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7.5/10
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Questo film è sicuramente un prodotto molto intelligente, certamente non complicato da doppiare, visto che i dialoghi sono pochi, grazie a un protagonista di ben poche parole. Il che non è un difetto, anzi, è una particolarità che lo fa notare e che mostra ancora di più la bravura dell'attore principale.
La trama è poca, e tanta, allo stesso tempo, nel senso che di fatto non succede quasi nulla. Per buona parte del film vediamo il protagonista a1 [ continua a leggere]
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Purtroppo non mantiene fino in fondo quello che promette all’inizio. Sarebbe stato un 9, altrimenti.

Devo ammetterlo: i primi episodi mi hanno scioccato e irrimediabilmente catturato.
L’atmosfera cupa, pesante, claustrofobica, ossessiva e sporca incatena lo spettatore che non decida di scappare subito a gambe levate. Perché, sì, la tentazione in principio c’è stata, quando ho temuto che mi si stesse guidando verso territori dove non avrei volut1 [ continua a leggere]
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La storia è ambientata all’interno della Hyosan High School, quando le difficoltà di alcuni studenti, tra bullismo e pressioni scolastiche, diventa terrore e paura per tutti.
Fin da subito, infatti, sono presentati temi importanti come la violenza subita da alcuni degli studenti; non solo gli altri ragazzi fanno finta di non vedere, ma sono gli adulti stessi che ignorano (più o meno volutamente) il problema.
Ed è proprio qui che scoppia l’epicen1 [ continua a leggere]

6.5/10
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Dopo averne tanto sentito parlare, ho finalmente visto quest'opera pluripremiata. Mi sono approcciato alla visione senza conoscerne la trama, che si rivela incentrata su una famiglia che vive di espedienti in una società caratterizzata da enormi disparità, una realtà, purtroppo, sempre più comune nel mondo.
La storia, ambientata in Corea, segue una famiglia composta da padre, figlio e figlia, che si infiltra gradualmente in una famiglia benestan1 [ continua a leggere]
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Questo secondo live action di "Nana" è il seguito del primo live action e mantiene intatta l'atmosfera malinconica e rock'n'roll che caratterizza la storia.
Gli attori principali offrono di nuovo performance convincenti, calandosi perfettamente nei panni dei personaggi e trasmettendo al pubblico tutta la loro fragilità e determinazione. In particolare, le due Nana, Komatsu e Osaki, brillano sullo schermo, creando una chimica palpabile e un lega1 [ continua a leggere]

7.5/10
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"Nana" è un anime che mi è piaciuto molto, ed ero molto curiosa di vedere i suoi live action.
Questo primo live action di "Nana" è riuscito quantomeno a catturare l'essenza del grande manga di Ai Yazawa, trasportandoci nel mondo delle due Nana, Osaki e Komatsu.
In questo film le due attrici principali sono brave nell'interpretare in modo fedele (quantomeno il più possibile fedele) le due Nana. Anche la scelta a livello vocale per Nana cantante1 [ continua a leggere]
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"Touch" si presenta come un tipo di melodramma intrigante, ma non riesce a mantenere le promesse, cioè, non riesce minimamente ad eguagliare il manga da cui dovrebbe trarre ispirazione.
La storia di base del film è quella, i personaggi e il tipo di storia ricalcano proprio i primi volumi del manga, ma tocca molto alla lontana i temi del manga stesso (per certe cose si discosta del tutto dal fumetto). Le interpretazioni degli attori sono discret1 [ continua a leggere]

7.0/10
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"Perché l’isola? Perché è il punto dove io mi isolo, dove sono solo: è un punto separato dal resto del mondo, non perché lo sia in realtà, ma perché nel mio stato d’animo posso separarmene" (Giuseppe Ungaretti).

Kim Ki-Duk, con la sua quarta opera da regista, "Seom" ("L'isola") del 2000, mi è sembrato andare oltre i concetti esposti dal nostro sommo poeta, esponente del simbolismo e precursore dell'ermetismo, spostando il tema della solitudine1 [ continua a leggere]
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"Gantz: Perfect Answer" è un’occasione sprecata per approfondire un universo tanto affascinante, e si rivela un pasticcio narrativo che "offende" sia i fan del manga originale che gli spettatori occasionali.
La trama non porta nessun elemento di novità o originalità, si ha l’impressione di assistere ad un riassunto allungato, con l’aggiunta di qualche combattimento aggiuntivo e personaggi poco caratterizzati.
I protagonisti, già poco approfondi1 [ continua a leggere]
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"Maybe I need romance too... Anyway, everything but this!"

Dopo la visione, a tratti sconcertante, di questa serie thailandese che, da quanto ho potuto capire in rete, si tratta di un remake di un'omonima serie coreana (e di certo questa opera non mi invoglia a recuperare l'originale), mi sono chiesto più volte dove si era nascosto il romanticismo in questo live action.

Non credo di essere una persona molto esigente, né mi ero illuso di trovar1 [ continua a leggere]

9.5/10
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Viaggiare è sempre stato un modo per staccare la spina, ritrovare noi stessi e fare nuove esperienze.
Se poi, questo “pacchetto vacanze” unisce una bellissima nazione europea a protagonisti coreani, tanto meglio.

"The Package" è una serie del 2017, purtroppo, secondo me, troppo sottovalutata per quello che offre a noi "viaggiatori nel mondo dei drama".
La storia parla di So-so, una guida turistica coreana che lavora in Francia ormai da anni; q1 [ continua a leggere]
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Quando il Far East cerca di strizzare l'occhio all'occidente.

Dopo la visione della serie "The memories of Alhambra", ho avuto la sensazione che si tratti di un'opera che sembra ambire a costituire un esempio di ibridazione di stili/generi per consentire ad un "occidentale" di iniziarsi al peculiare stile dell' Estremo Oriente, cercando di valorizzare i punti in comune presenti nelle due culture, se così le vogliamo definire.

Se proprio doves1 [ continua a leggere]