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Sono arrivato alla lettura di questo manga subito dopo aver visto la prima stagione dell’anime, che non mi aveva convinto granché, ma dalla quale avevo intravisto il potenziale per una storia carina. Quindi, partendo con una certa diffidenza, ma cercando di mantenere una mentalità aperta, ho iniziato la lettura... e le mie aspettative sono state completamente spazzate via.
La premessa della storia – una dinamica iniziale di bullismo "soft" – potrebbe scoraggiare qualcuno, ma non lasciatevi ingannare: man mano che la trama si sviluppa, le relazioni tra i personaggi e i gruppi a cui appartengono evolvono parecchio, in alcuni casi anche in modi inattesi. Ho apprezzato la scelta dell’autore di variare un po' gli scenari e di inserire archi narrativi che non mi sarei aspettato in una storia di questo tipo, come quello sul Judo, che ha momentaneamente trasformato il manga quasi in uno di genere sportivo. Questa piccola varietà tematica non solo spezza il rischio di cadere nella monotonia, ma offre ai personaggi l'opportunità di brillare e di essere approfonditi in modi che non sarebbero stati possibili seguendo sempre la formula iniziale. Alcuni momenti mi hanno perfino commosso, e in un paio di casi, ispirato: un risultato notevole per una storia che parte da una premessa così semplice (e per certi versi discutibile).
Oltre agli sviluppi nei rapporti fra personaggi diversi, possiamo assistere a uno sviluppo individuale non da poco. Il percorso di crescita personale e reciproco supporto che si instaura fra i protagonisti è stato uno degli aspetti che più mi ha attirato.
Dal punto di vista grafico, il manga si è difeso ottimamente, con un supporto visivo che funziona piuttosto bene in particolare nelle scene comiche. Aggiungo che, rispetto alla prima stagione dell’anime, l’assenza di una colonna sonora invadente rappresenta, per me, un enorme punto a favore.

In conclusione: questo manga, partendo da una premessa apparentemente frivola, si è trasformato in un racconto di crescita personale e relazioni autentiche. Il finale, soddisfacente e coerente, è la ciliegina sulla torta per una storia che si è rivelata sorprendentemente bella.

P.S.: e poi c'è Yoshi che condisce il tutto con osservazioni fondamentalmente inutili visto che non fa altro che andare dietro alle sue amiche. Normalmente sarebbe odiosa... eppure questo soggetto ha un qualcosa di esilarante che non mi so spiegare... come si fa a non simpatizzare per un personaggio secondario tanto inutile quanto indispensabile?

P.P.S.: piccola menzione d'onore al capitolo 86, pagina 10: varietà espressiva alquanto rara per un personaggio femminile nei manga. Sono questi dettagli a donare quel qualcosa in più ad una storia.