità senza scadere nella psichedelia e nei movimenti di macchina inutilmente frenetici.
E poi, posso dirlo? I brani "original" della Kessoku Band sono tutti davvero carini. Ovviamente non sono capolavori, ma di certo sono orecchiabili, fanno presa e ti vien voglia di riascoltarli. Cosa che, e lo avevo sottolineato nella recensione, non avviene con quelli di GBC.
Ma in tutta onestà lì dove Bocchi funziona è la coerenza nelle motivazioni e negli eventi consequenziali delle protagoniste. Che formano una band e hanno ambizioni, ma si comportano anche per quel che sono: delle ragazzine. Al di là dell'ansia sociale di Hitori, che è fortunata a non aver subito bullismo, e diciamo che qui vien fuori l'anima più da commedia, sebbene un po' di dramma ci sia sempre (come per esempio il racconto di Nijika sulla madre morta quando era piccola), non si va mai fuori dal vaso.
Hitori è bravissima a suonare la chitarra perché lo ha fatto per ore, ogni giorno, per tre anni, ma al primo approccio nella band va fuori tempo. Kita sa cantare ma per imparare a suonare ci mette del duro lavoro e riconosce fino alla fine i suoi limiti in quanto ancora "dilettante" dello strumento. Si sottolinea l'ammirazione verso gli altri artisti e l'ispirazione che possono darti, senza inventarsi inutili rivalità. Le ambizioni nel breve termine sono coerenti con l'età delle protagoniste. È vero che Nijika ha il sogno di suonare al Budokan (anche qui, GBC purtroppo pesca a piene mani) ma l'entusiasmo è per il concerto al festival scolastico. È quello il punto di arrivo e di partenza dopo 6 mesi.
Poi, per carità, non ho letto il manga e sicuramente dopo ci saranno ulteriori step, magari arriverà il discografico e il gruppo suonerà in contesti diversi. Ma il percorso di crescita nell'anime è coerente e ben scandito. È questo che funziona. Al netto dell'aspetto carino e quasi moe delle protagoniste e degli altri personaggi, della comicità surreale, delle solite (come le chiamo io) iperboli ed estremizzazioni tipiche degli anime, "Bocchi the Rock!" risulta, alla fine dei giochi, di una solidità disarmante. Dalla scrittura dei personaggi, al ritmo degli eventi, dall'alternarsi degli stati d'animo (Hitori passa dall'euforia alla depressione in maniera molto tipica per il personaggio che è) ai messaggi che la storia vuole trasmettere.
Hitori vuole solo che la gente si accorga di lei. Non lo fa per voglia di rivalsa, non prova invidia, se non quella genuina e positiva nei confronti delle amiche o di come Kikuri tiene il palco e incanta il pubblico. È questo che dovrebbe trasmettere un anime a tema musicale, non la smania di successo, il numero di like e la rivalità con gli altri artisti.
A mio modesto avviso, uno degli anime "da vedere" degli ultimi 10 anni.