Recensione
Mysteria Friends
4.5/10
Sono giunto a questo anime dopo aver visto le due stagioni di "Rage of Bahamut", essendo esso uno spin-off o una serie di special. Di certo non può essere considerata una terza stagione.
Con ogni probabilità, si tratta di dieci short TV nati per promuovere il videogame del brand. Tutta l'intera serie è tratta da un videogioco.
Fatto sta che all'ottavo episodio, mentre sto ancora finendo di guardarlo, ho sentito l'impulso di recensirlo, per la vacuità di questo prodotto. Almeno mi prendo una sosta da esso... sto facendo una fatica del diavolo a terminarlo, pur trattandosi di anime short! Non è brutto... è inutile!
Di base, l'idea di raccontare la vita accademica di varie razze presenti nel mondo di "Rage of Bahamut", in un ipotetico futuro di convivenza, non è male, anzi... il problema è che non racconta nulla. Tutta la mini-serie è incentrata sul rapporto velatamente saffico tra la principessa umana Anne e Grea, una timida e voluttuosa principessa mezzo drago. Ma almeno fosse pruriginoso, avrebbe un senso, e invece nulla!
C'è scarso fanservice, i personaggi sono vuoti e poco approfonditi, pur essendo in scena quasi solo Anne e Grea. I dialoghi per il 90% sono incentrati su Anne che chiama, grida o urla: "Grea, Grea, Grea...!"
Unico aspetto positivo è la grafica. Il comparto tecnico è ineccepibile, purtroppo tutto il resto non vale nulla.
Con ogni probabilità, si tratta di dieci short TV nati per promuovere il videogame del brand. Tutta l'intera serie è tratta da un videogioco.
Fatto sta che all'ottavo episodio, mentre sto ancora finendo di guardarlo, ho sentito l'impulso di recensirlo, per la vacuità di questo prodotto. Almeno mi prendo una sosta da esso... sto facendo una fatica del diavolo a terminarlo, pur trattandosi di anime short! Non è brutto... è inutile!
Di base, l'idea di raccontare la vita accademica di varie razze presenti nel mondo di "Rage of Bahamut", in un ipotetico futuro di convivenza, non è male, anzi... il problema è che non racconta nulla. Tutta la mini-serie è incentrata sul rapporto velatamente saffico tra la principessa umana Anne e Grea, una timida e voluttuosa principessa mezzo drago. Ma almeno fosse pruriginoso, avrebbe un senso, e invece nulla!
C'è scarso fanservice, i personaggi sono vuoti e poco approfonditi, pur essendo in scena quasi solo Anne e Grea. I dialoghi per il 90% sono incentrati su Anne che chiama, grida o urla: "Grea, Grea, Grea...!"
Unico aspetto positivo è la grafica. Il comparto tecnico è ineccepibile, purtroppo tutto il resto non vale nulla.
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