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    Questo film d'animazione è un adattamento del regista Martin Rosen dell'omonimo romanzo di Richard Adams, "Watership Down", del 1972. Da quanto ho potuto leggere su internet, il regista ha dovuto sopperire all'ultimo alla mancanza dello sceneggiatore, e credo che i risultati si vedano.

    Le vicende di questo lungometraggio scorrono troppo velocemente, denotando, a mio avviso, un tentativo a tratti goffo e malriuscito, di tagliare e rattoppare qu1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    L'idea originale di questo film, partorita dalla mente del genio Katsuhiro Otomo, è sicuramente accattivante ed estremamente valida anche al giorno d'oggi. Si parla qui della cura degli anziani e si dibatte il problema dell'affidamento di tale fardello alla mano calda e affettuosa di un essere umano, parente o semplice badante che sia, oppure a quella fredda e insensibile di un computer di ultima generazione che sostituisce l'agire umano in ogni1 [ continua a leggere]
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    E' questa la mia prima recensione per un prodotto che non sia giapponese e ho redatto una scheda di questo film, poi inserita nel sito dalla nostra prodiga redazione, perché ritengo che emerga nel panorama dell'animazione internazionale come abile concorrente dei noti e grandi classici Disney, che pur occupano posti di prestigio nell'infanzia di ognuno di noi. La storia è tratta dall'omonimo libro "FernGully" di Diana Young, a quanto ne so senza1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Davvero piacevole questo breve film. Nonostante la durata, la storia è ben tratteggiata nelle sue linee essenziali e l'apparato tecnico generale è superiore alla media, soprattutto rispetto a cartoni animati coevi, ma con qualche buona pretesa anche su quelli dei decenni successivi. La luce la fa da padrona, in quanto l'ambientazione è estiva ma anche perché molte scene appaiono come candidi e ovattati flashback di Sakumi, ragazza che avvicina i1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Questo special viene raggruppato, insieme ad altri tre, sotto l'etichetta "Otona Joshi no Anime Time" e si tratta di quattro scorci di vita che riguardano aspetti fondamentali della vita di una donna, in particolar modo l'amore. In questo breve sipario di circa mezz'ora ci viene mostrata una giovane donna sulla trentina (Mimi) che fugge da una vita per niente appagante al fianco di un marito distante, il cui amore per lei è inversamente proporzi1 [ continua a leggere]
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    Contiene spoiler
    Parto dicendo che non ho ancora letto il fumetto da cui questo anime prende le mosse, quindi cercherò di giudicare semplicemente ciò che ho visto. La storia non potrebbe partire meglio, palesandosi immediatamente come sapiente mix di drammaticità e comicità che prende forma in un apparato grafico notevolmente curato, fatto di tratti precisi ma, spesso, anche rapidi, violenti, evanescenti. Questo tipo di disegno, unito ad un freq1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Cavalcando lo tsunami di "Chuunibyou demo Koi ga Shitai!", questo film è spudoratamente debitore nei confronti dell'appena citata e già nota serie del 2012. Tuttavia l'ho capito solo verso la fine, mi spiego (non prediligo lo spoileraggio, ma stavolta mi serve proprio). Tutto sembra svolgersi più o meno come ci si può immaginare, col nostro protagonista (Ichirou) intento a svolgere la vita di un normale studente delle superiori che però ha soffe1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Contiene spoiler!
    Questo anime prende spunto dall'omonimo manga di due anni prima prendendone quasi subito, tuttavia, le distanze. Infatti la trama del fumetto, con alcune variazioni anche decisive, viene presa e rimescolata per essere riproposta principalmente nell'arco dei primi due episodi. Dopodiché inizia un'avventura tutta improvvisata dovuta anche al fatto che il manga non è mai stato terminato e gli autori si sono evidentemente presi la1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Diciamolo, questo anime non è all'altezza del fantastico manga da cui è tratto. La caratterizzazione dei personaggi riconduce immediatamente alla fonte, come anche le ambientazioni a parte qualche piccolo mutamento qua e là. Ci sono almeno due evidenti differenze nelle trame del primo/secondo episodio e nel decimo, auto-conclusivo; sono inutili ai fini del racconto e quindi non capisco perché sforzarsi di fare certi cambiamenti, visto che fin da1 [ continua a leggere]
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    Guardando questo anime, come altri simili, mi sono sentito come pervaso da due diverse personalità. La prima continuava a ripetersi che l'impianto tecnico e grafico era davvero pessimo: volti inespressivi, corpi rigidi e ambientazioni costruite con prospettive imprecise e a volte poco credibili. Sono quasi esclusivamente i personaggi coinvolti nell'azione ad essere dotati di moto, se così si può dire, mentre quelli rimanenti vengono quasi a fond1 [ continua a leggere]
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    Personalmente adoro questo genere di anime. Tematiche per niente pretenziose, grafica "accomodante", fatta di tratti dolci che plasmano volti, corpi ed oggetti invitandoti quasi ad infilare le mani nello schermo per toccare con mano. Scusate, forse sono diventato un po' perverso come i protagonisti della serie, compagna di altre praticamente uguali (tipo "Tamako Market" o "Hyouka") che, a quanto mi è parso, si palesano subito dalle prime puntate1 [ continua a leggere]